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| Wayne era rimasto una notte a dormire alla locanda "l'Elmo ed il Mantello" dopo un lungo viaggio iniziato dalla sua città natale, Waterdeep.
Si era diretto al Gate con un gruppo di gente che aveva conosciuto da pochi giorni, ma poi era rimasto li a dormire.
Svegliatosi nei primi minuti dell'alba, decise di uscire ed osservare la città ancora silenziosa.
Quanto poteva cambiare il panorama cittadino a quell'ora, nell'aria c'era profumo di pane e di biscotti,
segno che il fornaio aveva già iniziato le prime infornate, tutte le restanti porte erano ancora sbarrate.
Uscì dai cancelli Sud fino a fermarsi ad un fiume, poco fuori dalle mura.
Quel silenzio unito allo scroscio dell'acqua, lo distrassero per alcuni attimi di secondo, nei pensieri sparsi.
Si accorse subito dopo della presenza di una cancellata con delle scale verso giù in direzione Gate.
Forse per l'insolita noia, forse per curiosità si avventurò lungo quella scura discesa, si ritrovò in un luogo angusto,
piuttosto buio e decisamente puzzolente.
Quello non era sicuramente un luogo dei suoi, non era paragonabile a sorseggiare un buon vino
nei tavolinetti del Maelstrom in una giornata dal vento tiepido.
Ratti, di diverse forme e misure, creature probabilmente infette, coboldi.
Tutto venne dilaniato con precisi colpi della sua spada bastarda, non lo fermarono,
nonostante spesso il numero di quelle orrende creature era tre volte lui. Invocò il suo dio, il Guardiano, affinchè vegliasse
con il suo occhio vigile e attento il suo coraggioso seguace.
Continuò fino a trovare zombie, e coboldi zombificati. Questo per lui era insolito...
dei non morti nei cunicoli fognari del Gate?
Il sospetto di qualcosa di strano cominciò a crescere in lui, per tanto continuò a farsi strada,
sebbene quei corridogli gli facessero schifo. Doveva scoprire di più.
Si fece strada poi in ampi stanzoni, dove sembrava di aver trovato delle creature abituali alla melma, degli esseri simili a rane luride,
sguazzanti in quella merda, addirittura delle grosse creature di melma putrida stessa.
Ripulito anche ciò, in un lungo corridoio una cinquantina almeno di topi.
Ne uccise più della metà e passò oltre.
Giunse in una stanza dove c'era tutt'altro che innocuo topino, sembrava mutato, più grande, più resistente, con delle zanne affilate.
Con non poca difficoltà, affondando fendenti, e cercando di non farsi infettare da quel mostro di creatura, alla fine riuscì nell'impresa.
Stillò del sangue da quella creatura in modo da poter avere una prova di quanto avvistato. Non sembrava sangue normale.
Trovò infine in quelle profondità un rimasuglio di quella che doveva essere una mappa della struttura fognaria del Gate.
Era abbastanza consumata e imbevuta di liquidi, che preferì non toccare.
Riuscì ad individuare dei luoghi su quella mappa, e si faceva mensione ad una base a Sud del distretto fognario.
Probabilmente però per indagare più a fondo gli sarebbe servito aiuto, avendo già valutato quanto fosse stato difficile arrivare fino a li.
Si fece strada nuovamente, ricordando i corridoi del ritorno, e uscì da quelle fogne, riprendendo a respirare aria salubre.
Pulì la spada al vicino ruscello e rientrò nella città,
dove avrebbe informato e chiesto di indagare sulla cosa.
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