Faerûn's Legends

Alavairthae: Storie di Maghi Rossi.

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view post Posted on 30/5/2016, 02:18
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Assassino di Briganti

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Alavairthae: Storie di Apprendisti e Maestri. Storie di Maghi Rossi. Storie Thayan.


Wizard_s_Lamentations_by_Rhineville


"Alavairthae, Aeisha."

Era un saluto Thayan dalle origine antiche, usato sopratutto tra Maghi, che significava "Possa la tua Abilità prevalere sempre".
Erano anche le ultime parole che le rivolse il suo anziano Maestro Balthay, prima di spirare.

Da allora, era accaduto tutto rapidamente, troppo.

Era diventata una Maga Rossa.

Ora era lei la Maestra, era lei ad avere Allieve.

Adepte, che avrebbe dovuto accompagnare durante il loro ultimo passo verso il potere.

Wilhelmina Uth Wyvern L'Illusionista, Lilian Nathandem la Necromante.

Alleate, Rivali, cosa sarebbero diventate per lei?

Avrebbe voluto carpire questo segreto dalle loro menti, plasmarle, cambiarle, ma si stava mostrando piu' difficile del previsto.

"Le vostre allieve non vi rispettano, Maestra Kaar", sosteneva lo schiavista Thazar-ka, nel tentativo di metterla contro le adepte per i suoi fini nascosti.

A torto o a ragione, l'affermazione aveva terreno fertile tra le insicurezze della maga, nonostante ella ne ridesse ostentando superiorita', e quanto accaduto
in passato con lo schiavista aveva solo l'effetto di dar loro maggiore consistenza.

Giocavano contro di lei sia l'appartenere a Scuole di Magia diverse, uno tiro mancino fattole da qualche burocrate
in patria, e la sua inesperienza nell'insegnare.
In cuor suo si riteneva meno dotta di molti altri maghi, preferendo un approccio piu' pratico,
e sapeva bene che era migliore come spia e adulatrice che come studiosa.


Iniziava a pensare di essere stata troppo accondiscendente, incapace di incutere la stessa paura
del Maestro Isur, il Necromante con cui condivideva l'onere degli insegnamenti, un uomo colto e dalla pazienza esigua, con il quale per il momento
aveva raggiunto un accordo di reciproca assistenza.
Naturalmente, la donna non aveva considerato la giustificabile preoccupazione che i suoi sbalzi di umore o i suoi attacchi isterici ( a volte genuini e a volte simulati al solo scopo
di confondere gli interlocutori e metterli alla prova) avevano causato in passato nelle povere apprendiste...ma anche se lo avesse fatto,
non sarebbe bastato a fugare i suoi dubbi.


Non la rispettavano, non la ammiravano, non la amavano!!

Aeisha continuava a ripeterselo nel sonno.

Come osavano? Erano sue adepte, praticamente sue Proprieta'.
Le stava donando il suo sapere!

Una Rabbia Irragionevole si impossessava di lei.

Se volevano questo, dove non arrivava il rispetto sarebbe arrivato il Timore.

Avrebbero capito con chi avevano a che fare, che il suo sorriso e le sue parole gentili erano pericolose quanto le minacce di Isur.

Uth Wyvern lo aveva capito sicuramente.

Durante la dimostrazione pratica sull'uso cerchi di protezione contro le creature evocate, l'allieva aveva scatenato contro la maestra una creatura
contro la quale il suo cerchio di protezione era inutile, forse per sbadataggine, o forse per metterne alla prova il potere, un atto che altri avrebbero
punito con la morte. Non Kaar. Lei non voleva distruggere, annientare. Voleva Dominare.

" Te la senti di fare una piccola Corsa, Uth Wyvern ?" disse la Maga Rossa seccata.
" Non mi sento molto bene Maestra, in verità" rispose l'altra donna.
"Un vero peccato. Perche' dalla tua capacita' di CORRERE dipende la sua sopravvivenza"
Pochi secondi dopo, l'Allieva correva a perdifiato, nel tentativo di seminare un pericoloso Demone Hezru, richiamato dall'Abisso dalla sua Maestra.
Riuscì a sopravvivere: anche perche' era stato deliberatamente evocato un essere che per quanto terrificante, era piuttosto lento.
Non desiderava uccidere le sue Proprieta' del resto. Solo Addomesticarle.


Mina era Ambiziosa e senza scrupoli, e per certi versi le ricordava sè stessa quando era molto piu' giovane.
Per questo non doveva sottovalutarla, e dimostrarle cosa poteva accaderle se si fosse messa contro di lei.

Tuttavia, quella che le dava piu' pensieri era la più tranquilla delle due, la cupa Lilian. Abituata a trattenere le emozioni,
interessata a sapere più che alla lotta politica, le aveva sin da subito ricordato in maniera fastidiosa il suo
vecchio compagno di accademia Aoth Sideiros, il figlio di artigiani, che aveva illuso sentimentalmente al fine
di avere aiuto negli studi.
Ricordava "il ragazzo" come un servile, un timoroso in balìa delle sue paure, che aveva disprezzato proprio
per questo motivo.
Non avrebbe scommesso molto sulla sua sopravvivenza, sul suo diventare un Mago Rosso.
E invece, inspiegabilmente, veniva a sapere anni dopo "dell'uomo", della sua ascesa a Khazark di un'Enclave importante, e di
storie inquietanti sui suoi numerosi appoggi politici e sul suo potere arcano.

Lo considerava il suo più grande errore di valutazione: se si fosse comportata diversamente, avrebbe avuto
un potente alleato.
Guardava Lilian negli occhi, studiava il suo comportamento, un fastidioso promemoria di quello sbaglio.
Poi capì.
Il Destino era stato magnanimo.
Le aveva appena dato lo strumento per "redimersi", per ampliare la sua comprensione della mente umana.

"Ci divertiremo Lilian Nathandem..."

 
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view post Posted on 30/5/2016, 20:32
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Clara Addams

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La pallida ragazza, che si trovava in quel momento nella città di Saerloon per alcune commissioni, aveva subito notato quell'uomo dalla tunica rossa di perfetta fattura Thayan e l'accento di terre lontane.
Uno spettacolo non del tutto inusuale in quella cittadina, anche se su suggerimento della sua insegnante loro avevano optato per mantenere un'apparenza anonima e un'identità alternativa. Però era nota a Saerloon la presenza dell'enclave, e altri della loro stirpe avevano l'orgoglio di mostrare ai bravi cittadini di Saerloon la loro appartenenza.


Quell'uomo dallo sguardo freddo aveva chiesto a Clara l'alchimista le indicazioni per arrivare all'enclave sembiana. E qualche ora dopo, mentre Lilian l'adepta era intenta a sistemare le merci in vendita, lo stesso uomo vestito di rosso si era presentato proprio all'enclave, in compagnia di una seconda persona avvolta in un mantello di ottima fattura e dalla camminata claudicante.



"Maestro Nassu degli Or Dekia di Thazalhar, vengo per conto di alcuni finanziatori esteri. Questo è mio fratello Sharak."


Lilian aveva accompagnato il Mago Rosso fino alla sala di rappresentanza, spiegando che la Khazark non era presente e chiedendogli se volesse avere un colloquio con qualcun altro dei maghi rossi presenti. Ma a quanto pare il Maestro non aveva interesse in un colloquio con i suoi pari, quanto piuttosto a capire se gli investimenti che avrebbero potuto fare nell'enclave sarebbero stati proficui. Le aveva fatto parecchie domande riguardo a chi fossero i maghi rossi risiedenti all'enclave, mentre Sharak si limitava a lanciare occhiate fameliche e desiderose all'adepta.


Quello a cui aveva assistito durante il suo apprendistato nella terra natale le aveva donato una fredda e composta insensibilità a quasi tutto ma era indubbio che quello sguardo famelico le generasse una certa inquietudine.
Maestro Nassu nel frattempo si informava sulla sua insegnante, rimanendo sconvolto dal fatto che una necromante fosse apprendista di una maga ammaliatrice. Lilian aveva detto poche cose, spiegando che se avesse voluto maggiori informazioni avrebbe procurato all'uomo un colloquio con un suo pari. Ma l'uomo aveva altre idee.

Un'informatrice.

Le avrebbe potuto fornire aiuto nell'ascesa alla tunica rossa oppure un'istruzione degna di un mago rosso necromante. Il sapere. Il sapere l'aveva tentata e forse, se avesse avuto ancora il pugnale datole da Mina, avrebbe ceduto.

Ma la sua politica era sempre stata quella di rimanere neutrale. Non impicciarsi, non esporsi. Inoltre non aveva nulla contro la sua insegnante nè i maghi dell'enclave, non c'era motivo. Con un certo rimpianto aveva rifiutato.


"È un peccato. Siete una bella donna adepta Nathadem, è un peccato che non siate anche ambiziosa. Ad ogni modo, tornerò."


Quando finalmente l'aveva visto allontanarsi oltre i cancelli dell'enclave un brivido di sollievo le era corso lungo la schiena.


Edited by Frattaglia - 30/5/2016, 21:52
 
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view post Posted on 7/6/2016, 21:47
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Clara Addams

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"Coloro che guardano un Narzugon a volto scoperto vedono le loro peggiori paure riflesse nei suoi occhi. Se sostengono il suo sguardo, le immagini terrificanti diventano allucinazioni finché non si sostituiscono alla realtà."

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Da principio Lilian aveva scelto di ignorare la visita di Maestro Nassu ma alcuni giorni dopo aveva fatto un passo falso accennandone a Mina, la quale aveva voluto saperne tutto. Questo le aveva dato da pensare.
Se una persona come lei, senza troppe ambizioni, era stata tentata da quella proposta, come avrebbe agito una persona ambiziosa?

Aveva quindi deciso di vuotare il sacco e raccontarle tutto.

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La Maestra aveva parlato il linguaggio degli Inferi, ordinando al diavolo di scoprirsi la faccia e guardare l'adepta.
"Ora guardalo Lilian, sostieni il suo sguardo!"

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Aveva raccontato quasi tutto alla Maga Rossa, tralasciando la parte in cui raccontava a Mina di quella visita. Prima di arrivare in Sembia Lilian non era mai stata una gran chiacchierona nè una gran conversatrice, ma ora alcune cose in lei erano cambiate e forse era stato questo che l'aveva condotta a fare il passo falso di parlarne con Mina.

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"Se scruterai a lungo in un abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te."

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La Maestra era, giustamente, preoccupata. Aveva voluto sapere tutto dell'altro Mago Rosso, arrivato all'Enclave sotto forma di investitore estero, interessato però a procurarsi un'informatrice. Lilian aveva raccontato di lui e di quel nonmorto dallo sguardo famelico che si portava dietro. Di come il maestro Nassu l'aveva allettata promettendole la conoscenza.

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Un golem di carne. Quello che aveva visto Lilian fissando il Narzugon e sprofondando nella sua allucinazione, aveva la forma di un golem di carne, con la pelle ribollente e in perenne mutamento.

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"Ricordati anche che quando succede qualcosa a un Mago Rosso, i primi sospettati sono i suoi adepti e apprendisti. Non ti sarebbe comunque convenuto."

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La pelle del golem mutava mentre affiorava in superficie il volto di un ragazzo, qualcuno che Lilian aveva conosciuto in gioventù. Qualcuno di cui aveva assistito il processo di trasformazione in golem. Ma non era questa la cosa peggiore che aveva visto.

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"Non l'ho detto prima perché non ci ho badato... ho pensato solo dopo che quell'uomo aveva detto che sarebbe tornato, e avrebbe potuto parlare con qualcun altro."
Era stata onesta. Avrebbe potuto sfruttare la situazione per parlare male della sua collega, ma non l'aveva fatto.
"Ora Lilian, ti devo parlare di un'altra cosa. Oggi è il Giorno."
L'adepta l'aveva guardata con aria confusa.

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Alla fine era affiorato un altro volto sulla pelle dell'essere. Il suo.
Orrore, paura, vergogna. Non poteva fare altro che guardare.
Se un uomo ben più forte di lei avesse potuto provare quello che provava in quel momento, sarebbe scoppiato a piangere. Lei non poteva far altro che guardare, respirando a malapena, e non poteva far altro che fissare il vuoto anche dopo che l'essere era tornato al suo piano.
Era stata la mano sulla spalla della sua maestra a riportarla alla coscienza, ma le ci erano voluti molti minuti per riscuoterla dallo stato di shock.

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La Maestra l'aveva ricondotta nell'edificio all'interno dell'Enclave, ancora confusa.
"L'ho fatto perché devi guardare in faccia le tue paure."
Llilian aveva capito molto poco di quel discorso, ancora fissa sull'immagine che aveva visto. Aveva a che fare col conoscere e ammettere di avere paura.
"Ora vai. Immagino che sia meglio per te che riposi"
"Vi ringrazio Maestra..."

Come un'automa era rientrata nella torre in cui riposava, lo sguardo perso nel nulla.
 
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peace4peace
view post Posted on 9/6/2016, 11:50




"Gli dei danno il pane a coloro che non hanno i denti per masticarlo", con queste ambigue parole aveva terminato il dialogo tra le due. Tra tutti gli adepti residenti all'enclave, proprio nella meno ambiziosa doveva imbattersi quel mago rosso sconosciuto dai discutibili intenti..?

Dov'era lei in quel frangente?

Costui era pronto ad elargire i propri favori per un lavoretto tanto semplice quanto remunerativo e lei era probabilmente a cercare informazioni per inutili bestiari da rivendere ad un bibliotecario cieco in cambio di pochi spiccioli.

Che rabbia! Che frustrazione!

Perchè non si trovava nel posto giusto al momento giusto? Non era mai stata superstiziosa, ma qui doveva proprio esserci lo zampino di Beshaba!

L'immagine di se stessa mentre avvitava con forza un apparecchio metallico come una sorta di dentiera meccanica sul volto della collega, le strappò un sottile sorriso di soddisfazione misto ad un perverso senso di autocompiacimento.

Forse non tutto era perduto, dopotutto il mago aveva detto a Lilian che sarebbe tornato, magari poteva fare in modo di accelerare gli eventi, magari anche con il suo inconsapevole aiuto.

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view post Posted on 14/6/2016, 17:24
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Assassino di Briganti

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Il Giorno del Narzugon

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"Apritevi Porte di Baator.
Vieni, Cavaliere dei Nove Inferi.
VIENI, NARZUGON!"

Un evocatore principiante prima di essere ucciso



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Tutto era partito dalle sue lezioni sulla forza delle emozioni e sugli incanti che le manipolavano: Ammaliamenti, Illusioni, persino alcuni di Necromanzia.
Aveva parlato alle allieve dell'esistenza di incantesimi che potevano uccidere semplicemente facendo emergere le loro paure
nascoste.
Allucinazioni Mortali.
Da li, l'idea di richiamare un esemplare di Narzugon, un diavolo il cui sguardo aveva effetti molto
simili ma non letali, e che aveva reso Aeisha molto orgogliosa di se' stessa.

Si, sarebbe bastato uno sguardo.
Lilian avrebbe avuto la "scossa" che le serviva ad avere piu' consapevolezza di se' stessa, e la sua maestra avrebbe
potuto osservarne il comportamento per studiarne meglio la mente.

Ma come quasi tutti i suoi ultimi piani, si stava evolvendo in maniera imprevedibile.


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"Voi avete mai guardato negli occhi un Narzugon, Maestra?"

"Non vedo come sia rilevante"

"Lo Avete mai fatto?" continuo' a insistere Lilian.

"Non credo i miei problemi riguardino un Maestro"

"Perche' vi interessate a me?"

DANNATA. MALEDETTA.

Resisteva!
Sospettava!
Sospettava che avesse secondi fini...
No, se fosse stato solo questo avrebbe persino potuto dirsi soddisfatta delle capacita' deduttive dell'adepta.

La questione era un'altra.

La mente di Lilian Nathandem di fronte alla Paura continuava a chiudersi in se', perdendo il contatto con la realta',
disposta a mancar di rispetto alla Maga Rossa e a rischiare orribili punizioni, forse persino la morte,
pur di non far conti ciò che segretamente la terrorizzava al punto di renderla incapace di reagire.

Un Magnifico esempio di Mente Bugiarda. Negare, Negare. Sempre Negare.

"Io non ho problemi."

"Io Sto bene..."

Sarebbe stato quasi divertente, se la calma ostentata di Lilian non avesse avuto la capacita' di stuzzicare la
Maestra Kaar fino a farla infuriare e agire d'istinto.

Ma non le avrebbe dato la frusta, non le avrebbe dato la punizione.
O no. Non gli avrebbe dato cio' che si aspettava, cio' che voleva, cio' che era disposta ad affrontare.

La avrebbe sorpresa.


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"Guardami"

Burning_Queen_2

Si era distrutta con le sue mani.
Alcuni Pezzi di carne bruciata e fumante si staccavano lentamente, lasciando esposto quel che era sotto di essa.
Non poteva scappare dall'orrore e dal dolore, che erano parte di lei. Il fuoco..da dove era venuto il fuoco?
Dove era finita la sua bellezza, il suo potere?
Non vedeva. I suoi occhi e i suoi arti erano cenere. Non poteva fare nulla, nemmeno urlare.

Eppure sentiva le risate di tutti i suoi nemici e presunti amici, sentiva lo scherno e il disprezzo.
Era Nulla. Era Sola.

E poi il sussurro di una voce familiare che non sentiva da anni.
"Bambina Mia".
Kaia??
"Io non ti ho mai voluto davvero bene. E sono morta per colpa tua...mocciosa viziata senz'anima"
Poche parole, per essere strappata dal calore infernale ed essere avvolta dal ghiaccio....


"VA VIA!" Urlo.

Il Narzugon svanì.

Nonostante sapesse che quanto aveva visto era solo una illusione, ciò che la sua mente era riuscita a creare nel tentativo di autodistruggersi, spinta dall'influenza della creatura, la aveva messa in grave difficolta'.

Lilian era vicino, nel cortile dell'Enclave, sorpresa. Probabilmente era convinta che Aeisha la avrebbe sottoposta di nuovo a quella tortura.
E invece aveva voluto gettare nello scompiglio le sue certezze. Scendere al suo livello. Farle abbassare la guardia.
Togliere consistenza alle sue scuse.

La donna piu' giovane le offri' la mano per sostenerla.

Sepolta dalla crudelta' di quanto aveva visto, afflitta dalla solitudine piu' che mai, fu tentata.

Ma rifiutò.
Era colpa sua se aveva dovuto farlo, si disse.
Fino a poco prima aveva riso di lei insieme agli altri, penso', ricordandosi a stento che era frutto dell'illusione.


La parte ancora funzionante del suo intelletto la redarguì.
Aveva bisogno di tempo per riprendersi da quell'azione Azzardata, darsi modo di tornare a ragionare
lucidamente.

Poco dopo, si trovarono sedute nella Sala dove era abituata a far lezione, coinvolte in un discussione ravvivata dai continui sbalzi di umore della Maga Rossa.

Non avrebbe piu' cercato di forzare l'adepta, le disse.
Avrebbe deciso lei, e lei sola, come procedere riguardo ai suoi problemi di autocontrollo.


Sembrava quasi una resa, frutto della stanchezza, della prova alla quale si era sottoposta.

Del resto era umana anche lei.

Eppure, al di la' dell'incubo che ancora doveva metabolizzare, si sentiva tutt'altro che sconfitta.

Sapeva altre cose delle sue allieve, ora. Doveva solo pensare a come sfruttarle.

Come una Pescatrice si sarebbe seduta e avrebbe aspettato, allentando la lenza.

 
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view post Posted on 18/6/2016, 11:19
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Clara Addams

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Aveva deciso di radersi nuovamente per l'occasione. Il discorso che aveva fatto pochi giorni prima la sua insegnante aveva lasciato il segno. La volontà. La volontà porta il potere, ed è il potere quello che crea le tradizioni. Per questo aveva deciso che, almeno in qualche occasione, avrebbe recuperato il simbolo della sua appartenenza alla stirpe Thayan.

Aveva chiesto il supporto della sua insegnante per svolgere quegli esercizi di necromanzia. Prima di tutto, la sua insegnante aveva risvegliato un essere di cui si era servita e che aveva ucciso alcune settimane prima.

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I resti del drago dell'acqua si erano rianimati sotto lo sguardo affascinato dell'allieva. Quando era stato il momento di Lilian però, l'allieva era rimasta delusa dallo scoprire di non riuscire né a comandare né a fermare l'essere. Non era frustrata ma le aveva dato da pensare, soprattutto perché successivamente la sua insegnante era riuscita a controllare senza problemi il ghoul che l'allieva aveva rianimato. Non era ancora abbastanza potente.


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"Lilian, SE diventerai Maga Rossa, hai già deciso cosa farai dopo?"

"Maestra, non prevedo un se in questa frase.
Prevedo solo un quando."




Le stava chiedendo di rimanere con lei. Ma Lilian non aveva che vaghi progetti per il dopo. Gliene aveva parlato, evitando di nominare l'ultimo, quello che osava a malapena pensare.

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peace4peace
view post Posted on 1/7/2016, 18:36