Faerûn's Legends

Cronache del clan redbeard

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Arkiell
view post Posted on 28/9/2018, 11:59 by: Arkiell
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Lord of the Sfig

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CAPITOLO II ATTO III
LA VERGINE GUERRIERA


Diversi mesi prima che la storia prendesse una direzione mortalmente più seria, Glorin stava facendo una passeggiata per la città dei duchi, intento a portare avanti alcuni commerci con i locali fabbri. Sulla strada per la locanda incontrò questa strana donna umana, dal fisico decisamente muscoloso e dai modi più che diretti. Qualcosa colpi' l'attenzione del nano e si fermò a scambiare due chiacchiere con lei, nella speranza che la tipo fosse una avventuriera magari a conoscenza degli spostamenti di quella zucca vuota di suoi fratello. La donna sulle prime lo studiò per qualche istante, come a capire se lo avesse già incrociato da qualche parte, poi senza mezzi termini parlò prima che Glorin potesse dire qualsiasi cosa:
<senti un pò nanetto non è che conosci Gloin dei Redbeard?. Va che gli somigli parecchio eh!>.
Il nano restò spiazzato e non riusci' a rispondere se non dopo diversi secondi.
<lo conosci o no?> i modi erano decisamente diretti, fosse stata una nano il fratello gli avrebbe fatto una corte spietata, e probabilmente siamo sinceri, anche lui.
<beh si è mio fratello!.>. Poi senza quasi prendere fiato aggiunse un attimo dopo <ma tu come lo conosci?>
La donna sulle prime sembrò neanche averlo ascoltato e si limitò a guardarlo
<ho incrociato la mia lama con la sua in diverse occasioni, è un grande guerriero dovresti essere fiero di lui. Quella testa di mithral che fine ha fatto? dove si trova ora a fare danni?>. Più che quello che diceva era il come ad aver colpito Glorin, questa donna che sembrava decisamente sapere il fatto suo, conosceva suo fratello, e non solo! Lo aveva seguito in diversi scontri e ne parlava con rispetto. La cosa era ammirevole, quindi qualcosa di buono Gloin aveva fatto da quando era diventato "un figlio della superficie".
Il nano spiegò ad Ilis di Tempus, questo era il suo nome che aveva perso le tracce di suo fratello e di come fosse preoccupato. La donna non sembrava dare peso alle preoccupazioni del barbuto nano e si limitava ad osservarlo.Lei era più interessata a sapere se l'arte delle armi era pari a quella del fratello. Glorin provò a giustificarsi dicendo che lui era un fabbro per lo più e le asce le forgiava ma non le usava molto, ma fu trascinato per un orecchio e portato di forza, e per Moradin se era forte quella donna, fino a delle rovine li vicine. Mai mettere in discussione il proprio valore come guerriero davanti ad una sacerdotessa del dio delle battaglie!!!
Finirono in delle antiche rovine e si guadagnarono l'ingresso a colpi di lame. Quello che colpi' molto il nano fu la naturalezza con la quale la donna brandiva il suo enorme falchion seminando fra le creature incontrate una morte fulminea. Era un vero portento della natura e vederla combattere era da restare senza parole. C'è da dire che anche il nano si difese al meglio delle sue possibilità, ma quella Ilis buon Moradin, faceva quasi paura. Eppure lei considerava il fratello un grande guerriero.

Di sicuro non aveva ancora trovato Gloin ma almeno di una cosa era certo, si stava creando una buona fama.
 
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