Faerûn's Legends

Verso dove soffia il vento, Pensieri sparsi di Lynn

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view post Posted on 20/6/2016, 17:44
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La stanchezza iniziava a farsi sentire e Lynn provò a scacciarla intrecciando le dita e stirando le braccia verso l'alto. L'aria fresca della notte era piacevole da sentire sulla pelle e tra i capelli, ma non era abbastanza per farla sentire ancora piene di energie. Era stato un giorno faticoso del resto.
Guardava la via di Suzail su cui dava la sua camera, ormai deserta e silenziosa. Aveva viaggiato molto per arrivare lì, e avrebbe continuato a farlo senz'altro. Quando era partita dalla Costa della Spada il suo unico pensiero era trovare quell'uomo. Istintivamente i suoi pensieri si bloccarono e due dita andarono a sfiorare l'anello che pendeva con una catenina sul suo petto. Poi scosse il capo e si appoggiò al davanzale con entrambe le braccia.
Aveva viaggiato molto e avrebbe continuato a farlo. Soltanto dopo essere partita aveva capito quanto fosse più bello viaggiare che arrivare a destinazione. Aveva conosciuto diverse persone, modi di fare di ogni tipo. E anche lì dove era ora aveva iniziato a fare le prime conoscenze.
Ogni tanto ripensava ancora a quei momenti in cui era intenzionata a seguire sua madre ed il suo modo di vivere, rimanere al suo fianco e imparare tutto da lei. Però già allora era abbastanza grande da capire che non sarebbe stato bello per nessuna delle due.

<già, quale madre vorrebbe vedere morire sua figlia? Di vecchiaia poi...>

Con un lungo sospiro, la mezzelfa tentò invano di scacciare il pensiero. Aveva davanti a sè un mondo tutto suo, fatto di possibilità e posti nuovi da scoprire. Sapeva bene che pensare al passato ed alla sua natura meticcia non l'avrebbe aiutata, eppure le era impossibile non farlo. Si buttò sul letto con la finestra ancora aperta e si addormentò poco dopo, vinta dalla stanchezza.
 
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view post Posted on 30/6/2016, 18:01
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Lynn era tutto sommato soddisfatta di come si era conclusa quella giornata.
L'incontro fortuito con la piccola Kerran... <uhm, si chiamava così?> La mezzelfa scacciò il dubbio con un'alzata di spalle e tornò ai suoi pensieri. Ad ogni modo, quell'incontro le aveva risollevato un po' l'umore. Quella ragazzina magra come uno stecco l'aveva preocccupata all'inizio: da sola per la città a quell'ora, portando un secchio pieno d'acqua di pozzo. Quando poi l'aveva vista cercare di vendere acqua ai contadini delle campagne, le si era stretto un po' il cuore. Le aveva mostrato alcuni funghi commestibili e spiegato come riconoscerli. Sarebbe stato senz'altro meno faticoso di portare un secchio d'acqua, e probabilmente un pochino più redditizio. La ragazzina aveva però poi detto che voleva fare un lungo viaggio, verso la Costa della Spada.
Questo aveva sorpreso positivamente Lynn. La piccola aspirante viaggiatrice non peccava senz'altro di determinazione. Oltre ad aver smorzato un po' l'intenzione della ragazzina di partire subito, la mezzelfa pensava di essere riuscita a convincerla a prepararsi un po' e lasciar trascorrere qualche altro anno.
Lynn sperava che le sue non fossero state parole al vento, e di certo non sarebbe dimenticata di pregare il Cavaliere dei Venti affinché il sogno di quella ragazzina si realizzasse nel migliore dei modi.
 
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view post Posted on 30/7/2016, 11:40
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Kaia si era rivelata anche fin troppo gentile agli occhi di Lynn. La mezzelfa ogni tanto ci pensava quando si trovava a pulire la lama dello spadone che quella donna le aveva dato. L'aveva incontrata a Saerloon e avevano stretto quella specie di accordo: la spada in cambio di informazioni su luoghi e creature insolite, draghi su tutti. Peccato che ancora non avesse trovato notizie interessanti da portarle però.
La mezzelfa cacciò un sospiro pensando all'altra faccenda di cui le aveva parlato la maga: i drow a cui aveva strappato quell'arma. Non si sentiva affatto pronta per incontrarli, i racconti di sua madre circa la loro crudeltà e abilità erano ancora ben vividi nella sua testa. Eppure aveva accettato di cercare qualche loro avamposto con Kaia e Mina. Non sapeva ancora quando sarebbero partite tuttavia, e in cuor suo sperava non fosse così presto.

L'attenzione di Lynn cadde nuovamente sulla lama, per metà immersa nell'acqua del ruscello con cui la stava pulendo. Pur essendo uno spadone, era ben bilanciato e la lama affilata ed elegante. Ogni tanto le veniva da chiedersi se fosse giusto che lei la utilizzasse, in fondo era un'arma che era stata creata dal popolo di sua madre. Popolo di cui Lynn non faceva parte...
<<bhe, meglio io che i drow, almeno su questo penso converrebbe ogni elfo!>> si trovò a dire a sé stessa la ragazza dopo un lungo sospiro. Estrasse la spada dall'acqua e la asciugò con un panno prima di riallacciarla alla schiena.
 
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view post Posted on 23/4/2017, 08:09
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«Un pezzo di cielo sempre in tasca...»
La scaglia blu brillava tra le mani della mezzelfa, facendo sua la luce del fuoco da campo e trasformandola in nuovi bagliori. Lynn venne sviata dei suoi pensieri guardando quel piccolo oggetto, tornando con la mente a quando quella strana ragazza, Lat Nam, gliel'aveva donata alle porte di Saerloon. Era inevitabile per lei chiedersi cosa stesse facendo ora.
«Una sola parola. Una sola e avrei fatto di tutto per darti la libertà che ogni persona merita.»
Ma la scaglia ovviamente non rispose, Lynn strinse nel pugno quel pezzetto di cielo e lo infilò nuovamente nella piccola tasca della sua cintura dove la conservava. Lat Nam era forse la persona più diversa da lei che la mezzelfa avesse mai conosciuto. Ai suoi occhi non aveva catene solo attorno a polsi e caviglie, ma ne era completamente avvolta. Eppure sembrava starci così comoda da non far dubitare neanche per un attimo a Lynn che fosse davvero felice.

Un tuono interruppe la catena di pensieri della mezzelfa che si alzò e raggiunse la soglia di quel piccolo anfratto in cui aveva trovato riparo. L'inverno aveva mollato infine la presa su quelle terre, ma quel primo temporale primaverile sembrava non finire più. Con tutta quell'acqua le ricerche di Eddard non stavano andando per il meglio: Lynn non aveva più una vera e propria pista da seguire, come qualche giorno prima quando era riuscita a ritrovarlo. Ora ne avrebbe dovuta cercare una nuova, ma non sarebbe stato facile. Il litigio tra Ed e Cuthalion l'aveva seriamente spiazzata, le era sembrata una collezione ingiustificata di reazioni esagerate da parte di entrambi. La cosa che le deva fastidio era però non essere riuscita a mediare come avrebbe voluto... Con l'elfo si era più o meno chiarita, o quantomeno si era accertata che il motivo di quel modo di fare non fosse dettato dalla xenofobia di cui tante volte anche lei era stata bersaglio. Tanto le bastava per il momento, ma di certo avrebbe voluto più spiegazioni di lì a breve. Non restava da capire se Eddard si fosse calmato e ci fosse possibilità di un confronto un po' meno movimentato...

Lynn fece un lungo sospiro e sfogò un po' della sua frustrazione sui suoi capelli, scompigliandoli con entrambe le mani e facendoli quindi ancora più disordinati di quanto non fossero di solito.
In momenti come quello rimpiangeva un po' quando, negli ultimi anni, pensava solo a sé stessa e a in che direzione viaggiare il giorno dopo. Poi però sorrise leggermente tornando a guardare la pioggia cadere dal cielo notturno. In fin dei conti non le stava dispiacendo il modo in cui stava vivendo.
 
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view post Posted on 27/4/2017, 20:44
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La brezza che scendeva dalle montagne era pungente e tiepida allo stesso tempo. Lynn si era presa quella mattinata per mettere un po' d'ordine nella sua testa su tutto quello era successo nell'ultimo periodo. Giorni che erano volati via come piume in una burrasca: veloci, difficili da ritrovare ma impossibili da dimenticare. Non le era mai successo di trovarsi tra due venti in direzioni così opposte tra loro, di essere così indecisa su a quale dei due abbandonarsi per vedere dove sarebbe stata portata. In cuor suo sperava di potersi far accompagnare da entrambi e giungere nel medesimo punto, anche se era ben conscia che quando due venti si scontrano ne nasce una tempesta.
Lynn era abituata a stare nel mezzo di due mondi: lo era da quando era nata. Non solo per il suo sangue meticcio, anche per i diversi stili di vita a cui aveva assistito e di cui era stata parte.
Divisa tra due mondi in tanti mondi: le piaceva pensare che un giorno magari proprio lei potesse divenire un ponte tra tutte queste realtà che faticavano così tanto a dialogare tra loro.

«Non sono una sciamana, questo è sicuro»

Lasciando che un sospiro spingesse quelle parole verso l'alba che stava osservando, la mezzelfa ripensò alle parole di Roghar di qualche sera nella locanda di Suzail. «La tribù ha bisogno della sciamana» aveva detto l'omone, tradotto dal Rogharese ovviamente. A Lynn non era sembrato che la sua spiegazione del fatto che avesse altro da fare in quel momento, era riuscita in qualche modo a raggiungere l'Uthgardt. Si era affezionata alla gente che aveva conosciuto alla Quercia, non poteva negarlo, ma in quel preciso momento sentiva di dover essere altrove. Li avrebbe aiutati, soprattutto nella pericolosa missione che si erano sobbarcati, ma non sarebbe potuto essere sempre lì per loro.

«Amici»

Una parola che le era stato insegnato a pronunciare con molta prudenza. Una figlia del vento come lei probabilmente non ne avrebbe mai avuti in realtà: decidere all'alba in che direzione camminare, non essere nemica di nessuno per partito preso, seguire unicamente il proprio cuore, non avere una casa a cui fare ritorno. Tutte queste cose rendevano i legami con le persone molto blandi, lo sapeva bene, eppure al tempo stesso erano tutte così belle da vivere.
Eppure malgrado sapesse come vedeva lei stessa queste cose, si era fatta avanti per cercare di pacificare il rapporto tra Eddard e Cuthalion.

«Saccente... Stupido... Elfo!»

Un sorriso divertito fece capolino sul suo volto a ripensare a quando aveva pronunciato quelle parole, lontana dagli altri e battendo furiosamente il piede a terra a ciascuna. Era buffo come se la fosse presa proprio lei, che faceva del suo meglio per essere tollerante. Si era dimenticata una cosa fondamentale: ognuno sceglie che venti seguire e nessuno deve essere obbligato in una direzione. L'elfo aveva fatto la sua scelta ed ai suoi occhi aveva perso interesse: non si sarebbe dovuta arrabbiare, né probabilmente avrebbe dovuto tentare con così tanta veemenza di mediare quel litigio.

«Però anche chi non ci piace può avere cose interessanti da dire, in fondo.»

La mente della mezzelfa volò all'incontro con il sacerdote di Waukeen Evan, avvenuto durante la sua permanenza a Suzail. Non le piaceva quell'uomo, lo pensava prima di parlarci e lo pensava anche dopo. Non perché fosse una cattiva persona o altro, in fondo non lo conosceva se non di vista... Non le piaceva perché sapeva come pensavano i seguaci di quella dea. Pur essendo in buoni rapporti con il Cavalcavento, per Lynn avevano dei valori troppo diversi dai suoi. Però quanto le aveva proposto Evan era interessante, e sperava in cuor suoi che anche gli altri della Quercia la pensassero allo stesso modo. In fondo si è sempre in tempo a cambiare opinione sulle persone, specie quando si tratta delle opinioni dettate dall'istinto.

Era arrivata a Suzail spinta da quel vento tanto opposto a quello della Quercia, ma era rimasta contenta. L'incontro con Evan apriva nuovi orizzonti da esplorare, ed era riuscita ad incontrare nuovamente Lat Nam. Lynn aveva deciso di aiutarla, e non sapeva nemmeno il perché. Non sapeva neanche cosa avrebbe potuto fare di concreto in realtà, era difficile a volte per lei rapportarsi con Lat Nam. Dopo aver capito dove quella ragazza trovasse la felicità e la sua dignità, Lynn si era ripromessa di aiutarla e proteggerla a costo di dover pronunciare parole che mai le sarebbero anche solo passate per la testa.

«Quanto costi?»

Forse non aveva ancora capito nulla della servizievole ragazza e forse non avrebbe mai avuto la sensibilità sufficiente per capirlo. Poteva solo cercare di far del suo meglio per proteggerla fino al ritorno del suo buon padrone. Proteggerla da quell'inferno che aveva attraversato a piedi scalzi e da cui era uscita così scottata.

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Lynn ripensò a quel breve viaggio fatto con Lat Nam, appena conclusosi ma che difficilmente sarebbe sbiadito nella sua memoria. Il posto dove erano state era uno di quelli che più l'aveva colpita nel suo peregrinare per quelle regioni. In fondo l'aveva fatto per fare capire a Lat Nam come a lei piacesse viaggiare, quel che la faceva muovere un passo dopo l'altro verso mete che non conosceva. E al tempo stesso per darle un rifugio sicuro. Aveva lasciato che fosse la ragazza ad occuparsi del campo, delle provviste e tutta l'organizzazione. Sapeva quanto fosse importante per lei rendersi utile, se non addirittura fondamentale, e sperava che questo potesse averla messa un po' più a suo agio in quello che in tutto e per tutto era stato solo un capriccio di Lynn.
 
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view post Posted on 19/6/2017, 08:44
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Da quando aveva portato a termine l'incarico per il tempio di Mystra e si era liberata della costrizione, Lynn aveva ripreso a viaggiare in lungo ed in largo. Aveva visto tanti posti, erano successe tante cose, aveva stretto qualche accordo di baratto e aveva addirittura comprato una barca con Kevin e Radyst'yr. Era contenta: era tornata ad essere quella di prima di quel viaggio nei cunicoli scavati dai nani ed invasi dai succhiacervelli e tutte quelle altre creature.

«Forse non proprio la stessa però...»

Disse tra sé e sé poggiando la mano sulla copertina blu scuro, fredda e ruvida di quel vecchio tomo che avevano ritrovato lei e Kevin qualche tempo prima in un viaggio a sud.

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Ogni tanto aveva ancora i brividi per quello che le era successo nella fortezza di cristallo degli Illithid. Ed in fondo anche lei stava cambiando un po', e quel libro ne era la testimonianza. Qualunque mago o studioso si sarebbe strappato i capelli nel vederlo, ne era certa. Un tomo così antico scritto con quei tratti infantili e pieno di pasticci fatti con l'inchiostro e di correzioni! Uno spreco, avrebbero detto, se non addirittura un crimine contro la cultura.

«Un motivo in più per continuare a scriverci allora!»

La brutta esperienza ad Halaraah non aveva di certo aiutato la mezzelfa a vedere i maghi sotto una luce migliore. Non era tipa da generalizzare ed il buon rapporto con Camelia ne era un esempio, ma certo ora si sarebbe approcciata con un po' di diffidenza verso gli arcanisti che non conosceva.

E per quanto riguardava il libro, era strano. Si era sentita un po' stupida a scrivere le prime pagine. Si sentiva molto stupida quando le rileggeva. Però, tutto sommato, le piaceva prendersi un poco di tempo durante il giorno per far scorrere la penna sulla carta. Affidare al vecchio tomo quelle parole che non avrebbe mai pronunciato era comunque un modo per dirle.
 
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view post Posted on 6/7/2017, 15:52
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Era successo di nuovo: ogni volta che decideva di fermarsi da qualche parte troppo a lungo, capitava qualcosa di brutto. Al Vecchio Teschio era da diverso tempo che non avevano notizie di Kevin, anche Radaist'yr non ne aveva. Lynn aveva provato a cercarlo nel Cormanthor senza troppo successo, quella foresta era davvero grande e impenetrabile a modo suo. Era inutile negare che fosse preoccupata: con l'abitudine di Kevin di cacciarsi nei guai, Lynn iniziava a pensare al peggio. Il suo legame con il Cavalcavento era diventato così stretto che le era concesso riportare in vita le persone, e aveva anche un diamante abbastanza grande da soddisfare il prezzo di quell'incantesimo. Tuttavia senza il loro corpo e un tempo utile dal momento del decesso, nulla di tutto quello sarebbe servito.

La mezzelfa raccolse le sue poche cose e lasciò la chiave della stanza che negli ultimi mesi aveva usato. Si fermò sulle rive dell'Ashaba per lanciarci dentro quel vecchio tomo rilegato in pelle di drago blu: era stata una pessima idea iniziare a scriverci.

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Un po' le spiaceva lasciarsi alle spalle Shadowdale e tutto quello che aveva rappresentato per lei. Che altro poteva fare però?
Poteva solo scegliere di continuare lungo la sua via che tutto era fuorché tracciata, cambiando direzione in base a quel che le sussurrava il vento di prima mattina.

Iniziava così un altro capitolo della vita di Lynn fatta di viaggi: sarebbe entrata in punta di piedi nella vita di altre persone e ne sarebbe poi uscita altrettanto silenziosamente, o magari sarebbero state loro ad uscire dalla sua. Era tutto come una ruota che continuava a girare.
 
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view post Posted on 31/7/2017, 18:48
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«Un drago viaggiatore... Chissà se i venti faranno ancora incrociare i nostri cammini.»

Lynn non aveva mai incontrato un drago metallico. Sapeva che erano di indole buona, ma sapeva anche che a volte il concetto di bene che può avere una creatura centenaria o millenaria, è diversa di quella di un uomo. I fatti però restavano che quel drago li aveva salvati dall'attacco di un drago verde, e di questo gliene era molto grata. Dopo aver affrontato tutte quelle sfide sulla per lei sconosciuta isola di Lantan, erano tutti a corto di forze e incantesimi.

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«Da tanti posti»

Era stata la risposta di lei alla domanda che il drago aveva posto al gruppetto con cui viaggiava. Mentre Daryl, Camelia e Martin concordavano sul venire dalla Costa della Spada, per lei il concetto di "casa" stava diventando davvero molto astratto. Era nata a Waterdeep, era stata addestrata nella Grande Foresta... Però sentiva lei era fatta da un po' tutti i posti che aveva visto ed esplorato. Ognuno di essi le aveva dato qualcosa e l'aveva portata ad essere quel che era.

Era rimasta colpita e contenta da quell'incontro, e se davvero Daryl voleva aiutare quella creatura come gli aveva detto, non si sarebbe tirata indietro.
 
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view post Posted on 17/8/2017, 15:40
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Aver trovato, o meglio scoperto cosa in realtà fosse davvero, quel crocevia magico era stato l'evento più notevole da qualche tempo a quella parte per Lynn. Percorrere una strada poteva far scoprire sempre qualcosa di nuovo, era la prima a sostenerlo ed era il motivo per cui non le piaceva avvalersi spesso di sussidi magici per spostarsi. Era innegabile però che a volte accorciare i tempi era necessario. In fondo trovava conferma di questo anche nella forma di Potere che le era stato concesso dal Cavalcavento.
Lynn si era convinta che quel posto fosse legato proprio al suo dio, e quindi per lei aveva un'importanza enorme.

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«E come immaginavo, basta non fermarsi...»

Era felice, e da quando aveva lasciato Shadowdale era la prima volta che riusciva a pensarlo. Non sentiva più catene addosso, né di aver tradito la fiducia di nessuno e, non per ultimo, aveva trovato qualcuno con cui condividere il cammino. Era una bella sensazione per Lynn, nata dalla volontà di non sprecare più neanche un minuto.

All'orizzonte si profilavano altri due viaggi importanti: uno nell'Anauroch come guida per il gruppo di Philip, e l'altro nel Chult al fianco di Zulha, la guerriera dei Tabaxi. Il deserto aveva imparato a scoprirlo, un po' grazie a quella bedine che l'aveva guidata a quelle gallerie piene di mind flyer, e un po' per via di escursioni con altri avventurieri. La giungla invece era per lei qualcosa di nuovo, sarebbe stato istruttivo andarci con una nativa.
 
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