Faerûn's Legends

Nei cieli di Faerun, Backup Developer Xadhoom

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Ilcariot
view post Posted on 24/10/2006, 11:56




Developer Xadhoom

Setir era seduto in quella scomoda posizione da molti minuti ormai, ma la ciotola d'acqua davanti a lui rimaneva ancora immobile. Ormai lo gnomo era vecchio, ogni giorno che passava si convinceva sempre piu' che i suoi poteri ormai erano spariti, non era piu' il divinatore di una volta. Ormai nessuno piu' andava da lui, sapevano che non era di alcuna utilita', specialmente dopo che per cosi' tante volte aveva sbagliato le sue divinazioni, probabilmente la dea l'aveva abbandonato. Giro' la testa per guardare il piccolo santuario dedicato a Isthisha sospirando. All'improvviso l'acqua nella ciotola davanti a lui, usata per divinazioni, ebbe un fremito e si rovescio' a terra senza che nessuna la toccasse. Setir ebbe una visione terribile di quello che stava accadendo e nella fretta di alzarsi per avvertire la gente quasi cadde a terra, arrivo' alla porta di casa pronto a urlare a tutti di mettersi ai ripari ma si fermo'... non gli avrebbero creduto... avrebbero alzato le spalle e si sarebbero girati dell'altra parte... Doveva avvisare qualcuno che avesse ancora fiducia in lui, doveva andare al porto e mandare al piu' presto un messaggio...

Nella Vallata delle Nebbie era quasi sera ma Dirk era ancora fuori a giocare con i suoi amici al piccolo villaggio vicino, sapeva quanto la mamma si preoccupava se non faceva il ritorno alla fattoria prima che facesse buio... Forse se correva poteva arrivare a casa in tempo per evitare una ramanzina.
Stava correndo verso casa e il sole gia' stava sparendo dietro l'orizzonte quando all'improvviso il cielo si illumino' quasi a giorno, Dirk alzo gli occhi e rimase a fissare il cielo stupito.
Nello stesso momento molte altre persone alzavano gli occhi verso il cielo, e gli astronomi si affrettavano a correre a casa per poter osservare meglio e prendere annotazioni su quel raro evento che nessuno di loro aveva previsto.
Nel cielo stava passando una cometa con una lunga scia rossa e brillante.
Dirk aveva gia visto altre volte delle stelle cadenti, ma mai nessuna cosi grossa e luminosa, sembrava quasi che si stesse avvicinando a loro. Solo pochi attimi per pensarlo e per girare la testa per seguirne la scia, e ci fu un lampo accecante visibile fino da Halaraah, e poi un forte rumore.
La meteora aveva colpito il suolo

Murrey

Darknight per puro caso dormiva in una locanda nell'Halaraah
un leggero terremoto scosse la terra
Per riflesso il bardo si mise seduto ed estrasse un cortello da sotto il cuscino, i muscoli erano tirati e il sudore gli scivolava sul corpo..

erano passati solo pochi giorni da quando partì per quell'insoddisfacente caccia al tesoro.. e le ferite di quei giganti si erano quasi del tutto rimarginate

dopo qualche istante di questo gaurdarsi in giro si calmò, ripose il cortello e inspirò profondamente
da dove proveniva quella esplosione?
si affacciò alla finestra della camera e vide qualcosa che brillava nel paesaggio.. come un piccolo incendio
-Umm e dicono che sia noioso e inutile viaggiare..- disse sorridendo ripensando al mago rosso che glielo disse tempo prima..
-se sapesse..-
Il nostro eroe fissò ancora una volta quello scintillio ripromettendosi che qualsiasi cosa sarebbe accaduta, il giorno seguente, ci sarebbe andato.

IonSolostaron
Halaraah era una città strana per Ion e per i suoi compagni.
In cerca di avventure Kurgas e Arkiell sie erano diretti nella regione di Halruaa alla ricerca di qualche incantatore su cui sfogare le proprie ire mentre Ion, come sempre, era li per accompagnarli ed evitare che facessero danni troppo grandi.
Si era scelto due bei protetti...un barbaro gnomo fedele ad Uthgar e un altro barbaro che credeva nel "nulla eterno"....
Dopo un estenuante ricerca di "maga" , come avrebbe detto Kurgas, i tre si riposarono alla locanda dove Louis, un giovane incontrato settimane prima a Baldur's Gate, se ne stava beatamente per i fatti suoi.
La locanda era in subbuglio: tutti blateravano di un evento eccezzionale nei cieli di Halaraah della sera prima e tutti erano sovreccitati per l'eccezzionalità della cosa.
Ion fece qualche domanda qua e la e riusci a scoprire che un cometa era passata sopra alla città.
Ovviamente i due barbari iniziarono a fantasticare su demoni di fuoco e altre diavolerie che avrebbero voluto distruggere dalla faccia del Faerun solo perchè avrebbero affrontato una "grande battaglia" , sempre al dire di Kurgas.
Il vecchio chierico era perplesso piu che altro...ma se quei due folli si sarebbero messi in cerca a lui non toccava che seguirli.
Louis fu subito convinto dall'ascendente di Arkiell, anche se sarebbe più corretto dire dalle minacce.
Seguendo le poche indicazioni che avevano e l'abilità di orientarsi dei due barbari ben presto si persero nelle giungle del Chult senza tanti complimenti.
Cercarono di raccapezzarsi seguendo la costa quando la fortuna li baciò: un pescatore era li a fare il suo lavoro tranquillo e beato.
Arkiell lo notò per primo e raduno subito gli altri; nel frattempo sembrava che il pescatore avesse visto qualcosa la notte scorsa.
Anche questo individuo parlava di comete, luci ed esplosioni ed aggiunse che la dove aveva visto le luce sorgeva un piccolo villaggio.
Non ci fu parola piu adatta a smuovere le preoccupazioni di Ion.
Sollecitando gli altri, si mossero in fretta e guadarono un grosso fiume per raggiungere il punto indicato dal pescatore.
Vagarono per le foreste che li separavano dal punto di impatto difendedosi dagli abitanti della zona, non proprio amichevoli, e osservando di lontano una leggera nube di fumo.
Dopo diverse ore qualcosa apparve tra la boscaglia....
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Una grossa palla rossa incandescente giaceva in una fossa; attorno la foresta era semi distrutta e bruciacchiata; il calore impediva al gruppetto di avvicinarsi cosi Ion utilizzo uno dei servi della sua divinità per fermare il calore e Kurgas con la Spada di Kandor fatta di gelo finì il lavoro spezzando il meteorite...
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Vuoto! Completamente vuoto! e Freddo!
I quattro erano stupiti e senza parole.
Poi d'improvviso Ion notò una scia che usciva dal luogo di impatto...
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Seguendola arrivarono fin alla riva dove la scia sembrava portare fin dentro l'acqua. Arkiell e Louis si tuffarono e iniziarono a vagare nella zona vicina alla costa con potenti bracciate.
Tornarono stremati dalla nuotata dicendo che la traccia proseguiva sott'acqua e si perdeva nelle profondità marine.
Mentre parlavano e si riposavano ecco l'acqua vorticare ed uscire fuori una creatura dell'elemento dell'acqua che subito li aggredì; i nuotatori dovevano averne disturbato il sonno e le spadate dei guerriei furono piu che efficaci a rimandarlo indietro negli abissi.
Decisi a lasciare quel luogo quanto prima viaggiarono per tutta la notte fino alla città di Halaraah dove incontrarono un individuo che guardava le stelle con un grosso e strano arnese.
Athenne, il nome di costui era questo, discusse del piu e del meno con i compagni pregandoli di spegnere le luci; quando pero i quattro cercarono di spiegargli cosa avevano trovato riuscirono a suscitare l'interesse del mago.
Parlarono un po tutti assieme ma alla fine il mago capì cosa stavano dicendo e concluse parlando del suo interesse per quella cosa piovuta dal cielo.
Ion in cambio della posizione dell'oggetto si fece promettere che se avesse scoperto il luogo da cui era partito, almeno il mago diceva di poterlo calcolare, o qualsiasi altra cosa lo avrebbe comunicato a loro il prima possibile.
I quattro tornarono in locanda per rifocillarsi e aspettare.

Developer Xadhoom

Athenne stava ancora osservando il cielo col suo telescopio quando l'alba giunse, impedendogli di proseguire.
Gli avventurieri incontrati quella notte gli avevano detto dove era il punto d'impatto della meteora e controllando le sue annotazioni sulla traiettoria pensava sarebbe stato facile individuare da dove era venuta, invece la zona che aveva individuato coi suoi calcoli era priva di alcun corpo celeste, niente che potesse spiegare da dove venisse quella meteora che sembrava apparsa dal nulla.
Un po' sconsolato ripose il telescopio e si preparo' ad andare a dormire, quando vide il suo allievo venirgli incontro con una pergamena in mano
"Maestro, e' arrivata una missiva per voi. E' stata appena portata da un marinaio, ha detto che la mandava uno gnomo e che era urgente, gliela ho portata subito"
Annuendo Athenne prese la pergamena, notando che era senza sigillo quindi non poteva essere nulla di cosi' importante, ma decise comunque di leggerla.
Aprendola si attivo' l'incantesimo di bocca magica che era posto su di essa, semplice ma efficace contro gli spioni

"Athenne, sono Setir, lo gnomo divinatore che conoscesti anni fa quando venni a far visita al tuo maestro, ti mando questa missiva per chiederti aiuto, una grave minaccia incombe sulla nostra isola e non sono in grado di affrontarla, ne di compiere il viaggio fino alla terraferma per reclutare degli avventurieri. Ti chiedo per favore di mandare qualcuno al piu presto, l'isola sta per essere attaccata da degli e..."

L'incantesimo di bocca magica termino' il suo effetto e svani'.
"Che mago dilettante, avrebbe dovuto pensare prima a cosa far ripetere all'incantesimo cosi' avrebbe evitato di farsi troncare la frase"
poi rivolgendosi al suo allievo
"Vai in locanda e trova un certo Ion e il suo gruppo, digli che devo parlargli questa sera, nel luogo dove ci siamo incontrati oggi. Potrebbe essere pericoloso digli di venire armati e con dei rinforzi se li troveranno in tempo, e digli di prepararsi delle razioni da viaggio."
"Sono certo che lavorano anche come mercenari quei quattro, potranno andare la e risolvere la cosa facilmente, un divinatore di cosi' scarso livello non puo' aver previsto qualcosa di catastrofico che agli altri sia sfuggito"

IonSolostaron

Athenne mandò a chiamare il piccolo gruppetto; i quattro speravano di ricevere notizie sulla meteora ed invece il mago gli propose un lavoro.
Uno gnomo dell'isola di Lantan necessitava di aiuto per un ignoti problema che il mago non era riuscito a capire.
In fondo i quattro erano a zonzo e di certo se la sarebbero cavata.
Presa una nave mercantile ben presto si ritrovarono all'isola dei piccolo gnomi; secondo le indicazioni ricevute proseguirono lungo la costa alla ricerca del piccolo bisognoso.
Su un lato della spiaggia una piccola stuttura era stata costruita, probabilmente un semplice tempietto con un piccolo altare; attorno ad esso una massa vorticante di elementali dell'acqua cercavano chissa chi.
Il tempo di avvicinarsi e le creature furono addsso ai quattro attaccando battaglia; con poche difficoltà il gruppetto si ritrovo quasi del tutto illeso ma ancora stupefatto.
Spuntando da un piccolo bosco uno gnomo, Setir, li ringraziò nel modo degli gnomi, ovvero pronunciando frasi ad una velocità a malapena percettibile.
Setir spiegò che due giorni prima, il giorno della caduta della meteora, aveva avuto una visione di un grosso pericolo imminente e subito si era mosso per andare al tempio di Ishtisha, la divinità elementale delle Acque.
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La cosa strana e' che pareva che il tempio fosse attaccato da elementali dell'acqua senza alcuna plausibile spiegazione.
Mentre cercavano di capire, e scoprivano tra l'altro che Setir non sembrava proprio un cosi potente incantatore o divinatore quale credevano, molte creature d'acqua si levavano dal mare cercando di infrangere il tempietto.
Sgominata un altra banda di esseri, per cercare di capire cosa li spigesse, si nascosero ed rimasero ad osservare.
Una grossa creatura usci di nuovo e rimase per qualche momento ad osservare il tempio; d'improvviso si mosse ed inizio a distruggerlo con veloci gesti.
I quattro uscirono fuori e la fermarono a suon di colpi di spada ricacciandola in mare.
Visto che di spiegazioni non se ne trovarono, titubanti chiesero a Setir di utilizzare i suoi poteri divinatori per capire cosa succedesse..
Lo gnomo iniziò a ripetere ad alta voce cosa doveva fare a mo' di lista..prese un po di acqua residua lasciata dagli elementali e iniziò a posizionarsi...
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Ci mise ben due volte a trovare la giusta concentrazione [ la prima si era addormentato ed era stato svegliato in modo molto poco cario da Kurgas e Arkiell] e la sua "meditazione" durò per molte ore.
Poi d'improvviso....
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I quattro calmarono lo gnomo e si fecero raccontare tutto: nel sogno Setir vedeva il tempio sommerso dalle acque e completamente in fiamme...attorno ad esso molti umani, piu di una decina, cercavano di spegnere le fiamme come potevano.
Decisero di passare li la notte per vedere se il sogno si avverasse ma nessun attacco arrivò piu.
Rimasero d'accordo con Setir che avrebbero indagato sul culto di Ishtisha per vedere se c'era qualche ricorrenza vicina che si celebrava a quel tempietto.
Ripresero la barca e si diressero da Athenne che gli consiglio di controllare presso la biblioteca e gli Uffici Arcani.
Stanchi morti per il viaggio si ripromisero di iniziare la cerca l'indomani....

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Ion aveva parlato di nuovo con Athenne ed aveva indagato in città alla ricerca di indizi sul culpo della Dea delle Acque.
In realtà tale culto non era molto praticato ad Halaraah; in compenso tra i molti manoscritti degli Uffici Arcani Ion trovò lo stesso qualcosa di interessante.
Prese in prestito un vecchio tomo riguardante delle entità elementali detti i "Signori degli Elementali" che non avevano molto a cha fare con gli Dei degli Elementi; queste creature divoravano e sottomettevano i loro simili per acquisire potenza nel loro piano d'origine.
Accortisi però di non poter superare una certa soglia proprio a causa probabilmente della presenza degli Dei Elementali, i quattro Signori fuggirono nel mondo di Toril in cerca di potere.
Di alcuni si eran perse le tracce ma di altri no....
Il signore dell'elemento dell'Acqua era stato sconfitto e ricacciato piu volte nel Lantan....alcune leggende dicevano che addirittura Ishtisha stessa in forma mortale lo avesse ucciso.
A Ion la cosa puzzava...
Dopo aver discusso con i suoi compagni decise di affiggere un messaggio alla bacheca di Halaraah; l'indomani l'avebbe affisso anche al Braccio Amico e a Baldur's Gate.
Il messaggio cosi riportava...

A voi tutti avventuerieri!
A voi tuttu cercatori di Glorie!
Cerco aiuto per proteggere il piccolo tempio di Ishtisha nell'isola di Lantan, patria degli gnomi.
Tra due giorni partirà una spedizione alla volta dell'isola.
Coloro che sono interessati si rivolgano a Ion Solostaron alla locanda del Mago Stanco nella città di Halaraah


Semplice e diretto. Come avevano pensato.
Ora non rimaneva che aspettare.

Piccolo off: la cosa si dovrebbe giocare giovedi se ho capito bene. chi e' interessato mi contatti su icq/msn/pm o se non me contatti Arkiell o Kurgas o Louis Dungragon
 
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Ilcariot
view post Posted on 27/10/2006, 10:20




-Ion-

In molti avevano risposto al messaggio, molti di piu di quanti Ion si era aspettato: alcuni paladini dell'Ordine del Falco, quasi tutti i Corvi d'Argento ed alcuni avventurieri chi piu e chi meno informati dell'intera vicenda.
Partirono alla volta del Lantan con non poche difficoltà; purtroppo le notizie da Setir non arrivavano ed Athenne aveva pensato subito al peggio...si era subito attivato per trovare un passaggio per la patria degli gnomi e aveva chiamato il gruppo di Ion come d'accordo.
La traversata fu abbastanza spiacevole: erano stipati sulla nave che a malapena sembrava poterli portare tutti.
L'arrivo non fu dei piu tranqillizzanti.
Tra troll e i primi piccoli elementali dell'acqua si fecero strada per il piccolo tempio di Ishtisha.
Il sacro luogo era in condizioni pietose, devastato e distrutto in piu punti sembrava sul momento di cedere.
D'improvviso apparve Setir completamente spaesato e non in se...sparlava parlva di questo e quello in un modo senza senso....e d'improvviso fuggi lasciando tutti quandi di stucco.
Nello stesso istante un piccolo gruppo di elementali attacco di nuovo il tempio e fu fermato.
L'acqua iniziò a ribollire e dalle onde uscì una creatura fatta di un liquido rosso bollente.
Le sue parole erano comprensibili a pochi: intimò ai presenti di andarsene e iniziò ad avanzare sicuro verso il piccolo tempio.
I tentativi di bloccarlo furono vani...i colpi lo attraversavano senza esito e niente sembrava ostacolarso; di fronte al tempio, la rossa figura lo distrusse in un attimo e subito si ritiro nelle acqua da dove era uscito.
Al di sotto del tempietto un sigillo di incredibile potenza giaceva semisepolto ed ora riportato alla luce...
Ion subito capi: la leggenda della lotta tra Ishtisha, dea delle Acque, e Olhydra, l'elementale ribelle che si era autoproclamato signore delle Acque, era veritiera....Ishtisha lo aveva realmente sigillato in tempi immemori.
Subito dal sigillo sorsero una miriade di essere fatti d'acqua dalle forme piu svariate.
L'assalto fu tremendo e la battaglia caotica.
Grazie alle abilità combinate dei presenti le varie ondate di creature furono annientate con difficolta sempre maggiore.
Poi d'improvviso il sigillo venne circondato da fiamme azzurre e proruppe da esso un incredibile luce abbagliante....una creatura enorme fatta anch'essa d'acqua sorse in mezzo al sigillo.
Olhydra era libero ora.
La battaglia fu dura ma il Signore delle Acque aveva validi avversari di fronte a se.
I colpi ripetuti dei Corvi, dei Paladini e di Kurgas e Arkiell incrinarono il potere della creatura fino ad estinguerla: Olhydra spari in un esplosione di acqua lasciando di se solo una macchia azzurra.
La battaglia era conclusa anche se il tempio era ormai distrutto.
Setir usci dalla boscaglia confuso e sconvolto: non ricordava nulla di quello che era successo e pare che non fosse in se da chissa quanto tempo.
La notizia del tempietto distrutto non sembro rallegrarlo...ma almeno per ora il Lantan era sicuro.
Accertatisi che lo gnomo si fosse incaminato verso il suo villaggio, il gruppo ripresel a barca e torno ad Halaraah.
L'indomani Ion avrebbe pagato i Corvi per il loro aiuto e avrebbe incontrato Athenne per raccontargli l'accaduto.

Edited by Ilcariot - 27/10/2006, 12:27
 
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Argoth Greame
view post Posted on 27/10/2006, 12:18




Argoth fremeva sulla barca che da Suzail l'avrebbe portato ad Halruaah, non vedeva l'ora di combattere al fianco dei suoi due compagni di viaggio, finalmente una cosa davvero eccitante e da cui avrebbe imparato molto.
Arrivato ad Halruaah, Argoth stava sul molo cercando Lauro ed Efreet, quando incontrò un gnomo di nome Kurgas. In breve si scoprì che le persone coinvolte in questa avventura erano ben piu di tre.
Dopo varie spiegazioni alla locanda il gruppo composto da tredici unità decise di prendere una nave e partire per Lantan, per vedere cosa stesse succedendo.
Per Argoth il viaggio, anche se scomodo, fu meraviglioso, era insieme ad un gruppo di combattenti presumibilmente formidabili seppur eterogenei nel carattere e tutto qullo sfavillio di armature bellissime ed armi esagerate lo facevasentire come in un sogno *che sia morto ed adesso sia in mezzo ai favoriti di Tempus?* pensò.
Ma di lì a poco dovette ricredersi, era realtà, in un susseguirsi veloce degli eventi il gruppo si trovo attaccato da creature d'acqua, incontro uno gnomo bislacco ed infine dal mare uscì una creatura che li chiamò mortali.
Quest'ultima cosa sconvolse Argoth, guardava i compagni assalire il "mostro" senza recargli alcun danno, una cosa terribile che lo paralizzava.
La figura infuocata uscita dall'acqua distrusse il tempio e da li in poi per Argoth fu solo un frenetico scambio di colpi dati e ricevuti, c'erano esseri d'acqua dapertutto e strani esseri con le ali da pipistrello. Nella foga della battaglia Argoth riusci ad ammirare i suoi compagni che fendevano le bestie con precisione e forza incredibili.
Finiti i mostri Argoth senti un forte rumore e girandosi vide una mostruosa colonna d'acqua, ed in poco tempo i suoi compagni farsi sotto, decise la sua strategia:da morto non sarebbe stato utile.
Qindi si avvicino tentando di colpire il mostro per poi riallontanarsi e questo fece fino a che il mosto non si dileguò ucciso dai numerosi colpi infertigli.
Da questo punto al ritorno a Halruaah Argoth godette di una soddisfazione mai provata, combattere con questi compagni era stata un avventura fantastica, per non parlare dei mostri affrontati, *eh si era proprio questo che volevo* disse tra se e se prima di cadere addormentato sul ponte della nave sfinito da quella tremenda, ma fantastica giornata
 
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Ilcariot
view post Posted on 5/12/2006, 15:22




- Ion -

Era passato piu tempo del previsto e l'incontro con Athenne era scivolato nel tempo; si erano però ritrovati ad Halarah e erano finalmente riusciti a parlare con l'astrologo.
Passarono buona parte della giornata a discutere dei risvolti della vicenda del Lantan: la strana creatura rossa che aveva rotto il sigillo, posto secondo le leggende da Ishtisha in persona, con una facilità impressionante; sembrava inoltre immune ai colpi o agli incanti che gli avevano lacianto contro...
Non rimaneva che trovare indizi sulle altre creature simili ad Olhydra, l'enorme essere di acqua che ora sembrava in grado di viaggiare dal suo mondo a quello di Toril proprio grazie al sigillo rotto, in modo da capire chi ci fosse dietro a tutta la storia.
Athenne li aveva inoltre informati delle strane proprieta del frammento di meteorite che era riuscito a procurarsi: simile al metallo, la materia di cui era fatto il meteorite aveva capacita straordinarie oltre ad essere una sostanza sconosciuta.
Procurandosi i mezzi necessari grazie ai poteri dell'astrologo, si misero d'accordo per recuperare l'intero meteorite e portalo al sicuro nel laboratorio di Athenne.
Mentre discutevano del piu e del meno, un gruppo di persone si avvicinarono facendo un gran chiasso.
Un donna con vesti estremamente succinta, o meglio molto poco vestita, stuzzicava altri due uomini che sembravano stare al gioco; con ogni probabilita la donna era una prostituta e i due due clienti ubriachi fradici.
Mentre uno caracollava a terra, Ion si alzò per soccorrerlo.
Lo rimise in piedi e cerco di rimetterlo in sesto quando, il sacerdote si senti estremamente male; in breve anche Kurgas inizò a tossire e starnutire con violenza.
Mentre i tre si allontavano Ion e Kurgas si ritrovarono ad allontanare Athenne per evitare altri guai: con ogni probabilità quegli uomini erano ammalati e loro avevano preso lo stesso male.
Dopo un po di discussioni portate avanti con fatica e lentezza a causa della febbre, Kurgas e Ion furono aiutati da un sacerdote del tempio di Mystra, che promise di trovare anche gli altri infetti e di curarli.
Si riposarono per un giorno intero, cosa che permise ad Arkiell di raggiungerli, e partirono alla volta del luogo dove la meteora era caduta.
Un po di peripezie non mancarono, tra cui una tribu di giganti del fuoco che avevano preso la "palla" come un dono di una qualche divinità; ovviamente il capo dei giganti ebbe il buon senso di offendere gli dei di Kurgas e le armi cozzarono molto velocemente.
Il resto del viaggio fu tranquillo.
Riconsegnato il meteorite a Athenne, decisero che Fremente Mistero sarebbe stato di certo un buon luogo dove cercare qualcosa.
Il giorno seguente sarebbero partiti...
 
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Ilcariot
view post Posted on 12/12/2006, 11:46




- Ion -

Come d'accordo i tre si ritrovarono ad Halarah pronti per partire alla volta di Fremente Mistero, il santuario di Deneir nell'antica foresta di Shilmista; Arkiell e Kurgas erano di pessimo umore a causa dei problemi avuti con la gente di Zenthil Keep...sembravano intenzionati a commettere chissa quale nefandezza per farla pagare a chi aveva fatto loro un torto.
Questo pensiero non lascio tranquillo Ion ma decise di pensare alla cosa non appena avrebbe avuto un attimo libero.
Passarono da Athenne per vedere come procedeva lo studio della meteora ma il mago non aveva ancora alcuna nuova; secondo Kurgas un arma con il metallo di quella meteora poteva danneggiare l'essere di fuoco liquido che aveva rotto il sigillo di Olhydra, sempre che la meteora fosse la sua prigione come avevano ipotizzato...
Con la promessa di riportare buone notizie il trio lascio la Città dei Maghi e si perse nei boschi della regione di Halruaa; Arkiell sembrava conoscere la strada e guidava il gruppo come meglio poteva.
Ion ringrazio gli dei che almeno adesso potevano costeggiare la foresta e non ficcarcisi dentro come era solito fare Kurgas...questo voleva dire poter stare a cavallo e pochi rami sulla faccia quando si camminava.
Un passaggio obbligato sembrava essere un solido ponte di pietra.
Un uomo a cavallo bloccava la strada del trio pretendendo un pagamento per il paggaggio; ignorando quale autorità avesse quell'individuo, Ion era abbastanza propenso a pagare ed evitare guai.
Ovviamente i suoi due compagni non erano dello stesso parere: Kurgas utilizzo il suo "carisma barbarico" mostrando le sue doti di guerriero con il solo sguardo intimidendo il cavaliere con Arkiell che rincarava la dose sfilando lo spadone verdognolo conquistato nella lotta contro le melme.
Il cavaliere dimenticò il pedaggio e li scortò dall'altra parte della riva.
D'improvviso la zona si riempi di uomini armati fino ai denti, con intenzioni tutt'altro che amichevoli; i tre si difesero per bene mettendone in fuga un po e uccidendone una buona parte.
Lo scontro perdurò per tutto il viaggio nella foresta...gli assalitori sembravano avessero un particolare interesse negli averi di Ion, Kurgas e Arkiell
Ben presto gli scontri furono ridotti al minimo e sempre con esito negativo per gli assalitori.
Shilmista tornò una foresta tranquilla e i tre ragginsero Fremente Mistero dove uno strano nano che non sembrava articolare frasi di senso compiuto si stava prendendo cura di un albero.
Un po straniti dall'incontro i tre entrarono nel grosso tempio, in cui ovviamente i due barbari [e Arkiell in particolare] si sentirono liberi di fare come se fossero a casa loro.
Un nano pelato richiamato dalle urla di Arkiell arrivo sbraitando ed offendendo e per poco non scatto una piccola rissa; chiarite le cose il nano, uno dei cuochi del luogo, chiamò uno dei sacerdoti il cui nome corrispondeva a quello di Cadderly.
Tale sacerdote operò una vera e propria epica impresa per comprendere cosa i tre cercavano...
Kurgas parlava e giocava con lo scoiattolo del sacerdote, Arkiell si era aggiunto e commentava anche lui la storia, Ion dal canto suo cercava di dare un filo logico al discorso.
Cadderly propose una cosa strana e bizzarra ma di certo efficace: evocare un elementale e interrogarlo, forzandolo magicamente affinche rispondesse alle domande.
Portato il trio in una stanza appartata ed attrezzata per quel genere di operazione e dati i giusti comandi affinche non accadessero incidenti, Cadderly inizio la sua cantilena e in un piccolo circolo nel fondo della stanza una massa di fuoco sorse dal nulla.
Il sacerdote parlo chiaramente mostrando i suoi metodi di persuasione alla creatura: per ogni risposta non detta o che risultava falsa una scarica di fulmini lo avrebbe colpito.
A Ion non piaceva come metodo, ma ormai la cosa era fatta....sperava che la creatura non fosse cosi stupida da voler giocare con la sua vita..
Le domande si susseguirono numerose cosi come numerose furono le risposte; invero l'essere di fuoco conosceva molto....
La creatura di fuoco liquido era un essere fatto da tutti gli elementi che agiva per uno scopo tutto suo; improgionato nella meteora dalle Divinita degli Elementi, si era liberato in qualche modo.
Molti dei Signori degli Elementali, quelle creature ribellatesi ai loro dei, erano gia stati liberati ognuno in un luogo differente.
Non rimaneva che cercare tali luoghi e verficare che le cose dette fossero veritiere.
Ringraziando Cadderly presero la via per Halarah dove avrebbero dovuto incontrared i nuovo Athenne.

Edited by Ilcariot - 21/6/2007, 10:21
 
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Ilcariot
view post Posted on 21/6/2007, 09:19




- Ion -

La gita al tempio di Kossuth aveva dato i suoi frutti: le parole dell'elementale di fuoco a Fremente Mistero avevano trovato riscontro nell'invasione del tempio.In più la faccenda aveva fruttato due nuovi compagni: Derek, un giovane paladino che aveva servito come guardia ai tempi in cui Ion era capo delle reclute, e una giovane elfa di nome Elerwen.
Non rimaneva che tornare ad Halarah per verificare anche le teorie di Athenne; ognuno aveva contattato i propri fabbri di fiducia affinche fossero disposti a compiere quel piccolo lavoro per loro: Ion aveva chiesto alla Congregazione Nanica mentre Derek aveva contattato i fabbri della lontana Heliogabulus.
Athenen spiego in modo chiaro che servivano un luogo tranquillo dove evocare le magiche fiamme per fondere la meteora e alcuni ingredienti per il rito magico di protezione dalle fiamme da applicare al martello che avrebbe lavorato quello strano metallo.
Il luogo fu facile da trovare: Kurgas conosceva un vecchio villaggio abbandonato nelle foreste della regione di Halruaa, anche se tutt'altro che abbandonato in quanto pieno di una tribù di troll.
Non ci volle molto ad avere la meglio sui rigeneranti grazie anche alle abilità dei nuovi compagni.
Il secondo problema sovvenne quando Athenen richiese una strana rosa ghiacciata come ingrediente per i suoi incantesimi, oggetto in posseso di una tribu di giganti che abitava i territori li attorno.
Contro ogni aspettativa, prendere la rosa fu piu semplice del previsto: Arkiell sfidò ad una prova di forza il capo della tribù di giganti vincendo con pochissimo sforzo.
C'era voluto un po ma ben presto le armi di materiale meteorico furono pronte grazie all'abilita dei nani che eravano venuti con il gruppetto.
Cinque armi vennero ricoperte di materiale meteorico....ora non rimaneva che testarne l'efficacia sulla creatura che aveva combinato tutto quel macello.
Serviva solo sapere dove trovarla e forse solo una persona poteva aiutarli.
Ben presto sarebbero dovuti partire di nuovo per il Lantan.
 
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Cloud83
view post Posted on 30/7/2007, 12:29




Erano riusciti ad arrivare per primi, per pochi minuti ma ce l'avevano fatta. Il sigillo a terra emetteva un'energia magica appena percettibile, Kurgas continuava a dire di distruggerlo ma l'elfa sentiva che si stava gia' sgretolando da solo. Di li' a poco vennero attaccati da qualche elementale dell'acqua e del fuoco, e poi giunse lui: fuocoacqua come lo chiamava lo gnomo.
Kurgas gli si avvento' contro, la sua ascia attraversava semplicemente il corpo della strana ed inquietante creatura. Le parole che pronuncio' furono ben poche, minacce per lo piu', e dette nella lingua del piano elementale dell'aria. Elerwen aveva avuto modo di studiarla durante il suo apprendistato a Leuthilspar, ma non servi' molto a parlare con quell'essere.
Kurgas continuava a combattere, e la creatura semplicemente lo ignorava, cosi' si aggiunsero anche lei e Derek allo scontro. L'unica speranza che avevano per fermarlo era Tagliabarriere, la spada di Derek forgiata a Heliogabalus e poi rivestita del materiale meteorico che racchiudeva quella creatura. La spada, invece che attraversare semplicemente il corpo del mostro come l'arma di Kurgas, lo colpiva e lo feriva come se fosse un qualunque essere vivente.
La creatura tuttavia sembrava piu' stupita che realmente preoccupata della cosa, il combattimento continuo' e Elerwen decise anche di provare con la magia nonostante i suoi compagni fossero impegnati direttamente in corpo a corpo. Lancio' una freccia acida, ma manco' il mostro elementale... Per fortuna ando' a schiantarsi peterra dietro i tre, e non colpi' ne' Derek ne' Kurgas.
La creatura elementale spari' in un'esplosione invocata da lei stessa... Era decisamente ottimistico pensare che fossero riusciti a sconfiggerla cosi' facilmente.
Curate le ferite di Derek, Elerwen torno' al sigillo per vedere in che stato era. Era integro e stava piano piano riguadagnando forza magica, il bastone di Athenne era conficcato nel terreno a pochi passi da esso... Sarebbe servito a tenere sottocontrollo la zona anche a distanza.

Tornati ad Halaraah, riferirono il tutto all'astronomo. Kurgas diceva che era meglio aspettare risposta di Setir, un conoscente sia suo che di Athenne. Poteva forse aiutarli a trovare il quarto sigillo se non aveva capito male, quello della terra. Intanto c'era da preoccuparsi come difendere quello dell'aria da eventuali altri attacchi in futuro. Fuocoacqua forse non sarebbe tornato subito, ma prima o poi l'avrebbe fatto.
 
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Ilcariot
view post Posted on 27/9/2007, 15:26




Il piano di contattare Setir era miseramente fallito a causa di un inquieto spirito dell'aria che continuava a disturbare l'ultimo sigillo rinvenuto.
Ion, Kurgas, Arkiell, Elerwen e Derek si misero in marcia alla ricerda di una ragione dello strano accadimento; purtroppo la faccenda si rivelò piu ingarbuglata del previsto.
Parlare con lo spirito dell'aria fu alquanto complicato, in quanto solo Elerwen sembrava parlare la sua lingua.
Lo spirito dell'aria sembro dare indicazioni su qualcosa di importante che accadeva lontano in un luogo non ben precisato nei pressi dei Grandi Ghiacci, ma dove non faceva cosi freddo.
Il viaggio per trovare il luogo non precisato, anche perche le indicazioni erano poche e imprecise, porto il gruppo a percorrere il Damara, il Narfell e molte altre regioni fino al raggiungere una valle nascosta in qualche luogo sperduto del Faerun.
Li cio che era successo prima si stava ripetendo: un tempio di uno degli dei elementali attaccato dagli stessi elementali...
La prima ondata fu respinta senza problemi ma il numero e la potenza delle creature aumentava a dismisura.
Il gruppo ben presto arrivo alla conclusione che senza aiuti non avrebbero sventato il piano di fuocoacqua.
Sarebbero tornati in forze per tentare nuovamente cio che non erano riusciti a fare con il primo sigillo...
 
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Kurgas
view post Posted on 11/11/2007, 12:45




Il sigillo della terra era stato spezzato.... Il gruppo lo sapeva da tempo oramai era il caso di sistemare quella brutta ssituazione il prima possibile, oramai erano esperti della cosa: avevano già combattuto in altri due luoghi dove erano stati spezzati i sigilli dell'acqua e delle melme, non c'era altro da fare che distruggere il signore delle roccie e mettere i bastoni tra le ruote a fuocoacqua.
Dire che la cosa fu semplice sarebbe un eresia, ma tutto andò secondo i piani grazie anche all'aiuto di alcuni amici reclutati propio per questa grande battaglia, mentre combatteva Kurgas sembrava felice... si era anche portato con se un suo giovane fratello dell'albero fantasma Krug convinto che quella battaglia lo avrebbe sicuramente forgiato.

Atterrrato il sigliore delle roccie apparve una donna che guardò il gruppo con una certa aria di compiacimento e al tempo stesso di superiorità.... alle parole della donna: " avete bisogno del mio aiuto " , Kurgas sbottò dicendo che non aveva bisogno dell'aiuto di nessuna femmina.... lui era il guerriero più forte del Nord figlio prediletto di Uthgar, o almeno cosi credeva nella sua boriosità, e di certo non era una femmina a poter dire di cosa lui avesse bisogno: Kurgas aveva bisogno solo della sua gente e di Uthgar di nessun altro.
La donna lo guardò sorridendo e prima di sparire rispose che glielo avrebbe riferito, la cosa stupì l'uthgardt poi pensando a come fosse vestita la femmina, di uno strano vestito fatto acqua, pensò che forse era una concubina del suo dio, infondo a Uthgar sono sempre piaciute le donne.
Derek ed Elerwen si arrabbiarono con lo gnomo, il suo modo di fare aveva portato un ottima strada da battere per arrivare alla soluzione della faccenda, ma poco dopo nei pressi del tempio della terra il gruppo si ritrovò ancora la donna dovanti e cercando di calmare preventivamente Kurgas riuscirono a parlare con lei....

Molte furone le infomazioni importanti ottenute dalla donna, ma la cosa più importante fu venire a sapere che una volta rotti tutti i sigilli fuocoacqua un signore elementare avrebbe ottenuto un grande potere..... Bisognava difendere il sigillo dell'aria oramai era l'ultimo e anche se in passato erano riusciti a difenderlo ora come unico e ultimo obbiettivo di fuocoacuqa non sarebbe stato facile.
 
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8 replies since 24/10/2006, 11:47   6755 views
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