Faerûn's Legends

Il cammino di un nuovo zhentilar...

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Haytram
view post Posted on 27/10/2006, 02:18




Imoden e Darkivaron camminavano verso i cancelli della città, si fermarono lì davanti quando sentirono una guardia inveire contro qualcuno.
''Non ti lascerò gironzolare a lungo, straniero!''. Un uomo con una tunica pesante e uno spadone sulle spalle era appena entrato in città camminando a passo spedito.
Ci volle poco prima che i due uomini di Zhentil fermassero il mal capitato.

[...]

Seduti dinanzi al bancone della locanda, i tre uomini discutevano tranquillamente in compagnia di un boccale di birra ciascuno.
I loro abiti erano inzuppati di pioggia e qualche goccia cadeva ancora dalle loro armature lucide.

L'uomo che era entrato in città non era uno straniero. Si chiamava Ian Blackheart e non tornava a Zhentil Keep da circa 7 anni. Suo padre era stato uno zhentilar, e a quanto raccontava, Imoden pensò anche a qualche incarico presso la Rete nera.
Ian sembrava intenzionato a seguire le orme di suo padre, era stato affidato a un sacerdote dell'Oscuro Signore e ora voleva servire la città come meglio poteva.

[...]

Imoden, Darkivaron e la nuova recluta della guardia cittadina, erano all'arena cittadina.
Il capitano delle guardie sedeva sugli spalti mentre ispezionava l'arma usata da Ian e dava qualche lieve nozione sul combattimento che aveva appreso dai suoi precedenti insegnanti.
''Voglio vedere cosa sei in grado di fare.'' disse infine ad Ian, e poi, rivolto a Darkivaron ''Soldato, ti sei appena proposto come sfidante.''.

I due combatterono, e il vincitore fu ovviamente Darkivaron.

Imoden decise di affidare la nuova recluta Ian, a Darkivaron, in modo da poter osservare entrambi.

Il primo incarico dato a Ian fu quello di portare 10 teste di briganti che infestano le foreste di Zhentil Keep.
Fu rapido nel suo incarico e riportò quasi subito le teste dei furfanti.
''Ben fatto, porta le teste davanti ai cancelli di Zhentil Keep ma lasciale fuori dalle strade, così che chi entra e chi esce dalla città, veda bene come funzionano le cose.'' disse Imoden alla recluta.

image

[...]

''Hai quattro settimane di tempo per far diventare Ian un degno uomo di Zhentil Keep e un soldato dell'Oscuro Signore. Non tollererò nessun tipo di fallimento, e ogni sua azione si ripercuoterà su di te, per prima'' disse il Capitano a Darkivaron.
Con quel gesto, intendeva fare di Ian un soldato e di Darkivaron un soldato ancora più degno di portare le insegne.
 
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Lucas Leonheart
view post Posted on 27/10/2006, 10:42




Finalmente scorgevo di nuovo le nere mura della mia natia zenthil keep 7 anni erano passati da quando ancora adolescente fui allontanato per volere di mio padre.
"non posso proteggerti, torna qui quando saprai farti valere" mi disse mentre un vecchio sacerdote dell oscuro mi portava via su un vecchio carretto.
7 anni trascorsi a shadowdale.
[...]
Come prima cosa, superate le guardie, come sempre molto diffidenti, con chi ritengono uno straniero; usando le tintinnanti parole magiche di alcune monete d' oro, mi diressi al tempio; dove incontrai l' ex governatrice cui essendo anch essa un ministro del culto dell oscuro rinnovai tutta la mia disponibilità a servirlo ricevendo in cambio un medaglione che ne raffigurava il simbolo.
[...]
Poco dopo incontrai quelli che erano sicuramente 2 zenthilar le stesse insegne che mio padre orgogliosamente portava cingevano le loro armature.
[...]
Dopo una breve discussione in locanda sulle mie intenzioni di seguire le orme di mio padre e molte domande da parte del capitano Imoden, quest ultimo si convinse della mia motivazione dandomi una possibilità.
[...]
Il mio compito era abbattere 10 banditi nei boschi circostanti.
Nulla di più facile per me che insieme al mio maestro avevo passato 7 anni fra i boschi di shadowdale e imparato molte delle arti proprie di quelle genti.Nutrito di addestramenti militari e dogmi del mio signore oscuro.
Da un amico poco raccomandabile avevo anche imparato l arte del travestimento mentre dal guardiaboschi locale quella di seguire le tracce nei boschi.
Quei bifolchi ne avevano lasciate telmente tante che stanarli fu un gioco da ragazzi.
[...]
Raccolte le loro teste portai il mio lasciapassare nelle fila delle reclute al capitano, che soddisfatto della celerità nello svolgere l ordine mi disse di completare il compito infiggendo quelle teste ai margini della strada che conduce all ingresso di zenthil.
[...]
Palo dopo palo, testa dopo testa il mio compito era compiuto.

Tornai dai due per poi congedarmi.
Darkivaron disse:
"riposati bene recluta avrai molto da fare domani"
Salutai utilizzando lo stesso saluto che prima avevo visto loro scambiarsi e mi diressi sfinito in locanda.

Attached Image: teste.JPG

teste.JPG

 
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Darkivaron
view post Posted on 27/10/2006, 14:04




Quel giorno pioveva a dirotto, e Darkivaron non si era ancora ripreso da una brutta tosse che lo perseguitava dal suo ultimo viaggio a Waterdeep.
Mentre pattugliava le strade di Zhentil con il suo capitano, e meditava su quanto avrebbe potuto giovargli uno stufato caldo, i due Zhentilar incontrarono un uomo che Salas già aveva avuto modo di conoscere, un tale Ian Blackheart.
Ricordava vagamente che gli aveva raccontato di essere nativo di Zhentil, ma di mancare dalla città da molto tempo, e che avrebbe voluto riottenere la cittadinanza.
Imoden, notato che gli altri Zhentilar lo trattavano in malo modo, come tutti gli stranieri, si avvicinò per appurare la sua identità.
Constatato che non era pericoloso, ma sembrava anzi desideroso di mettersi al servizio della città, venne invitato a seguirli in locanda, dove avrebbero potuto continuare la discussione, e sopratutto rifocillarsi e stare al caldo.
Mentre Darkivaron mangiava lentamente uno stufato, pregando dentro di sè Bane di mettere fine a quella dannata tosse, Ian raccontò loro di essere vissuto sino ad allora a Shadowdale, e di essere stato allevato da un chierico di Bane, e usando delle parole che lo impressionarono favorevolmente , disse di essere stato "nutrito di sola Fede e Spada".
Il Biondo Zhent continuò affermando che voleva mettersi al servizio della nera città in qualità di Zhentilar. " Per ora ", disse, rivelando uno spirito ambizioso, proprio di ogni vero Banita, cosa che fece sorridere Salas. Ciò che invece lo irritò fu sentire quelle parole in bocca ad uno sconosciuto che ancora non aveva dimostrato il suo valore, considerandole tra l'altro una mancanza di disciplina...ma non lo diede a vedere.

Su comando del Capitano, poco dopo, il terzetto si spostò nell'arena della Nera Città, dove le abilità di Ian sarebbero state messe alla prova da Darkivaron. Su richiesta del capitano, egli evitò di colpire troppo duramente l'aspirante Zhentilar, concentrandosi invece sul respingere i suoi colpi, e tentando di disarmarlo.
Blackheart non si fece cogliere impreparato, mantenendo la sua presa sull'arma, e riuscì a ferire il suo avversario una volta, prima di essere costretto a fermarsi per le troppe ferite subite.
Dopo aver verificato che l'addestramento del candidato era già a buon punto, Imoden decise di affidarlo a Darkivaron, affinchè ne sviluppasse tutte le potenzialità, facendone un vero soldato, nel corpo e nello spirito, e minacciandolo che se non vi fosse riuscito sarebbe stato lui stesso, in primo luogo, a sopportare le conseguenze dell'inettitudine del suo allievo, cosa che non fece certo trepidare di gioia lo zhentilar, il quale tuttavia, annuì stoicamente, ripetendo con convinzione una frase che aveva pronunciato già centinaia di volte..."Sarà Fatto".
Neanche Ian sembrò troppo contento di essere affidato a Darkivaron, guardando il guerriero con uno sguardo poco convinto, forse per la tosse che lo tormentava, o forse per i suoi modi eccessivamente gentili, che molti in passato, facendo un grosso errore, avevano scambiato per debolezza o servilismo.

Salas decise che l'addestramento sarebbe stato duro, e che non avrebbe preteso da lui niente di meno di quello che avrebbe preteso da se stesso.
Aveva quattro settimane per insegnargli tutto ciò che sapeva, e per migliorare l'unica qualità di cui quel guerriero tanto promettente sembrava ancora non avere: la disciplina.
Considerando la situazione nella sua interezza, tuttavia, non potè fare a meno di sorridere pensando al fatto che ricopriva ora il ruolo che tempo prima Imoden aveva ricoperto nei suoi confronti...
 
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Lucas Leonheart
view post Posted on 14/11/2006, 12:56




Tre settimane erano ormai passate da quando sotto la guida del soldato darkivaron, Ian continuava il suo addestramento, da allora già più di una volta aveva dimostrato quanto valeva durante gli incarichi che di volta in volta gli si presentavano. Aveva più volte accompagnato il suo capitano e ser darkivaron nella scorta al tesoriere Velkar, notti e notti passate a rendere sicure le strade e i boschi circostanti la città come ordinato dal suo capitano, in tutto questo riusciva ancora ad allontanarsi di tanto in tanto per un esplorazione qua e là e per uccidere qualche orchetto, per poi ricavarne pelli, con cui guadagnare qualche soldo, d altronde ormai la sua armatura era più che logora, sembrava quasi un mosaico ridotta come era.
Quella sera infatti ser Imoden e darkivaron non mancarono di notarlo più volte.
Ian più di stringersi nelle spalle non poteva, era davvero difficile mettere da parte qualche soldo in quel periodo.

Quella stessa sera ser Imoden volle constatare di persona quanto il lavoro di darkivaron con Ian stesse procedendo bene sia a livello psicologico che fisico.

Sotto il profilo psicologico Ian sembrava un perfetto zenthilar già ora, la fede nel suo oscuro signore era piena e incondizionata, dalle sue parole si evinceva chiaramente che avrebbe dato la propria vita senza batter ciglio se il suo signore l' avesse voluto.

La parte fisica invece fu constatata nell' arena cittadina. Il capitano sottopose con l aiuto di ser darkivaron la recluta a svariate prove approfittando al contempo per impartirgli di volta in volta tutti i consigli e i trucchi utili nelle varie situazioni.
Alla fine sia ser darkivaron che Ian erano ridotti davvero male, ognuno aveva dato il meglio di se, sperando poi che un bravo guaritore li riuscisse a rimettere a posto.

Ser Imoden alla fine sembrò soddisfatto e prima di congedare i due rivolto a Ian disse
"non so quanto ti abbia detto darkivaron delle prove ma sappi che questa è la settimana decisiva, sii pronto a tutto"

Poi rivolto a darkivaron
"Soldato naturalmente se la recluta fallirà anche tu finirai col seguirla nel fallimento"

"non fallirò signore!" lo interruppe la recluta!

"lo spero, lo spero davvero....per ENTRAMBI!" concluse il capitano.
 
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Lucas Leonheart
view post Posted on 11/6/2007, 08:57




*la settimana decisiva*

Le quattro settimane stavano giungendo al termine Ian insieme a Darkivaron già più e più volte avevano dimostrato fede e valore nel servire Zenthil e il loro Signore eppure ancora una prova anzi forse "LA" prova attendeva il giovane Ian.
Quando era in missione apprendeva le arti della guerra e le regole per essere un buon soldato, quando era libero dagli ordini impartitigli dal capitano studiava i dogmi dell' oscuro signore.

*La prova finale*

Quella sera rientrava dalla sua solita ronda per fare rapporto, si recò presso la caserma ma, non vi trovò ne il capitano ne il suo maestro Darkivaron per far rapporto. Entrato e salutato la guardia di turno venne richiamato subito da quest' ultima
G:<<recluta recati subito a Shadow Dale il capitano vi attende>>
Salutai come si conviene a un soldato la guardia e in gran fretta partii alla volta di ShadowDale con il mio fidato destriero Kuma.
Che fosse giunto il momento? le 4 settimane sarebbero scadute quella notte possibile che fosse finalmente giunto il momento? questi erano i pensieri che Ian portava con se mentre cavalcava nella notte verso ShadowDale.
[...]
Al suo arrivo come sempre poche furono le spiegazioni dategli dal suo capitano, il suo maestro e il cancelliere.
Come si conviene ad ogni soldato poche e concise istruzioni da eseguire
Sembrava ci fossero dei disertori, dei maledetti codardi in fuga e che il mio compito sarebbe stato quello di andarli a stanarli in una caverna dove sembrava si fossero rifugiati.
La missione però si svolgeva in modo atipico Ian sarebbe dovuto andare avanti mentre gli altri sarebbero stati alle sue spalle.
I pensieri di Ian stavano diventando certezze; quella missione sarebbe stata la SUA prova beh se così doveva essere le teste di quei maledetti codardi sarebbero stati il suo lasciapassare nell' esercito della nera città.
[...]
Le prime stanze di quelle grotte si dimostrarono poca roba per le robuste braccia di Ian eppure a tratti gli sembrava di scorgere ombre che continuavano a girargli intorno. L' avanzata della recluta continuava con discreta facilità fino a che a un certo punto non più ombre ma voci che rimbombavano nella sua testa quella caverna infestata di non morti ora gli parlava. Una voce nella sua testa lo invitava a unirsi a loro. Ma loro chi? le voci continuarono a tormentarlo ancora per un po mentre Ian si spingeva sempre più in fondo in quelle maledette grotte che si rivelarono contenere un intera città sotterranea. Purtroppo però dei traditori nessuna traccia. Invece in quella grotta la quantità di essere appartenenti alla non vita continuava ad aumentare sempre più. Più e più volte la terra sotto i suoi piedi tremò ma Ian aveva un compito da portare a termine e l avrebbe fatto.Esplorò attentamente tutto il complesso a nord ovest ma non vi trovò nulla apparte orde di non morti.
Avrebe provato a esplorare l altra parte delle gallerie ora ma proprio mentre tornava a lpunto d' ingresso tre uomini in completa armatura dell' oscura città gli si parò di fronte.
Pochi secondi lo spadone sguainato Ian si stava già per lanciare sui tre. Uno però gli intimò di fermarsi e togliendo l elmo si rivelò essere il suo mentore.
D:"non c è tempo per spiegarti Ian mettiti in formazione qui sembra essersi risvegliato qualcosa di tremendo dobbiamo uscire al più presto di qui"
Ian:"agli ordini"
furono le uniche parole che il soldato pronunciò mentre si disponeva in gruppo compatto insieme al suo mentore il suo capitano e un elfa che spesso aveva incontrato in città.
La via del ritorno non fu facile una voce rimbombava nella caverna minacciandoci e facendo sorgere dal terreno schiere di non morti.
La buona tattica e l' affiatamento ci permetterono però di uscire vivi da quel posto.
Purtroppo però All' uscita Ian scoprì che il tesoriere aveva perso la vita in quelle caverne.Nel nome dell' oscuro qualunque cosa vi fosse in quelle caverne lui l' avrebbe vendicato.

Come sempre poche parole per descrivere quella che sembrava fosse l' ennesima minaccia per quel gruppo di zenth.
Sembrava che i Demoni avessero un sadico gusto a venire a cercarli, di quei tempi infatti non era il primo...purtroppo.
[...]
*Demoni e minacce*
Tornati a zenthilkeep e invocato l aiuto di un sacerdote di Bane Velkar potè tornare nel mondo dei vivi.
Il capitano Imoden, velkar, e il suo mentore darkivaron aiutati dall' elfa volevano mettere alla prova la giovane recluta purtroppo però a questa il destino volle aggiungere un maledetto Demone.
La serata d' altronde si rivelò un calderone di eventi inattesi, nemmeno il tempo di sfuggire all' ennesimo demone che mentre ci riprendevamo in locandauna donna dai capelli rosso scarlatto si avvicino a Darkivaron consegnandogli una pergamena per poi sparire scappando nelle tenebre di zenthil.
Ian da buon soldato non cerco di carpire più notizie di quelle che gli altri uomini di zenthil gli dissero ma sembrava che quella pergamena contenesse una lettera riguardante darkivaron, un patto, un altra minaccia alla sua vita questa volta
Una risatina solco il viso del soldato di zenthil.
[...]
Poco dopo però i 5 si diressero verso l arena La prova di Ian non era ancora conclusa ultime e decisive prove di abilità con la spada e di fede lo atteserò in quell' arena.
Ian le superò tutte dimostrando fede e determinazione a diventare finalmente uno Zenthilar.Anche qui un altra incognita uno spettatore inaspettato sedeva tra i banchi degli spalti. Un semplice cittadino pensai...non era così e ne avemmo tutti la conferma quando sparì in una nuvola enorme di gas scuro.
Era stata una notte di giubilo per lui ora che le insegne della nera città gli cingevano le spalle, proprio come cinsero quelle di suo padre.
Mentre Imoden gliele consegnava il pensiero di Ian era per suo padre morto per esse "Padre sono tornato sono stato valutato e risultato degno come te"
Purtroppo però sembrava che vi fossero giunte al contempo più e più minacce proprio ora che Ian aveva intrapreso il cammino di suo Padre.
Quella notte la passò al tempio ringraziando l' Oscuro ma già da domani avrebbe avuto molto da fare il giovane ZENTHILAR!


[gdroff] Vorrei ringraziare Velkar, Imoden, Darkivaron, Nei e i GM per le parti a sorpresa magari nemmeno concordate che hanno reso la serata davvero splendida. Grazie davvero![gdroff]
 
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4 replies since 27/10/2006, 02:18   215 views
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