Faerûn's Legends

Ombre dalla foresta.

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.Arael.
view post Posted on 12/6/2007, 23:42 by: .Arael.

Decapitatore di Mind flayer

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Non un alito di vento correva fra quelle fronde: gemiti, stridore di denti e lamenti strazianti riempivano l'aria, quella notte.
Nubi gonfie di pioggia coprivano il cielo, come una plumbea coperta. L'atmosfera tutt'intorno era pesante e tetra, di quelle che si percepiscono in rituali oscuri a divinità da tempo dimenticate.
Non un animale si udiva, non una foglia cadere. La foresta era come pietrificata, oppressa.

"Mi domando che ci facesse Imoden in un posto come questo, a quest'ora... Meglio prendere ciò che ha perduto ed andarsene."

I tre compagni si trovarono ben presto ad affrontare creature incorporee, che solo Nei, dotata di un arco magico, poteva ferire.
Anthonius ed Imoden facevano il possibile per tenere a bada tali creature, mentre l'elfa le bersagliava.

Proseguendo nel folto della foresta, si palesò colui che sembrava l'origine di quella tetra e grottesca atmosfera: Ser Claus, una figura bardata in armatura nera, a cavallo di ciò che sembrava un incubo.

"Cosa ci fate sul mio territorio di caccia?" chiese Ser Claus, più con un ringhio che con parole.
"Non vedo nulla che delimiti il tuo territorio, cavaliere. Che cosa vuoi?'' rispose freddamente Imoden.

Con una sonora e spettrale risata, il cavaliere chiamò a se due creature incorporee, aizzandole contro di noi mentre si godeva il combattimento: Nei si dava da fare più che mai in quanto era l'unica in grado di ferirli scoccando frecce una dietro l'altra, mentre Anthonius ed Imoden tenevano a bada come potevano gli spettri.

Sconfitti gli spettri, Imoden chiese:
''Nel nome di Bane, che diavolo vuoi, cavaliere? Parla o vattene per la tua strada''.
''Bane?' Il cavaliere proruppe in una risata.
"Non osare pronunciare quel nome con tanta leggerezza... o ne subirai le conseguenze!" Disse Anthonius, infuriato, avanzando con fare minaccioso.
Il cavaliere sembrò quasi privato della sua sicurezza: smise di ridere e tacque per qualche istante.
''E' una sfida?'' disse freddamente il cavaliere.
"E' una promessa." Incalzò Anthonius.

Gli occhi del cavaliere divennero bianchi, un'aura spettrale si animò intorno a lui: stava per richiamare qualcosa di grosso.

"ATTACCATE!" Urlò con prontezza Imoden, e subito i tre scoccarono frecce e menarono fendenti, abbattendo con rapidità Ser Claus, il cui cadavere sparì, dissolvendosi.

L'atmosfera tornò alla normalità, la foresta sembrava tornata alla vita, col suo regolare ritmo di sempre.

Il gruppo dei tre incontrò il mago Zeross, Thayan dell'Enclave di Zhentil, che si unì a loro, dopo averli protetti con diversi incantesimi.

I quattro percorsero il sentiero verso casa, finchè una figura senza la testa e levitante passò letteralmente attraverso Imoden.

Il gruppo si interrogò sul da farsi, decisero per seguire la creatura. Tuttavia non trovarono traccia.

Tornati sulla strada di casa, si palesò un uomo che impugnava una spada dalla lama nera come la pece.

Dopo averlo scambiato per un brigante, si scoprì che l'uomo sosteneva di essere nel periodo intorno al 1100 C.V.: secondo lui infatti il Capitano delle Guardie era un certo Ilius, e non Imoden. Mentre parlava, la figura diventava sempre più eterea.
Raccontò di come un suo compagno, anche lui figlio di Zhentil, perì a causa di un cavaliere. Perì con onore, gli fu mozzata la testa, non scappò di fronte al nemico.
A quanto pareva il cavaliere di cui parlava era Ser Claus.

"Ti farà piacere sapere che l'abbiamo ucciso, allora." Disse Anthonius.

"Non può morire..." rispose l'uomo. Dopo poche altre parole, svanì completamente.

"Sarà meglio chiedere ai sacerdoti e cercare nella biblioteca cittadina informazioni a riguardo..."

Il cavaliere stava probabilmente leccandosi le ferite, nella foresta, aspettando di poterci incontrare di nuovo e di mostrare il suo potere...

Edited by .Arael. - 13/6/2007, 11:16
 
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