Faerûn's Legends

Ombre dalla foresta.

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Seyka
view post Posted on 27/6/2007, 16:21 by: Seyka




L'ennesima apparizione. Non la più terrorizzante per Nei, ma di certo la più inquietante.
Poche parole, pochi convenevoli... poi l'elfa fu costretta ad allontanarsi, l'araldo doveva parlare con Clatus.
Passò quei interminabili momenti affianco al suo cavallo, seccatissima dal modo in cui lo spettro le si rivolgeva e con un pesante velo di inquietudine e paura; più tardi si decise ad avvicinarsi furtivamente e in silenzio.
Le due figure a cavallo si parlavano, ma lei non era abbastanza vicina da poter sentire le loro parole.
"l'araldo vivrà, elfa, ora vai"; Nei cercava conferma a queste parole, così si era avvicinata, dopo un'attesa snervante, per scoprire se Clatus non avesse in effetti intenzioni sanguinarie.
Poco dopo vide Alaric girarsi, in cerca di qualcosa con lo sguardo, a scrutare la fitta boscaglia nella quale, provocando timore e stupore nell'elfa, Clatus aveva riconosciuto la figura di Nei, intenta a guardarli da lontano.
Poche parole, gelide come il vento che li aveva colpiti, quel vento che preannunciava la sua apparizione e che riempiva ogni volta il suo cuore di inquietudine, incertezza e timore; poche parole che le dicevano di venir fuori.

Ora la via da percorrere era stretta, buia, senza scorciatoie, senza via d'uscita, e senza la possibilità di tornare indietro.
Ora era legata da qualcosa che la terrorizzava, la spiazzava nel profondo e la confondeva.

I volti verso i quali si trovò a dare spiegazioni erano tutto fuorchè rassicuranti... Ci si immagini una ragazzina di elfa che viene sorpresa a spiare da un cavaliere fantasma con tanto di falce e da un'insolitamente intimidatorio Alaric Ganondorf.
Sì, la spada che le venne puntata contro era stretta dal vigoroso pugno di Alaric Ganondorf; per qualche istante era più terrorizzata dal fatto che Alaric potesse muovere la propria lama contro di lei che da Clatus.
Una lama che non ha l'effetto della paura e del terrore, ma quello dell'inconsapevolezza di quello che sta succedendo e di quello che succederà, quello della profonda inquietudine e della preoccupante confusione.
"Hai paura, elfa?"
Le parole uscivano dalla bocca di alaric con tono gelido.
*deglutisce* "Come non averla di un uomo che mi punta la spada contro..?" -rispose lei con voce spezzata
"Come un brigante?"
"Il brigante non si chiama Alaric Ganondorf, dannazione!"-il tono di Nei si fece più arrabbiato. Una rabbia che comparve con una smorfia sul suo volto, non sopportava che il fedele banita insistesse per avere la conferma del fatto che le sue lunghissime orecchie avessero potuto sentire qualcosa, gliel'aveva già detto, non le era gradito che insistesse a quel modo.

Qualche ora prima aveva minacciato di morte l'altro duellante, se solo avesse osato muovere la lama contro Nei.
Una lama insolita, quella stretta dall'ex-governatore, cupa come le sue parole.

Un pugnale, la cui lama era come quella del valoroso guerriero, comparve fluttuando a mezz'aria, puntando minaccioso verso il petto di Nei.
Era chiaro. Quel pugnale rappresentava la sua possibilità di scelta, di decisione.
Avrebbe accettato le condizioni di Clatus e del suo "generale", o sarebbe morta trafitta lì, sul posto, all'istante.
Poche parole cupe... e ora il cuore dell'elfa abbandonava la paura per la propria vita, lasciando posto alla gelida inquietudine.
Non temeva più per la sua incolumità come prima, ma per la sua sorte.

Era una pedina, ma avrebbe ucciso molti dei suoi amici solo per saperne di più, solo per disfarsi di quella confusione attanagliante che la perseguitava.

...Tornò a Zhentil, dopo aver fatto un pezzo di strada con lo stesso Alaric.
Il letto della locanda non le dava conforto, non dava riposo al suo cuore stretto in una gelida morsa.
Dopo qualche ora prese sonno.
Al risveglio, aprì appena gli occhi per poi richiuderli, era in stato confusionale e s'illudeva che tutto quello ch'era successo potesse essere stato un sogno.
Quando capì che così non era, i suoi occhi si aprirono di colpo e il suo cuore cominciò a battere forte, rendendo il respiro pesante.
 
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94 replies since 12/6/2007, 19:36   2844 views
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