Faerûn's Legends

La Rotta Verso Sud

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view post Posted on 19/4/2019, 11:00

Assassino di Briganti

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Il Gate

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Devo riconoscere che i miei giovani aiutanti hanno fatto davvero un ottimo lavoro! Il messaggio che hanno lasciato per le bacheche della città ha riscosso un buon successo. La nostra Sede ha accolto alcuni rinforzi interessanti. Presto per dire se saranno validi o meno, ma il mio istinto mi dice che in qualche modo ognuno di loro sarà utile alla causa.

Apoteki viene dal Chult, la terra che rappresenta la nostra meta. Come tutti i nativi di quel luogo ha un carattere chiuso e scontroso, in alcune occasioni ho potuto notare un certo sadico divertimento quando veniva additato come straniero. Ma la sua formazione tribale e sopratutto le sue conoscenze di quelle misteriose terre,ci saranno sicuramente utili. Inoltre avere tra le nostre fila una persona che parla la lingua del posto, e conosce gli usi e costumi di quelle tribù ci dona un importante vantaggio.
Conosce le vie della trama e se abile la metà di quanto afferma, la bilancia potrebbe pendere a nostro favore....

Eddard è un uomo silenzioso e preciso. Sembra sapere il fatto suo, anche se la sua famigliarità con il Bardo lascia alcune questioni aperte. Raz lo ha chiamato " Viandante del Vento" il che fa presumere che sia un esploratore esperto e che sia in grado di seguire le tracce o riconoscere determinate minacce dal tipo di impronte nel terreno. Mi piace la sua calma e la palese professionalità. Speriamo che risponda perfettamente alle mie aspettative.

Darvin è invece un personaggio molto particolare. Sembra vivere in un mondo tutto suo ed ogni tanto pare dimenticarsi le cose. Mi ha strappato più di un sorriso. Ma la sua abilità nel lavorare il legno dimostra un'intelligenza ed un talento sopraffino. Anche la grossa balestra a ripetizione che si porta dietro lascia intendere di più sulla sua persona di quello che appare.

Glorin ha passato qualche ora ha spiegare a tutti la nostra meta e quello su cui siamo stati chiamati ad indagare. Krum è rimasto sempre al suo fianco, con il cinismo e la professionalità che lo contraddistingue. Sta crescendo bene il nostro piccolo Thayan....
Ma un gruppo di persone in mezzo ad una stanza possono generare molto caos, per cui, quando ho notato che la cosa andava un pò troppo per le lunghe, ho preso la parola e messo subito in chiaro i punti primari.

" Prima di partire con la " Passera di Mare" mi procurerò i nomi di alcune delle navi scomparse. Dopo di ché faremo rotta verso Calimport dove cercheremo nuovi indizi su quello che è successo. Cercheremo di passare per una nave mercantile. Se qualcuno farà domande su Apoteki, risponderemo che è la nostra guida per il Chult"
A questo punto, una volta raccolti i consensi di tutti, abbiamo lasciato la nostra sede per recarci al Porto. Raz ha chiesto qualche minuto per andare a prendere alcune cose utili. Gli ho detto di lasciare una determinata pergamena ad Ash in modo che ci raggiunga.
Mentre aspettavamo l'eterno ritardatario Biondo la nostra attenzione è stata attirata da un bambino. Il piccolo, con l'arroganza che contraddistingue la gioventù, ha chiesto immediatamente di parlare con me. Non mi deludono mai i miei demonietti!

" Questa volta le informazioni sono davvero importanti, capo! Per cui voglio almeno due monete d'oro!"

" Facciamo tre"

Il pestifero ragazzino mi informa che molte navi hanno trovato un approdo sicuro ad est del forte, e che in questo inusuale molo faccia spesso visita un Chultan dall'aspetto abbastanza inquietante e misterioso. Ovviamente tutte le informazioni sono state dette utilizzando un dialetto più colorito e divertente. Pago il fanciullo e prima di tornare dai mie compagni, gli chiedo di tenere d'occhio la sede per me!

" Ci penso io Capo!" risponde con un largo sorriso sul volto.

Calimport



L'aria di Calimport è inconfondibile, qualcosa che difficilmente si dimentica. Quando ho servito come mercenario da queste parti, la soddisfazione più grande era attendere tra il vino e le donne. Deliziosi entrambi.
Il porto di Calimport è il posto ideale dove cercare informazioni. Basta sapersi comportare. Si alza il sipario e decido di interpretare il ruolo di un mercante alla ricerca di un suo amico scomparso.
La vecchia scaricatrice sembra comprendere il mio dolore e mi spiega placidamente della scomparsa dell'equipaggio e della fine terribile della nave su cui viaggiavano. A quanto pare sembra che, sulla strada del ritorno, si sia volutamente lanciata contro gli scogli con a bordo una, forse due persone. Inoltre la vecchia ci racconta di una potente scossa di terremoto che sembra avere come centro il Chult.
Terremoti, sparizioni e follia.... Ho un gran brutto presentimento.

Ci spostiamo verso la locanda del porto, dove prendo a comportarmi come un goliardico mercante venuto a rilassarsi dopo un lungo viaggio. Pronto a spendere tutto il denaro in vino e donne. Raz si cala perfettamente nella parte. Arraffa una bottiglia e si fionda verso il bordello alle spalle della taverna. Speriamo almeno che si ricordi di raccogliere qualche informazione.
Un vecchio mezzo ubriaco osserva Apoteki, riconoscendo dai tratti del vino la sua terra natia. Per evitare problemi, sopratutto visto il sorriso sadico del mio compagno, informo l'uomo che il chultan è la nostra guida per la rotta a Sud.
Il rotto marinaio ci dice, spinto dall'alcool, che è appena tornato da li e nello specifico dall'approdo sicuro ad est del forte. IL luogo risulta essere un villaggio chultan completamente raso al suo da un attacco da terra. Apoteki fa alcune domande a cui l'uomo non sa rispondere ma, prima di addormentarsi sul tavolo, ci informa che un uomo come Apoteki li ha avvertiti di stare alla larga dal forte se volevano aver salva la vita. Inutile sottolineare la scelta del marinaio e dei suoi.

Domani mattina all'alba riprenderemo la rotta a Sud. Spero che la mia pupilla ci raggiunga in tempo. Un'altro incantatore aumenterebbe di molto le nostre possibilità di successo....
 
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view post Posted on 1/5/2019, 12:15
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Assassino di Briganti

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*Da qualche parte, nel Chult..*
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Li vedeva, in un certo senso.
Erano nuovi di qui, e non lo preoccupavano più di tanto, era anzi curioso, uno di loro lo aveva visto più da vicino, se pur indirettamente, e gli ricordava qualcosa, un passato che non gli apparteneva, forse?
E c'era pure qualcun'altro, qualcosa di grosso? ERA LUI FORSE...?
Ne dubitava, e la ricerca doveva proseguire..e se loro stessi gli fossero stati utili?
E se avessero accettato di venerarlo..?
Dovevano solo avvicinarsi di più..o che se ne andassero, dopotutto, non erano poi tanto rilevanti..

"Quindi? che fanno, si avvicinano?"
"si si, si avvicinano, ma sono lontani, non ci arriviamo mica da qui!"
"Che facciamo? lo facciamo? Lo facciamo, o continuiamo a cercare quel che dobbiamo?"
"no..no..noi continuiamo a cercare..siamo nati per questo, e questo facciamo"
 
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view post Posted on 1/5/2019, 13:27
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Lord of the Sfig

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CITAZIONE
"Per mettere su un bel piano ci vuole tanto tempo, giorni a volte mesi di preparazione. Per mandare tutto a puttane a volte basta un attimo. La persona sbagliata nel posto sbagliato e bisogna ricominciare tutto da capo"

Grinlis di Adbar, scout e mercante

L'organizzazione della partenza è stata la prima vera tappa fondamentale di tutto il viaggio. Himir si era occupato di spargere la voce del nostro bisogno di ulteriore supporto, Krum aveva fatto accomodare gli ospiti, la strega si era dileguata dall'inizio alla ricerca del materiale di cui potevano avere necessità per una spedizione del genere, la prima per le aquile con persone esterne, ed il bardo...beh il bardo aveva fatto il bardo. Alla fine toccò a me, e ti pareva!! spiegare lo scopo della spedizione.
Spesso ho considerato le chiacchiere superflue una perdita di tempo, ma questa volta ho deciso di studiare meglio il modo di fare del mio amico speciale, l'umano Himir. Come mi aveva consigliato una volta, iniziai a spiegare con calma quello che avremmo fatto e come lo avremmo fatto. Spiegando il motivo agli astanti per il quale erano li, cercando di essere il più preciso possibile. Nel mentre però li stavo studiando uno per uno.
Edd, non era una sorpresa. Un umano quadrato, di poche parole ma ottimo nel suo compito di battipista. Un bosco o una fitta giungla non avrebbe fatto una grossa differenza per uno come lui. Un elemento degno di nota, avevano già fatto un pò di strada insieme, e sicuramente altra ce ne sarà da fare. Ottima scelta.
Darvin era una vera sorpresa. Quell'umano bislacco probabilmente non aveva mai impugnato un arma per uno scopo diverso di quello di mostrarla ad un possibile acquirente. Il suo possibile potenziale offensivo era meno di zero, ma era quasi ossessionato dai meccanismi e dai rompicapi. Avrebbe avuto sicuramente il suo momento, ne era certo. Magari lo avrebbe temprato un pò quella avventura, chissà!.
Apoteki invece sarebbe stato un problema. Altezzoso si comportava come se fosse l'unico portatore della verità. Forse la sua pelle scura lo rendeva speciale agli occhi degli altri umani, ma lui era un nano. Questo umano lo aveva addirittura minacciato nella sede della sua compagnia, due volte. Il fatto che fosse una guida del luogo dove sarebbero andati, probabilmente lo avrebbe fatto arrivare alla prima destinazione di quel viaggio.

*continua*
 
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view post Posted on 2/5/2019, 10:42
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Viandante del Vento

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...era da un pò che non tornava a Calimport, quella notte l'aveva trascorsa al porto tra i fumi dell'ottima erbapipa Calishita.
Tra le urla di piacere delle sgualdrine che si intrattenevano col Bardo, ed il clangore dei boccali di birra che il Nano Glorin buttava giù come se non ci fosse un domani se ne andò a dormire con occhi lucidi e la mente aperta.

* Edd aveva accettato di accompagnare in una lunga spedizione i membri dell'Aquila di Sangue che li avrebbe portati tra il Calimshan ed i regni di confine del Chult. Conosceva abbastanza bene quei territori, in pochi sapevano che un periodo della sua vita lo aveva trascorso proprio a Calimport come cacciatore di taglie, ma la sua storia lì non era finita bene, e per questo cercava di rimanere quanto più in anonimato possibile. *

Avevano raccolto le informazioni necessarie da uno degli avventori in locanda, e facendo qualche domanda qui e là in giro per il porto. Tutti avevano sentito una forte scossa far muovere la terra. Ma c'era di più.

Qualcuno aveva parlato di un Chultan di un piccolo villaggio a sud est di Calimport. Qualcuno che avrebbe potuto sapere cosa stesse accadendo, o quantomeno darci ulteriori spiegazioni in merito.

Edd conosceva un attracco sicuro su cui dirigere la "Passera di Mare" ed è li che avrebbe condotto i compagni il giorno della partenza.

Avevano informazioni utili su cui indagare, ma la situazione non prometteva niente di buono...

 
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view post Posted on 2/5/2019, 16:07
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Sterminatore di Orchi

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Darvin mica lo sapeva bene perché stava lì, nelle giungle del Chult. Anzi, qualche tempo prima aveva appena una vaga idea di dove fosse, il Chult. Ci ripensava, mentre camminando tra la fitta vegetazione schiacciava continuamente le zanzare che lo tormentavano, tenendo nell'altra mano la sua fidata balestra a ripetizione.

Era passato una sera dalle Aquile per portare un regalo a Glorin, come ringraziamento per i vari ordini che gli aveva fatto e per gli utili consigli di metallurgia. Gli aveva fatto un paio di dadi in legno di Silverbark finemente intarsiati, con un bussolotto per lanciarli dello stesso materiale, sul quale aveva inciso dei motivi di fattura nanica; aveva passato ore a levigare il tutto alla perfezione, in modo che fosse lucido quasi come il vetro! Il nano lo ringraziò e lo invitò a fermarsi per una birra. Era impegnato in una riunione coi suoi compagni, stavano organizzando qualcosa di cui a Darvin non importava e che quindi non aveva minimamente seguito, soffermandosi invece ad osservare la qualità delle rifiniture dell'armatura d'argento di Glorin o perdendosi nelle venature del tavolo di Zalantar che lui stesso aveva piallato.

"Darvin, dovresti venire anche tu" -disse a un tratto il nano- "un falegname potrebbe farci comodo sulla nave". Probabilmente la frase non sarebbe stata sufficiente a distoglierlo dai suoi pensieri, se non avesse contenuto la parola "nave". Fin da piccolo il ragazzo vedeva navi andare e venire, dalla taverna dei suoi genitori al porto del Gate ed erano già diversi anni che lavorava alla ristrutturazione di una grossa barca malmessa che aveva ricevuto come pagamento di uno dei suoi primi lavori: un affare per il committente, che si era liberato di quel relitto, ma per Darvin era stato uno dei giorni più felici della sua vita. Il suo sogno più grande era riuscire un giorno a visitare Lantan, terra benedetta da Gond e patria della tecnologia più avanzata, affrontando il mare con la sua barca completamente rimessa a nuovo. L'aveva subito raccontato a Glorin, che gli aveva prontamente risposto, con noncuranza, "oh, magari passeremo anche dalle parti di Lantan, perché no... al ritorno, al limite, o per fare provviste...". Tanto era bastato a convincerlo e per tutta la lunga traversata in mare non aveva fatto altro che fantasticare su quando sarebbero approdati sull'isola degli gnomi; ci pensava la sera addormentandosi, la sognava la notte, faceva piani al risveglio e mentre, durante il giorno, controllava l'integrità dello scafo e oliava i meccanismi del timone. Non aveva mai prestato attenzione ai piani del gruppo, captando solo brandelli di informazioni (marinai scomparsi, seppie giganti, terremoti?) e pensando che comunque il suo compito non sarebbe andato oltre la manutenzione di quel vascello.

Calimport lo distolse un po' dai costanti vagheggiamenti sulla sua "terra promessa": non vi aveva mai messo piede e ne fu subito affascinato, per la particolarità dei luoghi e delle architetture e per la ricchezza e varietà di prodotti in vendita sui banchi dei mercati. Ma ancora viveva l'esperienza come un viaggio di piacere ed anche mentre il gruppo indagava in una taverna locale non aveva fatto altro che parlare delle sue passioni tecniche con uno di loro, oltretutto distraendolo.

L'arrivo nel Chult fu una sorta di trauma, sebbene provvidenziale. Giungla, caldo soffocante, zanzare, umidità. Luoghi alieni, gente del gruppo che improvvisamente si metteva a litigare, villaggi devastati e un ronzio che faceva perdere la testa. Lì gli fu chiaro che Lantan non l'avrebbe vista tanto presto, se mai l'avesse incrociata in quel viaggio; ma che comunque per vederla non doveva creparci, in quella giungla. Darvin non era uno stupido, sebbene alcuni, superficialmente, fossero portati a pensarlo; semplicemente la sua testa funzionava in quel modo, dedicava il cento per cento delle sue risorse ai suoi interessi, alle sue passioni e all'obiettivo corrente del suo lavoro. Così fece l'unica cosa che poteva fare: abbracciare la missione del gruppo come se fosse stata una consegna da portare a termine. Prese il suo fidato taccuino ed iniziò ad annotare meticolosamente ogni scoperta ed ogni incontro e affrontò il tutto come un complesso rompicapo che doveva risolvere. Col gruppo si trovava bene, erano bravi combattenti che lo facevano sentire al sicuro quando incontravano qualche mostro, mentre a debita distanza cercava di aiutarli con le sue cartucce di dardi avvelenati e le sue fialette esplosive; non capiva bene le dinamiche tra loro ma gli sembravano simpatici e bendisposti nei suoi confronti, tanto gli bastava. La scoperta di alcuni congegni che richiedevano la sua perizia tecnica fu il tassello finale che fece sintonizzare la sua testa sulla missione. Lantan l'avrebbe vista, un giorno, al più tardi come da programma originale, con la barca che lo attendeva al Gate ed era quasi pronta per il mare: ora però bisognava scoprire il segreto del Chult!


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Darvin a Calimport
 
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view post Posted on 3/5/2019, 09:54

Assassino di Briganti

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Chiesa ed esercito di Bane
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Approdiamo a Calimport in pieno giorno. La prima cosa ad accoglierci e' un sole cocente, misto all'odore tipico di un porto.
Appena scesi dalla nave, Himir si mette subito al lavoro spacciandosi per un mercante e chiedendo informazioni nel suo solito, affabile modo, spalleggiato da Glorin.
Io rimango rivolto verso il via vai di gente, osservandomi attorno e lasciandoli fare.
Ormai li conosco, so che faranno le giuste domande per sapere quale possa essere la nostra prossima meta.
Mentre parlano con una donna del posto, guardo cio' che mi circonda con una certa curiosita'. Una citta' denza dubbio particolare, edifici mai visti prima d'ora, alcuni palazzi hanno torri alte e slanciate con cupole d'oro in cima.
Anche i pochi alberi che riesco ad intravedere hanno una forma diversa da quelli che si vedono nei boschi.
La vegetazione sembra scarseggiare, in compenso la sabbia non manca.
Sembra che poco lontano da noi ci sia una sorta di mercato. Gente che urla i propri prodotti in uno strano accento, mentre altre persone si aggirano tra quelle che sembrano delle tende.
Dopo qualche attimo, ci dirigiamo verso una locanda poco distante dal porto, una di quelle di basso rango dove pare che gli alcolici siano a buon mercato e le donne dispobili.
Non serve molto affinche' Himir stia nuovamente parlando con un ubriaco locale, Raz sia gia' in un'altra stanza con non so quante donne e Glorin abbia davanti a se' qualche litro di birra.
Offerto, s'intende.
Prendo posto vicino ad uno dei nostri compagni di viaggio, Darvin; persona che suscita un certo interesse, lo devo dire.
Sembra piuttosto puntiglioso, ha sempre con se' una sorta di taccuino dove e' solito appuntare chissa' che.
Si capisce abbia una passione per le invenzioni, mentre mi mostra la sua balestra a ripetizione, tentandomi di spiegare come ne abbia perfezionato il meccanismo.
Il fatto di estraniarci dal discorso che Himir sta tenendo con l'ubriaco, non mi preoccupa poi molto. Il compagno ha un dono e lo sfrutta sempre al meglio, in ogni occasione.
E poi, credo che sia una cornice piu' naturale, che possa dare meno nell'occhio in caso di sguardi indiscreti.
A proposito di sguardi indiscreti, ci sono quei due Chultan, quelli che dovrebbero essere le nostre guide, o cosi e' stato deciso. Io avrei appoggiato di piu' l'idea di farli passare come schiavi, ma pare che quell'Apoteki non fosse troppo incline all'idea. La donna, invece, mi rende nervoso.
Non fa altro che fissarmi di continuo, le viene difficile nascondere il proprio disprezzo per i Thayan. Non che non ci sia abituato, ma ricevere sguardi sprezzanti nonostante sia qui per dare aiuto alla loro terra, anche se non per mio volere, mi fa provare un certo fastidio, come una sorta di prurito alle mani.
Saprei bene che farne di quei due, purtroppo pero', l'opzione schiavi e' stata scartata.
Una boccata di un fumo denso distrae il mio sguardo dai due selvaggi.
Edd sembra un tipo tranquillo, di poche parole compensate dai fatti. Da quello che ho potuto capire, e' qualcuno che si trova a suo agio nei boschi ed un esploratore e' quello che fa al caso nostro in terreni sconosciuti.
Sembra sia un tiratore come Darvin, fatta eccezione per l'arco, vediamo chi dei due sara' quello che dovro' proteggere di piu'. Dai modi di fare, punterei su Darvin.
Sembra che Himir abbia finito di parlare e domattina ci sara' un resoconto su cosa fare. Dopotutto, anche gli altri due vanno aggiornati.
Stanco dal viaggio e dal caldo, affitto una stanza sperando sia abbastanza lontana dalle urla di piacere del bardo e delle sue sgualdrine.
Il letto mi ricorda un po' la cella in caserma, ad Eltabbar.
Almeno qualcosa che sia riuscito a farmi ricordare casa.
 
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view post Posted on 3/5/2019, 11:51

Assassino di Briganti

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Il Chult

Sto invecchiando, ormai è evidente, non so altro modo per spiegare gli ultimi avvenimenti e le mie recenti illusioni. Tenere a freno un branco di comuni mortali non è mai stato difficile, non per me. Eppure ecco che mi ritrovo con due membri in meno della nostra squadra... Ma andiamo con ordine.

Il Viaggio verso il Chult è stato relativamente tranquillo. Il capitano della " Passera di Mare" è stato senza dubbio un'ottima scelta. Un uomo esperto e affidabile. Niente di cui preoccuparsi.
AL nostro sbarco su quella terra antica, ho preso immediatamente le redini del gruppo decidendo la formazione migliore per la nostra sicurezza. Ho inviato Edd in esplorazione mentre ho spiegato agli altro come saremmo avanzati. Io e Glorin alla testa del gruppo. Apoteki al centro, sotto la protezione di Krum e di Zhula. Mentre Darvin si sarebbe occupato di coprirci le spalle con la sua balestra. Tutto logico e semplice. Così come ho sempre preparato i miei compagni in tutta la mia vita. Persino nel Chult.
Apoteki è stato immediatamente una spina nel fianco. Sarà perché forse ho confidato troppo nelle sue conoscenze senza considerare il suo sciocco orgoglio...

Il Chultan ha criticato il nostro modo di agire, esprimendo il desiderio di avanzare in fila per uno. Logico in spazi angusti ma non in quella situazione. Krum e Glorin hanno sottolineato la necessità di seguire le mie istruzioni ed in tutta risposta il Chultan ha minacciato di morte il nostro Thayan..

" Prossima Parola, Dito Della Morte!"

Se si fosse limitato alle parole tutto sarebbe passato sotto silenzio. Ma provare immediatamente a lanciare un incantesimo su Glorin ha avuto un effetto esplosivo. Prima che potessi fare qualsiasi cosa, Il Nano ha attaccato l'incantatore travolgendolo in pochissimo tempo. Zhula, come era prevedibile, si è lanciata in difesa del compagno. Anche lei lo ha raggiunto in poco tempo.
Prima che potessi imprecare contro quella follia, Edd è comparso palesemente confuso con il sangue che gli colava dal naso.
Mi sono mosso in soccorso del nostro esploratore e nello stesso momento è apparso il Chultan di cui avevo sentito parlare. Palesemente preoccupato dalle condizioni di Apoteki e Zhula. Ci ho messo molto tempo a calmarlo e a fargli comprendere che non rappresentiamo un pericolo per lui. Il Druido ha aiutato le nostre guide ed insieme ci siamo diretti verso i ruderi di un villaggio, quello che il Druido ha definito come il solo posto sicuro.

Secondo il Chultan, quel futile scontro era dettato da ciò che affligge quella terra. Un qualcosa che ti entra dentro e ti costringe ad attaccare i tuoi stessi compagni. Il suo villaggio era stato distrutto da questo terribile flagello.
Per quanto la sua storia coincidesse perfettamente con i pochi indizi a mia disposizione, ho voluto immediatamente confrontarmi con Apoteki. Così ho estratto la mia spada e l'ho gettata ai piedi del Saggio Chultan, sottolineando il fatto che se avesse trovato la menzogna nelle mie parole avrebbe dovuto uccidermi e i miei compagni non sarebbero intervenuti.

Ma le parole di Apoteki non hanno fatto che accrescere la mia delusione per la fiducia che gli ho concesso. Giustificazioni e sciocca ipocrisia, ecco quello che mi ha colpito di più. Un bambino che si è offeso per non essere ascoltato, anche se ha ammesso che forse la sua minaccia a Krum è stata un errore. Ho scosso lentamente la testa, deluso da me stesso più che da loro.
Apoteki è un Chultan, membro di una delle tribù libere di questa terra verde e pericolosa. Credevo che il suo animo non fosse toccato dall'arroganza e dall'orgoglio della cosiddetta civiltà. Dei come ho potuto sbagliarmi tanto? Non ho considerato gli anni passati con i Kraken, dove sicuramente la sua mente, un tempo forte e libera, è stata infettata dalla sciocca condizione umana.

Il mio fallimento nel riportarlo alla ragione è diventato totale quando, insieme a Zhula, si è teletrasportato lontano, abbandonandoci in quella strana giungla che considero viva, come un immenso essere pensante e pericoloso.
Con Apoteki avevo un enorme vantaggio tattico. Non solo per le sue conoscenze ma sopratutto per la sua padronanza della trama. Senza un valido incantatore le nostre speranze di successo si riducono sempre più.

Raz ci ha raggiunto e questo depone a nostro favore. Benché sia folle e molte volte fuori controllo, la sua abilità negli incanti ci sarà utile. Spero solo che Ash riesca a raggiungerci al più presto. Senza di lei, potrei dover rinunciare al mio progetto e a questa missione.... e spiegare a Glorin il perché saremo costretti a restituire il cospicuo anticipo che ci è stato dato.....

Questo è uno scenario davvero terrificante!

 
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peace4peace
view post Posted on 4/5/2019, 12:07




Fuoco, sangue, sibili inumani misti a urla strazianti, clangore di metallo stridente e imprecazioni in punto di morte.



Ad occhi spalancati, stringeva ancora la lancia che teneva accanto, le nocche bianche per lo sforzo. Madida di sudore freddo, col cuore che martellava nel petto come se avesse corso per ore, guardava la fitta boscaglia nel silenzio della notte, spezzato continuamente da qualche fruscio inquietante o dal grido di un uccello esotico in lontananza. Lo sciamano le dormiva accanto, nell'incavo di un'enorme sequoia secolare, scelto come rifugio temporaneo prima di decidere cosa fare. La stanchezza alla fine aveva preso il sopravvento, lasciandola precipitare in un sonno tutt'altro che ristoratore. Da anni non sognava più la fine dei suoi giorni felici insieme alla sua tribù, spazzati via dall'incursione di un folto manipolo di schiavisti Yuan-Ti. Venduta come bottino di guerra ad un facoltoso mago rosso, aveva passato gran parte della sua giovinezza a servire e riverire uomini che disprezzava profondamente, per riceverne in cambio solo insulti e percosse, anzicchè scorrazzare libera tra gli alberi di quella terra che l'aveva generata: forte, indomita, ribelle.
Ne aveva rivisti tanti dalla sua fuga dalle terre orientali, evitandoli come una fiera selvaggia evita il cacciatore inesperto solo avvertendone l'odore in lontananza, ora però uno di loro era lì, di fronte a lei che non poteva nemmeno sfogare la sua rabbia repressa da tempo come avrebbe voluto, costretta a collaborare con chi l'aveva umiliata e vessata per anni, per impedire che la sua terra sanguinasse ancora, ferita dall'avidità e dalla sete di dominio di stranieri invasori senza scrupoli.
Sapeva di non essere ancora pronta per ritornare nella giungla, ma lo sciamano che parlava con gli spiriti dei suoi antenati le aveva chiesto aiuto e non si sarebbe rifiutata. Vedere però l'unico uomo in cui riponesse fiducia e rispetto a terra esanime, sotto i colpi di quei forestieri sconosciuti, aveva scatenato in lei tutto il risentimento accumulato in anni di agonia e frustrazione. Quell'incontro inaspettato però, aveva risvegliato in lei un'emozione latente, di cui fino ad allora non si era ancora resa conto fosse preda inerme: la paura, di qualcosa peggiore della morte stessa.
 
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view post Posted on 9/5/2019, 13:05
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Assassino di Briganti

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*Giungle del Chult, 200 anni prima, un uomo dal cranio tatuato, assieme ad alcuni assistenti, redige una lista di risultati, osservando qualcosa dentro uno strano sarcofago..*
"Primo giorno di prova con il numero 11, pare dare buoni risultati, il soggetto e' risultato adatto, potrebbe rivelarsi utile per trovare ciò che cerchiamo"
"Secondo giorno di prova con il numero 11, risultati incoraggianti, proseguire su questa strada, il soggetto sembra particolarmente adatto allo scopo finale"
"Terzo giorno di prova con il numero 11, strabiliante, abbiamo un contatto diretto, un contatto che ha cercato il soggetto di sua iniziativa, sembra propenso a collaborare"
"Quarto giorno di prova con il numero 11, il soggetto mi preoccupa, esegue le sue ricerche in modo minuzioso, collabora ai fini del nostro scopo, ma sembra avere una personalità inaspettata"
"Quinto giorno di prova con il numero 11, I risultati del soggetto sono ben oltre le più rosee aspettative, ma oggi per qualche motivo che non comprendo, uno dei miei assistenti è morto, un altro è diventato un vegetale, non nel senso botanico del termine..ho terminato io stesso le sue sofferenze"
"Sesto giorno di prova con il numero 11, la situazione sta sfuggendo di mano, nonostante non mi importi molto di questo posto sperduto e inospitale, il potere del soggetto è troppo grande, ho già perso molti assistenti, devo arginare il problema.."


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view post Posted on 9/5/2019, 17:49

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Il Cubo

I Yuan-ti custodivano questo strano cubo da un bel pò. Chissà perché poi abbiano voluto prenderlo per me resterà sempre un mistero. Lasciandoci alle spalle quei sibilanti cunicoli sotterranei, facciamo ritorno dal possente drago di rame.
La creatura ci informa che ciò che abbiamo recuperato è un antico sigillo, che se rimesso al giusto posto, potrebbe mettere la parola fine a questo delirio.

tesseract

Lentamente i pezzi di questo mosaico cominciano a prendere la giusta posizione.....

Il Forte

Il portone del forte è spalancato, come la bocca di un cadavere. Entriamo guardinghi ed in formazione. La magia di Ash ci protegge dal terribile flagello di questa zona.
Un uomo deambula verso di noi attraverso il cortile. Il corpo è coperto di ferite e presenta numerose menomazioni. Prima che possa decidere come agire, sentiamo un terrificante urlo alle nostre spalle. Un freccia parte rapide e colpisce il povero diavolo in un occhio. Il corpo cade grottescamente come una bambola di pezza. Mi volto e vedo Edd con gli occhi sgranati e l'arco in mano. Un leggero attacco di panico. Nulla di più. Per quanto abile è comunque un semplice essere umano.

Esaminiamo attentamente il forte ed una volta raggiunto il tetto, vediamo all'orizzonte la creazione di un incubo! Un'immensa orda di non morti che si trascina urlando sino alle porte del forte.

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Come una lenta marea invadono il cortile. Il Nano si volta verso Ash e sorridendo divertito le dice semplicemente:

" Vuoi che li raduni insieme?"

Ash annuisce comprendendo le intenzioni del compagno ed il nano si lancia per le scale. Senza dire una parola lo seguo immediatamente. Ho un debito con suo fratello. Anche se è davvero difficile mantenere la parola data per via dell'istinto suicida di Glorin. Facilmente prendiamo posizione al centro del cortile, con i volti verso l'unica entrata. Le armi in mano ed i nervi saldi. L'orda avanza lentamente, circondandoci con spietata accuratezza. Io e il nano siamo spalla a spalla, pronti a lottare. Selune rischiara per un attimo le nostre lame ed il gioco comincia....
Nella mischia tutto è veloce e rumoroso. Tranciamo carne già morta, facendo scempio dei nostri nemici. Mentre dal tetto Ash li costringe alle fiamme eterne con la sua calma fiamma. Krum è sempre al suo fianco. Pronto a intervenire in caso di pericolo.
Edd e Darvin ci supportano con i loro dardi e frecce. Uccidendo quelli che potrebbero prenderci alle spalle.
I minuti diventano ore. Le ore giorni. Sino a che il concetto stesso di tempo non ha più significato. Persi in questo limbo combattiamo per tutta la notte. Spietati come i nostri nemici.....

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Il sole sorge e l'orda si ritira. CI guardiamo in silenzio. Abbiamo vinto una battaglia e ci siamo presi il forte. Darvin ha persino riparato il cancello. Ma questo piccolo successo non vuol ancora dire nulla. La guerra è solo all'inizio....

L'apparizione

Esplorando i dintorni del forte alla ricerca di Cannella, abbiamo trovato un antico ingresso. Addentrandoci nella costruzione abbiamo scoperto una parte molto antica e abitata da fantasmi molto particolari. Non erano consapevoli della nostra esistenza e si comportavano ancora come nella loro antica vita.
In quegli oscuri cunicoli illuminati da una tetra luce verde, la nostra mente, benché non più protetta dalla magia di Ash, non è stata in nessun modo attaccata da quell'osceno flagello mentale che affligge la superficie.
Ci siamo fermati un secondo per decidere il da farsi ed ecco che abbiamo avuto il nostro primo incontro con quello che, probabilmente, è il nostro avversario.
L'apparizione si è avvicinata con fare curioso a Krum. Sembrava confusa, distante. Totalmente all'oscuro del suo passato e della sua identità. Ha chiesto a Krum togliere l'elmo. Quando ha constatato che il nostro compagno non possedeva i classici tatuaggi dei maghi Thay è andata su tutte le furie ed ha provato ad attaccare la mente di Krum con il suo potere.
Ma il Thayan ha dimostrato di essere davvero degno del suo popolo, resistendo stoicamente a quell'attacco mentale.
Proseguendo nella nostra esplorazione abbiamo trovato un'antica sfera.

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Dopo averla esaminata, Ash ci ha informato che l'oggetto ha il potete di difenderci dall'influenza mentale dell'essere. Ci tornerà sicuramente utile. Sopratutto visto che sembra possedere anche la capacità di far regredire gli attacchi.... Come ci ha dimostrato il nano nella sua ennesima carica priva di prudenza.....


La Berriera

L'idea di Ash di utilizzare la magia per oltrepassare la barriera è stata un completo fallimento. Non solo abbiamo perso alcuni incanti ma anche le mani, che si sono disintegrate una volta entrate in contatto con la superficie dell'ostacolo.
Darvin è stato quello più scosso. Perdere l'arto lo ha privato del suo talento di artigiano. Edd si è appoggiato disperato alla parete di pietra. Senza mano non può impugnare l'arco. Arrivando persino a definirsi "inutile".
Ash è rimasta turbata per la perdita della sua perfetta bellezza e Glorin si è limitato a fissare il moncherino in stupito silenzio.
Io sono rimasto calmo come sempre. Un pò per via del fatto che fin dalla mia giovinezza ho subito di peggio, ma sopratutto grazie alla mia esperienza. Nei lunghi anni passi al servizio di Garos era già capitato. Possedere un oggetto capace di rigenerare le ferite è terribilmente utile in missioni pericolose come queste.
Quando i miei compagni hanno compreso questa fortuna hanno riconquistato la loro calma e abbiamo potuto proseguire il cammino.

Cannella


Cannella è una fata, o qualcosa di simile.

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Abbiamo trovato la sua minuscola casa e la sua piccola ma letale lama. Di lei nessuna traccia. Il drago non credeva possibile che potesse essere assoggettata al flagello, per via dei suoi innati poteri. Anche se, la possibilità della sua caduta, ha fatto si che per un attimo un velo di preoccupazione ne oscurasse gli occhi.
Se riusciamo a trovarla, avremo sicuramente una maggiore visione di insieme.

Riflessioni

Il drago e Jermin hanno parlato sia di una sfera che di un cubo. Mi chiedo se l'oggetto che abbiamo rinvenuto nelle rovine sia il primo. Dovrò scoprirlo il prima possibile....

Conosco i Thayan e la loro cultura abbastanza bene, avendo servito per uno di loro. Nulla ferma un mago rosso quando è concentrato su uno studio o un obiettivo preciso.
Dai dati in mio possesso posso immaginare un piccolo scenario:

Tantissimi anni fa uno o piu maghi del Thay hanno studiato qualcosa che era sigillato in quel sarcofago, liberando forze che non sono riusciti a controllare. Suppongo che questo studio abbia portato alla morte di molti di loro per sigillare nuovamente quel potere e nasconderlo sottoterra. La cosa che mi preoccupa di più è proprio quest'ultima parte. Se antichi e potenti maghi rossi hanno sigillato questa cosa invece che distruggerla, è possibile che sia immortale?
Arrivati ai giorni nostri deve essere successo un qualche avvenimento che l'ha risvegliata. Potrebbe essere stato il terremoto. Ma non ne sono sicuro. La scossa sismica può essere sia la causa che la conseguenza della liberazione. Con il suo potere ha spinto Jermyn a rimuovere il sigillo e a liberarla. Anche questo dettaglio prova la vastità del suo potere

L'apparizione delle rovine sembra più spaesata di noi. Credo che sia cosciente unicamente del suo potere, senza avere memoria alcuna del suo passato o dello scorre del tempo. Ha studiato Krum così come un bambino studia un giocattolo nuovo. La sua collera nel non trovare i tatuaggi è stata come quella del bambino davanti ad un regalo poco gradito.
Credo che abbia vaghi ricordi della sua libertà passata e dei Thayan che l'avevano liberata, ma non ho trovato nelle sue azioni alcuna logica o un disegno preciso. Credo che, per quanto potente, abbia una mente semplice e priva di memorie passate, a parte qualche sporadica immagine. Il che rende imprevedibile ogni sua mossa ma sopratutto mi impedisce di scoprire maggiori informazioni. Sono convinto che potrebbe ucciderci in qualsiasi momento. Se non lo fa è perché non abbiamo destato il suo interesse.


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Non riesco a comprendere ancora le origini di questa cosa. Cosa era prima di diventare questo flagello? Un mago Thayan? qualche creatura magica particolarmente potente? Forse è stato sempre questa cosa. Una specie di parassita che infetta e corrode ogni cosa.
Il suo potere mi affascina. La possibilità di annichilire le menti, di portare il caos nell'ordine naturale. Devo parlare con Glorin e chiedere cosa ricorda dei pochi attimi in cui era sotto l'influenza della cosa. Basta pensare alle menomazioni degli uomini del forte. Alla tragica fine di molte navi. I cervelli impilati...
Ma certo i cervelli! Non ci avevo pensato. In effetti qualcosa di logico sembra esserci nelle sue infantili azioni. Sembra che cerchi disperatamente qualcosa e, non avendo alcun tipo di sentimento o freni inibitori umani, lo cerca in ogni cosa che cattura il suo interesse. Siano esse Navi, villaggi, forti oppure persone e scatole craniche....
Ma anche qui giungo ad un punto morto. Come posso comprendere qualcosa che non ragiona come noi? Il cui intelletto, pur nella sua semplicità, segue scopi completamente estranei?
Forse un modo ci sarebbe. Ma sono pronto a pagare un costo enorme pur di comprendere?


Edited by carebas - 9/5/2019, 19:09
 
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view post Posted on 10/5/2019, 12:04

Assassino di Briganti

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La cosa e' ironica: ci lasciamo alle spalle due Chultan e, tramite un portale, siamo nel Chult. E quando l'ironia sembra possa aver raggiunto il culmine, arriva il ritrovamento di un buco. Un largo cratere ai margini della giungla. Un potente sigillo magico, spezzato ed un sarcofago vuoto.
La cosa mi toccherebbe tanto quanto aver visto i due selvaggi a terra in una pozza di sangue, se non fosse per il fatto che il sigillo e' stato fatto da qualcuno proveniente dal Thay, la mia terra. Lontana da questo posto infestato dal caldo umido e dagli insetti che di continuo ronzano, pungono e succhiano tutto quello che riescono, appena ti si attaccano da qualche parte.
Proseguiamo il cammino in questo luogo inospitale nella nostra solita formazione con l'aggiunta dei due tiratori, Edd e Darvin. Ci stiamo dirigendo alla ricerca di un cubo, dopo aver salvato un hin amico di un drago dalle scaglie ramate, dal quale abbiamo appreso che il sigillo possa essere vecchio di almeno duecento anni.
Arriviamo al luogo indicatoci: gradini e colonne di pietra creano l'entrata a questo antico tempio, pervaso da costanti ed inquietanti sibili. Riusciamo ad intravedere il portone di pietra che conduce all' interno, quando veniamo attaccati in massa. Rettili, serpenti, creature striscianti escono da ogni breccia o fenditura presenti nella vecchia pietra.
Lo scontro e' lungo ed intenso ed ora siamo circondati da cadaveri: serpenti smezzati, scuoiati, decapitati o semplicemente uccisi. Bocche semiaperte con lingue biforcute penzolanti adornano la scena, mentre osservo i corpi di alcuni mostri mezzi uomini e mezzi serpenti. "Yuan-ti" vengono chiamati, creature che vivono raccolte in tribu' lontane dalla civilta' e che adorano divinita' estranee alle nostre.
Visto il luogo ed avendo conosciuto un paio dei suoi abitanti, la cosa non mi sorprende.
L'incursione nel tempio ha portato i suoi frutti ed ora il cubo e' nelle nostre mani, per cui lasciamo quel luogo e la scia di cadaveri dietro di noi.
Lo portiamo al drago, nello stesso punto in cui ci eravamo lasciati "E io che ci dovrei fare con questo?"
Perfetto...
Mi estraneo dalla discussione limitandomi a fare la guardia e guardare i dintorni insieme a Glorin, mentre comincio a pensare che l'unica utilita' di quel drago potrebbe derivare da quelle splendide scaglie, fuse alla giusta temperatura.
Dopo un po', sbatte le possenti ali lasciandoci al calar delle tenebre con un paio di informazioni in piu'.
E' qui che la giungla ha dato il meglio di se' in senso di accoglienza: non-morti in putrefazione hanno cominciato ad uscire da ogni dove, affiancati da troll manipolatori della trama. Tra un'ondata e l'altra, decidiamo di proseguire in fila, due a due, restando vicini al proprio compagno protetto da un Cerchio Magico contro il Male.
Sembra che questo incanto possa proteggerci da quel fastidioso ronzio che pare possa rendere le persone distruttive sia verso gli altri, che a se' stesse. La magia protettiva sembra funzionare, per ora.
Abbiamo due scelte: trovare un'altra amica del drago, una certa Cannella, o trovare forte Beluarian. Non passa molto affinche' le alte torri del forte vengano notate oltre gli alberi, per cui decidiamo di partire da li'.
Dopo aver esplorato il perimetro arriviamo al cancello aperto, accolti da un angosciante mancanza di rumori.
Giunti poco oltre l'entrata, un uomo ci viene incontro minaccioso, agitando malamente una spada. Una frazione di secondo dopo, qualcosa mi sibila vicino all'orecchio sinistro.
Non faccio in tempo a girarmi per capire, che vedo una freccia piantarsi nell'occhio del soldato. Ora mi giro e vedo Edd che impreca, sopraffatto dalla tensione. Peccato per la mano tremula, altrimenti sarebbe stato un centro perfetto.
Comunque, esaminando il cadavare, si capisce che non avrebbe avuto vita lunga. Qualcuno si e' divertito a mutilarlo e ricomporlo, non curandosi potesse sviluppare delle infezioni. Credo che, nonostante l'errore, Edd gli abbia risparmiato una fine atroce.
Di sicuro ha fatto una fine migliore di quella decina di uomini ai quali e' stato tolto il cervello, che ora giace assieme a quello degli altri, in piazza d'armi.
Entrati nella cucina, veniamo assaliti da un tanfo orrendo, dovuto a tutte le provviste andate a male. E' qui che arrivo alla conclusione che il posto e' abbandonato, anzi, che sono tutti morti.
Mentre ispezioniamo i piani superiori, rifletto su come possa un forte pieno di soldati addestrati farci trovare i resti, anzi meno di quelli, di dieci persone.
Che fine hanno fatto gli altri?
Non faccio in tempo a porre la domanda, che da est sentiamo provenire dei rumori esterni. Saliti sul tetto, vediamo ghoul e ghast ammassarsi ed entrare dal cancello aperto.
Probabile che riescano a sentire l'odore di carne fresca. Himir e Glorin scendono, io rimango con la nostra incantatrice e i tiratori nel caso uno o piu' di quegli abomini riesca a trovare una via verso i piani alti.
I due al piano terra cominciano a fare un macello ammassando corpi su corpi, i dardi e le frecce abbattono alcuni scappati alle lame di Himir e del nano, Ash finisce con un paio di palle di fuoco. Alle esplosioni i miei occhi si spalancano, osservando la forza purificatrice di Kossuth.
L'arrivo dell'alba ha un effetto intimidatorio sul resto dei non-morti, che battono in ritirata.
A volte, non e' male rimanere a guardare una scena che possa essere, un giorno, cantata da qualche bardo.
Darvin riesce a riparare il cancello, io brucio il vessillo del Pugno Fiammante.
Oggi, il forte e' reclamato dall'Aquila di Sangue.

*Poche ore dopo*

Una barriera.
Un campo di energia sconosciuta sbarra la strada verso la gola tra le montagne, cosi' cerchiamo un passaggio verso ovest, dove troviamo l'ingresso di una caverna.
Sistemiamo i goblin che la occupano, per scoprire un'altra entrata che scende verso il basso.
Spiriti e fantasmi infestano i sotterranei. Molti sono ostili, mentre alcuni non sembrano nemmeno accorgersi della nostra presenza.
La definizione di Glorin calza a pennello, quando li ha definiti "imprigionati nel loro tempo".
Si scende ancora.
Ora siamo in una specie di labirinto cosi' umido che il soffitto gocciola e i muri sono vischiosi. Stiamo per addentrarci, quando all'improvviso qualcosa appare.
Una figura non molto distinta, che fluttua a mezz'aria. L'unica cosa che riesco a distinguere sono le braccia.
Sono cosi' preso a guardarlo, che non mi accorgo di essere guardato a mia volta. Mi indica, dice di avvicinarmi a lui. Non ha una bocca, le sue parole mi arrivano nella mente.
Sento come un impulso di avvicinarmi, voglio scoprire cosa sia, cosi' procedo lentamente verso l'apparizione, incurante delle voci altrui.
In un attimo mi e' davanti e mi intima di togliermi l'elmo, che sfilo con la mano libera rimanendo a fissare la sagoma. Mi studia in modo irrequieto e mi chiede le mie origini prima di perdere il controllo, domandandomi in maniera sempre piu' frenetica dove sia il mio tatuaggio, anzi, "le righe".
Non faccio in tempo a spiegargli di non essere un Mago Rosso o un Cavaliere Thayan, che comincia a formulare un incantesimo. La formula risuona nella mia testa, i movimenti delle braccia ricordano qualcosa che ho gia' visto recitare e che ho gia' letto sui libri: Regressione Mentale.
La mia mente accusa il colpo, ma resiste. La cosa mi altera non poco, lascio cadere l'elmo e brandisco il falchion a due mani, ma il fendente arriva poco dopo la sparizione di quell'essere.
Cerco di calmarmi. Mi chino a raccogliere il mio elmo, quando qualcosa gli cade sopra: una goccia di sangue, che scivola poi sul metallo. Mi tocco il naso, sto sanguinando. Mi appoggio al muro appena in tempo per sentire il liquido caldo uscire anche dalle orecchie. Davanti a me, i miei compagni sembrano svanire...

SPOILER (click to view)

Dove mi trovo?
Cos'e' questo posto? Cos'e' questo buio?
Sembra di stare all'interno di un enorme vaso.
Mmh? E questi? Crani rasati, tatuati, tuniche.
Parlano tra loro, poi mi guardano, confabulano.
Mi indicano.



...ricompaiono davanti ai miei occhi, mentre Himir agita la mano per constatare che io sia lucido.
Non dico nulla, tutto quello che succede dopo e' come se fosse passato in secondo piano.
Che cosa ho visto? Stavano veramente indicando me, o erano anch'essi bloccati nel loro tempo?
Che cosa ha portato un gruppo di Maghi Rossi cosi' lontano dal Thay?
Qualunque cosa sia, mi sento in dovere di scoprirlo.
Che ci possa essere qualche reperto Thayan vecchio di centinaia di anni?
Se cosi' fosse, lo devo trovare. Troppi anni sono passati e cio' che era del Thay, nel Thay dovra' tornare.

Edited by Belzac - 5/10/2019, 09:51 PM
 
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view post Posted on 10/5/2019, 18:41
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Lord of the Sfig

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CITAZIONE
"Ho sentito una volta un saggio dire che è nella natura delle zanzare, pungerti ed essere fastidiose. Bene, sarà come dice lui non lo metto in discussione. La mia natura è quella di non avere rompicoglioni addosso, per questo le schiaccio in anticipo"



Arnast Duvalle, battipista


*La storia secondo gli occhi di Glorin*

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Neanche trecento metri percorsi. Quattrocento a voler essere proprio ottimisti, ed era iniziato il delirio. Appena sbarcati nel punto concordato con la loro nave, iniziò una lite con la loro "guida". Avevano imbarcato quel dannato Chultian a Baldur's gate, doveva essere un valido aiuto per barcamenarsi fra quelle maledette giungle, ma si era dimostrato da subito il più fastidioso. Aveva iniziato a minacciarli nella loro sede al gate, aveva continuato nel viaggio, ed aveva pensato che il seguito naturale fosse farlo anche una volta giunti a terra.
Glorin sapeva che chi abbaia è perchè non vuole o può mordere. Tuttavia l'amico era un dannato stregone, a quanto si diceva anche mezzo necromante, un brutto soggetto quindi. Però se il tuo potere è nelle parole, io spero che tu le sappia usare. Minacci per primo un mio compagno di ucciderlo con un potente incantesimo, e POI come se quello non fosse abbastanza cosa fai? mi lanci un incanto addosso?. Amico, se vuoi vedere il tuo dio non hai che da chiedermelo. La mia ascia reclamava il suo sangue da come mise il primo passo in questa storia. Fu accontentata a miglia e miglia di distanza. L'adamantio restava un ottimo alleato contro un incantatore. Bastarono due colpi per far finire subito la storia. Ovviamente la sua guardia del corpo provò a vendicarlo. Le brave guardie del corpo però agiscono prima dell'inevitabile. Farlo dopo vuol dire soltanto andare a fare compagnia al cadavere. Ed infatti...
Appena sbarcati e già senza guide. Un ottimo inizio non c'è che dire. Fortuna volle che incontrarono quello che doveva essere il contatto locale, una sorta di druido. Li portò ad un villaggio, il suo. Il posto era intatto ma vuoto, come se la gente lo avesse abbandonato di colpo per una qualche ragione. Stando al racconto dell'uomo, tutto iniziò con un possente terremoto avvenuto miglia a sud est da li. Da quel momento in poi la situazione iniziò a degenerare. Edd, che era andato in perlustrazione in direzione opposta, tornò con le orecchie sanguinanti e confuso. Qualcosa, e non si riusciva a capire cosa, offuscava la mente in quella direzione, ed il suo potere era ampio. Tanto da friggerti il cervello, o se non ci riusciva comunque farti molto male.
Serviva una qualche specie di incantesimo per evitare di girare come degli idioti per colpa di..boh! qualcosa!
Almeno adesso erano rimasti incantatori degni di questo nome. Ash quando non faceva la bimba capricciosa sapeva il fatto suo. Il bardo non era da meno, ma mi tagliassero la barba come ad un elfo se mai un giorno glielo dirò.

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Partirono da quel posto con più domande che risposte. Cosa avrebbero trovato nell'epicentro del terremoto?. Era collegato in qualche modo agli eventi che si stavano scatenando ma soprattutto chi cazzo glielo aveva fatto di andare fino a li?. Si inoltravano fra strani alberi bestie curiose ed un caldo da uccidere fino al luogo indicato. Qui cominciarono le sorprese. Mentre cercavano di capirci qualcosa fecero conoscenza con l'auto nominato guardiano del posto, un drago di rame. Il bardo e lui ricordavo molto bene l'incontro con una creatura del genere, e questa volta optarono più per il dialogo. Un dialogo utile, sicuramente. La creatura li informò loro che qualcosa era uscito da quel posto, e quello che era fuori uscito era imprigionato in un misterioso cubo che un suo assistente, un hin (perché ovviamente in quel posto fare le cose fatte come si dovrebbe era fuori luogo) stava trasportando al sicuro.
Bene, altro giro ed altra corsa si doveva andare alla ricerca di un hin. In una giungla fitta come la barba di suo cugino. E no non era un complimento, quel nano era tutto un pelo!.



Fortunatamente però avevano con loro un battipista degno di nota, ed anche se con qualche difficoltà Edd riusci' a trovare la traccia del suo bersaglio. Lo rintracciarono giusto in tempo per salvargli il culo. Il fesso si era fatto circondare da un variegato gruppo di creature. Un paio di asciate, ed il silenzio fu ripristinato. Himir si occupò di parlare e spiegare la situazione. Saltò fuori che il cubo non era più in suo possesso, perchè un gruppo di Yuan-ti glielo aveva rubato. Ora che fai, non te ne vai a caccia di uomini serpente in uno dei peggiori buchi di culo del mondo?. Ovvio che si!!... Moradin che gruppo di pazzi...

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Seguirono le tracce di quelle immonde creature fino ad un gruppo di rovine, li sopraffatte le guardie si fecero strada ed entrarono. Nel cortile, perchè li si fermarono. Un passaggio che non era difficile da non notare bloccava loro il ingresso. Vederlo era un conto ma capire come fare ad aprirlo...
Darvin era la chiave di volta però. Lo aveva fortemente voluto, e sebbene come combattente valesse un mezzo calzino bucato, come uomo di ingegno non era secondo a nessuno. Solo l'idea di scoprire come aprire quel congegno gli fece brillare gli occhi. Fu lui a trovare il modo di aprilo ed a portarli dentro. In quello che doveva essere i resti di uno strano tempio trovarono quello che cercavano, e per poco la morte fra trappole possenti creature ed un caldo micidiale.
Il cubo era li, ma era vuoto. Un ottimo risultato. Quella volta Correllon deve avere avuto un mancamento per tutte le bestemmie che gli ho tirato. Con le pive nel sacco, ed un cubo utile come un ascia per un elfo tornammo dal drago.
Il drago allora ci consigliò di trovare una sua "strana amica" ad ovest di li, in direzione del friggimento di cervello. La cosa curiosa che la creatura si senti' in dovere di descrivere la sua amica come strana. Quando l'assurdo ci si mette riesce ad essere imbattibile.
L'aiuto degli incanti di Ash impedi loro di impazzire. Dopo poco si trovarono ad un bivio, il forte o questa tipa, Cannella. No, neanche aveva più la forza di fare commenti pungenti sul nome. Il cammino fu interrotto solo da un paio di assalti di creature non morte, cosa che non faceva ben sperare sulla situazione degli attuali abitanti della fortezza. Si optò dunque per quel posto come prima tappa. Li un..boh..manco saprei definirlo...vivo per sbaglio forse? gli venne incontro i nervi di Edd saltarono e con loro gli occhi dell'essere. Fine dei giochi. Pazienza dai! Darvin fu spedito a cercare di capire se il meccanismo di chiusura era agibile, e poco dopo si misero ad ispezionare il luogo. Difficile da dire se era più interessante il fatto che fosse vuoto come la testa di un elfo, o l'aver trovato una stanza dedita a strane operazione chirurgiche. Ovviamente la pila di cervelli abbandonata in cortile era un discorso a parte. La prima cosa che mi venne in mente, e che unisse queste due simpatiche attività erano delle creature che contendevano alla razza eletta, il dominio del sottosuolo. Stupidi mangia cervelli!!!
Bisogna dire però che di tempo per riflettere ce ne fu poco. Un orda di non morti sciamò per il cancello aperto, si non lo avevamo chiuso, e vennero a cercarci.
Nulla che non si potesse gestire senza un pò di vantaggio tattico. Corse a radunarli nel cortile, mentre coperto dalla magia di resistenza Ash e gli altri avrebbero dato supporto dall'alto. Il fatto che il suo compagno Himir era al suo fianco, era scontato come il susseguirsi del giorno e della notte. Spalla a spalla si batterono e vinsero. Il silenzio tornò ad essere l'unico padrone di quel posto.
A questo punto, dopo aver tolto l'inutile vecchio vessillo ed essersi rammaricati per non aver portato il loro, si recarono alla ricerca di Cannella.
Da questo momento in poi le cose di fanno confuse. Trovarono un passaggio chiuso da un muro di forza, faceva male alla testa anche solo avvicinarsi. Poi videro una casetta su un albero, ed un passaggio per un dungeon. La cosa più ovvia era quella di mettersi a cercare la tizia. Quella più ovvia, loro scesero in quel buco di culo di posto. E non fu neanche una cattiva idea.

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Fra quelle giungle poteva forse mancare un dungeon? un misterioso sotterraneo? ovvio che no!!!. Giusto un paio di piedi messi sul quel suolo dimenticato dagli dei, e si capi che la pensata sulle prime non sembrava delle migliori. La testa iniziava a fare sempre più male, e l'incanto che li proteggeva per poco non esplodeva per lo sforzo di aiutarli. Tolti di mezzi gli attuali abitanti del posto, niente di che, scesero al secondo livello. Qui si imbatterono in un, boh essere? che sicuramente era confuso ma interessato al contempo a loro. No, non è del tutto corretto non a loro, ma a Krum!!...Quasi avesse visto un lontano parente, lo studiava ponendo domande senza senso. Sembrava perso nei suoi non ricordi, perchè non sapeva chi era e cosa facesse li. Un paio di battute però fecero pensare a tutti che aveva avuto a che fare con i conterranei di Krum, o meglio con la parte peggiore di loro. Cercava nel compagno le tracce del suo essere un mago.
Ricapitolando avevano questa creatura senza memoria, collegata ai maghi rossi in qualche modo, in un posto sperduto, che voleva a tutti i costi delle risposte. Amico mio, ma secondo te se sapevo le risposte mi sforzavo a fare le domande?. Tentò di friggere il cervello del Thayan, non ci riusci' e scappo via. Di bene in meglio. Fra una bestemmia e l'altra, si accorsero che in quel livello i poteri di Ash erano bloccati. Nello scoprire la cosa festeggiarono la cosa con la testa che stava per esplodere. Letteralmente. Capirono però che qualcosa a nord, non è che li stava chiamando, ma sembrava creare una specie di corridoio sicuro. Non senza difficoltà trovarono un oggetto. Una specie di palla, che come gli si furono avvicinati li aiutò a schiarirsi la mente. Come della pure acqua di fonte dopo una giornata di deserto, li salvò. Grazie al suo potere riuscirono ad uscire indenni da li. Beh, devo dire che un mostro mi attirò fuori dalla sua protezione e gli altri dicono che mi ritrovarono a sbavare sopra un goblin che stavo cercando di masticare. Io non ricordo nulla di questo, quindi è la loro parola contro la mia!!!
Usciti da li, la strega studiò l'oggetto e si convinse che servisse a svuotare la mente. A memoria la sua amica Kaia, quanto voleva che anche lei fosse li con loro!! gli aveva parlato di un incantesimo del genere. Si convinsero che li avrebbe aiutati ad attraversare la misteriosa barriera che ostacolava il loro passaggio.
Ci provarono, ed ottennero uno splendido risultato. TUTTI persero una mano nel tentare di attraversarla, perché si lo fecero tutti inseme.
Scene di panico avvennero. Fra chi piangeva disperato come Ash, chi bestemmiava strane divinità umane come Krum, chi come Edd se ne stava in un angolo dicendo di essere inutile, si distinguevano solo Darvin che stava vincendo una ipotetica gara con una statua su chi fosse più immobile, lui ed Himir. Il colpo fu forte ma i poteri degli oggetti rigenerativi che entravano in azioni riuscirono a mitigare la botta.
Impiegarono una eternità ma fecero lavorare la magia rigenerativa e tornarono nuovi o quasi. Alla fine da ispezionare restava solo quella strana casetta su un albero. Una casetta arredata, come se li ci vivesse una fata...

e andiamo...
 
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view post Posted on 12/5/2019, 21:59
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Sterminatore di Orchi

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*** E' sera, il gruppo sta riposando in un anfratto sicuro. Darvin si rannicchia seduto nel sacco a pelo ed estrae una specie di libro rilegato in pelle. Poi tira fuori una sfera in acciaio intarsiata che alla pressione di un rilievo fa scattare un'apertura nella parte superiore e si rivela un insolito calamaio. Vi immerge uno stilo ed inizia a scrivere. ***






Yarick! Non sai quante ne sono successe da quando abbiamo lasciato Calimport! Aspetta, non ti avevo detto che avevamo lasciato Calimport. Anzi nemmeno che avevo lasciato il Gate!

Vabbè, insomma, sai messer Glorin, quel nano delle Aquile di Sangue... ha insistito perché andassi via con loro per una missione in barca! Io ero tutto bello contento perché mi piaceva l'idea di riprendere un po' dimestichezza con la navigazione e perché mi aveva detto che forse passavamo da Lantan! Ci pensi?! <segue frase scritta in rune Dethek>!!!

Ma invece siamo sbarcati a Calimport. Che però è affascinante, eh! Vedessi che posto esotico, con un mercato stracolmo di roba di tutti i tipi e colori! Ci devo tornare assolutamente, a far spesa di reagenti e materie prime. Ma comunque, non è quello il punto. Al punto ci sono arrivato molto dopo, ché mentre loro chiedevano in giro io pensavo ad altro. A dire il vero quando ho capito più o meno com'era la storia eravamo già in mezzo a una giungla, in un posto che si chiama Chult del quale finora avevo sentito solo parlare ma non avevo idea che fosse così... verde. E afoso.

Insomma, comunque il succo della storia è che un tizio Hin (che è tipo un discepolo di un drago grossissimo che pare di metallo) ha preso un cubo da una sorta di sepolcro e il bello è che non sa nemmeno perché. Viene fuori che questo cubo era una specie di sigillo che teneva a bada QUALCOSA e da quando l'hanno tolto la gente lì intorno dà di matto. Anche noi abbiamo avvertito un ronzio forte in testa, che aumentava andando in una direzione e non faceva pensare. Tornando in direzione opposta il ronzio cessava. Per fartela breve il gruppo ha deciso di recuperare il sigillo e cercare di capire come rimettere a posto le cose. Già è vero, non ti ho detto nemmeno chi sono questi del gruppo. A parte messer Glorin, di cui ti ho già parlato, ci sono:

- Himir, un amico suo coi capelli scuri che la prima volta che lo vedi pensi che è uno che ti potrebbe tagliare la gola di nascosto ma poi è simpatico e ci sa fare un sacco con la gente;
- "il bardo", che non mi ricordo bene come si chiama perché lo chiamano quasi sempre "bardo" oppure (soprattutto Glorin) con qualche insulto, però nonostante che scherzi sempre e abbia la fissa delle donnacce fa degli incanti notevoli e mi sa che non lo odiano davvero;
- Krum, uno del Thay che però non è un mago come quelli dell'Enclave anche se è pelato come loro. E' grosso e mena forte, mi ha difeso più di una volta e ogni tanto ci ho chiacchierato;
- Edd, che era venuto al negozio una volta ma non me lo ricordavo. Un tizio che parla poco ma si muove veloce e si nasconde un sacco bene, segue le tracce e spara più veloce lui con l'arco lungo che io con la balestra a ripetizione;
- L'incantatrice delle Aquile, che chiamano "Ash" e ci ha raggiunto a un certo punto con quegli incantesimi che usano per viaggiare. Non ci ho parlato per niente ma mi pare che anche lei sappia il fatto suo, ha fatto ardere un mucchio di non morti che ci volevano per cena. Cioè a un certo punto ci ha anche fatto perdere una mano a tutti ma mica apposta, pensava che una magia di un artefatto che avevamo trovato ci avrebbe protetto da una strana barriera luminescente e invece no. Fortuna che gli altri avevano degli oggetti magici che ti facevano ricrescere gli arti! Ti giuro, una cosa incredibile! Io ero lì paralizzato dal terrore, con tutta la vita che mi scorreva davanti, tutti i miei progetti che andavano in fumo... niente più intagliare, miscelare, scolpire, montare, avvitare... addio Diavoleria, addio Automatico, insomma pensavo che se fossi morto forse sarebbe stato meglio... e un attimo dopo guardo in basso, sento che mi fa un sacco male ma mi stanno spuntando le dita a vista d'occhio! Fortuna che stavo con loro, Yar! Va bè che se non ci stavo ero al Gate. Ma insomma.

Poi c'erano due tizi Chultan ma appena siamo arrivati dalle parti loro hanno litigato con Glorin e Himir e sono andati via ma non stavo ancora seguendo e non so dirti bene perché.

Ora stiamo cercando una tizia amica del drago pure lei che si chiama Cannella e mi sa che è una fata o comunque è tanto tanto piccolina. Penserai che sono impazzito, io che a malapena uscivo dal porto e che ho imparato a sparare quattro colpi solo per non crepare sulla strada per la miniera! Ma nonostante tutto ho visto un sacco di cose affascinanti e a viaggiare si impara un bel po'. Poi il gruppo dice che gli serve il mio aiuto (già un paio di volte gli ho dovuto riparare o mettere in funzione dei congegni!) e mi sento abbastanza sicuro con loro (buttano giù certe bestie che non ti immagini come fosse semplicissimo). E poi dobbiamo scoprire bene cos'è successo veramente, che finora mica ci abbiamo capito tantissimo, e lo sai che non sopporto i problemi non risolti.

Ora devo andare a riposare un po' e non ti posso raccontare bene il resto, ma ne sono successe tante altre. Poi ti dirò, ora dormo.

Darvin
P.S. spero di no, ma se dovessi crepare prima ti racconto il resto da Gond, va bene? Però spero di no ché poi Mamma ci rimane male
 
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view post Posted on 17/5/2019, 11:01

Assassino di Briganti

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Chult

Forte del pugno ora reclamato dall'aquila di sangue


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I miei compagni dormono, recuperano le forze per l'impresa che ci attende. L'alba è ancora lontana ed il sonno mi sfugge. Troppi pensieri per la testa. Molte domande hanno avuto risposta grazie a Cannella, una fata resa folle dagli esperimenti Thayan di 200 anni fa.



La Pixie ci ha permesso di entrare nella mente del numero 11, un luogo buio e oscuro dove abbiamo potuto raccogliere tutte le informazioni che ci servivano. A quanto pare gli antichi maghi rossi avevano svolto terribili esperimenti su diverse creature per farle evolvere e permettergli così di scovare L'Uluu Thalong, una misteriosa essenza che si dice sia la personificazione della giungla stessa. Un essere di tale forza che chiunque lo abbia incontrato ne è stato divorato.
Il numero 11 è il loro più grande successo e al tempo stesso la loro condanna. Il suo potere ha toccato livelli tali da costringere i suo creatori a sigillarlo. Anche qui i miei sospetti si sono rivelati esatti. A quanto pare la creature è a tutti gli effetti immortale. Per cui cannella, che si è rivelata il numero 10 benché non ne abbia ricordo, ci ha suggerito il piano di azione.
Dovremmo entrare nel vulcano, sconfiggere i servitori della creatura ed affrontarla. Nell eventualità di un nostro successo, dovremo sigillarla nuovamente e successivamente far collassare il vulcano con una pozione preparata dalla fata.

Prima di essere trasformato nel numero 11, la creatura era un cervello antico dotato di immensi poteri psionici.

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In passato, mentre servivo Garos e la sua causa mi sono trovato a fronteggiare una creatura simile. Ci salvammo per un soffio ed i miei compagni erano forse i migliori nei loro campi. Ma adesso? In definitiva sono tutti giovani e con poca esperienza. Possiamo davvero sperare di uscirne vivi? Se Tymora è con noi forse abbiamo una possibilità. Ma dovremo sfruttare al meglio le nostre risorse.

Glorin è il mio punto fermo, la nostra roccia. Conosco alla perfezione la sua abilità in battaglia, i suoi pregi e i suoi difetti. Uno dei migliori guerrieri che io abbia mai incontrato. Speriamo solo che per una volta utilizzi la prudenza e non si lanci a testa bassa contro il nemico. Se lui cadrà diminuiranno le nostre speranze.

Ash stessa non dovrà soccombere. Il suo potere è l'unica cosa che può permetterci di isolare le nostre menti dall'influenza di 11. La sua magia potrà fare la differenza. La mia pupilla è finalmente al centro di una missione. Saprà sfruttare la sua importanza?

Il Bardo è il Matto. Rappresenta l'imprevedibilità nel nostro mazzo di tarocchi. Fra tutti è forse quello in cui ripongo maggior fiducia. Il suo cuore puro è la nostra garanzia. Farà tutto ciò che è in suo potere per portarci fuori da quell'inferno...

Krum avrà forse il compito più importante di tutti. Dovrà tenere in vita la nostra incantatrice, contro ogni tipo di minaccia. Se saprà tenere a bada il suo sciocco orgoglio di Thayan e utilizzerà la testa come gli ho insegnato saprà sicuramente cavarsela egregiamente....

Edd è silenzioso ed ha un ottima mira. Ma nella sua giovane vita non ha ancora incontrato l'orrore che si cela affamato nel buio. Dovrà mantenere i nervi saldi, restare concentrato sull'obiettivo. Le sue frecce potranno rivelarsi un ottimo vantaggio. L'importante è che la sua mano resti ferma e la sua mente lucida.

Darvin è stato utile sino ad ora. Nel suo piccolo non si è mai tirato indietro e la sua incredibile curiosità lo rendere sempre coraggioso e forte. Ci sa fare con la balestra e con i congegni. Speriamo solo che i suoi nervi tengano.

Questi sono i pochi vantaggi che abbiamo. Se agiremo come una squadra, in una singola e perfetta formazione, forse riusciremo ad avere la meglio. Devo solo credere in loro. Avere fiducia nella loro reale forza.

Gli anni passati sui campi di battaglia mi hanno insegnato che il reale potenziale di un individuo emerge una volta raggiunto il baratro. Io stesso sono migliorato in scontri da cui non sembrava esserci uscita. Sono convinto che anche loro faranno lo stesso.

Se c'è anche una sola possibilità di vittoria non ce la faremo sfuggire.

Noi siamo l'aquila di sangue.





Edited by carebas - 17/5/2019, 17:23
 
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view post Posted on 17/5/2019, 14:05
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Viandante del Vento

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Erano passati giorni da quando Edd si era unito in questa folle spedizione con le Aquile di Sangue. Era successo di tutto.

Era stato soltanto una volta prima d'ora nel Chult, assieme alla sua vecchia compagnia Zuhla che gli aveva spiegato un bel pò di cose in merito alla "Jungla" e alle Tribù che la popolavano. Ma mai si sarebbe aspettato di ritrovare quella situazione mistica ed inquietante allo stesso tempo.

Avevano finalmente deciso dopo giorni di indagini, investigazioni e combattimenti, di trovare riposo in quel forte un tempo custodito dai soldati del Pugno Fiammante distaccati nel Chult, ma ormai desolato e decisamente abbandonato.

Trovare Cannella non era stato facile. Per fortuna il Bardo era stato in grado di usare una tra quelle sue migliaia di pergamene che si portava dietro affinchè riuscisse a localizzare tramite la Magia la posizione della piccola fata.

Una tribù locale l'aveva catturata. Ecco perchè di lei non ve n'era nessuna traccia nei dintorni.

Per fortuna il gruppò escogito un ottimo piano di infiltrazione ed evitare un massacro di autoctoni che Edd difficilmente avrebbe digerito.

Fu di nuovo la volta del bardo che grazie ad alcune sue pergamene riuscì ad alterare tre di loro affinchè somigliassero in tutto e per tutto a membri delle tribù locali.

Riuscirono ad infiltrarsi senza dare minimamente nell'occhio e le buoni doti oratorie del Bardo riuscirono a far ottenere quella che sarebbe stata Cannella, mentre Himir ed Edd tenevano il gioco fingendosi cacciatori totalmente devoti al silenzio.

Dopo aver riportato quello che sembrava essere a tutti gli effetti un sasso, ma che in realtà si era rivelato essere Cannella trasformata, nella sua casetta sull'albero tornarono al forte per riorganizzarsi.

Cannella non era affatto normale. Sembrava essere fuori di testa, ed Edd la teneva continuamente d'occhio affinchè non giocasse brutti scherzi; ma insisteva affinchè ci addormentassimo per scoprire la verità su ciò che stava accadendo. Una verità vecchia di 200 anni.

* e fu cosi che un sonno profondo li colse *



* Edd ed altri del gruppo che non riusciva a distinguere si ritrovarono a fluttuare attraverso ricordi di un'altra persona. Numero 11. Non riuscivano a parlare ma potevano vedere e percepire. Assistettero agli esperimenti ad opera dei Maghi Rossi del Thay su alcuni soggetti. Riuscirono persino ad interagire con alcuni di loro. Il più potente era proprio lui. Il Numero 11, di cui i ricordi, adesso il gruppo ne venne messo a conoscenza tramite la visione indotta dal potere di Cannella. Già proprio Cannella, che altro non era che il numero 10.

Riuscirono comunque ad ottenere molte informazioni durante la visione. Il Numero 11 era colui che avrebbe dovuto trovare l'Uluu Thalong. Edd non aveva ben capito di cosa si trattasse ma uno dei soggetti aveva detto: "è l'essenza stessa del Chult". Che cosa avrà voluto dire? *


Quando ripresero conoscenza e si svegliarono dal profondo sonno visionario in cui erano caduti il gruppo aveva finalmente molte più risposte. Ma Edd ancora non riusciva a comprendere cosa fosse questo essere: l'Uluu Thalong di cui aveva sentito attraverso i ricordi di Numero 11. Ma di una cosa era certo.

"Andare fino in fondo significava affrontare delle profondità e delle creature con cui mai si era misurato. Tutto questo lo avrebbe cambiato, e forse, lo stava cambiando già...."



 
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