| - Alilynn -
I ricordi tornavano a galla.
"A te che dedichi la tua vita a proteggere gli altri, dono qualcosa che ti difenda in modo che tu possa compiere meglio il tuo dovere"
Quanto tempo era passato... il combattimento al cimitero di Waterdeep contro i non morti al fianco di Aerald, Wyder, Neroth e gli altri...
Poi la peste di Suzail, il rincorrere Biff aiutati da Amber, i tentativi per proteggere Wyder da Entreri, le catacombe, Myth Drannor... Quel mantello mi aveva accompagnata e protetta in decine di posti e contro centinaia di nemici.
Era da tempo che le parole del mago che me l'aveva donato mi tornavano in mente, negli ultimi mesi non stavo agendo nel modo giusto perche' il mantello svolgesse il suo compito. In Derek avevo finalmente dopo tanto tempo trovato qualcuno che potesse portarlo con orgoglio sulle spalle, che potesse sfruttarlo per il motivo per cui mi era stato donato.
Aver sentito come quel cavaliere affrontava i problemi risultanti dalle sue avventure e il coraggio con cui proteggeva i suoi compagni, mi aveva convinto che era la persona giusta.
Non era stato facile separarmene, ma poi convenni che i ricordi a cui tanto tenevo non erano legati a quell'oggetto pregiato, ma alle persone che erano state al mio fianco.
Quando sentii i due colpi alla porta della stanza e trovai ben piegato perterra il mantello con ricamato il simbolo del nostro dio, sorrisi al corridoio ormai gia' vuoto.
"Uno scambio alla pari, niente debiti"
Dissi tra me e me prima di richiudere la porta della stanza.
[...]
Lasciai Aerald al Braccio Amico come tante volte in quel periodo, dopo che avevo appreso che alcune volte i giganti minacciavano le strade e i pressi di Naskhel di tanto in tanto facevo una ronda nei dintorni del paesino assicurandomi che fosse tutto tranquillo.
Raggiunsi il paese senza problemi, le strade erano tranquille nel tardo pomeriggio, cosi' lo superai per dare un'occhiata alla strada che conduceva verso il sud.
Sulla sinistra della strada svettavano alti alberi di un bosco, circondati da un silenzio innaturale.Silenzio interrotto subito quando dagli alberi si levo' in tutta la sua grandezza un gigante delle nuvole... La lama inondanta dalla sacralita' di Tyr brillo' nel buio e dopo un violento scontro il gigante cadde. Raccolto l'equipaggiamento di qualche malcapitato tra le cose del gigante, lo portai alle vicine miniere di Naskhel, dove una minatrice si offri' per cercare il proprietario al posto mio dopo aver curato le ferite che avevo subito nello scontro.
Avevo premura di controllare meglio la zona, potevano esserci altri giganti... La ragazza sembrava una persona perbene e mi aveva detto di essere cittadina di Baldur's, potevo fidarmi... Anche perche' dopotutto era improbabile che il possessore di quelle cose fosse ancora vivo.
Tornata dove avevo combattuto contro il gigante mi inoltrai nella pianura sovrastata dai Picchi delle Nuvole.
La notte aveva protetto bene l'avanzata di due giganti, li avevo sentiti quando ormai erano troppo vicini... Ingaggiai comunque battaglia contro quei mostri, ma riuscita ad abbatterne uno il secondo mi colpi' duramente alla schiena.
Sentii un dolore in qualche modo familiare, e le lacrime inondarmi gli occhi. Non era per il male fisico, a quello ero forse anche fin troppo abituata, ma per la paura che si stava facendo largo nel mio cuore... la paura di non rivedere Aerald...
Con le ultime forze cercai di voltarmi per respingere il secondo nemico, ma non feci neanche in tempo a portarmi in posizione di difesa che la pesante mazza calo' sul braccio con la spada che volo' a terra smettendo di brillare dell'energia sacra con cui l'avevo benedetta. Il dolore delle ossa che si rompevano insieme a quello del colpo precedente mi fece perdere i sensi.
"Non metterci troppo"
"No, torno presto, non mi fermo in paese faccio solo una cavalcata veloce"
"Ti aspetto su allora"
"Si'"
Non gli avevo dato neanche un bacio prima di lasciarmi il Braccio Amico alle spalle...
[......]
Il gigante si ritiro' dalla pianura per tornare alla sua rocca dopo lo scontro. Rimasero solo i segni della battaglia e le orme degli zoccoli di un cavallo molto pesante divise da una lunga scia di sangue che andavano verso il bosco a sud. Superati i primi alberi solo il corpo del cavallo che le aveva lasciate giaceva a terra in una pozza di sangue esanime, morto per le ferite riportate.
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- Ion Solostaron -
Non aveva mai visto Aerald cosi.
Lui e Alilynn gli erano sempre apparsi come due persone allegre, che non si abbattevano per nulla....eppure Aerald sembrava piu umano di quanto Ion si immaginasse.
Lo aveva trovato al Braccio Amico, dove Ion alloggiava in attesa che Zeph ssbrigasse i suoi affari a Shadowdale e lo raggiungesse.
il paladino aveva l'aspetto di chi non dormiva da giorni e forse anche di chi mangiava poco.
Sembrava che Alilynn fosse scomparsa da giorni senza lasciare traccia; Aerald gli racconto di come lei era andata in esplorazione, cosa che faceva spesso di questi tempi, per perlustrare i territori attorno a Naskel.
Erano giorni pero che non tornava e nessuno sembrava averla vista.
In piu Aerald era uscito in esplorazione ritrovando il cadavere di un cavallo....o meglio cio che rimaneva di un cavallo mezzo mangiato.
Secondo Aerald era il cavallo di Alilynn.
Ion lo accompagno in giro per l'Amn, le Terre dell'Intrigo e anche oltre fino ai confini di Calimport.
Nessuna traccia....nessun indizio...
Ion non si stupiva della cosa; ni fondo il territorio da controllare era troppo vasto e loro erano solo in due
Eppure Aerald sembrava animato da una forza e da una speranza sovrumana che lo sostenevano nella ricerca infruttuosa.
Ion cerco di convincerlo a desistere per quel giorno visti i risultati.
Leggeva la preoccupazione degli occhi dell'uomo, incavati a causa del sonno ma purtroppo non potevano fare piu nulla per quella giornata.
Si riavviarono verso il Braccio Amico piuttosto silenziosi....
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