Faerûn's Legends

"Frammenti di memoria"

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view post Posted on 28/6/2017, 16:44
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Sterminatore di Orchi

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Cos'è il fuoco? Quello che a prima vista sembra essere soltanto una manifestazione luminosa del calore , in realtà è molto di più. Il fuoco nell'alchimia rappresenta la vita, ma è anche il principio della distruzione , come ha imparato a sue spese Sophya.
All'età di 8 anni, dopo aver subito l'ennesima punizione dalla madre, scopre di poter manipolare il fuoco, può spegnere le candele e farle riaccendere, far apparire piccole fiammelle in aria di pura luce. Ma la sua carriera nel mondo della magia è destinata a perire giovane, la madre desidera che lei diventa una dama di corte e vede di cattivo occhio l'uso della magia. Ma gli ordini della madre non possono fermare il richiamo che la magia su Sophya e la ragazza continua, di nascosto, a praticare l'Arte. Tuttavia creare luci ormai suscita ben poco interesse nella ragazza e, all'età di 10, grazie all'aiuto della padre benevole, riesce a procurarsi il suo primo libro di magia. Ma quello che doveva essere il suo regalo più grande si traduce in realtà in un fallimento, il libro è a dir poco criptico e Sophya non ha la più pallida idea di cosa significhino gli strani glifi che dovrebbero dargli il potere di imbrigliare il potere magico, non sapendo che lei aveva dei poteri innati. Non si arrende e continua a studiare, cercando nelle librerie della casa della madre qualcosa che possa aiutarla a controllare i suoi poteri che nel frattempo sono cresciuti esponenzialmente... Ora non fatica più a tenere accese le luci , ma dove prima si formavano innocue fiammelle, adesso genera fiamme bollenti dalla punta delle dita quando è arrabbiata, cosa che ormai accade spesso. Sua madre la considera un mostro ed è solo grazie a sua padre che è ancora viva. Accetta quindi con accondiscendenza di andare al castello di suo zio per continuare l'apprendistato forzato per diventare dama di corte. Qui passa gran parte del tempo in camera sua, pregando Mystra (Di cui ha letto molto durante il suo studio della magia) di trovare una soluzione ai suoi problemi. Le sue preghiere non si avverano, ma almeno gli offrono una speranza a cui aggrapparsi, esile forse come una tela di ragno, ma sempre ricca di speranza. A 16 anni torna per la prima volta dopo 6 anni a casa, ma qui lo attende solo una tragica notizia: suo padre è morto di peste e sua madre lo ha ripudiata per il suo nuovo figlio Peter. Lo sconforto e la tristezza contenuta a stento per 8 anni non può essere più placata e a stento riesce a controllare i suoi poteri. Nella notte inoltrata mentre tutti dormivano, Sophya vaga per la casa e sente una piccola voce nella sua mente che gli sussurra parole incomprensibili quello che doveva essere solo un pensiero “fugace” indotto dalla disperazione per non essere accettata per quello che era, si trasforma in un Inferno. Il fuoco era ovunque e lentamente consuma la casa e chi era all’ interno ignaro e addormentato. Esce sconvolta e impaurita si dirige al giardino alberato di suo padre, vuole a tutti i costi salvare dalle fiamme, ma non ne ha le forze e il controllo. Riesce solo a lanciare qualche debole raggio di gelo a bloccare alcuni tentacoli di fuoco che si stavano avvicinando al Giardino Segreto che voleva salvare in memoria di suo padre e si inoltra sempre di più nel piccolo bosco fino a raggiungere la radura interna. Quello era il vero Giardino Segreto: un giardino nel giardino, un segreto fra suo padre e lei, ma qualcosa è cambiato, una tomba di marmo bianco sorge al centro della radura, accanto al piccolo stagno dove fiorivano le ninfee. Coglie un fiore, un'orchidea selvatica e la depone sulla tomba del padre. Vorrebbe fare di più ma non ne ha le forze. Trattenendo le lacrime si volta ed esce dal Giardino e vede per la prima volta quello che la sua magia ha causato… La voce nella sua testa continua a tormentarla, quella voce che un tempo trovava così confortante, perché era ora così fredda e distante. Urla, chiude gli occhi e spera che quanto accaduto sia solo un'illusione, che tutto sia accaduto nella sua mente, ma quando li riapre lo scenario non è cambiato: quella che pochi minuti fa, era una delle più belle case di un ricco mercante, era ridotta in un ammasso di macerie ed era tutta colpa sua…I sensi di colpa in quel momento la tormentavano così tanto da scappare il più lontano possibile da quel posto...e di non tornare mai più.

 
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view post Posted on 30/6/2017, 23:04
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Giunge sempre il momento in cui abbiamo bisogno di attingere alla nostra fiamma interiore, per dare un senso alla nostra esistenza
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Che cos’è la sofferenza? Io non sono sicura di che cosa sia, ma so che la sofferenza è il nome che diamo all’origine di tutti i sospiri, le urla e i gemiti – piccoli e grandi, rozzi e multiformi – che ci affliggono. È una parola che definisce il nostro sguardo ancor più di ciò che stiamo contemplando.
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La forza è dentro di me, nessuno me la può dare.La forza di lasciar andare...La forza di dimenticare...La forza di vivere, di continuare a lotta...La forza di sorridere anche quando non hai voglia di farlo,anche quando qualcuno vorrà portartelo via. Vinci la tua battaglia ma non su gli altri , su te stessa, la battaglia della tua vita. Trova il sole dentro di te, in modo che possa risplendere ogni volta che la pioggia vorrà bagnare ogni volta il tuo sorriso.
 
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view post Posted on 3/7/2017, 12:40
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Erano trascorsi alcuni mesi dell'accaduto, ma Sophya aveva impresso nella mente e nel cuore quella orrenda notte. Aveva deciso di scappare dal suo luogo nativo e di non tornare più... Non aveva una meta specifica, voleva solo trovare un po' di serenità e quella spensieratezza di una ragazza di sedici anni, ma nei suoi occhi aveva visto molta sofferenza. Voleva solo l'amore di una carezza sul volto della madre, che con odio la trattava come se fosse un mostro solo perché aveva dei poteri innati. Come è in ingiusta certe volte la vita...ora era sola e doveva cavarsela con le sue forze e non poteva far affidamento ai suoi poteri, visto che non aveva sempre il controllo e non voleva essere artefice di altri incidenti causati da lei. Sophya era stanca di viaggiare tramite le carovane dei mercanti che portavano merci preziose nella varie città importanti della via del commercio . Era arrivata sotto le grandi possenti mura della città dei Duchi ed era rimasta affascinata dal traffico di gente che veniva da tutte le zone limitrofe e anche fuori. Ormai era rimasta al verde, aveva perso tutto nell'incendio...doveva trovare un modo per vivere e sperava nella bontà della gente del posto. In fondo era una ragazza un pò ingenua dovuta anche dalla sua giovane età, ma una cosa la distingueva da tutte le persone la sua bontà e la sua speranza nella bontà nel prossimo. Infondo si dice che la speranza è ultima a morire...Ma Sophya doveva fare i conti con la vita reale e non con le favole di un mondo perbenismo( chi vive di speranza...muore disperato). Sophya era al quanto preoccupata e triste perché reprimeva quello che infondo era..molte volte lo si vedeva nel suo volto e nei suoi occhi...si dice che gli occhi sono lo specchio dell'anima di una persona e Sophya non era ingrado di celare questa cosa. Pregava molto la sua signora Mystra, ogni santo giorno e sperava in un segno divino...


Edited by perseo8787 - 3/7/2017, 21:03
 
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view post Posted on 5/7/2017, 13:36
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depression


“Quando sei preso/a da senso di colpa, metti a fuoco un evento passato, ti senti abbattuto/a o irritato/a per qualcosa che hai detto o fatto e, assorbito dallo stato d'animo suscitato/a da quel tuo comportamento, vai consumando il presente. Quando sei preoccupato/a e inquieto/a, passi il tuo tempo, che è prezioso, a lasciarti ossessionare da un evento futuro. Che tu guardi indietro o avanti, il risultato è il medesimo: butti via il presente.”

Colpa e inquietudine sono forse le forme più comuni di angoscia che in quel periodo Sophya sentiva nel suo animo e nella suo cuore. Doveva reagire a questo stato d’animo che la tormentava spesso, voleva solo fare del bene e donare un sorriso a chi ne aveva bisogno. In questo modo non poteva essere d’aiuto a nessuno, perché reprimeva il suo talento e non si esercitava abbastanza per diventare più forte. Doveva svegliarsi da questo sonno assopito... Se ne era accorta quasi a sue spese in una situazione di pericolo, che non era stata in grado di prevedere e di risolvere in tempo, per fortuna che vicino a lei c’era una giovane ragazza di nome Lena che con un intervento tempestivo era riuscita a salvare la vita sua e di lei.
Sophya aveva capito da questa esperienza che doveva impara ad assumersi le sue responsabilità delle circostanze della sua vita, senza il sovraccarico del complesso di colpa. Le circostanze che si sono verificate non dipendevano da qualche debito del suo Karma o da una qualche necessità di punirla, ma da un imprevisto.


“Invece di sentirti in colpa o cercare delle scuse per delle azioni “sbagliate” compiute in passato, incomincia ad agire positivamente”
 
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view post Posted on 6/7/2017, 18:23
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“Uno sguardo che rivela il tormento interiore aggiunge bellezza al volto, per quanta tragedia e pena riveli, mentre il volto che non esprime, nel silenzio, misteri nascosti non è bello, nonostante la simmetria dei lineamenti. Il calice non attrae le labbra se non traluce il colore del vino attraverso la trasparenza del cristallo.”


Sophya era decisa a liberarsi di questo enorme macigno che portava con sè da troppo tempo... Voleva gridarlo al mondo… Voleva condividerlo con amica/o senza più indugiare per la paura di essere giudicata male. Perché sapeva che la sua migliore amica è colei al quale poteva rivelare i contenuti del suo cuore, ogni grano e granello, sapendo che le mani più gentili li passeranno al setaccio e che solo le cose di valore verrano conservate, tutto il resto verrà scartato con un soffio gentile. Eh, cosi aveva fatto… affrontando gli scheletri nell’armadio che teneva dentro… Si era messa in gioco non sapendo la reazione della sua amica… Si sentiva ora libera di vivere la sua vita al meglio senza voltare le spalle al passato. Alcuni momenti sentiva la mancanza dei suoi genitori, si rendeva conto di quanto loro avevano fatto per lei e di quanto era stato difficile, ma questo sarebbe avvenuto, quando lei a sua volta avrebbe avuto il senso materno.

*Scrisse una lettera di suo pugno in memoria dei genitori*

“Grazie papa per tutte le volte che mi hai sorretta, quando stavo per cadere, per tutte le volte che mi hai sostenuta quando avevo tutti contro.... Per tutte le volte che mi hai parlato a cuore aperto e quando mi dicevi di aprire gli occhi e di vedere come realmente va il mondo. Grazie Madre, per i piccoli e stupidi litigi, per le grandi discussioni. Grazie a tutte e due per come mi avete cresciuta per i valori che mi avete trasmesso. Perché nonostante le incomprensioni, i problemi e le difficoltà della vita mi avete sempre dato tanto...Chi in un modo e chi in un' altro;
vi ringrazio perché al di là dei miei difetti se sono quella che sono è merito vostro e il mio futuro sarà scritto grazie ai vostri insegnamenti.
Grazie di tutto... e scusate dal profondo del cuore
per ogni volta che vi ho delusi e per ogni volta che vi deluderò. Non sarò la figlia perfetta, ma l'amore che provo per voi lo è.
Siete la parte migliore di me.....Madre vi perdono di tutto… Padre sarete sempre una parte di me!”
 
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view post Posted on 8/7/2017, 17:47
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Molte volte Sophya pensava ai contrasti che aveva con la madre.. Aveva messo sempre bocca su tutto, non sopportava che lei aveva abbracciato il cammino della Signora dei Misteri (Mystra). Voleva solo che lei si impegnava anima e corpo sul suo apprendistato per diventare una dama di corte e un domani sposare qualche nobil'uomo ricco e facoltoso, per rendere importante la loro famiglia. Lei voleva solo essere amata da sua madre, voleva una carezza sul viso, un sorriso nel momento del bisogno o un incoraggiamento quando serviva visto la sua giovane età. Sophya non odiava la madre, pensava che era rigida con lei per il suo bene, ma non comprendeva la natura della sua fissazione per il denaro.. Pensava che la salute veniva prima di ogni cosa..Ma ormai non aveva più importanza, era solo rimasto l'amaro in bocca..Tante domande e poche risposte?
Molte volte ricordava il suo stato d’animo quando stava con lei..Si sentiva inerme, era sempre tesa e si sentiva una stupida davanti al suo carattere forte, ma gli voleva bene perché in fondo era sempre sua madre..Sangue del suo sangue.


*In una locanda nella città dei Duchi, tra schiamazzi e risate della gente due figure conosciute si incontrarono con lo sguardo*

Figlia: “ Madre..Ma siete proprio voi?! Ho le allucinazioni o vi stò sognando?!”

*Tono severo della madre*

Madre:” Sophya, vieni subito qua! Dove siete stata?!Lo sapete che vostro padre è morto ..A causa dell’incendio abbiamo perso tutti i nostri averi e possedimenti.. Siamo in rovina!!”

Figlia:” L’importante che voi state bene..La vita vale di più della ricchezza o del denaro, pensavo di avervi persa per sempre! In qualche modo troveremo una soluzione per vivere serenamente”

*La madre fredda e con sguardo indifferente verso la figlia*

Madre:” Di certo non è con le soluzioni che vivremo.. Non voglio soluzioni, ma certezze! Ora, dovrò trovare un modo per fare soldi facili.. Eh, tu ragazzina, farai bene ad ascoltarmi e obbedirmi..Sono stata chiara!!!”
*La figlia inerme e spaventata chino il capo con sguardo triste*

Figlia:” Si..Madre..

*lo sguardo della madre era compiaciuto*

Madre:” Bene! Ora fammi conoscere qualche tuo amichetto, devo entrare a fare parte di questa società da ora..”

matrigna

Edited by perseo8787 - 9/7/2017, 01:04
 
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view post Posted on 13/7/2017, 14:43
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Empatia

“Ciò che abbiamo fatto solo per noi stessi muore con noi. Ciò che abbiamo fatto per gli altri e per il mondo resta ed è immortale. Ho imparato che le persone possono dimenticare ciò che hai detto, le persone possono dimenticare ciò che hai fatto, ma le persone non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire. Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore. La vostra felicità è nel bene che farete, nella gioia che diffonderete, nel sorriso che farete fiorire, nelle lacrime che avrete asciugato. Lo scopo della vita non è vincere. Lo scopo della vita è crescere e condividere. Quando ti accadrà di guardare indietro a ciò che hai fatto nella vita, troverai più soddisfazione dai piaceri che hai portato nella vita degli altri che dai momenti in cui li hai emarginati e sconfitti. Ricordati, se mai dovessi aver bisogno di una mano che ti aiuti, che ne troverai una alla fine del tuo braccio.. Nel diventare più maturo scoprirai che hai due mani. Una per aiutare te stesso, l’altra per aiutare gli altri. Io sono soltanto una. Ma comunque sono una. Non posso fare tutto, ma comunque posso fare qualcosa. E non lascerò che quello che non posso fare interferisca con quello che posso fare. Troppo spesso sottovalutiamo il potere di un tocco, un sorriso, una parola gentile, un orecchio in ascolto, un complimento sincero, o il più piccolo atto di cura, che hanno tutti il potenziale per trasformare una vita intorno.”


Aveva capito che se voleva dare un senso alla sua esistenza era di aiutare il prossimo come lei era stata aiutata in passato..Ormai l’influenza della madre svaniva. Si era accorta che sua madre era cambiata e aveva fatto delle azioni non onorevoli dal suo punto di vista. Rubare alla propria figlia sotto il suo naso e nascondersi nell’oscurità davanti a lei non era una cosa da poco..Non voleva sapere nulla delle sue malefatte..Non la riconosceva più, quindi prese le distanze. Voleva solo concentrarsi su un iniziativa che la rendeva molto felice. Questo concorso di bellezza nella città dei Duchi, avrebbe dato dei benefici di popolarità alla città stessa, ma anche la possibilità di aiutare le persone più bisognose con un iniziativa di beneficenza con l’evento stesso.
 
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view post Posted on 20/7/2017, 16:26
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A volte capita di conoscere gente per una vita intera e nessuna tra loro è in grado di lasciare il segno. Poi un giorno ti svegli e nel caos più generale incontri una persona, una soltanto, che ti cambia i piani. Ti confonde. Ti fa crollare ogni piccola certezza che avevi maturato fino a quel punto. Ti fa sentire come una nave la cui rotta è stata smarrita a causa delle onde. All'inizio neppure te ne rendi conto che le cose stanno cambiando, che da lì in poi farai cose che neppure lontanamente avevi immaginato prima. Basta una virgola messa al posto giusto, una passione in comune, un profumo, persino un modo strano di parlare.
Basta così poco che sembra quasi surreale, divertente. Ma non è forse anche questo il bello dell'amore? Il modo strambo in cui si manifesta ogni volta, cambiando le regole del gioco in continuazione. Ma soprattutto cambiando te.
Così a volte ti capita di cercare di dare un senso alla tua vita per troppo tempo senza riuscirci, poi incontri una persona e ti sembra di averlo sempre avuta, a portata di cuore. È una sensazione strana, che non so spiegarmi. Come se mancasse qualcosa, come se avessi perso un pezzo del puzzle e, pur sapendo dov'è, non so come raggiungerlo. Ma so che ho bisogno di quel pezzo per vivere, per chiudere il cerchio.
Credevo che bastasse rimpiazzarlo con uno abbastanza simile, ma mi sbagliavo, nessuno di questi si incastra come vorrei.
Ho capito di aver bisogno di quel pezzo.
Così mi sono fermata a pensare, a chiedermi cosa aveva lasciato questa lacuna e mi è apparso il tuo sorriso.
Tu sei il mio pezzo mancante e nessuno si incastra a me come lo facevi tu. Credo nell'amore che ti consuma e ti spacca il cuore… Credo nell'amicizia, quella vera e forte… Credo al sole dopo la tempesta. Credo negli abbracci che ti tolgono il respiro e nei baci che ti accarezzano la carne. Credo all’amore, quello delicato che ti fa sentire viva e credo nelle persone che ti sanno far vibrare l'anima. Io si, almeno ci credo!
Ma niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione.
Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo. E a subirla ti senti ingannata, beffata, umiliata. La vittima d’una ingiustizia che non t’aspettavi, d’un fallimento che non meritavi. . Chi per paura delle delusioni ha sempre rinunciato a essere felice è gabbato peggio di chi ha colto ogni occasione di felicità, anche correndo il rischio che non fosse mai quella vera.



*La lettera viene accartocciata e butta dentro un camino di una stanza*
 
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view post Posted on 28/7/2017, 18:46
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Il suo sguardo era fisso a guardare il riflesso nello specchio. Si ammirava la sua lunga chioma nera che ricadeva sulle spalle. Il suo unico pensiero in quel momento era di concludere il concorso che aveva organizzato nei migliore dei modi.Il suo scopo era raccogliere più fondi possibili da donare all'orfanotrofio e credeva molto in questo progetto.Ormai aveva stretto amicizia anche con sorella Andrel, una giovane sacerdotessa che risiedeva al santuario della sofferenza nella città dei Duchi e avevano uniti i due eventi per unico scopo in comune e questa evento inaspettato la rendeva felice.
D'un tratto i sui pensieri sfumarono e la sua espressione si contorse amaramente. Calde lacrime le solcarono sul viso, scivolando via, caddero come foglie al vento.
Era un' ossessione, quel viso, dappertutto...
Lo vedeva nei suoi sogni.Cercava di non pensare a lui, ma al contempo non riusciva a scacciarlo. Era confusa. Ogni volta che da sola si incamminava per le strade, persa in chissà quali suoi pensieri le sembrava di scorgelo attraverso le figure dei passanti, ma lui non c'era. Malinconica, questa sua debolezza la turbava, ma nonostante tutto, camminava a testa alta e non mostrava ad alcuno la "ferita" che si portava dentro. Ma decise che questo dolore avrebbe dovuto tacere, sarebbe stata sorda alla sua voce, cieca al suo sguardo e sarebbe stata forte qualora l'avesse dovuto affrontare. Si asciugò le lacrime e si incamminò verso le strade della città, cercando di non far notare il suo stato d'animo.


*Scrisse una lettera prima d'incamminarsi, mai consegnata*


Io non ho bisogno di denaro, ho bisogno di sentimenti...Di parole scelte sapientemente...Di fiori detti pensieri...Di rose dette presenze, di sogni che abitano gli alberi e di canzoni che facciano danzare le statue. Ho bisogno di poesia, questa magia che brucia la pesantezza delle parole, che risveglia le emozioni e da colori nuovi.Io ho bisogno di te...Neru

Edited by perseo8787 - 13/9/2017, 13:04
 
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view post Posted on 1/8/2017, 11:51
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*Riflessioni*

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Finalmente ero riuscita a confessare quello che provavo per Neru, mi devastata il fatto che qualcuna altra poteva arrivare prima di me...Sicuramente sono una persona fragile e indecisa molte volte, ma tengo parecchio ai legami che si instaurano sia nell'amore che nell'amicizia.
Ricorderò sempre il mio primo bacio dato a lui, in segno del nostro legame indissolubile...forse sarò una sciocca ragazzina, ma voglio vivere la mia vita con la consapevolezza di aver seguito sempre il mio cuore. L'unica cosa che vorrei da lui é più sicurezza nei fatti che nelle parole...perché si sá, le parole volano nell'aria, ma i fatti rimangono scolpiti nella nostra anima. Voglio un uomo che mi dà sicurezza...Un uomo che ha carattere...Un uomo che con lo sguardo mi incanta e mi fá sentire le farfalle nello stomaco, ma credo anche che come tutte le cose, ci vuole il suo tempo. Ora devo solo godermi questo bel momento senza troppe domande...Perché la vita non si programma, ma si vive ogni istante per non avere rimpianti un domani.
Da quando sono andata via dal Damara, tante cose sono cambiate, sono arrivata alla città dei Duchi e ho deciso di prendere la cittadinanza perché sono rimasta affascinata dalle persone del posto e tante altre cose cambieranno...Sicuramente il mio cammino interiore sarà lungo, ma basta avere la consapevolezza di quello che si vuole...non sarò perfetta e ho molto da imparare da gli altri, ma credo nei miei ideali di bontà e di fiducia reciproca.
L'unica cosa che mi preoccupa un pò è il concorso di bellezza femminile...Mi aspettavo un riscontro positivo...forse ho sbagliato qualcosa?! Tante domande e poche risposte...Ma almeno ho raccolto una somma importante da donare a quei poveri bambini che non hanno avuto un infanzia felice.
Molte volte i problemi che mi faccio sono irrilevanti davanti a quelli che vedo con i miei occhi...Sono fortunata perché sono cresciuta con un padre amorevole che ha sempre creduto in me...Non posso dire la stessa cosa di mia madre, ma quello é solo un ricordo brutto del passato, ormai guardo al presente.
Sicuramente ognuno di noi ha un futuro già scritto...Ma molte volte il nostro futuro lo creiamo noi con le nostre azioni...Spero solo di vivere in armonia, amata dalle persone che contano per me. Dopo tutto non chiedo molto...vorrei vivere serenamente accanto al mio compagno, ma ho anche dei doveri che non posso assecondare...Se la mia Signora mi chiamerà...Io ci sarò sempre per lei!!


Edited by perseo8787 - 6/8/2017, 00:09
 
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view post Posted on 5/8/2017, 15:36
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*In una stanza della locanda dell’Elmo e Mantello*

Aiutatemi a superare questa mia grande debolezza.. La paura del fuoco, sono terrorizzata.. Non posso proteggere le persone a me care, sapendo che questa mia debolezza un domani può essere utilizzata contro di me.
I suoi occhi erano profondi e la sua voce era una melodia nelle mie orecchie.. Le mie palpebre a piano diventarono pesanti ed entrai in uno stato di rilassamento misto a un sogno.
Una voce nell’orecchio mi sussurrava di immaginare un fuoco e di vedere all’interno di esso..Lentamente dalla mia bocca uscirono queste parole:” Io sono la fiamma, di rosso vestita, che fischia e scoppietta, che alzandosi fugge. Io sono la fiamma, che sprizza faville, che aspira, s’innalza, che schizza scintille.. Che scalda, che fuma ...Io sono la fiamma, che tutto consuma.”
Dolcemente riapri gli occhi e davanti a me un camino con un fuoco che ardeva violentemente. Non temevo più la sua presenza, ma avevo ancora l’abitudine di levare lo sguardo su di esso..
Mi sentivo sollevata dal fatto che avevo in parte superato questa fobia e senza esitare ringraziai il mio “salvatore”.


Edited by perseo8787 - 5/8/2017, 23:16
 
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view post Posted on 23/8/2017, 20:14
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Donare un sorriso,rende felice il cuore e arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona. Non dura che un istante, ma il suo ricordo rimane a lungo, nessuno é così ricco da poterne fare a meno, né così povero da non poterlo donare..il sorriso crea gioia tra le persone, da sostegno nelle avversità della vita ed segno tangibile d'amicizia. Un sorriso dona sollievo a chi è stanco, rinnova il coraggio nelle prove e nella tristezza è una medicina. Se incontri chi non te lo offre,sii generoso e porgigli il tuo, perché nessuno ha tanto bisogno di un sorriso come colui che non sá darlo. Piccoli gesti, a volte scontati, possono rallegrarci la giornata o renderci certi momenti migliori, come un sorriso dato gratuitamente, un gesto di aiuto di incoraggiamento, un cenno di ringraziamento, attenzione a chi ci sta a fianco.. Non servano gesti ecclatanti, ma bastano dei semplici e immediati gesti per sconfiggere l'indifferenza e la solitudine e per accendere un raggio di speranza nelle persone che ci stanno attorno. Ormai questi piccoli gesti sono stati dimenticati dalle persone, afflitti dai loro problemi e corrosi dalla loro avidita.. Se tutti donassero un sorriso vero e sincero, si innescherebbe una spirale di gentilezza che romperebbe il grigiore che risiede in loro creando gesti reciproci di attenzione, di rispetto nei confronti degli altri e non lascerebbe cadere la nostra società nella voragine della solitudine e come spesso accade nelle invidie... Nei malumori e nella violenza. Quindi la cosa più bella che possiamo fare è cominciare a dare ad un sorriso il giusto valore che merita, non considerandolo come una semplice e momentanea espressione del viso, ma come una grande dono che ricevi ogni volta che qualcuno te lo offre. Non c'è bisogno di azioni ecclatanti per cambiare il mondo, a volte basta un semplice sguardo accompagnato da un sorriso sincero per aprire il cuore delle persone, per dare conforto e gioia, per non farle sentire sole.
Quindi non smettete mai di sorridere, nemmeno quando siete tristi,perché chi vi ruba il sorriso... Vi ruba la vostra anima.



Edited by perseo8787 - 23/8/2017, 21:30
 
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“L'anello per noi donne è il simbolo dell'impegno, della fedeltà, dell'amore eterno”



Quell’anello per me significa moltissimo, aveva un valore inestimabile..Il gesto più bello che un uomo può fare alla sua donna, non aveva valore materiale, ma ha arricchito il mio cuore..Ora mi sentivo più forte e più legata a te o grande amore della mia vita.
Dopo quel gesto inatteso, mi sentivo felice e volevo urlarlo al mondo intero..Non mi sarei mai separata da quell’anello, perché era una certezza che il mio compagno mi voleva bene e con quel gesto piccolo, ma enorme per me, mi aveva fatto capire che ero importante per lui. Molte volte anche i piccoli gesti, possono rendere una giornata grigia in una giornata radiosa. C’è un detto che dice che dietro alle nuvole c’è sempre un sole..Devo credere più in me stessa, solo allora vedrò la luce che illuminerà la strada della nostra felicità.
Ormai mi ero stabilità nella grande città dei Duchi in attesa della mia cittadinanza tanto desiderata..Ma tanto agogniata. Mi ero messa in società con Martin Darkrain, un uomo dal cuore nobile e che credeva in me e nei mie valori, mi aveva assunta come sua collaboratrice e volevo lavorare sodo per far vedere che avevo grinta da vendere e che non ero solo una ragazzina di 16 anni, ma che potevo dare molto di più di quello che la gente poteva pensare sul mio conto e sulla mia età.



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Certe volte la vita è molto strana...ti mette a un bivio dove devi per forza scegliere una strada da percorrere...eh, ti vengono dubbi se quella strada é giusta o meno. Ero scappata dal Damara perché non avevo il coraggio di affrontare i miei scheletri nell'armadio e volevo iniziare una nuova vita per crescere al livello personale. Ero giunta fino alla città dei Duchi spaesata e senza una meta precisa e per tre mesi avevo vissuto in armonia con la gente del posto e mi sentivo a casa...perché una casa diventa tale quando senti quel calore che ti riscalda il cuore e ti fa sentire bene e ti senti a tuo agio, sentendoti protetta e amata dalle persone che ti circondano. avevo iniziato un nuovo progetto per un asta di beneficenza per il tempio della Sofferenza, perché fare del bene alle persone non é un hobby, ma un dono che nasce dal cuore umano delle persone che sono sensibili a tutto questa sofferenza che ormai dilaga incontrastato nel nostro mondo.
Ormai era giunta la notizia che mi aspettavo da tempo dopo ultimo incontro con la sacerdotessa Safiya...
dovevo ricambiare la mia vita,trasferirmi alla splendente per entrare nell'ordine che Safiya era entrata a fare parte. Le parole del mio compagno mi confortavano parecchio, ma nel cuor mio albergava un pò di tristezza perché dovevo di nuovo stravolgere la mia vita...Forse quello che mi spaventava era la novità ricominciare tutto da capo.
Ma potevo contare sul mio compagno Neru,che credeva che questo nuovo inizio avrebbe portato a noi due, un nuovo inizio per una crescita al livello professionale nell'ordine e che potevo crescere anche con la mia trama, ampliando così la mia conoscenza e la mia forza magica.
Ho sempre pensato che se la mia Signora desidera questo..Io non posso sottrarmi al suo volere e accettero il percorso che lei a inserbo per me, anche se all'inizio mi sentirò un pò spaesata e mi mancherà la città dei Duchi.
Ma questo sicuramente non é un addio, ma solo un arrivederci, perché le strade molte volte si ricollegano a una sola e sicuramente avrò modo di rivedere le persone a me care.
Quindi non mi devo abbattere, perché al mio fianco ho la persona che io amo e che mi dà forza e coraggio per affrontare le piccole "difficoltà" della vita..perché si sá che la vita non è solo rose e fiori, ma qualche volta ti puoi pungere con le spine. Sicuramente questo nuovo percorso mi farà crescere e troverò nuovi spunti per continuare il mio percorso e le mie iniziative di bene per le persone. Sicuramente dopo una bella dormita, avrò le idee più chiare e vedrò questa situazione sotto un altra prospettiva e con più serenità.



Edited by perseo8787 - 29/9/2017, 23:12
 
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view post Posted on 27/10/2017, 15:14
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Sterminatore di Orchi

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"Tutti gli esseri umani portano una maschera.Ci sono diversi tipi di maschere ma volenti o no tutti sono obbligati ad indossarne.I motivi che ci spingono a metterle possono essere più di uno.Per non lasciar trasparire dal nostro volto l'odio provato per una persona, o la tristezza, il rancore, la felicità, il disprezzo, e a volte anche l'amore...

Tutti gli esseri umani portano una maschera,c'è chi la porta da quando è nato...e chi la porta da quando è morto, da quando la sua anima è morta.

Un'anima può morire per la perdita della persona amata,può morire per la tristezza e l'odio provato negli anni,e può morire anche per un amore non corrisposto,per un amore mai nato per paura delle avversità.

Tutti gli esseri umani portano una maschera,c'è chi la porta da quando è nato...e chi la porta da quando è morto."


Ormai non sapevo più cosa pensare sulla sparizione di Neru..Nessuna lettera...Nessuno non sapeva nulla..I pensieri volavano rapidamente nella mia testa e pensavo che mi aveva abbandonata..Cercavo di non farlo notare il mio malessere interiore..Ne soffrivo molto, ma in silenzio mi tenevo il mio dolore.



"Volenti o nolenti l’abbandono ci introduce, dal primo momento in cui lo subiamo, in una terra desolata che non conoscevamo, ci fa ascoltare un timbro inedito della disperazione e della fatica dell’esistere e del desiderare."



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