Il gran giorno era finalmente arrivato, la preparazione aveva richiesto un enorme sforzo organizzativo ed economico ma ne era valsa la pena. Lui, Ilis e Yoren avevano fatto un ottimo lavoro, il Signore della Battaglia meritava di avere un luogo al Gate dove i fedeli potevano incontrarsi, pregare ma anche pianificare le future operazioni dei Tempussiti. Guardò con soddisfazione le vesti fatte preparare e ripassò mentalmente tutti i vari momenti della cerimonia di consacrazione per assicurarsi di non aver trascurato il minimo dettaglio, dopodichè annuendo soddisfatto andò a fare una doccia. La luce del giorno entrava con prepotenza attraverso le tende e dei rumori al piano inferiore gli segnalarono la presenza di qualcuno, così scese e vide Yoren e Boindil, quante avventure passate insieme e quante sfide ancora da affrontare. Li accolsè con gioia e aprì le porte del Santuario, l'ora d'inizio era oramai prossima e tra poco sarebbero arrivate altre persone.
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Poco dopo arrivò la Somma Sacerdotessa Ilis che, annuendo soddisfatta, fece i complimenti per il lavoro svolto. La cerimonia poteva iniziare.
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Killian lanciò una benedizione e quindi aprì la cerimonia, terminando il suo discorso per cedere la parola alla massima autorità tempussita presente, Ilis, che concluse nominando Il sacerdote Custode del Santuario e Yoren Thar Guardiano dello stesso.
Quindi Killian come si usa fare nei riti tempussiti rese onore a un atto eroico:
Aeron Corynian era un soldato della milizia come tanti, o forse no. Cresciuto con forti valori tempussiti dedicò la sua vita all'esercito ed alle battaglie, imparando quando bisognava combattere e quando invece occorreva ripiegare per giurare vendetta a chi ti costringeva a farlo. Così facendo arrivò a 35 anni, un'età invidiabile per soldati come lui che spesso non arrivavano neanche ai 30. Un triste giorno in cui era in libera uscita decise di andare a trovare la sorella che abitava fuori città, quindi prese un cavallo e partì fuori le mura. Quando arrivò circa a metà del tragitto sentì in lontananza rumori a cui era oramai avvezzo. Il clangore delle spade divenne sempre più forte man mano che si avvicinava al luogo dello scontro e vide una carovana assaltata da un gruppo di goblin. Decise di intervenire, doveva intervenire! Allora corse subito in avanti estraendo la spada in modo automatico e fulmineo come aveva già fatto migliaia di altre volte. Mai avrebbe immaginato che fosse l'ultima. Insieme agli altri tre uomini riuscì a respingere l'assalto e gioì con loro nel vedere che mogli e figli erano tutti salvi. Quando la carovana fu pronta a ripartire vide arrivare altri goblin e capì subito che questa volta non ce l'avrebbero fatta. Urlò agli altri di scappare e gettò per terra l'enorme pentolone pieno di olio che aveva notato prima sul sentiero. Immediatamente lo incendiò creando una prima barriera per impedire il passaggio dei nuovi assalitori. Non poteva fuggire, facendolo le famiglie sarebbero state sterminate. La carovana si era già messa in marcia e con un sorriso sul volto battè l'arma sullo scudo dicendo "Tempus questo è per te concedimi la forza per permettergli di fuggire". Si lanciò contro i primi che attraversarono la barriera di fuoco, riuscì ad abbatterne alcuni, ma ben presto la loro vigliacca superiorità numerica ebbe la meglio. Con questa storia rendiamo oggi onore ed omaggio a tutti quegli eroi che non finiranno mai nelle canzoni dei bardi e mai avranno onoreficenze o grandi ricompense. Persone normali che nelle giuste circostanze diventano eroi oppure eroi che si celano dietro una normalissima vita con normalissime aspettative. Cercate l'eroe che è dentro di voi e Tempus vi accompagnerà nel vostro cammino.
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Era ora di consacrare un'arma a difesa del Santuario e così i due sacerdoti terminarono l'incanto iniziato tante lune fa e mostrarono ai presenti "l'Ira di Tempus" che, già forgiata splendidamente dalla sacerdotessa, ora risplendeva grazie al potere divino.