Faerûn's Legends

Sangue Innocente..., Nascita di una ferita inguaribile...

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Dyrel
view post Posted on 24/10/2007, 02:42




Era stata una giornata davvero buona...

Herc Tantris, guerriero e artigiano al servizio di Gond, si era recato di buon ora quella mattina, alla foresta che costeggiava Calimport, per incrociare le armi con i banditi che spesso infestano quella zona...e ne era uscito quasi indenne...

Poi si era diretto nei pressi della nera città...ed era riuscito non solo ad incontrare il leggendario Darkivaron Salas...ma addirittura a farsi dare una lezione di scherma da lui...

E nel tardo pomeriggio...decise di fare un salto nei pressi di Baldur's Gate per dare al setaccio i negozi locali alla ricerca di un regalo per un vecchio amico...


Da un gesto gentile...nacque l'orrore...

"28 platini per una piastra di rame non ti pare un pò troppo?"

Uno dei mercanti locali aveva a disposizione in magazzino alcune splendide armature di piastre in rame, il regalo ideale per il suo amico...

"24 forestiero e non cercare di assottigliare ulteriormente il prezzo! Sono praticamente l'unico che vende merce simile!"

Il cavaliere passò la mano dietro al mantello per estrarvi poi un sacchetto pieno di monete di platino, lo aprì a malapena, finse di darvi una contata rapida e lo lanciò sul bancone, dove l'impatto con il duro legno di quercia produsse un tonfo secco...

...musica per il mercante...

Il venditore afferrò frettolosamente il sacchetto, per poi farlo sparire nei meandri del cassetto più vicino, senza neppure contare le monete e fatto ciò, scoccando un sorriso raggiante disse solamente:

"Torni presto a trovarci mi raccomando!"

Herc infilò i pezzi della corazza alla megliopeggio nel proprio zaino e mandando un occhiolino al commerciante uscì dal negozio.

Salito a cavallo si diresse verso il cancello Ovest di Baldur's Gate, aveva sempre amato quella città, cosi grande, così piena di vita.

Fece un cenno di saluto alle guardie che erano appostate all'inizio del ponte e si fece strada nella piccola macchia appena fuori dalla città.

"Avanti Conrad, a noi puoi dircelo, rimarrà un segreto te lo promettiamo."

Poco oltre gli alberi Herc udì delle voci, seguendo il proprio istinto si accovacciò dietro una piccola barricata di cespugli e si mise ad osservare la scena.

Quattro figure stavano parlando a voce bassa a poca distanza dal cancello ovest, appena fuori dalla portata visiva delle guardie, ma c'era qualcosa che non andava in quei quattro...

Si fece un altro pò di spazio tra i cespugli per osservare meglio...conosceva quelle tenute...briganti!

"Cosa ci fanno dei banditi cosi vicini alla città?" Bisbigliò Tantris tra se e se...

Beh, aveva poca importanza, aveva passato praticamente l'intera giornata a dar la caccia a malfattori come quelli e sicuramente permettergli di stazionare cosi tranquillamente vicino ai cancelli di una città così attiva costituiva un pericolo...infondo sarebbe potuto andare via senza farsi notare...ma se dopo di lui per la stessa strada fosse passato un sarto, un cuoco...o un bambino?

Avrebbero avuto altrettanta fortuna?

Quel rischio non andava corso. Silenziosamente estrasse la propria lama elfica dal fodero, con l'altra mano impugnò la spada corta che teneva allacciata allo zaino, in men che non si dica Herc si ritrovò al centro di quel quartetto di criminali, come Darkivaron stesso gli aveva insegnato qualche ora prima, in un combattimento inaspettato, il guerriero ha poco tempo per fare il punto della situazione, assimilare la natura degli avversari e reagire di conseguenza.

Il primo dei quattro era un arcere, ma non ebbe neppure il tempo di incoccare la freccia poichè la lama corta di Herc gli stava già spuntando dalla schiena, probabilmente prima ancora che il ladruncolo si rendesse conto di quello che stava succedendo...


...fuori uno...

Gli altri due non furono sprovveduti come il loro compare e si lanciarono immediatamente all'attacco, il primo di loro fece roteare il proprio falcione, per poi dirigerlo dritto contro lo stomaco di Herc, che fortunatamente riuscì a deviarlo usando la lama elfica, l'altro cercò invece di fracassare la testa del guerriero usando un grosso martello, fortunatamente il peso dell'arma era ampiamente superiore alla capacità del bandito di usarlo, questo costò al terzo brigante un rovescio di spada corta dritto alla gola...il secondo, probabilmente disperato dall'inaspettata perdita dei compari, cominciò a colpire alla cieca sperando di centrare qualche punto vitale, Herc lo colpì in pieno volto con il pomello della propria lama elfica, per poi decapitarlo usando la propria spada corta...


...fuori tre...

Il quarto di loro non risultò ardito come i propri compagni, si limitò a correre in direzione opposta al guerriero urlando. "aiuto! aiutatemi!"

Senza riflettere Herc Conficcò entrambe le lame nel terreno, estrasse rapido dalla bandoliera che portava al petto, uno dei pugnali da lancio da lui stesso forgiati, il colpo fu rapido, come il morso di un serpente.

La lama colpì l'ultimo di quei malfattori dritto alla testa, smorzandogli in gola quel disperato ed inutile grido di aiuto...era finita...

...fuori quattro...

Herc comiciò a frugare i corpi, erano stranamente poveri anche per dei briganti, ma non appena finì di perquisire la borsa del secondo, un lampo, un sospetto, un lieve terrore colpì la mente del giovane spadaccino...

"...da quando i briganti chiedono aiuto?"

Rivide il martello del fuorilegge pendergli davanti al visto e la sensazione che venne dopo...non era molto diversa dall'intenzione del suo defunto proprietario...

Si avvicinò con circospezione al corpo dell'ultimo brigante...dalle vesti poteva essere un mago, ma si, doveva esserlo...

Perquisì da cima a fondo il corpo ancora caldo...nulla, niente più dei vestiti che indossava...


Non era un brigante...


Le guardie probabilmente attirate dal clangore delle armi arrivarono di li a poco e vedendo Herc chino sul corpo dell'uomo, non tardarono troppo a confermare il suo peggior sospetto...

"ASSASSINO! IN NOME DI BALDUR'S GATE LA PENA PER L'OMICIDIO E' LA MORTE"

A stento riuscì a salire sul proprio cavallo e correre via...


...aveva ucciso un uomo...

Il quarto non era un brigante, era un semplice cittadino, probabilmente era stato avvicinato da quei malfattori nel pieno di una passeggiata pomeridiana...e lui lo aveva scambiato per uno di essi...ma...come poteva sapere? Come avrebbe potuto capire?

Conrad, cosi lo avevano chiamato, l'ombra che di punto in bianco si era stagliata sulla vita di Herc ora aveva un nome...

...Conrad...

"Gond cosa ho fatto?"


Rapido come un fulmine si diresse verso la città degli splendori, non poteva costituirsi apertamente alle guardie di Baldur's Gate, lo avrebbero ucciso.

Ma non voleva scappare dal proprio errore, egli non era un assassino, non uccideva gli innocenti e gli indifesi...

...ma questa volta lo aveva fatto...e doveva pagare...

Nella disperata ricerca di qualcuno che potesse metterlo in contatto con i soldati del Pugno Fiammante, Herc conobbe una guardia chiamata Zindan, egli si offrì di ascoltare la storia del guerriero e senza proferir accuse o consolazioni, gli propose di scortarlo da Lord Derek, capitano delle guardie nella splendente...egli forse avrebbe potuto aiutarlo...


E Zindan promise di rimanere a fianco di Herc fino a che non avrebbe avuto certezza che anche a Baldur's Gate non sarebbe stato al sicuro.

I due si diressero nella caserma delle guardie, li incontrarono Lord Derek, non era come Herc aveva sentito dire, non vi era traccia di arroganza nella sua voce, ma solamente la stanchezza di chi, probabilmente nella sua vita, aveva dovuto sopportare troppo...

"Non preoccupatevi Tantris, anche se la situazione non è di nostra competenza, vi farò scortare a Baldur's Gate da alcune guardie...tra cui Zindan e vi prometto che nessuno vi torcerà un capello e subirete un equo processo...buona fortuna..."


Herc, Zindan vennero raggiunti da due giovani reclute.

Zindan per evitare a Herc la vergogna della situazione disse in tono serioso alle reclute che avrebbero accompagnato il fabbro a Baldur's Gate per un viaggio di affari e che nessuno avrebbe dovuto fare domande...

Il viaggio di ritorno dalla splendente fu tranquillo e senza imprevisti, Zindan cercava in tutte le maniere di tranquillizzare Herc, facendogli notare che la sua totale determinazione nel volersi costituire alle guardie, al volersi prendere le proprie responsabilità, non sarebbe potuto passare inosservato ai soldati del pugno...

E fu proprio uno di quei soldati ad accoglierli...

Lucas Leonheart, Herc lo aveva conosciuto nei primi giorni in cui lavorava presso Mastro Khelek della compagnia dello zaffiro, Lucas era un soldato sempre serio e composto, ma non vi era traccia di eccessiva durezza o severità nei suoi occhi...e questo donò un po di tranquillità al guerriero...

Congedatisi dalle guardie della splendente, Lucas scortò Herc alle prigioni della città, ma mai lo trattò come criminale, non gli legò le mani, ne cercò di disarmarlo, ma una volta arrivati in cella, gli promise persino che avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere per farcelo stare il meno possibile...

Ed ora era li...sdraiato per terra in una cella di Baldur's Gate in attesa del processo, il cui esito onestamente, non importava molto, qualunque fosse, non avrebbe potuto alleggerirlo dalla sofferenza di aver spezzato una vita innocente...

Ora, solo, al buio, aveva persino chiesto a Lucas di tenere la sua spada in attesa che tutto fosse finito.

"Un guerriero senza spada...ora sono davvero solo..." ridacchiò istericamente nelle fredde ombre della sua prigione...


Solamente una lacrima venne versata quella notte...

"Mi dispiace Conrad...mi dispiace"
 
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