Faerūn's Legends

Ombre sul Cormyr

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Ventrue4ever
view post Posted on 15/10/2016, 17:23 by: Ventrue4ever
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Assassino di Briganti

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Mentre cercava faticosamente di comprendere di piu' su una misteriosa collana dotata probabilmente di poteri psionici, nella speranza di ampliare le proprie conoscenze in materia di dominazione mentale, Aeisha ripensava agli eventi che ne avevano accompagnato il recupero.

L'inaspettato incontro con un Githzerai nelle campagne del Cormyr, mentre affiancava i suoi "amici" Purpurei nella verifica delle chiacchiere di contadini ignoranti che lo avevano scambiato per un demone...
La scoperta, grazie a lui, di un Illithild che aveva assunto le sembianze della moglie di un macellaio di Suzail, implicato in quella che sembrava essere una pericolosa cospirazione...

Ma cio' che piu' la aveva catturata erano le parole che il macellaio aveva avuto la fortuna, se cosi' si poteva definire, sentir rivolgere da una figura ignota al suo ex padrone.


"Nessun Obarskyr salira' mai piu' sul Trono del Cormyr."

********************************

Nelle settimane successive, la frase aveva dato molto da pensare alla Maga Rossa in incognito, intrigandola piu' che preoccupandola.

Era come un gioco, un gioco "mentale": da una parola, bisognava arrivare a un pensiero, dal pensiero...a una identita'.


Aveva discusso con Purpurei e Maghi da guerra, Maghi Rossi e Apprendisti, nel tentativo di svelare
il senso di tutto, ed eventuali connessioni con la situazione sui picchi e la corruzione del Barone delle Terre di pietra, e si era convinta di alcune cose.

La fine del Barone Valdemar era stato solo un modo per deviare l'attenzione da qualcos'altro, presente o futuro, come un attentato con serie possibilita' di riuscita...o una "prova": quante possibilita' aveva realisticamente il mezzo demone di arrivare sino al re, superando tutta la rete di protezione, anche se Reclef e gli altri non lo avessero fermato con il suo aiuto? Nessuna.

A meno che...non avesse poi avuto un ulteriore appoggio dall'interno, pronto a svelarsi al momento opportuno, e che a causa del loro intervento non si era manifestato.

Il pensiero si era agganciato in maniera inesorabile a quello generato da un altra domanda, intersecandosi con esso in maniera sin troppo agevole.

PERCHE' chi era in contatto con l'Illithild aveva avuto bisogno di farlo arrivare sino a Suzail e nasconderlo li, con i rischi che comportava? Non avrebbe avuto piu' senso incontrarlo altrove?

Si, a meno che la figura misteriosa non fosse qualcuno che aveva seri problemi nell'allontanarsi dalla citta' senza esser notato, e che data la natura del loro rapporto non voleva fidarsi di intermediari.

Qualcuno di importante.

In vista.

Qualcuno che dalle parole pronunciate, se non blaterava a vanvera, aveva la chiara intenzione di uccidere il Re, prima o durante , l'incoronazione.

Quel che non era ancora in grado di stabilire, era lo scenario successivo a una eventuale riuscita del piano: capire chi ne avrebbe tratto giovamento sarebbe stato un buon indizio per individuare i mandanti.

Malauguratamente, la lista di coloro che avrebbero goduto del caos successivo era lunga, e avrebbe incluso sicuramente qualche mago rosso.


L'Ammaliatrice, dal canto suo, detestava subire i piani altrui senza prevederne le implicazioni.

La faceva sentire debole, inerme.


Come durante il primo periodo all'accademia.

Come tante altre volte, che non avrebbe mai dimenticato.

Come quel giorno, sui Corni Tempestosi.

Ma per quello, aveva da tempo la soluzione.

Una soluzione donatagli molti anni prima dal suo maestro.

*****************

"Come si fa a superare la Paura, Maestro Balthay?"

"Diventa cio' che temi. Comprendilo. Dominalo."


*****************

Concluse, almeno per quel giorno, i suoi studi sulla collana.
Prima o poi sarebbe arrivata a qualcosa.
Dopo averla rimessa al sicuro, lascio' le proprie stanze.

Un uomo, tra gli avventori della locanda ove alloggiava, la guardo' lascivo, facendo qualche commento poco appropriato.

La risposta secca non tardo' ad arrivare, ma l'uomo non la avrebbe mai compresa, limitandosi a percepire un malcelato disprezzo e senso di superiorita' che lo indussero a ritirarsi.

Le parole, antiche quanto il pensiero, riempirono sibilando la sala, rievocando tempi in cui i miseri umani erano una "novita'".

"Fatti da parte, Senza-Scaglie..."

****************

Diventa, cio' che temi.



Edited by Thayan4ever - 8/11/2016, 16:25
 
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