Faerûn's Legends

I Guardiani del Cormyr

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view post Posted on 24/3/2017, 12:08
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Uccisore di Kraken

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Il giovane Azoun entro in un stanza che sembrava strabordare di strani oggetti di grande valore ovunque. Era solo.
Solo i membri della famiglia reale e la Maga Reale, infatti, potevano accedere a quel luogo. Al centro della stanza vi era un piedistallo su cui era stata appoggiata delicatamente una corona finemente lavorata. Il ragazzo allungo le mani per prenderla ma il suo gesto venne bloccato da una voce femminile alle sue spalle: << Ragazzo non é prudente che veniate qui sotto da solo, un futuro Re non deve mettere a rischio la sua vita. La vostra vita e quella del vostro popolo sono legate dovreste saperlo.
Non pensate a cosa potrebbe succedere nel regno se dovesse accadervi qualcosa. >>.
Il ragazzo si voltó verso il suo nuovo interlocutore e rispose sorridendo << Un Re saggio tuttavia sa che i momenti di solitudine lontano dai pettegolezzi della corte lo aiutano a trovare le soluzioni migliori per risolvere i problemi del suo Regno! >> poi corse verso la donna e la strinse in un abbraccio per aggiungere ancora << Lo sai nonna la corona che la nostra famiglia porta da generazioni un tempo era la corona di un potente Re elfico di nome Iliphar, il signore dei Cedri. Io.. io riesco a vederlo nella mia mente. Lui era molto saggio, tutto il suo popolo lo amava e lo rispettava per ció che lui era e non perché era il Re. >>.
Il ragazzo si stacco dal tenero abbraccio della nonna e si volto di nuovo verso la corona

<< Non so quanta forza scorre nel mio sangue ma un giorno io voglio essere come quel Re elfo, lo giuro di fronte agli dei >>

La regina madre, dopo averlo guardato per qualche istante con espressione preoccupata, appoggio le mani sulle spalle del ragazzo e fece un lungo respiro.

<< Lo spero proprio ragazzo mio, lo spero proprio! >>

###########

Quando l'uomo apri gli occhi si trovo di fronte ad uno spettacolo meraviglioso che mai avrebbe creduto potesse esistere. Dal pendio in cui si trovava poteva vedere che si estendeva un immensa foresta. C'erano migliaia di uccelli che producevano suoni meravigliosi che non aveva mai udito prima.
La foresta era piena di vita e gioia, in alto nel cielo si vedevano volare due lucertoloidi cui scaglie erano di colore dorato, intenti a giocare in allegria tra loro.
La figura di un elfa usci dall'ombra degli alberi dirigendosi velocemente verso di lui sorridendo. Prima che l'uomo avesse tempo di reagire l'elfa si gli getto tra le braccia e gli diede un bacio carico di passione.

<< Baerauble amore mio ti ho aspettato così a lungo >>

L'elfa prese l'uomo per mano e lo guido verso la foresta.

<< Vieni tesoro, qui potremo stare insieme per sempre >>

###########

I due draghi planarono dentro una grande sala imponente e maestosa che era popolata da decine e decine di tombe.
Il diavolo drago l'antico nemico del Cormyr era caduto, il regno era in pace e avrebbe avuto presto un nuovo Re era tempo che il regno ora fosse lasciato in mano a se stesso nuovamente. Il Cormyr avrebbe ricordato generazioni i potenti draghi che erano venuti in suo aiuto nella famosa battaglia del 1386 CV. Ma con il tempo anche essi sarebbero diventati storia e da storia sarebbero diventati leggenda fino ad arrivare al giorno che qualcuno avrebbe perfino dubitato della loro reale esistenza.

Ma i segreti guardiani del Cormyr ad insaputa di tutti avrebbero sarebbero stati sempre li a vegliare su quel giovane Regno, resistendo al passare dei secoli e delle ere. Un giorno quando il regno avrebbe avuto di nuovo bisogno il loro potente ruggito sarebbe stato nuovamente udito.



Edited by Troll FL - 24/3/2017, 22:16
 
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view post Posted on 24/3/2017, 22:11
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Assassino di Briganti

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*DEAD MAN'S HAND*

(Nel Poker, letteralmente "Mano dell'uomo morto". Così è soprannominata la mano Asso-Otto. Questo nome è dovuto al fatto che il celebre pistolero Wild Bill Hickok avesse una doppia coppia di assi e otto in mano quando fu ucciso nel 1876.)


In Molti avevano fatto parte di quella storia all'inizio.
Molti si erano persi strada facendo.

Di tanti, Quattro, erano arrivati insieme fino alla fine, ed erano lì quel giorno.

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Reclef Shezaar.
Forte, ma umile, puro, fedele a se stesso.
Seguendo quel che riteneva il suo destino, dopo tanti anni di assenza dal suo paese, aveva giurato fedeltà ai Draghi Purpurei.
Era pronto al sacrificio, guidato dai suoi ideali, davanti all'Incubo della sua Infanzia, l'assassina di suo padre e di migliaia di altri soldati che come lui erano stati disposti al sacrificio per la sicurezza di altri.

Ralas Milner.
Quando Aeisha lo aveva conosciuto era un buffo mago inesperto, la cui maggiore preoccupazione era litigare con la propria maestra.

Poi era finito per essere l'ultimo baluardo di un luogo che non lo aveva visto nascere, ma che forse lo avrebbe visto morire.
Mago della Guerra, le tue scelte hanno fatto di te ciò che sei.
Rischiando di perdere un anima vendendola al diavolo, la hai donata invece a un Popolo.

Philip Barden.

La Guerra gli aveva ricordato chi era. Ed era un uomo pronto a combattere. Avrebbe potuto essere ovunque voleva, ma aveva scelto di essere lì.
Un Drago purpureo che guardava negli occhi un mostro.
Un mostro che teneva a bada non con un muro o chissà quali poteri, ma solo col proprio coraggio e un sorriso rassegnato.

Nalavara si avventò su di lui, dopo aver ucciso il loro amico Tugrok, mentre cercava di sbarrarle il passaggio che la avrebbe condotta a Lei.

Poi, morì.

Ma il gioco non era finito.

Barden aveva piazzato le sue scommesse. Tempo di pagare, o riscuotere.

Aveva giocato la sua ultima carta.

La Regina.
Del suo Cuore.



************


Resta qui

Resta con me, voglio soltanto questo
Da quel giorno, là intorno al fuoco
Il rosso della fiamma era poco
La tua chioma fu luce per quel posto
L'arguzia dà vita alle parole
Sagge, calde, dalla tua voce rese
L'intraprendenza guida le tue imprese
Di coraggio splendi, come il sole
Non so gli incanti che m'han stregato
Ma tu mi hai lasciato senza fiato
Tu che sei te stessa, senza vergogna
Vive solo per te questa canzone
Per te, Priva di ogni costrizione
Resta con me, accetta questo dono

*Phil*


*********************

Il Ricordo di una Lettera.
La Vista di Philip che cadeva a terra.
Dolore, Rabbia.
Avrebbe dovuto provare una delle due cose, o tutte e due insieme.
Invece, nulla.
Fu come se la sua Anima fosse in attesa di qualcosa.

E qualcosa arrivò.

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Le Ultime cose che Nalavara vide nella sua esistenza sul Piano Materiale furono i volti di quei mortali.
Sentì i colpi dell'ascia dell'eroe cormyriano.
Sentì le sue ossa riscaldarsi e sgretolarsi a causa dell'incalzare delle creature di fiamma richiamate dagli incantatori, simili al Respiro infuocato di una Vero Drago che avesse preso vita....
Qualcuno la aspettava dall'altra parte, e la sua anima dannata tremò, perché sapeva che non era il suo amato...


**********************

La Prima cosa che vide Philip Barden al suo ritorno sul Piano Materiale, fu il volto di colei che con le sue sole forze lo aveva riportato indietro, strappandolo da un destino ormai deciso.

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Anche se ancora stremato dall'esperienza tremenda e al tempo stesso meravigliosa, le sorrise debolmente.

Aveva vinto la scommessa.





Edited by Thayan4ever - 16/6/2017, 21:26
 
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view post Posted on 11/5/2017, 19:02
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Assassino di Briganti

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FINE DI UN DIAVOLO DRAGO.
*******************************

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Sorretto dalla sua donna, un uomo che fino a poco tempo prima era stato morto, con un ultimo sforzo colpì con la propria lama il cristallo che racchiudeva l'essenza di una creatura che aveva sognato di non morire mai.

Il cristallo vibrò, per poi frantumarsi in mille pezzi.

Per Lorelai Alavara di aprirono le porte dei Nove Inferi, dove avrebbe patito un numero infinito di volte le sofferenze che aveva inflitto ad altri.

Il gigantesco drago scheletrico, che aveva iniziato a ricomporsi, si schiantò a terra segnando la fine di un incubo.

Ma non l'ultimo.

Presto un altro ne avrebbe preso il posto.

Era giunto il turno del nuovo proprietario dell'Anima di Nalavara di mantenere i patti.

Bersurionylior si manifestò all'improvviso, pieno di boria per il suo trionfo, congratulandosi con quelle che riteneva le sue marionette, e che trattava come tali.
Quasi fosse un'elemosina, dichiarò che finalmente avrebbe detto loro quel che così disperatamente volevano sapere.

"Reclef! Vieni qui!" urlò Kaia richiamando l'attenzione del guerriero che si trovava ancora distante da loro, vicino al corpo di Nalavara.

"Non provare a fregarmi, donna" rispose subito il Cornugon sulla difensiva, forse pensando che la maga avesse in mente di attaccarlo o danneggiarlo in qualche modo.

A quanto pare si ricordava bene dell'ultima volta che avevano trattato.

"Io? Quando mai." disse la donna con un tono falsamente innocente, talmente falso da risultare provocatorio.

Già, quando mai.

Quando mai aveva ingannato qualcuno...


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DIAVOLO DRAGO.

******************

Si sentiva rinata.


Nonostante colui che aveva davanti, dopo quanto successo non riusciva a temerlo, non in quel momento.

Ma l'esaltazione, l'euforia, la sensazione di essere destinata alla vittoria la accompagnavano, rendendola pericolosa tanto per i suoi nemici che per i suoi amici.

Pericolosa come può essere solo una persona che ritiene di non poter sbagliare.

Proprio quando il Cornugon stava per rivelare loro la locazione dell'anima di Azoun V, lo interruppe.

"Non cosi' in fretta. I Patti erano leggermente diversi..." sibilò la maga, con un sorriso freddo stampato sul volto.

"Cosa stai facendo Kaia???"sussurro' Ralas, ragionevolmente preoccupato.

Cosa stava facendo?

Stava cercando dimostrare al Cornugon con chi aveva a che fare, visto che sembrava non averlo ancora imparato.

Aiutando Ralas nella stipula del Patto, Aeisha aveva insistito per inserire una clausola ben precisa nell'accordo:
l'informazione avrebbe dovuto essere comunicata a tutti i presenti al momento della stipula, una volta uccisa Nalavara.

E non era prevista nessuna eccezione nel caso qualcuno di loro morisse, come di era accaduto a Tugrok, che da bravo cadavere non sembrava intenzionato a sostenere alcuna conversazione o ascoltare alcunché.

Grazie a quanto appreso da Dalinzar il Gelugon circa il "Codice Infernale", era chiaro che se il Diavolo non avesse mantenuto la sua parte del patto, sarebbe stato cancellato dall'esistenza.

La sua unica possibilità era informare in qualche maniera il nano, per esempio riportandolo in vita, il che era esattamente quel che si aspettava la Rossa.

Voleva costringerlo a fare qualcosa che avrebbe potuto fare benissimo anche lei, col solo proposito di umiliarlo e fargli capire che non doveva mettersi sulla sua strada.

E se si fosse sbagliata...sarebbe stata forse la fine per la dinastia Obaskyr, certo, ma anche per Bersurionylior.

Accettava quei rischi, come accettava di non poter prevedere esattamente cosa sarebbe accaduto all'anima del nano se un diavolo lo avesse riportato in vita.

Ma del resto, per quanto il nano le fosse diventato simpatico, non era Philip.

Era Sacrificabile.

Era talmente accecata dal suo ego che non considerò l'ipotesi che il diavolo avrebbe semplicemente potuto rianimare Tugrok come non morto, come non considerò che sarebbe stato più saggio aspettare di avere l'informazione, prima di dare il via a quel "gioco" assai pericoloso.

Eppure, l'essere si limitò a concedere al suo sfortunato compagno la "grazia" di tornare vivo, apparentemente senza che ci fossero sotto trucchi, sostenendo di farlo per "gratitudine", visto che secondo la sua interpretazione del Codice Infernale avrebbe semplicemente potuto annullare il patto senza ripercussioni in una situazione simile.

Non cambiò il suo atteggiamento e non mostrò risentimento, come se lo stratagemma dell'Ammaliatrice non fosse che lo stupido scherzo di una bambina.

All'inizio Aeisha pensò semplicemente che non volesse darle soddisfazione, che non volesse ammettere di essere stato imbrogliato un'altra volta.

Poi, arrivarono le parole che tanto avevano aspettato, e iniziò a intravedere i suoi errori.


"Thunderholme" disse Bersurionylior "La Vera Anima di Azoun V si trova a Thunderholme. Arrivederci, mortali.

Ci vediamo dall'Altro lato della Barricata...."


"Ci vediamo dall'Altro lato della Barricata", sembrava significare una cosa sola.

Lui, che li aveva mandati contro una Leggenda convinto del loro successo, era sicuro che sarebbero morti in quel posto.

Qualsiasi cosa li aspettasse li, era peggio di quel che che avevano sconfitto, e peggio di quel che erano "diventati".

Ma per quel giorno, avevano fatto tutto quel che dovevano o potevano.

Era tempo di andarsene dai Corni Tempestosi, e riportare almeno il Corpo di Azoun al sicuro.

Prima di rimettersi in marcia, Kaia di Messemprar si girò osservando per un ultima volta i resti del filatterio di Nalavara, dandole un ultimo saluto, nella Lingua dei Draghi, la lingua che per ironia della sorte non apparteneva realmente a nessuna delle due.

"Addio, Sorella."

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Edited by Thayan4ever - 12/5/2017, 16:08
 
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view post Posted on 17/6/2017, 14:17
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