Tra canzoni e carte, L'angolo dei pensieri di Misa

Misa se ne stava seduta al tavolo della sua stanza intenta a canticchiare un motivetto che non le usciva dalla testa, mentre prendeva appunti su quanto le era capitato come suo solito. La penna scorreva veloce sul foglio del piccolo libro che portava con sè. I suoi pensieri però, altrettanto veloci, andavano in tutt'altra direzione.
Suzail era una città abbastanza grande da aprirle diverse possibilità, quindi era abbastanza contenta di essere arrivata sin lì. Peccato aver perso a carte con quel Barone o sarebbe riuscita a fare un bel gruzzoletto. In ogni caso non c'aveva perso molto: una decade di servizio da domestica. Sarebbe stato un tuffo nell'adolescenza, pensò la ragazza ridendoci su. Inoltre se fosse riuscita a conoscere meglio un po' quel Barone, magari sarebbe riuscita a trovare spazio per altre collaborazioni future, chi può dirlo.
Nel mentre un lavoretto lo era riuscita a trovare perlomeno. Avrebbe dovuto scrivere una breve composizione per sponsorizzare la Compagnia dei Sette Soli, richiesta pervenutale dal signor Greenfox. Sarebbe frutta 50 pezzi d'oro se tutto fosse andato per il verso giusto, davvero niente male!
La ragazza si fermò un attimo dallo scrivere e portò la mano al collo, posando due dita sulla collana di vetro che si era guadagnata con la lettura delle carte al vecchio Shen. Dava una piacevole sensazione sulla pelle e la trovava bella, anche quello era stato un buon lavoro senza dubbi.

Quella città prometteva di essere divertente, Misa avrebbe dovuto imparare a conoscerla bene ma questo non la spaventava neanche un po'.

Le cose iniziavano a prendere una bella piega a Suzail per Misa. Era riuscita a completare il suo primo lavoro per la Compagnia dei Sette Soli che le era fruttato un bel po' di monete. Aveva optato per una piccola composizione orecchiabile per far pubblicità a quella compagnia mercantile. Tre quartine a rima baciata: semplice e facile da ricordare anche per il popolino e quegli avventurieri che avrebbero avuto bisogno di un'Astuzia della Volpe permanente.
Come da accordi presi con il signor Greenfox, di tanto in tanto Misa si recava al mercato a cantarla tra le bancarelle. Trascinandosi qualche avventuriero appresso talvolta, a volte da sola.

Per il resto, la ragazza aveva ricevuto un incarico dal signor Milner: trovare una canzone sui Ghazneth. Anche quello prometteva bene come lavoro, per quanto difficile. E poi c'era quella nana fedele di Kossuth che voleva una canzone sul suo dio... Ma prima di poterla comporre, Misa avrebbe dovuto parlare a quattr'occhi per lei per capire sia cosa volesse di preciso con quella canzone, sia per avere un po' di informazioni su quel dio di cui conosceva talmente poco.
Inoltre qualcosa d'altro si muoveva per quel che le interessava più di ogni altra cosa, solo che era ancora presto per capire se fosse un bene o un male...