Faerûn's Legends

Sete di sangue

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zioseph
view post Posted on 17/5/2017, 14:37




E’ finalmente arrivato, non faceva altro che guardare il cielo, aspettare che scomparisse anche l’ultimo spicchio di luna per finalmente scatenarsi e lasciarsi andare alla sua passione, la caccia e ottenere così la grazia del suo Dio, versando per Lui tanto sangue.
Le sue vittime questa volta sarebbero stati gli Hobgoblin, esseri sudici pelosi e imponenti.
Dopo vari giorni di ricerca, seguendo quelle numerose tracce che potevano portare in luoghi diversi, la logica, gli indizi e il suo senso acuto di cacciatore lo portarono li, seguendo il corso del fiume a ovest di Suzail quasi fino a valle.
Sono stati astuti loro, hanno camuffato il loro accampamento, per renderlo similare a un campo di sosta per gli umani, ma non potevano sfuggire, loro sarebbero state le sue prede.
Decise di entrare in azione all’alba, quando le loro sentinelle con il sole molto basso avrebbero avuto problemi a tenere lo sguardo puntato su di lui, che avanzava letale.
Due sole le sentinelle, un lavoretto rapido e indolore, avvicinatosi silenziosamente e nascosto in mezzo all’erba alta, non si accorsero di lui fino a che non era a un metro dalla prima.
Un fendente letale alla gamba del primo hobgoblin, per poi tagliargli la testa durante la sua caduta a terra. Non fu altrettanto semplice con la seconda sentinella con la quale non potè usare l’effetto sorpresa ma comunque impressionata dall’efficacia del primo attacco, e si lanciò nell’ingresso di quello che era il loro rifugio per dare l’allarme. Griever la seguì e non appena all’interno fu lui a doversi abituare a quell’oscurità, gli ci volle poco più di un secondo, tempo che bastò alla sentinella per dare l’allarme e far accorrere altri dei suoi e cadere poi inerme ai piedi del mezzorco che lo trapassò con la sua scimitarra.
Non c’era più un piano logico da seguire ma ora doveva lasciarsi all’istinto, quella parte di se che non lo aveva mai tradito. Quell’istinto che quando predatore gli faceva stanare le sue vittime e quando, anche se rare volte, preda, gli faceva portare a casa la pellaccia.
In quattro giunsero per difendere la loro roccaforte, in quattro perirono sotto la sua lama affilata.
Si addentrò in quello che era un labirinto sotterraneo, freddo e umido. Altri Hobgoblin vennero letteralmente massacrati, oltre a loro toccò pure a qualche uomoratto.
Griever si stranì proseguendo per i cunicoli, un odore, un inconfondibile odore, grasso rancido, l’odore dei Bugbear. Quel gruppo di Hobgoblin si era alleato con i Bugbear, non era la prima volta che questo avveniva.
Appagato per il copioso spargimento di sangue Hobgoblin decise che non era il caso di andare oltre e rischiare più del dovuto, tornò sui suoi passi con qualche testa come trofeo e la borraccia traboccante di sangue Hobgoblin da versare al tempio per avere la grazia del suo Dio.
Ora, attendeva solo un'altra occasione per placare la sua sete di sangue.
 
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