Faerûn's Legends

Il Silenzio dell'Equilibrio

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view post Posted on 17/12/2017, 14:56
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Mangia Spettri

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Da molto tempo ormai Auril aveva preso controllo della maggior parte del Faerun, così come ogni anno, così come imperterrità avanzava e distruggeva con il suo gelo il creato della Grande Madre. La Grande Madre cocede ciò, perchè così deve essere per far risorgere sempre più forte la flora che ella ci dona, così come il Padre fortifica ed estende le foreste ignorando la morsa di gelo della Dea Fredda..

Elenie si era ormai stabilità da qualche mese al campo dell'Albero Fantasma, nella Grande Foresta, da quando Samandra la condusse lì dicendogli che sarebbe stata la benvenuta.
Gli Uthgard, non si fidavano ancora della giovane Elenie, ancella della Grande Madre, ma cio nonostante la lasciavano girare per il loro campo, dove iniziava a far amicizie e a prendere a cuore la vita del popolo boschivo.


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Giunse per lei un falco, dalle ali di color dell'argento, portando un piccolo messaggio. Elenie sorrise al falco e con i suoi modi sempre dolci e ingenui accolse il piccolo falco sul braccio leggendone poi il messaggio.

Era una richiesta d'aiuto, era un luogo d'incontro con una sua vecchia conoscenza, quello che lei chiamava Elfo Cuthalion.
Elenie si guardò attorno, osservando la vita quotidiana degli Uthgard affranta di dover partire, ma il suo dovere la chiamava, lasciò delle spighe di grano ed un seme nella tenda in cui le avevano concesso di riposare e scomparve alzandosi in volo mutando il suo corpo in un aquila.
Giunse ad Elventree dov'era il punto di incontro che Cuthalion aveva segnalato, lì parlarano delle vicende accadute recentemente in quella parte della foresta.




Elenie, osservò incredula la foresta cercando di convicersi che tutto era nella normalità delle cose, ma non lo era..

"Cosa vedete Elenie?"

"Alberi spogli a causa dell'Inverno e neve che li ricopre"

"Cos'altro vedete?"

"Non c'e Fauna.."

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Elenie proferì malinconica, rendendosi conto che la foresta stava perdendo la sua linfa vitale poco per volta..
Giunse anche Doyan a quella riunione, gia conscio di cio' che stava accadendo.
Vagando ancora per le foreste, si palesò uno spettro, quello che Doyan chiamò "Mago della Corte Spettrale" che fu subito distrutto. Fu una prova lampante agli occhi di Elenie, sì la foresta ha bisogno d'aiuto e lei non ne aveva sentito il richiamo.
Decise di unirsi ai due aiutandoli come meglio poteva e con i doni che la Grande Madre le concedeva.


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Per prima cosa, fù subito messa al corrente che Cuthalion riuscì ad eliminare un potente stregone Drow con l'aiuto di alcuni difensori di Elventree, rinvenendo poi un diario su cui il Drow segnava delle tappe con qualcosa che aveva seminato, un seme pregno di magia arcana, piantandolo alle radici d'un albero e assorbendone la linfa vitale per acquisire potenza e schiudersi, riversando al mondo obbrobri di altri mondi.
I tre si misero alla ricerca viaggiando per il faerun, trovando e sterminando l'operato del Drow, ma erano ancora solo all'inizio della loro ricerca e il tempo era a sfavore dei tre, poichè le minacce potevano schiudersi in qualsiasi momento..


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Thorondìr
view post Posted on 17/12/2017, 22:38




Foresta del Cormanthor, dodicesimo giorno di Uktar.



Un elfo osserva con occhi acuti la foresta....

"Sono a casa? ricordo tutto di qui, ogni tipo di albero...ogni animale che gli abitava...era bello, ora...non ricordo più nulla. Nulla di tutto ciò che i miei occhi vedono può essere paragonato a quello che un tempo....era il Cormanthor."



Tutto era cambiato i giorni passavano e nuove minacce nascevano, Myth Drannor cominciava a sgretolarsi pezzo dopo pezzo. Forse i Mythal si stavano cominciando a indebolirsi ? o a perdere il loro potere? e se questo era vero...molti avrebbero vissuto quell'incubo che marchiò il popolo fiero con ricordi di morte e sofferenza. Cùthalion ciò nonostante non si dava per vinto, e determinato a combattere o cacciar via, ogni minaccia straniera o quella che un tempo il trio Nefando aveva presentato al popolo fiero come l'armata delle Tenebre. Avventurieri di ogni sorta, ora, tentavano di visitare quella tanta bellezza di cui si narrava.
Cùthalion li osservava nell'ombra vagare giorni senza rendersi conto di quanto tempo fosse trascorso...ma solo un elfo non veniva toccato da quell'incanto. Quando cominciavano a sentirsi realmente persi e a desiderare la propria casa o i propri cari, ecco che Cùthalion si mostrava a loro indicandogli la via del ritorno. Cùthalion non si mostrava a tutti con gentilezza, sopratutto quando a varcare le soglie di ciò che ancora riteneva "casa" era un Ssri'Tel'Quessir.....


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la foresta del Cormanthor che si apre mostrando la via della città del Canto



"e tu...misero Dhaerow...conoscerai la fine!!"



Cùthalion pieno di rancore, aiutato da alcuni protettori della foresta di Elventree, attaccò il Drow Stregone, che con tanta stoltezza si muoveva con passo deciso verso un un covo che Cùthalion teneva d'occhio da un po di giorni.
Il Ssri'tel'Quessir esalava il suo ultimo respiro mentre Cùthalion estraeva con precisione le due lame affondate nelle sue carni, inorridito puliva con grande disprezzo il sangue che macchiava le perfette lame elfiche.
Con la sua vista acuta, notò un libro che il cadavere del Drow teneva stretto sotto il braccio sinistro, non ci pensò due volte a strapparglielo di dosso. I quattro esploratori di Elventree fecero rientro nella tranquilla raduna, e Cùthalion poté studiare con calma quello che aveva sottratto al cadavere del Drow, ma ciò non gli piacque e senza troppi allarmismi volle riunire alcune vecchie conoscenze....ora come un tempo sperava che i suoi falchi venissero presi seriamente in considerazione.


"Un seme del caos piantato in ogni parte del Faerun's...."



Edited by Thorondìr - 12/2/2018, 12:03
 
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view post Posted on 18/12/2017, 15:48

Colui che vaga nell'oscurità.

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Foresta del Cormanthor.



Librarsi come un aquila e osservare le Montagne....

Il Padre lo aveva portato in quella foresta, dopo mesi che non ci metteva piedi, da quando un gruppo di Drow capitanati da una Sacerdotessa, lo aveva costretto ad allontanarsi, aveva compreso che le sue sole forze non bastavano per riportare l’equilibrio in quel luogo, ma i drow, non erano suoi nemici, anche loro, anche se malvagi facevano parte dell’equilibrio, la visione dei comuni uomini, non era mai stata la sua.

Quell’Elfo, gli aveva chiesto aiuto, gli aveva raccontato la sua storia, forse poteva usare questa storia a suo vantaggio, riportare un po di Equilibrio, dove era stato portato via dalla Magia. Magia antica, molto più di quella che aveva imparato a conoscere in questi anni di viaggi in ogni angolo del Toril.

Avrebbe aiutato l’elfo, ma quando vide la Sorella, l’ancella della Madre Chauntea, Elenie, comprese ancora di più che il cammino dove il Padre, lo aveva condotto, era giusto, la Sorella, era molto riflessiva, a differenza di lui, che se segue molto l’istinto primario.

Cùthalion sarebbe stato un buon alleato, e Silvanus, lo avrebbe sostenuto, con la sua fede, in lui che si era protratta in questi anni, anche nei momenti bui, quando tutto sembrava lontano dal suo cuore.

Ella, la Madre Chauntea sarebbe stata come sempre un ottima alleata, e lo avrebbe portato alla conoscenza della verità che si nasconde in quel luogo, aiutandolo con la Fede che la Sorella Elenie, ha in lei, per riportare in quella e non soltanto li l’Equilibrio in quella e in molti altri luoghi.

Una lieve preghiera si alza, come un sussurro, verso la Natura, affinché sostenga il suo passo, che sia aiuto per questa nuova impresa che la voce del Padre gli ha portato fino all’orecchio.




Doyan

Osservare il Toril con gli occhi di un Druido di Silvanus

 
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view post Posted on 18/12/2017, 19:56
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L'uomo nudo con le mani in tasca.

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A volte gli sembrava proprio che il Padre lo stesse osservando...in momenti come questo,per esempio.
Eredraug odiava chiedere aiuto, preferiva arrangiarsi, come sempre. Ma questa volta era diverso, eppure ancora non riusciva a convincersi a contattare Cuthalion.
Il caso? Un aiuto da parte del suo Dio? Non lo sapeva,fatto sta che un falco cominciò a effettuare larghi cerchi nel cielo, abbassandosi di quota a ogni giro. Una volta a terra si fermò a pochi passi dall'arciere, in modo che quest'ultimo potesse vedere il biglietto legato alla zampa del rapace: una richiesta di aiuto,proprio da Cuthalion.
Ora...se Eredraug avesse prestato il suo arco alla causa, sarebbe stato più semplice presentare la propria richiesta al fratello, in una sorta di baratto. Uno di quei baratti con cui aveva vissuto fin'ora.

Un ultimo controllo ai suoi pochi averi e si mise in viaggio...


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Thorondìr
view post Posted on 19/12/2017, 21:44




Cùthalion recuperò le pagine del libro dello stregone Drow, ci mise un po a capire con esattezza in quale luogo aveva deposto quei semi che vennero definiti,dai guardiani della foresta, "Semi del Caos". Effettivamente il nome sembrava calzargli, poiché i semi non erano altro che pura malvagità, Cùthalion pensava che parte dell'anima di quel drow, fosse sepolta in ogni seme che conteneva al suo interno esseri spietati e privi di ogni discernimento.


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Si misero in viaggio, in quattro cavalcarono senza sosta ad estirpare quella parte di malvagità che, ora senza un padrone potevano schiudersi da un momento all'altro.

Damara, Thesk, Narfell e Rashemen, in ogni regione avevano trovato e distrutto i Semi del Caos, con grande forza di volontà e unione nel battersi contro creature che ogni seme sputava fuori come a proteggere parte di quell'involucro del male, ma era solo una parte del loro viaggio e ogni aiuto poteva essergli utile....

 
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Thorondìr
view post Posted on 3/2/2018, 22:16




Era una meravigliosa notte estiva del mese di Kythorn, Selune era quasi scomparsa e le lacrime di Selune stavano già calando all'orizzonte. Cùthalion diede un rapido sguardo nelle terre circostanti, poi osservò le pagine del diario confrontandole, "Siamo giunti ? " chiese Eredraug con tono pacato e basso per non disturbare Elenie dal suo riposo, l'elfo creava altre frecce da aggiungere nella sua faretra. nel mentre. Cùth rispose nella sua amata lingua " non manca molto, non appena Elenie si sveglia riprendiamo il cammino..." Ered Annuì alle parole del fratello, fermandosi un istante ad osservare la giovane donna. "Credi che riuscirà a sopportare altra malvagità?" Cùth distaccò per un istante lo sguardo dalle pagine del diario e lo spostò prima verso il fratello e poi sulla giovane donna, "non lo so quanta forza c'è in essa, ma è rimasta ciò nonostante..." poi guardò il fratello e gli sorrise. Elenie era stata una compagna di viaggio molto determinata, aveva compreso la gravità della minaccia che questi "semi del caos" potevano propagare in ampie zone del Faeruns, insieme cominciarono a distruggere parte di quel piano malvagio e ora mancavano solo altri quattro semi, secondo le descrizioni del diario del Drow Stregone.

Il mattino seguente ripresero il cammino, passando in vaste zone paludose per giungere nello Shaar, questa giovane compagnia fu messa più e più volte alla prova da tante avversità che il faeruns celava, le paludi fu una delle tante..."Dhaerow!!" urlò ai compagni Cùth avvistando in lontananza dei drow nelle paludi, Eredraug dimostro la sua abilità con il suo arco e Cùth non si fece cogliere di sorpresa, l'addestramento dei Akh'Velahr era da millenni sempre stata efficiente, la compagnia si fece trovare ben preparata e cùth aveva capito perché molte pagine di quel diario portavano nello Shaar, in qualche modo era diventato territorio dei Dhaerow. "Ered! Vedo la montagna! e li!" indicò Cùth seguendo con lo sguardo la mappa e osservando le terre circostante. Riuscirono a trovare quello che Cùth definì "semi del Caos", riuscirono a distruggere l'involucro e così liberarono e distrussero gli abomini che crescevano alimentandosi e nutrendosi della vita delle piante e qualsiasi forma di vita che li circondasse, estirpando in questa maniera parte della malvagità che quel Drow Stregone aveva lasciato durante i suoi viaggi.

"Siamo giunti quasi al termine di questa spedizione, ne mancano solo due...e credo che siano i primi due semi che il Dhaerow ha deposto nel terreno. Qualcosa mi dice che saranno potenti...ma voglio pensare che...siamo giunti fin qui e questo è qualcosa, come dice Angharradh, la dea trina, l'Unità e diversità portano forza. "




Edited by Thorondìr - 3/2/2018, 23:29
 
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view post Posted on 9/2/2018, 23:41
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Il dito al culo

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Il discorso trattato dall'elfo lo aveva incuriosito parecchio,
quanto meno sapeva di un argomento tanto più Elhol era interessato a scoprirne ogni dettaglio.

Le informazioni a sua disposizione non erano molte, tuttavia aveva da dove cominciare, il Sud.

Lo Shar ed i drow che sembravano essersi trasferitici era un ottimo punto di riferimento su cui basare le ricerche.

La traduzione del tomo era andata a rilento, vuoi per le macchie di sangue stantio che lo ricoprivano, tal volta nascondendo parti di caratteri, altre intere frasi, tuttavia era riuscito ad estrarne qualcosa.

"Osservando l'involucro si può determinare che il seme presenta delle protuberanze da cui nascevano le radici,
queste ricordano le ramificazioni e la disposizione della radice di Mandragola, unica differenza la colorazione Nera

Se osservata a luci spente, dalla "testa" della radice scaturiscono dei bagliori
questi si alternano tra un bianco acceso ed una leggera aura verde.

Ad un attento esame si riescono a percepire residui della trama adoperata per l'infusione e la crescita descritta dall'elfo.

Secondo le raffigurazioni presenti e parte delle traduzioni recuperate,
sembra il seme si nutrisse delle carcasse che venivano seppellite diversi metri sotto la superficie terrestre,
le radici sembravano essere guidate dal seme alla ricerca delle stesse.

Le raffigurazioni successive rappresentano delle figure che scavano attorno all'oggetto,
portandolo alla luce, senza però separarlo dalle radici. Per quanto stilizzate, credo siano radici.

L'infusione della trama sembra aver cambiato il nutrimento a cui la pianta fa riferimento,
esposto alla luce il seme sembra prosciugare le creature nell'area limitrofa della loro energia vitale.

Seguono istruzioni per un rito che mira a "rilasciare" il potere del seme,
creature stilizzate di vario genere fuoriescono al termine della procedura."



La questione sembra grave, tuttavia i danni potrebbero essere limitati,
la setta che stava portando avanti questi studi andava sgominata.

Elhol fece in modo che l'elfo ricevesse il suo messaggio, bisognava agire in fretta.
 
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Thorondìr
view post Posted on 12/2/2018, 14:02




Guidato dalla determinazione di un Akh'Velahr, ricordando fieramente il suo comandante Elchyliet Ilithyet per gli addestramenti, riuscì a seguire la scia di malvagità che il Drow Stregone aveva lasciato durante i suoi lunghi viaggi. Parte di un problema era stato risolto, ma gli studi di Elhol avevano fatto nascere l'ipotesi di una setta Drow. Effettivamente, tale studio, ricerca e potere non poteva essere in mano ad un solo Dhaerow.

Lacerando con un fendente la membrana di quel disgustoso, ripugnante e fetido involucro di pura malvagità, Cùth e i suoi compagni, riuscirono ad abbattere gli esserei che sputò fuori. Poi avvenne la consacrazione e la benedizione dei due intercessori di Mielikki e Chauntea, Kelthor ed Elenie, due druidi che si unirono alla ricerca, diedero pace in quelle zone macchiate dal male.

Cùth, ritornò nel Cormanthor, continuando a proteggere la sua amata terra nella speranza di rallentare l'avanzata Drow e di continuare le sue indagini sul continente.

Ma rimaneva ancora un lavoro da fare su questa storia, Kelthor gli parlò di una driade che stava perdendo la sua vitalità a causa di un energia negativa che indeboliva una delle grandi Querce di cui la Driade ne era legata, doveva trovarla e capire di cosa si trattava. L'incertezza di quello che stava capitando, conduceva a contemplare la supposizione di un seme nel Cormanthor.

 
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7 replies since 17/12/2017, 14:56   196 views
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