Faerūn's Legends

Destino e Discordia

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Darkivaron
view post Posted on 16/6/2007, 23:34




Destino

Cercava con tutte le sue forse di afferrarla, ma non ci riusciva. Proprio quando sembrava essere sul punto di toccarla, la lama guizzava via.
Pił avvicinava la mano, pił sentiva crescere dentro di sč, insieme all'emozione, dolore.
Qualcosa nella lama di quella spada lo feriva...una senzazione di freddezza, di vuoto, che sembrava succhiargli la vita.
Sapeva che quando e se fosse riuscito a prenderla, avrebbe allo stesso tempo sofferto...
Conosceva il nome di quella lama, e se da una parte lo riteneva un buon auspicio...una parte di lui era inquietato dal fatto, che come la lama, anche il suo Destino, quando lo avesse portato a compimento, sarebbe stato per lui fonte di dolore.
Eppure, continuava a tentare.
Gli occhi di Any DeMornay, il Maestro D'Armi, lo fissavano con freddi e tranquilli, mentre con abili mosse gli impediva di guadagnare la presa dell'arma che agognava...

Un anno dopo....

Un altro Maestro D'armi, impugnava la stessa spada, e osservava con occhi freddi e tranquilli un uomo di nome Ian Blackheart che cercava di portargliela via di mano senza riuscirci...e che ad ogni tentativo fallito lo puniva con leggere ma dolorose sferzate inflitte con la crudele lama...
Una lama che un volta portava con orgoglio Anya, dopo averla sottratta ad un demone.
Una lama, che ora era stata affidata a lui.
Da Lord Velkar, con suo stupore, proprio durante quella che doveva essere la Prova del soldato Ian per dimostrarsi degno di diventare uno Zhentilar.
" Gią una volta hai conquistato il Destino con le tue mani...gią una volta la hai afferrata...e ora...
Ora č TUA!"
Pronunciņ a voce alta e solenne il mago, mentre lasciava cadere a terra, davanti a lui, un fodero dal quale spuntava un'elsa che avrebbe riconosciuto tra mille.

Un dono inestimabile, che lo aveva lasciato senza fiato, e che giurņ avrebbe portato al fianco con onore...e non avrebbe mai dimenticato.

Eppure, non era il primo dono che il potente mago gli faceva.
Non molto tempo prima gli aveva donato qualcos'altro, che non avrebbe dimenticato...un'altra spada...



Discordia

Quando Alyssa gli aveva comandato di presentarsi a casa sua attraverso un messaggero magico, aveva intuito fosse per qualcosa di importante.
Non era preparato a quello.
Un'oggetto a lui tristemente familiare giaceva semi avvolto in un panno, poggiata su un tavolo...una spada lunga la cui lama generava riflessi bluastri.
" Vi piace?" disse la sacercotessa.
"Non potrei mai dire che mi piace quella "cosa", mia Signora" proferģ in risposta, senza levare gli occhi dall'arma, quasi temesse potesse animarsi e saltargli addosso da un momento all'altro-" Non certo ora che non sono pił sotto il suo incantesimo."
"Giusto" disse Lady Elmwood lievemente divertita" Ma non intendevo quello...leggete il nome che ho fatto incidere su di essa?"
Era vero. C'era inciso qualcosa.
Discordia.
"Ero indecisa tra Discordia...e Follia. Non potevamo chiamarla in eterno soltanto, "la Spada", non vi pare? Vi sembra appropriato?"
Guardando alternativamente la donna e la spada, rispose- "Si...Discordia č un nome appropriato"Si sentiva come se lo avessero infilzato con un pugnale.
"Ora, prendetela..." disse la voce femminile.
Capiva cosa voleva.
Si avvicinņ lentamente e in modo esitante all'oggetto, e lo avvolse nel panno, stando bene attento a tenerla solo per i bordi di esso, senza toccarne nč l'elsa, nč la lama.
Nel mentre,l'occhio cadde sulla spada che era riposta nel suo fodero.
Sarebbe stato cosģ facile estrarre Destino e ridurre in mille pezzi quel Demone blu con un colpo.
Ma non poteva...il volere della sacerdotessa era diverso.
Infilņ Discordia con velocitą fulminea in un sacco, come se fosse un serpente velenoso.
" Volete che la custodisca io, non č cosģ?"disse con tono rispettoso ma che non esprimeva molta felicitą.
"SI." fu la risposta, secca, e che lasciava poco spazio ai fraintendimenti, purtroppo per lui.

Prima ne era stato lo Schiavo...e ora, doveva esserne il Guardiano...
 
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