Faerûn's Legends

Cronache del clan redbeard

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Arkiell
view post Posted on 15/1/2020, 11:18 by: Arkiell
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Lord of the Sfig

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CAPITOLO III, ATTO 3

LA SQUADRA

CITAZIONE
< Prego bensì che l’una e l’altra cosa, la vittoria e il ritorno, Tu conceda, ma se una sola cosa, o Moradin darai, concedi solo la vittoria>

Antica ed ormai perduta preghiera nanica ai tempi delle guerre per il controllo del sottosuolo


la_squadra_gloin

Dopo settimane di calma piatta, le cose iniziarono a muoversi ad una velocità frenetica. Aiutato dai suoi stivali magici, passo i giorni a correre come un pazzo da un luogo ad un altro. Le ferme giornate passate nella più totale immobilità, avevano alla fine ceduto il passo ad una enorme frenesia. Penso e ripenso a come agire, quando farlo e soprattutto con chi. Quello era il nodo principale. Le persone che lo avrebbero accompagnato andavano scelte con cura. Dovevano essere più di semplici avventurieri, persone pronte ad uno scontro del genere, capaci di valutarne l'importanza e la difficoltà, e nonostante tutto tanto pazze da accettare di affrontarlo.

alucard_smile

Il primo a seguirlo sarebbe stato Himir, le sue capacità di combattimento erano fuori discussione, cosi come la sua abilità di uscire vivo da ogni situazione, mantenendo sempre quel sorrisetto da bastardo impunito. Aveva giurato di dovere una cosa del genere a Gloin, perchè lui e solo lui riusci' a salvarlo da morte certa in una situazione divenuta mortalmente pericolosa in pochi attimi.Chiunque combatta per un ideale, qualunque esso sia, non potrà mai concepire null'altro che la vittoria. Il suo ideale era quello di essere il migliore di tutti. Avrebbe dato una ulteriore prova in quella terra lontana e corrotta.

dime_foto

Daimorn detto mano pesante. Lui fu il secondo ad essere contattato. Avevano combattuto spalla a spalla negli eventi della costa della spada, e Glorin aveva trovato in lui un umano determinato e pronto. Nulla sembrava sconvolgerlo, aveva lo sguardo di chi un giorno trovandosi davanti ai cancelli dell'inferno, invece di fuggire via a gambe levate, sarebbe entrato sfondando la porta a calci. Forte e possente, sarebbe stato un compagno perfetto. Parlò con lui a lungo, ed anche lui aveva un debito di riconoscenza con il fratello. Creando questa squadra, mi sono ritrovato spesso a pensare che tutto quello che Gloin aveva seminato di buono nella sua vita, sarebbe toccato a me raccoglierlo. Dime, fu il secondo.

prete_di_kelemvor

Martin Darkrain di Kelemvor, fu il terzo componente del gruppo. Anche lui aveva combattuto per salvare la costa della spada insieme a loro. La calma che riusciva a mantenere anche nel pieno della battaglia, era qualcosa di sovrumano. Il suo Dio parlava attraverso di lui, per ricordare a tutti come il suo dominio fosse parte della vita di tutti. Chiese a lui aiuto, e prontamente lo ottenne. Senza chiedere nulla in cambio, solo per riportare a casa i resti di un glorioso guerriero caduto. Il giudice dei morti condivideva con i nani, il culto del ricordo di chi cadde. Tutti devono avere una tomba nel quale riposare. Caso volle che aveva conosciuto suo fratello e si era guadagnato il suo rispetto. Sarebbe stato fondamentale nella missione.

friedrick

Friedrick fu il quarto invece. Aveva combattuto con Glorin qualche volta, ma era guidato da una luce in battaglia particolare. I suoi occhi erano quelli di chi aveva visto il mondo girare nel verso sbagliato, ed invece di fregarsene aveva deciso di porre rimedio. Un guerriero sacro al Dio dei morti. Un combattente pronto ed attento, guidato dall'esperienza di molti scontri. Sapeva decidere quando agire e come fare. Sebbene non avesse mai conosciuto direttamente suo fratello, fu Martin a fare il suo nome. La fiducia che lui riponeva in lui era enorme. Avrebbe fatto lo stesso anche lui.

triss_kaia

Kaia di Suzail, fu l'ultima ad essere chiamata. Questo fu più per casualità che per scelta deliberata. Lei fu la prima persona con cui strinse un legame quando aveva lasciato la terra natia per mettersi sulle tracce del fratello, con lei avrebbe chiuso il cerchio. Dal loro primo incontro tante cose erano cambiate, ma non la stima nei suoi confronti. Una maga da una potenza devastante, sembrava osservare il tutto con lo stesso distacco di chi da una altura si gode un paesaggio lontano. Fu lei a guidarlo e consigliarlo nei primi passi da avventuriero, e fu sempre lei a fargli una sonora lavata di capo, quando con l'orgoglio e la stupidità dei nani voleva andare allo sbaraglio a recuperare il fratello. Lo aveva visto quando altro non era che un giovane nano stolto ignaro di come il mondo girasse. Lo avrebbe affiancato in questo scontro da eroe, ad eroe. Il suo aiuto sarebbe stato impagabile. Forse solo nel senso lato del termine.

taverna

Alle prime luci dell'alba, l'elmo ed il mantello era ancora vuota tranne per un nano seduto in un angolo. Un nano dai capelli rossi in una armatura nera come la notte ed un enorme scudo a terra. La luce nei suoi occhi era quella di chi altro non avrebbe ottenuto quel giorno che una vittoria. Da li a poco sarebbero arrivati gli altri. Fra pochi minuti sarebbero andati in quella terra dimenticata dagli dei, e corrotta da un antico male. A riportare a casa Gloin.
Le altre opzioni non erano contemplate.
 
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