Preparativi per l'asta

Erano giorni e giorni che Morghian lavorava quasi ininterrottamente. Anche il suo amico Belorin,un nano minatore come pochi, si era dato un gran da fare per procurargli tutto il metallo di cui aveva bisogno.
Belorin gli aveva procurato anche un buon quantitativo di metallo rosso con cui Morghian aveva preparato varie cose tra cui scudi.
Eppure riguardando tutto quanto sentiva che nella merce mancava un pezzo, un qualcosa di veramente attraente.
C'erano armi ed armature in acciaio, oggetti in pietrasangue eppure mancava qualcosa.
Una notte Morghian, attanagliato dal pensiero che in tutte quelle cose mancasse il pezzo forte, non riusciva a prendere sonno.
Un pensiero, che sapeva era al di sopra delle sue capacitą, lo perseguitava.
"Ho 100 lingotti di quel materiale,non sono molti per fare un'armatura,ma č quella che manca"
Con la mente annebbiata dalla stanchezza non riuscendo a dormire si mise al lavoro alla forgia.
Prima di mettersi al lavoro si ricordņ di una cosa che Belorin gli ripeteva spesso...
"non avere fretta nel fare le cose,per lavorare certi metalli serve esperienza, non foga e impazienza di cui voi gambe lunghe sembrate essere pieni"
Eppure quella notte dopo essere riuscito a fare un paio di guanti,il sorriso arrivo alle labbra di Morghian e con lui la calma che porto un lungo sonno ristoratore.
I giorni seguirono e lavorando nel laboratorio della Lama bianca,senza farsi vedere dai compagni,il fabbro lavorņ il metallo rosso.Molte volte il fabbro imprecņ contro se stesso per gli errori.Ma un passo alla volta,un colpo dopo l'altro,pezzo dopo pezzo, l'armatura prendeva forma.Quell'oggetto che per tanto tempo aveva pervaso i pensieri di Morghian finalmente era davanti a lui.Il pezzo forte che completava il suo lavoro era finito, mancava solo la catena per i guanti.
"Lavoro per Tolenka,speriamo riesca a farla"
L'elfo non tradģ le aspettative di Morghian,anche se non gli aveva detto per chi fosse la catena,presto la sorpresa sarebbe stata mostrata ai compagni di lavoro.
Altri preparativi si dovevano fare ma il grosso era fatto.
Il tempo era poco, si doveva affiggere i messaggi nelle bacheche e pagare gli strilloni, lavoro per il nuovo arrivato Duinhir....

*borbotta*

Il nano si stava spaccando la schiena sulle dure pietre di quella miniera, giorni e giorni passati ad estrarre metalli grezzi ed a fondere lingotti a Heliogabalus. Lavorava con impegno, devozione e molta determinazione. Aveva dovuto abbandonare anche il suo importante progetto... ma di tempo ne aveva fin troppo, e il suo amico lo aveva avvertito con una lettera di aver bisogno di piu' lingotti possibili. Avrebbe ripreso appena possibile. Ed allora eccolo lģ, picconata su picconata, con fiumi di sudore che gli scendevano dalla fronte ed il sacco gia' pieno di chili di grezzo.

"Mi auguro che Morghian sappia il fatto suo e non si butti a tentativi come il suo solito! Bah.."

*sorriso*

Da molto era in affari con quell'umano... avevano lavorato assieme, a Naskhell, ma allora era solo l'inizio; poi Belorin aveva iniziato a viaggiare ed era stato necessario organizzare molte spedizioni con scorte per i carichi di lingotti.... Certo si vedevano molto meno ora ma era necessario.
Una lunga e proficua collaborazione... ma anche una salda amicizia.

"Quantomeno avrą di che sbizzarrirsi con tutta questa Pietrasangue, ha! Vedremo cosa riesce a combinare per l'asta..."

Dopo essersi asciugato la fronte riprese in mano il piccone e sorridendo iniziņ a cantare.

"Gił nella Forra, Fosca e Fondaaaa...

Quella sera Belorin e Morghian avevano parlato a lungo riguardo l'organizzazione dell'Asta che si sarebbe svolta il giorno successivo. Dopo alcune ore di discussione arrivo Lucas che portņ ai due una cattiva notizia: A quanto pare alcuni loschi individui si stavano organizzando per agire indisturbati durante l'Asta stessa. Dopo una lunga discussione in cui vennero alla luce nuove idee a seguito dei recenti sviluppi, i tre si congedarono, Belorin e Morghian per ultimi.

"Morghian, devo darti una cattiva notizia. Mi spiace ma questo genere di cose non fa per me, io sono un tipo solitario non saprei che fare in mezzo a tutta quela gente. Oltretutto ho deciso di partire per Adbar, la mia patria; e' molto che non torno, desidero rivedere le sue miniere e soprattutto salutare i miei parenti. Stasera mi affianchero' ad una carovana diretta a Nord. Mi spiace non poeterti aiutare ancora, dovrete cavarvela senza di me per l'Asta ma sono sicuro si svolgera' senza intoppi!" ma il velo di dubbio non lascio' i due nemmeno quando il nano prego' il collega e amico di spedirgli subito una lettera con tutte le buone notizie riguardo lo svolgimento della manifestazione. "In bocca al lupo amico, arrivederci" e i due si lasciarono dopo una stretta di mano.



. . .



Nelle profondita' di Adbar una voce aspra e forte intona un noto canto...