Diversi giorni erano trascorsi dai precedenti incontri, Il Guardiano Par Elidan Firenweer aveva infatti voluto stimolare la creatività di alcuni membri dell'Ordine per un poderoso progetto.
L'idea era quella di realizzare un costrutto che potesse essere utile nella difesa delle ale delle biblioteche e ognuno aveva avuto tre giorni per studiare e trovare le soluzioni migliori.
I tre ebbero occasione di esporre le proprie idee, facendo utilizzo dell'Aula Magna intitolata al Primo Magister, Azuth.
Confrontate i vari progetti si decise di prendere le idee migliori dei tre e metterle insieme.
Ad ognuno fu affidato un compito specifico, Draxler insieme ad Elhol si sarebbe dovuto occupare della questione delle gemme, qualcosa che tutti avevano ritenuto interessante per l'inserimento di sistemi di Contingenza o incantesimi inscritti nelle gemme stesse, gli altri si sarebbero occupati di ricavare un occhio intatto da un Beholder.
Il primo incontro tra i due era avvenuto, estenuanti ore impegnando un tavolo immenso con libri, pergamene e mappe per cercare di definire cosa avrebbero dovuto cercare e quale fosse il posto migliore per recuperare il necessario.
Gli appunti distesi ed ordinati sul tavolo iniziavano a chiarire le idee dei due...
Il rubino, gemma di tonalità cremisi, conferisce particolare efficacia sugli incantesimi della scuola Invocativa, utile per migliorare incantesimi quali Contingenza.Il Ravenar, varietà nera e lucida della tormalina, chiamata anche "tormalina nera". Affine agli incantesimi che compongono di una parte sonora, utile per instillare nel golem eventuali allarmi amplificati.Clinozoisite o Alestone, utilizzata per gli incavi di anelli deviazione, agisce in propria difesa deviando gli oggetti che si muovono in sua direzione con forza proporzionale al moto dell'oggetto.
Tante altre interessanti gemme si prospettavano dinnanzi a loro, dopo accurati confronti su ciò che potesse davvero servire a quel golem.
Tuttavia un dilemma ancora aleggiava nell'aria, dove avrebbero potuto recuperare delle gemme intatte e pronte per il loro scopo?
Elhol, già conosciuto come esperto di oreficeria sembrava già avere la soluzione.
Amzandar, la Città delle gemme, o quantomeno ciò che ne rimaneva.
La meta si trovava a ovest delle montagne di Desertsmouth, a ovest del picco Rausrawna e studiando una precisa mappa, Draxler riuscì a predisporre un incanto di teletrasporto che li potesse portare in zone limitrofe, quando sarebbero stati pronti.
Non mancò molto e il giorno della partenza giunse. Ad unirsi a loro un mezz'orco di nome Hork, amico dell'arcanista ed orefice Elhol.
L'individuo era già noto anche a Draxler per precedenti collaborazioni e vi era fiducia oltre che necessità di avere un uomo d'arme che sapesse fronteggiare i nemici in prima linea,
permettendo agli Esperti dell'Arte di poter trarre il meglio dalla trama.
Dalle parti di ciò che rimaneva della Capitale perduta di Anauria, ora un cromatico rosso sembrava avere preso il controllo di una particolare grotta, quella era la meta finale dei tre, lì secondo le previsioni avrebbero potuto recuperare gemme allo stato grezzo.
Giunti sul posto e dopo una lunga ed estenuante battaglia con una feroce tribù di goblin assoggettata dal drago, giunse la battaglia conclusiva.
Ferocemente la creatura padrona del luogo tentò di difendere il suo dominio, ma il piano architettato dai tre ebbe la meglio: Draxler avrebbe fatto breccia sulle protezioni difensive, Elhol avrebbe fatto appello alle sue capacità trasmutative e Hork avrebbe concluso l'opera con la sua poderosa ascia.
Il cromatico cadde ma non si ebbe il tempo di pensare, un'altro cromatico identico. Forse una illusione? Forse un fratello? Non vi fu tempo di pensare e i tre dovettero agire in fretta, per non finire carbonizzati sotto le vampate del suo soffio.
Le meraviglie della trama sono molte e i tre ebbero occasione di vederne una, forse un incantesimo lanciato per disperazione da colui che era ben protetto da innumerevoli sue illusioni... ed il secondo drago si trasformò in un topo gigante, finendo abbattuto poco lontano dal suo covo dagli altri due.
Elhol con dedizione si occupò di scolpire la pietra e ricavare tutti i campioni grezzi di gemme che sarebbero servite per la parte pratica, si conservarono con cura per poi ritornare con un battito di ciglia davanti le mura della Splendente.
Molto ancora c'era da fare e studiare, ma tutto si prospettava interessante.