<< Era calata la notte da qualche ora e la pioggia non accennava a smettere.
L'ammasso di nubi dense oscurava la Luna e non prometteva nulla di buono.
A sud di Waterdeep c'era una carrozza chiusa, con in piedi un uomo ben vestito che sembrava attendere.
Il carovaniere conosceva già la fanciulla e spesso, aveva accompagnato lei e la sua compagnia, verso diverse destinazioni.
" Siete la signorina Autumn, dico bene? " Chinò il capo per poterla guardare dall'alto.
Autumn sorrise con il viso bagnato dalla pioggia, ed annuì.
"Vi prenderete un malanno se intendete incamminarvi da qualunque parte con un tempo come questo. E sola per l'appunto! " Replicò il cocchiere con un tono paterno.
" Sono abituata alla pioggia signore.. ma questa è la sera giusta per fare uno strappo alle mie abitudini, salgo volentieri. Sono diretta a Baldur's Gate, grazie. "
L'uomo fu così gentile da tenderle la mano, ed aiutarla a salire.
La mantellina gocciolava per la pioggia, così come anche la lunga veste che indossava, ma Autumn non prestò troppa attenzione ai suoi indumenti zuppi d'acqua, e prese posto.
Si sedette sul cantuccio imbottito nell'angolo del vano, con il viso voltato verso il finestrino imperlato di pioggia.
Era sola.
Le lanterne assicurate nella parte anteriore della carrozza, illuminavano di un fioco bagliore il sentiero davanti, di tanto in tanto sbattute a destra e a manca, a causa di qualche conca o dosso sul terreno scosceso.
Autumn riuscì a scorgere solo dei brevi frammenti di ciò che le passava accanto.
Avevano da poco attraversato un piccolo villaggio in cui lei, aveva riconosciuto l'insegna di una locanda e, le finestre illuminate di qualche casa, prima di addentrarsi in un viottolo costeggiato da fitte siepi.
Le ore trascorrevano, ed il buio divenne incontrastato.
Nel tentativo di vedere qualcosa al di là del finestrino, la ragazza schiacciò il viso sul vetro gelido alla sua destra, proprio mentre la carrozza diede uno scossone.
I cavalli cessarono il galoppo d'improvviso, ed il mezzo si fermò bruscamente.
La fanciulla andò a sbattere contro il vetro e, strattonata in avanti a causa della frenata.
Istintivamente strofinò il braccio sul vetro del finestrino, per eliminare la condenza che lo aveva appannato, e cercò di capire cosa stesse accadendo.
" Hei! Tutto bene la fuori? " Domadò Autumn ad alta voce per potersi far sentire dall'interno, ma senza preoccuparsi più di tanto.
" Sìsì signorina! Tutto bene, ha solo attraversato una volpe con i suoi cuccioli, ed è stato così inaspettato, che non ho potuto avvertirvi della frenata. Vi siete spaventata, fatta male? " Chiese con apprensione alla giovanissima druida.
" Per nulla signore, solo un pò di spavento, ma di poco conto. E' tutto passato ora. Quando credete possiamo riprendere il nostro viaggio " Rispose, tornando composta sulla panca imbottita, con lo sguardo su un cespuglio stormito probabilmente, dal rapido passaggio delle volpi.
Il viaggio sembrava interminabile, di certo avrebbe preferito intraprenderlo a piedi fra la natura, ma la collera di Talos, la fece desistere.
La stanchezza iniziava a farsi sentire e nel dormiveglia, le tornò alla memoria un ricordo di lei e Dulcie, che ridevano spensierate e divertite... ♣ " Autumn cosa cresce nel tuo giardino? " Per Autumn quella frase appariva così semplice. Solo nel tempo, riuscì a compredere parte del suo significato nascosto ed introspettivo.
♣ Autumn si addormentò, per risvegliarsi al chiarore dell'indomani.
La carrozza effettuò diverse soste, per permettere ad entrambi di potersi sgranchire e, rigenerarsi con bevande dissetanti e cibo.
La pioggia era diventata la loro compagnia di viaggio, sebbene il suo impeto, fosse diminuito.
La giornata terminò senza che Autumn se ne fosse resa conto, poichè da giorni il cielo, era carico di dense nuvole grigie, e sgombro del suo Sole.
Calò così un'altra notte.
La flora intorno era mutata, si intravedevano ammalapena delle piante basse e qualche cespuglio, e si levò uno strano e selvaggio vento, che pareva l'ululato di un lupo.
Autumn aprì con imprudenza la porticina della carrozza mentre era in movimento, ed urlò senza pensarci
" HARUS, HARUS!!! "
Beata fanciulla, avrebbe detto sua madre, se solo l'avesse sentita...
Davanti a lei si estendeva la campagna sormontata dal nastro nero della notte, ed il gran vento le sferzò indietro i lunghissimi capelli, facendola rabbrividire, realizzando così che quel che aveva udito, era solo il vento.
Il vento..
Quel panorama, benchè poco visibile, le ricordava la brughiera, nella quale durante i periodi freddi, c'era solo erica, ginestra, saggina e mandrie di cavalli e pecore.
Tuttavia nei periodi caldi, la brughiera cambiava il suo aspetto, le ginestre davano vita ai loro straordinari fiori gialli, ed i profumi che emanava freschi e selvaggi, la rendevano d'una bellezza travolgente.
Autumn richiuse la porta senza che il cocchiere se ne accorgesse e fortunatamente, restando incolume.
Ed anche lei non si accorse del sospiro che emise, subito dopo essersi riaccomodata.
Il vento ritmico e cadenzato, cullò Autumn in un nuovo sonno.
Aveva smesso di piovere, ma il vento continuava a soffiare fra i cespugli, e fischiare fra i rami infiore di qualche arbusto.
" Baldur's Gate è prossima signorina. Resistete ancora un pò! " Si premurò l'uomo che avrebbe potuto avere su per giù, l'età di suo padre.
Ma non vi fu risposta da parte della giovane addormentata, sebbene presto sarebbe stata sottratta dai suoi sogni, e risvegliata da una mano che le scuoteva delicatamente la spalla sinistra.
Autumn riemerse ancora assonnata, scostò il capo dal finestrino cui era appoggiata, e riaprendo gli occhi, mise a fuoco la sagoma dell'uomo che le sorrideva paziente.
Ricambiò il garbo e sbarazzina, si stiracchiò le braccia, prima di sortire dalla carrozza.
Scese due gradini, e poggiò i piedi al suolo.
Finalmente potè percepire il terreno sotto di sè, che per quanto brullo ed umido, Autumn lo definiva meraviglioso sotto i suoi piedi quasi sempre nudi.
Pagò il cocchiere con due monete d'oro, lo ringraziò, e i due si salutarono.
Sollevando il cappuccio, si avvolse nella mantellina oramai asciutta, per proteggersi dal freddo.
Avrebbe atteso l'indomani per raggiungere, a qualche giorno da Baldur's Gate, l'Albero Cavo e successivamente, si sarebbe immersa nella fitta Foresta Sacra in visita all'Antico Treant, conosciuto attraverso il druido Harus, come Padre Albero.
Attendendo entusiasta il giorno seguente, Autumn scelse un rifugio nel folto dove trascorrere il resto della notte, accanto ad un falò, e la compagnia della fauna benevola della notte.
Ma prima, avrebbe senz'altro raccontato al suo Diario del viaggio che intraprese. >> Edited by Autumn - 24/4/2019, 00:50
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