Posts written by Killian Wulfsson

Greta Gutduck

Quel giorno Killian stava esplorando i territori intorno alla palude e inoltratosi sempre più vide delle rovine con al loro interno dei gradini mal messi che andavano verso il basso. Con molta cautela decise di inseguire l’unico superstite dei lucertoloidi che lo avevano attaccato, probabilmente perché furioso a causa delle ferite che gli aveva procurato. Appena dentro subì l’atmosfera lugubre del posto ma non si lasciò intimorire, come sempre il Martello dei Nemici accompagnava i suoi passi. Recitò quindi alcune preghiere di protezione e decise di proseguire; seguì le tracce dell’insulso essere che lo aveva ferito e lo finì brandendo l’ascia con rabbia sul malcapitato, quindi si curò e notò tantissime tracce di sangue che portavano avanti nel corridoio. Non potevano appartenere al suo avversario… Proseguendo sentì il classico clangore della battaglia, qualcuno come lui doveva trovarsi in una brutta situazione e si lanciò quindi all’attacco. La scena che vide era agghiacciante, cumuli di corpi verdi ed al loro centro una figura in armatura completa che ripuliva la spada dalle loro viscere. Finì con un unico colpo l’essere che terrorizzato fuggiva da quel massacro e quindi chiese al guerriero di fronte se servisse un aiuto. Questi rispose con una risata e togliendosi l’elmo, che rivelò una donna, disse “forse serviva a loro”, “ma se vuoi puoi seguirmi, magari imparerai qualcosa”. Indispettito dall’affermazione ma comunque incuriosito decise di seguirla e vide che la donna era una vera macchina da guerra. Era stupefacente vedere con che apparente semplicità massacrò i due minotauri che osarono attaccarla, e gli altri che seguirono fecero la stessa fine. Si effettivamente aveva molto da imparare da lei. Appena di fronte la porta da cui uscirono le grandi bestie cornute c’erano i resti di un imponente crollo, la valorosa combattente si inoltrò in quella zona e spostò delle enormi pietre che impedivano il passaggio. Il fetore che proveniva non era per niente rassicurante ma il sacerdote decise di seguirla senza dubbio alcuno. Furono attaccati da un’orda di zombi, alcuni scacciati da Killian mentre la maggior parte perì sotto la spada della donna che perlustrando la stanza ormai libera aprì un baule e prese delle monete più una piccola maschera. “Queste prendile tu te le sei meritate, molti al tuo posto sarebbero scappati a gambe levate” disse “ ora andiamo ho bisogno di aria fresca”. Ritornando verso l’uscita si presentarono “Greta Gutduck avete detto? Bene sarà un piacere combattere altre volte al vostro fianco”

Al termine di un lungo girovagare che lo portò dalle aspre e dure terre del Nord al Gate Killian si sentì pronto ad affrontare l’ennesima sfida: la vita cittadina. Aveva già abbondantemente imparato i modi di fare dei cittadini e sebbene preferisse i modi rudi e diretti con cui era cresciuto oramai riusciva tranquillamente a barcamenarsi tra loro senza tradire le sue umili origini, come ebbe conferma al suo arrivo confrontandosi con gli abitanti della città. Era giunto insieme ad altri giovani avventurieri con cui aveva affrontato molte battaglie e con cui pensava di riuscire a trovare la gloria. Affrontavano le sfide con quell’entusiasmo, ardore ed incoscienza che solo la giovane età può dare. Con il tempo impararono ad essere più prudenti ma di notte sognavano gloria e fama, d’altronde sognare non costava nulla. Il prode nano Boindil, l’abile combattente Tyrell, il monaco Yoren, l’agile Flynn e le diversissime Velany e Ludmilla dividevano con lui praticamente ogni momento della vita riempendo così il vuoto creatosi dall’aver lasciato casa ed affetti. Questa condivisione estrema della vita quotidiana iniziò però a creare delle leggere crepe nei loro rapporti dovute forse anche alla ritrovata serenità che dava la vita cittadina. Dopo aver cercato invano di acquistare una casa da poter trasformare nel loro rifugio ci fu una prima scissione del gruppo che decise di trasferirsi alla splendente. Killian preferì restare, in parte a causa del clima non più leggero come prima ma soprattutto per via della sacerdotessa Prudence Malinchiostro. Iniziò a frequentarla vedendo il lei una guida per il suo percorso da chierico combattente, ma il tempo passato insieme a lei stava mutando la visione della bibliotecaria in qualcosa di diverso da mera guida spirituale, evidenziando il fascino che il giovane nordico subiva dalla seducente donna. Pur di starle accanto era arrivato addirittura a lavorare in biblioteca accanto a lei! Chissà quanto lo avrebbero preso in giro i suoi parenti. Dama Prudence si sforzò anche di cercare di inserirlo nel tessuto cittadino presentandogli Alexander Tabstar con cui ebbe l’onore di combattere al fianco. E facendogli sognare altre avventurose sfide.

Cerco informazioni riguardo la causa causata dal demone Holgakon. Pagherò in platino sonante quelle utili. Mi trovate o alla locanda l'elmo e il mantello oppure in biblioteca.
Chiedete di Killian Wulfsson il chierico di Tempus.
[Pergamene affisse in locanda e nei vari punti strategici in città.]

Il sottoscritto Killian Wulfsson, abitante già da tempo presso la città di Baldur's Gate, avendo trovato lavoro presso la Biblioteca cittadina sotto la guida e lo sguardo attento di Dama Prudence Malinchiostro richiede con la presente missiva di poter ottenere la cittadinanza per poter servire questa città come effettivo cittadino.

Rimango in attesa di una Vostra risposta e vi ringrazio anticipatamente.

Killian Wulfsson