Faerûn's Legends

Fiamme senza fuoco e senza fine

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view post Posted on 28/4/2017, 09:03
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Viandante del Vento

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Il bosco di Arch non aveva mai assistito a tutto quel baccano come quella sera.

Il gruppo di avventurieri si era riunito per discutere di alcune questioni e accadimenti avvenuti negli ultimi periodi, ma si sa... Metti barbari, elfi, ed uomini riuniti insieme e a volte le discussioni possono animarsi.

Animarsi al punto tale da interrompere la quiete e il silenzio della natura.

"Cos'è questo baccano?" interruppe l'animata discussione la Druida del boschetto di Arch.

Tutti si fermarono, tutti tranne Roghar s'intende, comprendendo il messaggio stizzito della druida.

"Perdonateci sorella, d'ora in poi cercheremo di moderare i toni..." [/color]si scusò Alec il Druido.

Dopo alcuni brevi convenevoli, la Druida raccontò loro le parole udite da Padre Albero e di una incombente minaccia al confine a Nord, verso le Valli.

Un fratello stanziatosi in quelle foreste, e aberrazioni non morte recanti il simbolo di Zhentil Keep.

"Giungeranno fiamme senza fuoco e senza fine da Nord..."

La frase della druida colpì particolarmente gli avventurieri, che preoccupati dal racconto della Druida decisero di organizzarsi per indagare, e per ripagare dell'ospitalità offerta dalla Vecchia Quercia, affinchè qualsiasi possibile minaccia fosse respinta.

Avrebbero avuto a che pensare durante l'organizzazione ed i preparativi. Quella frase aveva suscitato gli animi dei più curiosi tra il gruppo.

"Che i preparativi abbiano inizio, e che il Vento ci guidi nella giusta direzione..." Eddard caricò lo zaino in spalla per dirigersi a Saerloon per raccogliere attrezzature, cibo e oggetti vari per la spedizione.

Ognuno di loro fece la sua parte iniziando i preparativi.

Lynn decise di apprendere di più sulle aberrazioni e sulle maledizioni assieme a Yalae, Roghar con la sua falce era gia pronto per combattere, Alec il druido si intrattenne con la Druida per ulteriori dettagli e per comprendere al meglio il significato di quella frase....

Il gruppo presto avrebbe affrontato la sua prima spedizione. Gli animi erano concitati, alcuni anche preoccupati, ma avrebbero confidato nelle loro forze e nel lavoro di squadra per far fronte alle "fiamme senza fuoco e senza fine"


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Edited by waliente - 28/4/2017, 10:18
 
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view post Posted on 30/4/2017, 19:12
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Squartatore di Troll

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Lynn aveva perso il conto delle volte in cui aveva ricontrollato l'equipaggiamento pensando se mancasse qualcosa di fondamentale.
Mancava poco alla partenza e la mezzelfa sentiva di aver fatto tutto quel che poteva per prepararsi e preparare i suoi compagni a quel viaggio.

«Equipaggiamento... Fatto!»

Aveva passato un bel po' di tempo tra le bancarelle dell'enorme mercato di Suzail ed aveva comprato qualche oggetto che sarebbe potuto esserle utile. Per il resto la cosa che più di tutte avrebbe potuto aiutarla, era la sua fede nel Cavalcavento. E di quella non dubitava.

«Preparare gli alleati... Fatto!»

Nei giorni precedenti alla sua partenza per Suzail aveva cercato anche di preparare un po' Roghar e Yalae, i due Uthgardt che, per via della loro impulsività, erano quelli di cui era un po' più preoccupata. Gli aveva spiegato per sommi capi le differenze dei vari tipi di non morti, li aveva accompagnati in alcune brevi ronde spiegando loro gli incantesimi che lei usava più spesso e il modo migliore per sfruttarli in gruppo, di quanto fosse importante non separarsi dagli altri... Poteva solo incrociare le dita e sperare che qualcosa di quanto aveva detto fosse passato ai due.

«Capire a cosa si va incontro... Beh, c'ho provato!»

Aveva riflettuto a lungo sulla criptica frase profetica della druida ma non era riuscita a figurare cosa potessero essere quelle fiamme senza fuoco. Con le sue conoscenze da sole non era riuscita a cavare un ragno dal buco, così aveva provato a consultare Lat Nam e la sua vasta conoscenza di leggende. Purtroppo non era servito a molto: la ragazza le aveva parlato di una leggenda del nord di creature con sorta di corone infuocate. L'unica cosa che le era venuta in mente leggendo quella frase che parlava di nord, non morti e fiamme non naturali. Lynn non sapeva se fosse attinente, e anche se lo fosse stato era molto vago, ma era valsa la pena fare anche quel tentativo.

Era innegabile che la sacerdotessa fosse preoccupata per quella missione, e che sentisse sulle sue spalle la responsabilità per quel gruppo di persone solitarie tanto diverse tra loro e ben poco abituate a collaborare. Ormai però il tempo era agli sgoccioli ed i pensieri avrebbero lasciato il posto all'azione.
 
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view post Posted on 2/5/2017, 11:02

Assassino di Briganti

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Roghar sembrava essere impassibile, quello per lui era il suo campo, aveva dedicato del tempo per adornare la sua tenda con teste di orco, della sciamana drow (che probabilmente avrebbe ottenuto solo una rappresaglia per il gesto), con la testa del levietano kuo toa.
Quando la druida si avvicino' per far tornare il silenzio nel bosco e avvertire dell'imminente minaccia a nord a confine con le valli, roghar manifestava sempre un senso di tranquillita'. Sembrava non comprendere il pericolo della situzaione, e con Yalae ci fu una sorta di sfida, a chi avrebbe dato il colpo di grazia al responsabile di tutto.
Quel di cui aveva bisogno era li, alcune provviste per il viaggio e la sua falce tirata a lucido pronta a mietere, per lui, il viaggio poteva gia essere intrapreso.
 
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view post Posted on 2/5/2017, 19:11
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L'uomo nudo con le mani in tasca.

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Ormai mancava poco alla partenza,ma non era questo il problema: Eredraug aveva controllato il suo equipaggiamento più volte,in quei giorni.

Quello che più lo assillava era l'approccio che avrebbero avuto con quanto stava accadendo a nord: erano un gruppo troppo eterogeneo,ognuno aveva il suo modo di affrontare un evento come quello a cui stavano andando incontro.Quello che mancava era una strategia...nelle precedenti uscite aveva osservato l'andamento del gruppo: da soli erano abili,ma insieme non riuscivano a muoversi con logica.

Sospirò.Ormai era tardi.Sarebbero comunque partiti.Strinse con forza l'anello che portava legato al collo,recitando la Litania delle Frecce.
 
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view post Posted on 5/5/2017, 15:51
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Viandante del Vento

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Settimane di viaggio trascorsero dopo il saluto alla druida e i soliti convenevoli.
Faticosamente il gruppo procedeva verso Nord, senza una guida precisa e senza una direzione precisa.
I timori dell'amica e compagna di viaggio Lynn erano fondati. Sarebbe stato difficile cooperare con i barbari.
A nulla era valso il tentativo di Eddard di stipulare una sorta di accordo con loro prima della partenza.
Le indagini proseguivano sempre piu a Nord senza nessun risultato. Finchè il gruppo giunse nei pressi del fiume a nord di Shadowdale. Dopo aver escogitato un piano per attraversarlo si ritrovarono in una foresta che agli occhi degli esperti di natura appariva giovane e formatasi da poco.
Eddard, nonostante fosse di Shadowdale, mai si era spinto a Nord di essa, dato i misteriosi avvenimenti che accadevano in quella foresta di confine e i tanti racconti sul potere degli Zhentharim.
Ed ora si ritrovava proprio li, in quei territori.
Procedevano ancora senza una direzione finchè Alec il druido decise di fermarsi per eseguire un rituale che fu di fondamentale importanza per tutti. Si chiuse in uno stato di meditazione che durò alcuni minuti.
Al suo risveglio seppe indicarci una direzione... Gli alberi gli avevano parlato e raccontato di una minaccia in direzione Est. *
Fu quella strada che il gruppo prese affidandosi alla saggezza del druido. E fu dopo non molte leghe che un gruppo di non morti li attaccò.
Tra cozzare di lame, e folli incantesimi di confusione il gruppo ebbe la meglio riuscendo ad uscire dal combattimento senza morti, ma solo qualche ferito.
E fu li che dopo un attenta analisi videro i simboli recanti un pugno nero sulle armature di quelle aberrazioni, e una strana luce rosse nella scatola cranica di ognuno di essi. Quelle creature erano pericolose, eppure il gruppo aveva la sensazione che tra di loro non ci fosse il responsabile, ma che fossero soltanto marionette...
Proseguirono dopo essersi rifocillati continuando a vagare nella foresta senza una precisa direzione, e senza scovare nessun indizio del responsabile di cui la druida Lutlan aveva parlato.
Passò un'altra settimana tra disordini generali e senza una coordinazione del gruppo, quando da lontano intravidero un villaggio.
Si avvicinarono guardinghi con armi sguainate pronti a qualsiasi pericolo, ma si accorsero subito che il villaggio era abbandonato...
Solo alcune chiazze di sangue macchiavano il pozzo centrale, le abitazioni erano tutte vuote, di abitanti nemmeno l'ombra... Forse lì avrebbero potuto rifocillarsi quando ad un tratto uno spirito apparve nel centro del villaggio.
Basiti rimasero tutti immobili a fissare la figura spettrale.
Lo spettro guardava un oggetto che aveva tra le mani, e dopo poco proferì alcune parola, ma che non sembravano rivolte al gruppo...

"Non mi piegherò mai al Tiranno!" disse con voce distante.

Ancor più sorpresi i membri del gruppo di sentir parlare quello spettro, capivano ancora meno di quello che stava succedendo...finchè abbandonato il villaggio infestato dirigendosi a Sud incontrarono un cacciatore di quelle terre. Un Umano, che abbassando l'arco disse:

"Ah! Per poco non vi scambiavo per nemici"

Dopo un breve colloquio e stando al gioco il gruppo capì che quello era un cacciatore al soldo delle armate della Città Nera.
L'uomo rivelò loro che grandi armate erano state innalzate dal nuovo Tiranno Stallac Benadi, e che tutto il Faerun avrebbe tremato al suo nome. Nessun luogo era più sicuro. Non solo uomini e mezz'orchi ma persino non morti erano stati richiamati attraverso chissà quale magia a servire Benadi.
Comprendendo il pericolo in cui si erano cacciati, decisero di ripercorrere la via del ritorno.
Eddard rimase in silenzio per tutta la durata del viaggio di ritorno e rifletteva su ciò che aveva scoperto.
Shadowdale la sua città, era proprio al confine con iterritori Zhentilar... Se avesse avuto bisogno non avrebbe esitato ad aiutare i suoi concittadini. Ma le informazioni apprese erano davvero tanto ed erano davvero sconvolgenti.
Incupito da quegli avvenimenti decise di smontare la tenda dalla vecchia quercia e rimettersi in viaggio riflettendo se avesse dovuto portare la notizia nei vari angoli del Faerun o meno.

I Venti stavano cambiando e forse anche Eddard stesso dopo i recenti avvenimenti....

Edited by waliente - 5/5/2017, 19:58
 
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