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| Cos'è il fuoco? Quello che a prima vista sembra essere soltanto una manifestazione luminosa del calore , in realtà è molto di più. Il fuoco nell'alchimia rappresenta la vita, ma è anche il principio della distruzione , come ha imparato a sue spese Sophya. All'età di 8 anni, dopo aver subito l'ennesima punizione dalla madre, scopre di poter manipolare il fuoco, può spegnere le candele e farle riaccendere, far apparire piccole fiammelle in aria di pura luce. Ma la sua carriera nel mondo della magia è destinata a perire giovane, la madre desidera che lei diventa una dama di corte e vede di cattivo occhio l'uso della magia. Ma gli ordini della madre non possono fermare il richiamo che la magia su Sophya e la ragazza continua, di nascosto, a praticare l'Arte. Tuttavia creare luci ormai suscita ben poco interesse nella ragazza e, all'età di 10, grazie all'aiuto della padre benevole, riesce a procurarsi il suo primo libro di magia. Ma quello che doveva essere il suo regalo più grande si traduce in realtà in un fallimento, il libro è a dir poco criptico e Sophya non ha la più pallida idea di cosa significhino gli strani glifi che dovrebbero dargli il potere di imbrigliare il potere magico, non sapendo che lei aveva dei poteri innati. Non si arrende e continua a studiare, cercando nelle librerie della casa della madre qualcosa che possa aiutarla a controllare i suoi poteri che nel frattempo sono cresciuti esponenzialmente... Ora non fatica più a tenere accese le luci , ma dove prima si formavano innocue fiammelle, adesso genera fiamme bollenti dalla punta delle dita quando è arrabbiata, cosa che ormai accade spesso. Sua madre la considera un mostro ed è solo grazie a sua padre che è ancora viva. Accetta quindi con accondiscendenza di andare al castello di suo zio per continuare l'apprendistato forzato per diventare dama di corte. Qui passa gran parte del tempo in camera sua, pregando Mystra (Di cui ha letto molto durante il suo studio della magia) di trovare una soluzione ai suoi problemi. Le sue preghiere non si avverano, ma almeno gli offrono una speranza a cui aggrapparsi, esile forse come una tela di ragno, ma sempre ricca di speranza. A 16 anni torna per la prima volta dopo 6 anni a casa, ma qui lo attende solo una tragica notizia: suo padre è morto di peste e sua madre lo ha ripudiata per il suo nuovo figlio Peter. Lo sconforto e la tristezza contenuta a stento per 8 anni non può essere più placata e a stento riesce a controllare i suoi poteri. Nella notte inoltrata mentre tutti dormivano, Sophya vaga per la casa e sente una piccola voce nella sua mente che gli sussurra parole incomprensibili quello che doveva essere solo un pensiero “fugace” indotto dalla disperazione per non essere accettata per quello che era, si trasforma in un Inferno. Il fuoco era ovunque e lentamente consuma la casa e chi era all’ interno ignaro e addormentato. Esce sconvolta e impaurita si dirige al giardino alberato di suo padre, vuole a tutti i costi salvare dalle fiamme, ma non ne ha le forze e il controllo. Riesce solo a lanciare qualche debole raggio di gelo a bloccare alcuni tentacoli di fuoco che si stavano avvicinando al Giardino Segreto che voleva salvare in memoria di suo padre e si inoltra sempre di più nel piccolo bosco fino a raggiungere la radura interna. Quello era il vero Giardino Segreto: un giardino nel giardino, un segreto fra suo padre e lei, ma qualcosa è cambiato, una tomba di marmo bianco sorge al centro della radura, accanto al piccolo stagno dove fiorivano le ninfee. Coglie un fiore, un'orchidea selvatica e la depone sulla tomba del padre. Vorrebbe fare di più ma non ne ha le forze. Trattenendo le lacrime si volta ed esce dal Giardino e vede per la prima volta quello che la sua magia ha causato… La voce nella sua testa continua a tormentarla, quella voce che un tempo trovava così confortante, perché era ora così fredda e distante. Urla, chiude gli occhi e spera che quanto accaduto sia solo un'illusione, che tutto sia accaduto nella sua mente, ma quando li riapre lo scenario non è cambiato: quella che pochi minuti fa, era una delle più belle case di un ricco mercante, era ridotta in un ammasso di macerie ed era tutta colpa sua…I sensi di colpa in quel momento la tormentavano così tanto da scappare il più lontano possibile da quel posto...e di non tornare mai più.
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