Faerûn's Legends

Lettere per la parte di cuore lasciata ad Ovest, missive dirette a Evermeet

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Cloud83
view post Posted on 9/7/2007, 12:39




Quando aveva affidato quella lettera ad un elfo diretto a Leuthilspar Elerwen non sapeva se sarebbe mai arrivata, ma in cuor suo sentiva di potersi fidare.
Dopo aver accompagnato l'elfo alle porte delle Splendente e averlo visto incamminarsi verso sud, era nata una certa agitazione nell'elfa non tanto per l'aver lasciato la lettera a uno sconosciuto, ma piuttosto per la reazione che avrebbero avuto i suoi genitori.
Ogni volta che ci pensava le veniva da sorridere, seppure fosse un sorriso nostalgico. Suo padre che leggeva riga per riga quella lettera con espressione via via sempre piu' crucciata, sua madre al suo fianco con un sorriso gentile dipinto in volto.
Le mancavano quelle due persone tanto diverse tra loro ma tanto importanti, le mancavano davvero tanto.

Ricordava a stento cosa aveva scritto, e le sembrava strano visto tutto il tempo e i tentativi impiegati a trovare le parole giuste. Ricordava i contenuti pero'. Aveva scritto dell'Ordine, della citta' in cui si era stabilita e dell'uomo che amava.
Quest'ultima parte avrebbe ferito particolarmente suo padre, lo sapeva. In uno dei tanti tentativi di stilare quella lettera l'elfa aveva anche pensato a non menzionare del suo amore, ma poi aveva subito cambiato idea... le sembrava di fare un torto molto grande a Derek.

"So di avervi deluso"
Queste di parole le ricordava bene invece. Aveva faticato a scriverle, una sorta di mano invisibile la fermava ma poi si convinse che era quanto di piu' sincero potesse mettere su quella pergamena.
Non sarebbe tornata a casa.

Aveva lasciato Leuthilspar su richiesta del suo maestro, per finire la sua formazione come maga. Seppure spinta da una certa curiosita' in principio, in ogni giorno dei passati due anni in cui aveva vissuto tra gli umani e le altre razze aveva in realta' sognato il momento di fare ritorno nella sua citta' natale.
Le cose pero' erano cambiate in quell'ultimo periodo a Waterdeep.
Le amicizie, gli impegni presi per l'Ordine Vigile e per la citta', l'amore... Tutto quello che era successo li' le stava pian piano facendo sentire di aver trovato un altro posto a cui appartenere davvero.

"A breve verro' a trovarvi, questo ve lo prometto"
Ricordava anche queste di parole, e non vedeva l'ora di poter riabbracciare sua madre e farsi sgridare da suo padre. Ma in fondo sapeva che entrambi, seppur con reazioni diverse, avrebbero capito.

Il cuore della giovane elfa era ancora diviso tra Waterdeep e il mondo degli uomini, e Evermeet e il mondo degli elfi. Era difficile per lei prendere una decisione che ne avrebbe escluso uno dei due, e forse dentro di lei non voleva neanche prenderla ma continuare ad amare entrambi quei due mondi per lei tanto importanti.
 
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Derek Harvaerld
view post Posted on 12/7/2007, 12:42




I loro corpi ancora caldi ed imperlati di sudore, giacevano vicini sul morbido materasso.
Erano avvinghiati l'uno all'altra, e se ci fossero state delle catene indistruttibili a tenerli immobili ne avrebbero gioito.
Le loro bocche si sfioravano, il respiro irregolare era spezzato dai battiti potenti dei loro cuori innamorati, il loro fiato si intrecciava soavemente.
Dolcemente, di lì a poco, l'elfa poggio' il capo sul petto dell'uomo discernendo vividamente il forte battito che le urlava amore.
Amore come era stato poco prima, come era ora. Solo Amore.
Solo un sussurro del vento li scosse un istante. Una lieve brezza si insinuo' dalla finestra aperta e li sfioro' stuzzicandoli, così, si mossero assieme e ridestarono un nuovo abbraccio ancora piu' stretto.
Solo un lieve "Ti Amo" sfuggì loro. Non c'erano altre parole da dire, non c'erano parole che potessero descrivere la bellezza di Elerwen.
La luna si affaccio' ed irradio' la stanza con i suoi candidi raggi.
Derek strofino' dolcemente la pelle dell'amata per scacciare via il brivido dato dall'aria fresca, poi passo' lo sguardo sul suo viso.
Vedeva negli occhi di lei tutto cio' che aveva sempre sperato di trovare. Di colpo ci fu un sussulto improvviso, un altro lieve sussurro del vento. Si baciarono con rinnovata dolcezza e fu, ancora, soltanto Amore.


"Il tuo posto e' qui... Amore mio..."
 
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Cloud83
view post Posted on 25/7/2007, 21:41




La seconda lettera era pronta. Era stato meno difficile della prima, il cuore della giovane elfa era ben piu' leggero questa volta... Un po' per aver racchiuso il grosso delle novita' per i suoi genitori spiacevoli nell'altra lettera, un po' perche' ogni giorno si convinceva sempre di piu' di aver fatto la scelta giusta.
In tutte quelle righe aveva parlato quasi solo del matrimonio. Lo sguardo dell'elfa cadde sulle piccole parole incise e sorrise. Ancora ricordava ogni istante di quel giorno, sul balcone degli innamorati di Suzail. Aveva avuto paura in principio, quando Derek le aveva sfilato l'anello dicendo quelle parole... Aveva sentito il cuore fermarsi per qualche attimo, ma poi alla richiesta di matrimonio era tornato a battere piu' forte di prima.
Sorrise di nuovo guardando l'anello emettere lievi bagliori alla luce della luna.

"Sarei davvero felice se veniste al nostro matrimonio."
Sapeva che non sarebbero venuti, che non sarebbero riusciti a venire neanche se avessero voluto. Eppure le sarebbe piaciuto avere li' qualche faccia davvero amica.
Derek aveva un sacco di amici, la lista approssimativa che avevano fatto insieme quella sera vedeva il doppio di invitati da parte del suo compagno che sua. Del resto era normale, lui era cresciuto li'...

Elerwen si accarezzo' il ventre mentre guardava la pergamena arrotolata e sigillata dalla ceralacca. Voleva scrivere anche della predizione di Elohim, ma non ne aveva ancora certezza. Era un dubbio bellissimo, ma non voleva dare un altro duro colpo ai suoi genitori senza essere sicura di doverlo per forza dare.
Carezzo' un'altra volta il ventre, e poi si alzo' dalla sedia per tornare a letto vicino a Derek. Stava dormendo tranquillamente, l'elfa cerco' di fare piano per non svegliarlo. Com'era ormai solita fare, appoggio' la testa al suo petto e rimase li' ad ascoltare il suo respiro tranquillo e il battito del suo cuore fino all'alba.

Come ogni notte ripensava a come passavano le giornate, i mesi e gli anni a Leuthilspar, a come quelle notti trascorse appoggiata al petto di qualcuno laggiu' ad Evermeet non esistessero.
 
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Derek Harvaerld
view post Posted on 26/7/2007, 01:52




Carezzava il viso dell'elfa ancora ansimante e il suo cuore batteva fortissimo.
La luce della Luna faceva capolino nella stanza rivelando i loro corpi in comunione privi di vesti mentre i loro sguardi innamorati si incrociavano.
Derek non avrebbe mai creduto che avrebbe apprezzato così tanto la bellezza di una donna.
Quell'elfa oltre a essere intelligente, era semplicemente un capolavoro della natura, era piu' bella di Selune stessa o di qualsiasi altra donna per lui.
Elerwen stava ancora su di lui: i suoi occhi brillavano come le stelle, le sue labbra sfioravano quelle di Derek, carezzandole piu' volte.
L'elfa socchiuse gli occhi, mentre l'uomo le carezzava la schiena. I lunghi capelli si adagiarono sul petto di Derek celandone il truce marchio.
Derek passo' una mano tra i capelli dell'elfa, che scesa da lui si mise di lato abbracciandolo.
Ella si accoccolo', si strinse come fanno i bambini in cerca di riparo e
ricevette un abbraccio anche lei in cambio: un abbraccio fermo e dolce; dava sicurezza.
Dalla finestra socchiusa arrivo' una lieve brezza che solletico' i campanelli scacciapensieri e desto' un brivido ai corpi umidi degli amanti.
Lei si strinse ancora di piu', Derek istintivamente alzo' le coperte fino al gomito e la coprì. Rimasero a guardarsi negli occhi a lungo tra baci instancabili e coccole infinite. Il loro abbraccio li aveva comunque scaldati piu' delle coperte.

"Ti Amo.."
"Ti desidero.."

Sorrisero nella loro pace, il tempo sembrava non scorrere piu' per loro.
Era giusto che pensassero a loro stessi siccome i problemi li avrebbero risolti tutti, sia quelli cittadini sia quelli non cittadini.
Che male puo' esserci ad essere innamorati?
D'altro canto si erano detti tutto, il dovere non era stato messo da parte,
il dovere andava prima di ogni cosa, lo sapevano entrambi.
Si erano raccontati tutto quello che era successo alla Baronia e tutto quello
che avevano intenzione di fare per la Baronia.
Messe da parte le cose serie, semplicemente il discorso si era evoluto verso cose piu' frivole come quando si aggiunge miele per addolcire una bevanda amara.
Poi in seguito, messi da parte i problemi, involontariamente quanto con naturalezza, avevano rovesciato
tutto il vasetto di miele.
 
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Cloud83
view post Posted on 15/9/2007, 10:36




Era stato l'avvenimento piu' brutto che Elerwen avesse mai vissuto. Mai si era sentita cosi' debole, inutile, sciocca, irresponsabile, avventata e cosi' vuota. La pergamena era li' sullo scrittoio davanti a lei che la fissava immobile e muta, muta e inquisitrice.
Non aveva avuto la forza di scriverlo in quella lettera, ogni volta che ci provava la mano le tremava e la vista le si offuscava per le lacrime.


"Vuoi tornare dalla tua famiglia?"
Ricordava ancora quella domanda e come si era sentita, ricordava fin troppo bene la risposta che avrebbe voluto dare. Si', voleva tornare a Leuthilspar, voleva tornare su quell'isola dove una cosa del genere non le sarebbe mai successa, voleva ritrovare le braccia di sua madre, e gli occhi autoritari ma gentili di suo padre.
Ma non sarebbe stato giusto per Derek, sarebbe stata soltanto una decisione immatura ed egoista che non le avrebbe restituito cio' che aveva perso, e le avrebbe tolto altro ancora chei forse si sarebbe pentita troppo tardi per recuperarlo. Lui stava soffrendo quanto lei, lo sapeva e lo vedeva.

Leggendo e rileggendo quella pergamena pero' le sembrava vuota, quasi una formalita' piuttosto che righe scritte con il cuore. Se ne sarebbe accorta anche la sua famiglia, ne era certa.


"Non vedo l'ora di riabbracciarvi, tornero' presto sull'isola per qualche giorno."
La lettera si concludeva come tutte le precedenti, ma ancora non era tornata a Evermeet. Lo sguardo dell'elfa si poso' sul mantello e sulla fascia ben piegati, e poi su Derek che dormiva tranquillamente. In effetti non era passato che qualche mese e non di piu', un periodo che avrebbe dovuto considerare poco piu' di un attimo e invece le era sembrato cosi' lungo. La sua percezione del tempo stava cambiando ed era merito di quell'umano. Colpa l'avrebbero chiamata molti dei suoi consanguinei, ma era felice cosi'.
Un lieve sorriso si dipinse sul suo volto, torno' a guardare la lettera e aggiunse qualche riga per confortare i suoi genitori. Poi la ripose, chissa' quando sarebbe riuscita a trovare qualcunaltro perche' venisse portata a Evermeet.
Torno' a letto e si appoggio' al petto del suo compagno com'era solita fare, cercando di non svegliarlo.


"Vuoi tornare dalla tua famiglia?"
"No, voglio restare qui con te."
 
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Cloud83
view post Posted on 13/11/2007, 10:58




"Ho lasciato Waterdeep e l'Ordine di cui facevo parte."
Era una notizia importante, pensare che poche decadi prima aveva visto suo padre direttamente a Leuthilspar per consegnargli la lettera di Lehenia. Non aveva immaginato avrebbe lasciato la Splendente così presto però. Le aveva riempito il cuore di gioia quella scelta, anche se al tempo stesso sapeva quanto Derek fosse legato a Waterdeep. Lei vedeva nelle Valli un posto molto simile a Evermeet, ma non isolato. Aveva stretto un'amicizia importante con Felmeryel, che viveva li' e le ricordava un po' la sorella maggiore. La vita di quei luoghi era piu' tranquilla e meno soffocante, non c'erano mura splendide ed opprimenti come quelle della Citta' degli Splendori.

"Ci sono tante novita', alcune bellissime anche se so che non piaceranno soprattutto a te, padre."
Novità splendide si', ma che si scontravano con l'attuale realta' dei fatti. Ignorarla e non parlarne mai non l'avrebbe resa meno spaventosa, ma almeno il cuore non la soffriva cosi' tanto. Era da qualche mese ormai, sin da poco prima di diventare Guardiana dell'Ordine Vigile, che studiava e cercava qualche modo per poter prolungare la vita e la giovinezza dell'umano che amava. Uno c'era e lo conosceva, ma non era una soluzione da prendere neanche lontanamente in considerazione.
Waterdeep non le era stata d'aiuto in questo senso, la biblioteca cittadina e quella dell'Ordine non le avevano dato neanche il benche' minimo indizio. Le Valli forse potevano aiutarla davvero, le leggende volevano che gran parte della conoscenza dell'antica Corte Elfica fosse ancora nelle librerie abbandonate di Myth Drannor... Forse li' sarebbe riuscita a trovare qualche traccia. Derek probabilmente non sapeva di queste sue ricerche, e forse era anche meglio cosi'. A lui sarebbe pesato meno, e lei forse si sarebbe sentita un po' meno in colpa se avesse fallito, almeno non lo avrebbe illuso.


"Credo che tornero' piu' spesso a Evermeet, rivedervi scalda sempre il mio cuore."
 
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Derek Harvaerld
view post Posted on 15/11/2007, 17:26




"Questa non e' la mia terra, perche' ci sto andando?"

Non me lo ero mai domandato prima di oggi che Edwyn stesse imboccando la strada di Waterdeep anziche' quella che porta lungo le Terre di Pietra . Ero fermamente convinto, sin da quando ero poco piu' di un ragazzo, che ovunque io mi recassi fosse giusto e gradito al Mancino.
Il volere del Mancino muoveva le mie forti braccia ovunque con la promessa di reggere le mie stanche membra.
La soddisfazione non tardava mai a venire in un mondo di maschere sempre pronta a criticare coloro che sono corretti e fermi su ideali che non posson far altro che giovare ai buoni di cuore.
Che cosa significa essere un paladino?
Rinunciare alla propria esistenza per il bene di molti.
Nessuno comprende bene che cosa sia il Sacrificio finche' non dona la propria vita spontaneamente. Ma e' dura. Non so quanto la mia mente riuscira' ancora a reggere tutto cio'.
Non ho amici qui, non ho persone fidate qui.
Quali sono i volti conosciuti, oltre al tuo Amore mio?
Ogni mattina quando mi sveglio, alzo lo sguardo verso di te, ma quando devo cercare lo sguardo del sole affacciandomi alla finestra, non volgo i miei occhi a oriente bensì alla Splendente.
Mi mancano le sue mura, mi manca la spontaneita'dei suoi abitanti e perfino il chiasso delle sue vie.
Mi mancano i saluti militari, le pile di documenti, quella sensazione di soddisfazione quando si porta a termine un caso irrisolto da parecchio tempo.
Ti guardo, dolce Elerwen, e mi sembra di vivere un sogno ma.. dimentico quello che ho giurato.
Il mio sogno di felicita' non puo' anteporsi a quello degli altri, sono sicuro che con la mia abilita' potrei far di piu' anziche' rimanere.. qui, fermo, a osservare le silenziose foreste.
Ci sei tu prima di tutti, ma secondo non devo essere io.
Le promesse che ho spezzato mi addolorano e non voglio piu' dover mancare. La piu' nitida era alla mia famiglia:
"Tornero' alla Splendente un giorno e ristabiliro' cio' che e' giusto. Onorero' il tuo nome padre cosi' che sarai orgoglioso di tuo figlio."
Perdonami padre se non sono stato di parola, ormai non riusciro' piu' a tenere vivo il nome degli Harvaerld alla Splendente ...la mia vita non sara' cosi' lunga in questo eterno campo di battaglia chiamato "vita" da poter avere un'altra possibilita'.


 
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6 replies since 9/7/2007, 12:39   302 views
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