Faerûn's Legends

Troppe, per esser coincidenze, L'incontro di Nores e Malvanta ed un pensiero ad Amelie La' Hire

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thelyn
view post Posted on 30/10/2007, 12:55




Se dovessi scegliere la caratteristica che più mi piace della vita, indubbiamente sceglierei la casualità degli eventi. Nulla può essere determinato con assoluta precisione: l'effetto sorpresa è sempre lì in agguato dietro ogni angolo e non risparmia nessuno. Ad insaporire un piacevole avvenimento inatteso, ci sono poi quelle strane anomalie del tempo e dello spazio che noi dalla vita corta ci ostiniamo a chiamare "coincidenze".



Non si riesce a star soli nemmeno nei boschi, pensò quando lo vide. Una figura dai lunghi e arruffati capelli corvini incedeva con passo misurato nella sua direzione, tutt'altro che intenzionato a virare d'un solo metro. Esordì con un saluto, ma Malvanta non si degnò nemmeno di posare l'accetta con la quale stava martoriando un albero, per ricambiare la cortesia. Le prime chiacchiere scambiate furono prive di qualsiasi interesse.

Fu solo scambiandosi informazioni sulla loro vita che cominciarono a interessarsi l'uno dell'altro: tassello per tassello componevano il mosaico delle loro vite, che come rette parallele sembravano correre verso la stessa meta senza essersi però mai incontrate. Non fino a quel momento. E perché, poi, aveva deciso di raccontare tanto e così intimamente di sé stesso?

C'era una sorta di legame impercettibile: non si erano mai visti prima d'ora, eppure sentivano una certa affinità, come se fossero amici da lungo tempo. Il suo modo di esporsi gli era gradito, come anche intellettualmente stimolanti considerava i suoi argomenti. Le virtù preferite dal buon Malvanta, ancor prima di guardare alla moralità d'un individuo.

Neanche a farlo apposta era un attore. Proprio quel che andava cercando per interpretare lo sceneggiato che da giorni stava cercando di buttare su carta. A poco a poco le idee confuse prendevano forma grazie all'inchiostro ed il poter visualizzare il volto dei futuri interpreti gli dava un aiuto di non poco rilievo. E' fatta, pensò: ecco i miei interpreti. Adesso non resta che rintracciare la ragazza, tale Amelie La' Hire. Il cerchio è chiuso, gli ingredienti ci son tutti: non resta che amalgamare bene l'impasto, mettere in un forno a 200 persone circa, aspettare che il palcoscenico sia croccante e... trasmettere il messaggio.
 
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Nores82
view post Posted on 31/10/2007, 05:38




Aveva ancora in testa l'haiku che aveva letto il giorno prima, scritto da quel misterioso haijin: "Viso ignoto/ nella folla compari/ per mano verrai". Ne era rimasto tanto colpito che volle tornare a leggerlo, per trovare qualche indizio sull'autore e parlargli, condividere con lui la conoscenza. Voleva essere il viso ignoto, comparso dalla folla e portato per mano. Purtroppo però, qualche buzzurro di bassa lega lo aveva strappato dalla bacheca della piazza di Waterdeep.
Uscì dalle porte della città infastidito, anche se l'impassibilità del volto non lasciava trasparire nulla, e si addentrò nei boschi, quando uno strano rumore lo attirò.
"Fidati dei segni" gli diceva sempre il suo maestro "Essi conoscono un linguaggio che noi non capiamo se non aiutati dal ki".
!Salve" disse quasi automaticamente al boscaiolo.
All'inizio la discussione iniziò a vertere su argomenti banali, ma proprio quando l'elfo stava per andarsene, quel volto ignoto emerse dalla folla e l'argomento dell'arte venne fuori. Un amante dell'arte, ecco cosa era. Lui era uno dei canali che il ki usava per manifestarsi al mondo. Non solo... una delle vie era il teatro e Nores era un amante della recitazione. In monastero recitava sempre.
"Se ogni persona ha un bagaglio di conoscenza e io divento molte persone avrò tutti i bagagli di conocenza". Era questo il pensiero che lo spingeva alla recitazione.
L'uomo gli parlò della sua commedia e a Nores piacque. Ebbene sì, l'avrebbero fatta insieme. Nores avrebbe anche provveduto a qualche costume.
Ma il volto non uscì solo dalla folla: si fece prendere per mano e prese l'elfo per mano.
Entrambi parlarono delle proprie vite più di quanto non avessero fatto in anni con persone ben più fidate. E ogni tassello si aggiungeva alla vita di uno dei due, l'altro lo completava con un proprio tassello. Persino i loro stili di cmbattimento erano complementari: Nores usava il ki per combattere con il corpo e lui percepiva il ki (anche se non lo sapeva) per usarlo come magia.
I segnali gli stavano urlando qualcosa di ancora indecifrabile, ma presto l'avrebbe capito, ne era sicuro.
Prossima tappa: conoscere Amelie La' Hire, sua compagna di palco.
 
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1 replies since 30/10/2007, 12:55   143 views
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