Faerûn's Legends

Cose che non ti aspetti

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Mia S.
view post Posted on 17/7/2007, 07:49




Mia

Quando meno te lo aspetti, da chi meno te lo aspetti…eppure era sempre stato li’, si conoscevano da tanto tempo e lei non si era mai accorta …o forse non c’era niente di cui accorgersi.
Non riusciva a fare ordine tra i suoi pensieri, non voleva nemmeno farlo.Quella sensazione di leggerezza ed intontimento le piaceva tutto sommato.Si, non riusciva a combinare niente, era distratta, pero’, per una volta, poteva concederselo.Le parole di Moon le tornavano alla mente “sei innamorata Mia, si vede”.Lei inizialmente aveva negato,poi, ripesandoci …forse non era amore, non ancora, ma innamoramento si.Continuava a sorridere e cercava di capire da dove fosse nato tutto questo…la prima volta che lo aveva visto le era piaciuto, aveva intravisto qualcosa in lui, anche se lui l’aveva sgridata per via dell’armatura e del vestito, poi c’erano stati incontri piu’ o meno casuali, tazze di the bevute insieme, confronti, parole, qualche invito …rari sorrisi da lui che era sempre cosi’ distaccato.Distaccato?…no che non lo era, non lo era affatto quando era solo con lei.La guardava come fosse la cosa piu’ bella che gli fosse mai capitata davanti, e lei guardava lui allo stesso modo, come se non l’avesse mai davvero visto prima.
Proprio quel giorno gli aveva raccontato dei suoi genitori, della piccola e degradata casa al porto.Aveva paura nel farlo, paura che lui non potesse accettare.Ma mentire che senso aveva? Avrebbe mancato di rispetto alla memoria dei suoi e non era da lei raccontare bugie.Prima o poi avrebbe comunque dovuto dirglielo, meglio prima.E lui l’aveva sorpresa, di nuovo.Le aveva sorriso e preso la mano e raccontato qualcosa della sua vita.

Si riscosse un momento da quei pensieri e poso’ lo sguardo sul vaso che lui le aveva regalato, era stato il vaso a scatenare tutto.Mia, per ringraziarlo del regalo, si era fatta sfuggire un bacio leggero sulla sua guancia.Si era voltata per nascondere il rossore ma aveva potuto scorgere il suo e poi…poi non sapeva piu’ che cosa era successo e come.
Adesso era li’, che gironzolava per casa incapace di dormire, pensando a lui…era spaventata pero’ era anche felice.Non le restava che aspettare e vedere cosa sarebbe successo.
 
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Chaos Scorpion
view post Posted on 17/7/2007, 10:13





Velkar era rinchiuso nel suo laboratorio a Zhentil, le mani mescolavano goffamente reagenti a caso e il suo sguardo era assorto, se qualcuno l'avesse visto avrebbe sicuramente potuto pensare che era un giovane alle prime armi e ancora inesperto, ma lui non lo era e alla seconda fiala rotta decise che era meglio fermarsi ed analizzare i suoi pensieri in modo da poterli poi mettere da parte e tornare a lavoro.
Quando era tornato da Waterdeep si sentiva diverso, ma l'aria cupa e lugubre di Zhentil gli aveva fatto capire, a Waterdeep non era se stesso, o meglio era un altro se stesso, in quella città era un semplice straniero e poteva comportarsi come tale, e adesso fra le mura di quella casa aveva provato qualcosa di nuovo, per la prima volta non si vergognava ad abbassarsi a livello delle persone normali, di provare cose di cui aveva solo letto o sentito raccontare.
Gli tornarono in mente quella labbra morbide e delicate e il suo sguardo così dolce e pieno di affetto, gli aveva raccontato i suoi segreti e lui le aveva raccontato i suoi, o meglio, quello che poteva... c'erano cose che una sacerdotessa di Lathander non avrebbe mai potuto accettare, ma un giorno forse..avrebbe capito.
Gli aveva raccontato delle sue preoccupazioni, e lui l'aveva rincuorata, non potendo ammettere che la persona davvera preoccupata era lui, quando pensava a lei sentiva un piccolo fuoco ardere dentro di lui, un fuoco che bruciava la carne, ed era così simile a quello che provava con la sua magia da spaventarlo, perchè la sua mente lo sapeva, ma il suo cuore si rifiutava di ammetterlo, che se fosse arrivato un giorno in cui avesse dovuto scegliere tra la sua magia e Mia, la risposta sarebbe stata sempre e soltanto una...
 
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Mia S.
view post Posted on 19/7/2007, 09:52




E’ quasi l’alba, mi volto e lui e’ qui, accanto a me.Mi sono addormentata nel suo abbraccio caldo, al suono rassicurante del battito del suo cuore.Rimango cosi’, ferma a guardarlo per paura che si svegli, o di svegliarmi io da questo sogno.Mi alzo, l’aria fresca mi fa rabbrividire, raccolgo la veste lasciata a terra la notte prima ed esco sul terrazzo.Prego il mio Signore e, per la prima volta dopo tanto tempo, ho qualcosa da chiedergli davvero.Gli affido i miei pensieri, la paura e la gioia, e prego per me e per lui, che dorme nel mio letto e che non sa ancora cosa davvero provo.Torno dentro, mi rispoglio e mi rimetto vicino a lui lentamente.Lo guardo ancora, gli sfioro il viso. Mi perdo nelle mie sensazioni.Non potrei esprimere a parole come mi sento. Non c’e’ mai stato niente di simile nella mia vita.E lui e’ dolce e sorprendente, ed io devo essere impazzita.Ma io lo voglio. Con tutto il cuore, con la mente, con il corpo.
Lo abbraccio, chiudo gli occhi e, lentamente, scivolo di nuovo nel sogno.

 
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Chaos Scorpion
view post Posted on 22/7/2007, 15:52




L'aveva fatta andare via nella notte, ed ora era sul suo letto a fissare la poca legna nel camino e quei cuscini fino a dove pochi minuti prima giacevano seminudi. Le parole quella sera erano state tante, troppe. Le aveva accennato dei suoi segreti, o meglio della loro esistenza, non poteva e non voleva rischiare, per ora... lei sembrava avere capito e questo lo rassicurò che per il momento non avrebbe fatto domande alle quali non avrebbe potuto, anzi..non avrebbe voluto mentire. Abituato a non potersi fidare di nessuno, a dover temere tutti e a non avere amici ormai da quando era partita Anya, l'idea di potersi fidare di lei lo spaventava e lo attraeva allo stesso tempo, lei che gli aveva confidato ogni suo segreto senza timore, lei che lo difendeva dai pregiudizi altrui, lei che gli aveva rubato il cuore e scoinvolto la vita.
 
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Chaos Scorpion
view post Posted on 2/9/2007, 18:03




Con le braccia attorno a lei, la osservava dormire illuminata dalla tiepida luce lunare, il suo viso era calmo, sereno...nascondeva alla perfezione la grande tristezza che doveva portare dentro. E Velkar la guardava...da un lato era dispiaciuto per lei, poteva immaginare cosa volesse dire perdere tutto ciò per cui ha senso vivere, e il pensiero che forse, anche se solo in minima parte, era colpa sua non aiutava certo, ma dall'altro lato il suo animo egoista ne era contento, era stata lei a decidere, a cambiare e adesso...adesso non c'era davvero piu nessuno in mezzo, adesso era veramente solo sua.
 
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Mia S.
view post Posted on 3/9/2007, 19:44




Mia.

"Me ne sto qui, tra il sonno e la veglia, tra le sue braccia rassicuranti.Sento che mi sta guardando ma non voglio aprire gli occhi, che ancora bruciano di lacrime.Finalmente e' arrivato il momento che temo da tutta la vita.Finalmente, si, perche' adesso sono libera...libera dalla paura di non essere degna.Sono addolorata, in parte delusa da me stessa, ma consapevole di cosa non sono e non saro' mai.Nonostante gli sforzi, le energie profuse, il tempo impiegato cercando di aderire ad un'idea di me che io stessa ho voluto proiettare, pesante ed impietosa e' arrivata la condanna.Non sono piu' una sacerdotessa del Signore del Mattino.Il suo potere non scorre piu' in me, non ho nemmeno avuto bisogno di provare per saperlo.Tutta la vita per qualcosa di cui non faro' mai parte...era una prova e l'ho fallita.Mi sto rialzando, barcollante e spaesata, ma saro' di nuovo in piedi.Vorrei dimenticare buona parte dell'utlimo anno passato.Quante delusioni,...la gente che mi guarda come fossi una ladra e per che cosa? tutto quello che nella vita ho fatto, poco o tanto che sia, viene cancellato dalla colpa di amare un uomo che piace a pochi.Quante parole inutili spese su di me, a giudicare, a cercare di riportami sulla retta via...perche' non la smettono e non mi lasciano vivere in pace?
che strano, adesso non sento niente, non sento il dolore ne' la rabbia ne' la paura.Voglio solo restare qui, cullata dal suo respiro, fino a che questo momento non sara' passato"
 
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Mia S.
view post Posted on 10/9/2007, 08:32




Mia.

I giorni trascorrono monotoni e lenti, rumori lontani, contorni sfocati.In compenso sono la reginetta di mezzestate.Moon e le sue bellissime cerimonie a ricordarmi sempre cosa non sono stata capace di essere, cosa non ero destinata ad essere.Eppure ero li', a sorridere, a far finta che andasse tutto bene, di essere felice.Ma non sono felice.Sto solo diventando molto brava a mentire, per non sentire altre domande, altre prediche e per non essere di nuovo additata e chiacchierata.E non bastavano le chiacchiere e le cattiverie della gente, ci mancava Arkiell.Erano mesi che non si faceva vedere...eppure l'ho aspettato e l'ho cercato.E decide di farsi vivo proprio adesso.L'ennesimo fallimento che mi pesa sulle spalle.Per un attimo devo aver sorriso quando l'ho visto, poi l'amarezza e' arrivata ad investirmi.Pero' l'odio che pensavo di provare sta passando.Forse perche' adesso ci sono cose che fanno piu' male di lui.Non c'e' niente che si concluda nella mia vita, rimane tutto in sospeso ed io continuo a voltare pagina e a dirmi che mi rialzero' di nuovo.Pero' ogni volta e' piu' difficile.Sto cercando di concentrare tutte le mie energie nella posta, questa cosa, almeno questa, deve andare bene.Sto investendo tanto in questo progetto, mi ci sto aggrappando perche' in fondo non ho altro.Velkar e' spesso con me, ma mi taglia fuori dalle sue cose.Non posso dargli torto.Metterei in pericolo lui e me, perche' non sono nemmeno capace di difendermi da sola.Lo volevo seguire a Zhentil, fino a che la situazione non fosse tornata alla normalita', ma lui mi ha chiesto di non farlo.Non so se e' maggiormente preoccupato per le nostre vite, o per dover spiegare ai suoi "amici" che ci fa questa donnetta al suo fianco.Sono meschina a pensare queste cose, lo so, ma non riesco a controllarmi.Sono un paio di giorni che penso di andarmene.Penso a dove potrei rifugiarmi.Un tempo c'era il tempio di Shadowdale, c'erano gli amici ad Elventree.Ed ora?ora soltanto lui.Gli Dei sanno quanto lo amo, ma adesso, nel silenzio, la paura di non riuscire a scalare quel muro si fa piu' grande.


 
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Mia S.
view post Posted on 4/1/2008, 16:26




Vecchia pagina di diario.

“Come corre il tempo e quanto cambiano le cose.Se ripenso all’ultimo anno mi domando come ho fatto a venire fuori da tutto quello che mi è capitato, poi penso a Tymora ed ecco la risposta.So che è stata lei a mettermi alla prova, potevo affondare o diventare quello che sono oggi.Avventata o coraggiosa? Il tempo mi darà ragione fino a che la Mia Signora Fortuna continuerà a sorridermi.
Vivo a Zhentil ora, con mio marito.Incredibile, non avrei mai pensato che mi sarei innamorata di quel mago tanto da arrivare a chidergli di sposarmi!avventata, coraggiosa e pazza dovrei aggiungere.Si, pazza di sicuro.Mi sono trasferita a Zhentil, triste e tetra città dove non ho amici e sono un pesce fuor d’acqua. Pazienza, quando arrivo a casa e trovo lui che mi aspetta non importa più niente.Ma certo, e’ una battaglia dura stargli vicino.Nel mio cuore spero di essere abbastanza forte da cambiare quel lato di lui che mi spaventa e che non mi piace.
Ha fatto qualcosa che mi ha spezzato il cuore, eppure confido che cambi, che capisca.
Un passo importante verso di me lo ha fatto, altrimenti oggi non sarei qui a scrivere di lui ma starei cercando di dimenticarlo o di odiarlo.
Ah, devo dire che qualcosa di buono in questa città c’è!il santuario di Tymora è proprio dietro casa nostra.
Mi metto in cammino ora, torno alla Splendete a fare da giurata ad una sfilata! Se mi vedesse mia madre non crederebbe ai suoi occhi!”
 
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Mia S.
view post Posted on 8/1/2008, 12:03




Ormai aveva deciso, voleva andare in fondo a quella storia.
Il comportamento di Velkar l'aveva insospettita troppo, e poi quello che le era stato detto su quelle strane lucertole...
Non si stimava di certo per aver seguito suo marito, per essere arrivata a nascondersi in una bottega per tenere sotto controllo i suoi movimenti.Si vergognava di averlo fatto e lo aveva anche detto a Velkar, ma c'era qualcosa di troppo strano.Non riusciva a far tacere quella vocina che le diceva di andare avanti, di cercare di capire.Aveva aspettato qualche giorno, ma non ce la faceva proprio a far finta di niente.Non restava che trovare il coraggio di muoversi.


Edited by Mia S. - 8/1/2008, 13:39
 
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