Faerūn's Legends

Recitare a Zenthil Keep, Cercando di mantenere la testa sul collo.

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Elianto Dae
view post Posted on 24/10/2007, 10:27




- Elohim -

Si era ripromessa, dopo la rappresentazione a Waterdeep, di mettere da parte lavori cosģ faticosi come l'organizzazione di spettacoli teatrali.
Ma poteva dire di no a quella grossa somma di denaro offerta dal generosissimo Darkivaron?
Ovviamente no.

Ora Zhentil si stava riprendendo dai traumi conseguenti alla battaglia contro le forze di Clatus.
Sicuro, quindi, che questi famosissimi Giorni della Scure sarebbero stati indetti quanto prima. Bisognava darsi una mossa.

Gli attori c'erano: Garret e Maja avevano esperienza, si vedeva chiaramente, nulla di cui lamentarsi.
Jacques, il folle Jacques, non era da meno e, grazie al suo smisurato ego da primadonna, avrebbe attirato a sč le eventuali ire di tutta una cittą di fanatici religiosi, quindi era perfetto per l'occasione. Del resto era l'Esca lui.

Il tempo dunque stringeva, c'era da organizzare le prove, rivedere il copione, pensare agli effetti scenici, e trovare altre idee geniali che avrebbero convinto il generosissimo Salas a pagare ancora di piu'.


Edited by Elianto Dae - 25/10/2007, 13:17
 
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Darkivaron
view post Posted on 25/10/2007, 11:55




"Cavalier, dame e soldati,
sull'Argine ancor ritrovati..."



Il Teatro Dell'Argine....un tempo l'orgoglio e il centro della cultura a Zhentil Keep.
Conosciuto in tutto il Mare della Luna e oltre, fortemente voluto dall'ormai da tempo defunto Lord Orgauth.

Darkivaron ricordava chiaramente, quando da bambino, veniva portato li ad ammirarne gli spettacoli: Spettacoli comici, satire, cose che in modo stupefacente portavano allegria e ironia persino in un luogo come la Nera Cittą.
Irriverenza, sfacciataggine e blasfemia verso tutte le divinitą del Faerun,tranne il Nero Signore ovviamente, erano ciņ che caratterizzavano quegli spettacoli...
Gli attori inscenavano, mettevano in risalto le contraddizioni, le debolezze e le ipocrisie degli dei...e il popolo rideva.
Rideva dei falsi dei, e vedeva il mondo per quello che era...


Dopo anni di guerre e devastazioni, il luogo era ormai in disuso, ma nč Darkivaron nč altri si erano dimenticati della sua bellezza.
Forse, riportarlo a quel che era non sarebbe stato possibile per ancora molto tempo...Ma riportare in scena spettacoli come quelli che venivano rappresentati tra le sue mura, si...e il Maestro D'armi, aveva deciso di contribuire in qualche modo a questo, impiegando i suoi soldi in qualcosa che avrebbe riportato alla luce una delle poche cose che avevano allietato la sua infanzia.

Un'Abile scrittrice girovaga, Rina, era sta assoldata per comporre un'Opera, un'Opera che sarebbe stata rappresentata probabilmente durante i Giorni della Scure, come avrebbe poi proposto a Lord Velkar.
Era stata pagata profumatamente: Salas amava stupire tutti quelli che lavoravano per lui elargendo grosse somme di danaro, un pņ per vanitą e perchč lo divertiva vederli che sgranare gli occhi pervasi dall'aviditą, ma sopratutto perchč sapeva che somme notevoli e la promessa di ricompense ancor pił grandi avrebbero comprato la fedeltą e spinto a lavorare meglio la maggior parte di loro.
Il suo lavoro, infatti non era stato male.
Il risultato non era solo comicitą terra terra con contenuti ambigui e un pņ volgari, atti a svergognare apertamente i tre soggetti principali, come si era immaginato al principio, ma qualcosa di pił leggero e raffinato che sarebbe servito ugualmente, e forse anche meglio, allo scopo.

Ora, poteva solo sperare che la donna che aveva assunto per mettere in scena l'opera, si rivelasse efficiente quanto quella che la aveva scritta.
Elhoim, il suo nome. Finora, aveva mostrato professionalitą e inventiva.
Al momento di pattuire il compenso, udendo l'ammontare della cifra corrisposta ad attori e sceneggiatori in un luogo ove la cultura era al primo posto come la Splendente...somma probabilmente gonfiata un pņ oltre quello che era realmente dalla donna, spinto da patriottismo e arroganza, le propose il Doppio della somma senza battere ciglio, a dimostrare che Zhentil era tanto generosa con chi se lo meritava, quanto spietata con nemici e traditori.

Restava da vedere cosa sarebbe venuto fuori da quel fiume di platino che continuava a uscire dalle sue tasche.
Se fosse andata bene, forse, sarebbe stato solo il primo di una lunga serie di spettacoli...

 
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Cloud83
view post Posted on 25/10/2007, 12:38




Qualche tempo prima...

"Vestitini neri che i puzzoni usano solo quelli...
Una balestrina che non si sa mai...
Un pugnaletto che non si sa mai davvero...
Un po' di tintura nera per i miei bei capelli rossi, sigh! Meno male che con l'acqua se ne va!
Ecco pettinarli e' piu' difficile eh...
E sistematina anche alle orecchie, pure se son coperte, sempre per il non si sa mai!

TAADAAA Sono Riiiiiinaaa!"


Agitando le braccia Taria si guardava tutta contenta nello specchio. Doveva andare a Zhentil Keep per indagare, perche' toccava sempre a lei non lo capiva proprio.
Si avvio' lasciando Trottolino nella stalla e prendendo in prestito un altro cavallo.
Le mura di Zhentil erano li', ed erano brutte. Tuttavia Rina ci entro' tranquillamente risponendo con garbo alle solite domande degli Zhentilar.
Gironzolo' un po' in citta' alla ricerca di qualcuno che chiaccherasse, poi quando inizio' a fare buio si diresse alla locanda dove vide quel volantino.


"Sembra fatto apposta per me... ma sono qui epr altri motivi... ma che male c'e' a guadagnare qualche monetina?"

Lascio' una risposta, che condusse da lei niente di meno che il maestro d'armi di Zhentil Keep. L'aveva gia' visto altre volte, ma fiduciosa del suo travestimento continuo' a parlare tranqullamente con lui.
Penso' attentamente ai pro della cosa...

"Monetine... copertura piu' solida... monetine... ho avvicinato un pezzo grosso emagari gli scappa qualche informazione... monetine... tanto devo star qua lo stesso, almeno faccio qualcosa... e non dimentichiamoci delle monetine!"

Alla fine accetto' il lavoro, una bella operetta satirica, era un po' che non ne scriveva ed era quasi contenta. Si fece portare da Darkivaron ad un'altra locanda, in una zona piu' tranquilla. Li' arrivata in camera si mise subito al lavoro, canticchiando e scrivendo le prime cose che le venivano in mente. Ci impiego' qualche giorno ad ultimarla, ed era uscita pure carina!
Tutta felice se ne usci' per le strade, rimettendo la maschera di timida incertezza di Rina, alla ricerca del suo compenso. Peccato che quella recitina non l'avrebbe resa famosa, e non l'avrebbe neanche mai vista inscenata... Ma le monetine erano in arrivo e tanto bastava!
 
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2 replies since 24/10/2007, 10:27   156 views
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