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Non aveva nemmeno realizzato quando le cose avessero iniziato a diventare così assurdamente enormi.
Tutto era iniziato con il ritrovamento di quello che sembrava essere un pomolo di una spada estremamente potente, incastrato nel cadavere di un dragone che era stato abbattuto prima di arrivare troppo vicino alla città dei duchi. La cerca della spada stava per iniziare.
Prima però, Ilis aveva in programma una spedizione per esplorare una miniera nanica, ma lei e Zaf si trovarono invece, immischiati in qualcosa di enorme, che aveva marchiato entrambi nel profondo.
Zaf era stato corrotto da Nesha, l'enorme marilith che si è scoperto poi, essere al servizio del Principe Oscuro.
L'uomo era riuscito a combattere la corruzione con la sua forza d'animo e con la fede, fino a che Elarion, un paladino elfo, non lo aiutò, mentre Ilis, fece i conti con i suoi limiti.
Non era riuscita a difendere il suo compagno, dai soli due uomini che dichiaratosi nessi di Nesha, arrivarono allo scontro.
Dopo aver superato uno strano mezzorco di nome Akka, infatti, i due erano arrivati in fondo alla miniera, ritrovandosi dinnanzi a due uomini.
Dopo un breve scambio di battute, si fece tutto chiaro, i quattro dovevano scontrarsi.
Durò tutto pochissimo.
Il cavaliere caricò Zaf, il mago evocò una marilith e la scatenò su Ilis.
Mentre Zaf abbatteva il cavaliere, Ilis si trovò a dover ripiegare ad un passo dalla morte per mezzo delle lame delle marilith.
Non ebbe il tempo di riprendere le forze, che le pergamene usate per richiamare il compagno in casa sua, non ebbero effetto. Qualcosa lo vincolava li dove era.
Pochi minuti dopo, Zaf bussò alla porta della sacerdotessa, evocando in lei un terrore innaturale, seppur fosse sempre lo stesso uomo.
Quel ricordo non la avrebbe più abbandonata.
L'accaduto, fece solo da introduzione a quello che poi, avrebbe portato Ilis ed i suoi compagni, al tavolo di Graz'zt, con Ilis, seduta li, dove a detta del Principe Oscuro sedette Waukeen.
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