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| Foresta del Cormanthor.
Librarsi come un aquila e osservare le Montagne.... Il Padre lo aveva portato in quella foresta, dopo mesi che non ci metteva piedi, da quando un gruppo di Drow capitanati da una Sacerdotessa, lo aveva costretto ad allontanarsi, aveva compreso che le sue sole forze non bastavano per riportare l’equilibrio in quel luogo, ma i drow, non erano suoi nemici, anche loro, anche se malvagi facevano parte dell’equilibrio, la visione dei comuni uomini, non era mai stata la sua.
Quell’Elfo, gli aveva chiesto aiuto, gli aveva raccontato la sua storia, forse poteva usare questa storia a suo vantaggio, riportare un po di Equilibrio, dove era stato portato via dalla Magia. Magia antica, molto più di quella che aveva imparato a conoscere in questi anni di viaggi in ogni angolo del Toril.
Avrebbe aiutato l’elfo, ma quando vide la Sorella, l’ancella della Madre Chauntea, Elenie, comprese ancora di più che il cammino dove il Padre, lo aveva condotto, era giusto, la Sorella, era molto riflessiva, a differenza di lui, che se segue molto l’istinto primario.
Cùthalion sarebbe stato un buon alleato, e Silvanus, lo avrebbe sostenuto, con la sua fede, in lui che si era protratta in questi anni, anche nei momenti bui, quando tutto sembrava lontano dal suo cuore.
Ella, la Madre Chauntea sarebbe stata come sempre un ottima alleata, e lo avrebbe portato alla conoscenza della verità che si nasconde in quel luogo, aiutandolo con la Fede che la Sorella Elenie, ha in lei, per riportare in quella e non soltanto li l’Equilibrio in quella e in molti altri luoghi.
Una lieve preghiera si alza, come un sussurro, verso la Natura, affinché sostenga il suo passo, che sia aiuto per questa nuova impresa che la voce del Padre gli ha portato fino all’orecchio. Osservare il Toril con gli occhi di un Druido di Silvanus
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