Faerûn's Legends

Il braciere della conoscenza

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view post Posted on 23/12/2016, 16:31
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Il dito al culo

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Una serata non più particolare delle altre,
la festa per la vittoria del Comyr era incessante,
a qualsiasi ora la piazza era piena, come anche la locanda quella notte.

Elhol si era accomodato con Leyreen, un tavolo distante dalla bolgia,
abbastanza distante per poter sentire il bardo, ma non da esserne disturbati,
parlavano tranquillamente del progetto proposto dalla donna,
sembrava ad ogni modo un discorso come un altro, finchè in un momento tutto cambiò.

Erano dei vaghi flash, che sembravano appartenere al suo passato.

Video

Un momento prima era nella locanda,
ed il momento successivo si trovava davanti un portone in pietra, spalancato dietro di sè,
il paesaggio era semplice, qualche campo coltivato, qualche animale al pascolo, poche persone si occupavano di tutto.

...

Delle figure ammantate di nero comparvero dal nulla, in una folata di vento.
Un urlo strappò il silenzio.

...

Correva con quanto fiato aveva in corpo, delle fiamme scaturivano dalle sue mani, stava bruciando tutto, quelle che sembravano immense biblioteche si stavano lentamente trasformando in cenere.


"Fuoco, fuoco che consuma la stessa biblioteca dove aveva vissuto e studiato, lui al centro di tutto, sospeso a mezz'aria, braccia allargate, il tomo gli fluttuava davanti, poi un qualcosa di indefinito aveva oltrepassato le fiamme, forse un artiglio, strappò delle pagine..."

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Mentre la sua coscienza era altrove, sembrava il suo corpo non fosse stato tranquillo in attesa...

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Lasciarono la locanda in fretta, lasciando qualche pezzo d'oro, e si diressero verso la spiaggia vicino i moli.

E lontani da orecchie indiscrete:

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Sotto consiglio di Leyreen, dopo la discussione e l'accaduto, tornò in locanda per parlare personalmente con l'oste, in maniera da evitare possibili ripercussioni.

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Era stata una lunga giornata, aveva ricordato qualcosa del suo passato, ma molto mistero continuava ad aleggiare su tutta la faccenda, chi erano quelle figure ammantate di nero?
Dove si trovava esattamente? Perchè quel luogo gli sembrava così familiare?
E soprattutto, come aveva fatto a fuggire?



 
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