Faerûn's Legends

Cronache del clan redbeard

« Older   Newer »
  Share  
Arkiell
view post Posted on 25/1/2020, 12:23 by: Arkiell
Avatar

Lord of the Sfig

Group:
Member
Posts:
664

Status:


CAPITOLO III, ATTO IV

SI TORNA A CASA


ingresso_cimitero_Adbar_0

CITAZIONE
"Il giorno in cui sentirai la tua forza venire meno, ricorda di chi come me cadde per donarti una nuova alba. "

Iscrizione sulla lapide di Gloin Redbeard, del clan Redbeard. Adbar




Il Narfell, pochi giorni prima


narfell2

L'abisso aveva reclamato per se un pezzo di questo mondo. Montagne dai denti aguzzi nere come la notte più profonda, lasciavano spazio a fiumi di lava incandescente. Il loro ribollire indicava ai nuovi padroni di quelle terre quanto grande fosse il loro potere . Distorti figli di un mondo lontano ed alieno, erano giunti qui per reclamare nuovi domini, nuove terre per i loro mostruosi padroni. Pochi osarono sfidarli in questo loro nuovo regno, quasi tutti coloro che lo fecero caddero. Noi siamo giunti qui per riportare a casa uno di loro, ma non condivideremo la sua stessa fine.

Glorin sembrava sparire in quella sua nuova armatura. La strappò ad un potente nemico nel corso degli eventi che lo videro eroe della costa della spada. L'aveva guadagnata con il sudore e con il sangue, e l'avrebbe accompagnato in questa missione. Ogni tanto incrociava lo sguardo dei suoi compagni e leggeva nei loro occhi la stessa determinazione dei suoi. No. Loro avrebbero avuto successo.
Entrarono in una stretta gola fra due montagne , un passaggio innaturale scavato da mostruose mani, si estendeva per diversi metri , tanto da permettere loro di passare, ed appena il giusto per concedere il transito ad esseri dalle notevoli dimensioni.

Sapevano di essere attesi, sentivano gli occhi della creatura su di loro, come a studiarli. Potevano quasi immaginarsi il suo malevolo sorriso mentre accarezzava l'idea di aggiungere altri teschi alla sua immonda collezione. Quale grave errore.

ponte_lava

Un ponte di basalto, lavorato grossolanamente permise loro di attraversare una enorme sacca di lava. Dietro di esso, nel finire della gola si poteva scorgere una struttura. La sua architettura composta da guglie contorte e muri distorti, sembrava loro l'inizio di un incubo ancora peggiore. Lo avrebbero affrontato, era il loro bersaglio, ma non sarebbe stato facile arrivarci.
Come nel più classico degli schemi difensivi, come misero piede sul primo istmo di terra lavica in quell'oceano di fiamme e vapori mefistofelici furono assaliti da una ondata di demoni minori. Come risacca si infransero sugli scudi degli eroi, più e più volte. Sempre furono costretti a tornare indietro per tentare una nuova sortita. Provarono e riprovarono ma furono ricacciati indietro.
Alla fine il gruppo fu circondato solo da mostruosi cadaveri.

Un ingegnoso sistema di leve e ponti mobili, schermava loro l'accesso alla lontana struttura. Impiegarono del tempo per decifrarne la logica, disturbati dai sempre maggiori attacchi degli immondi. Questi aumentarono di numero e di intensità.
Fu inutile. Niente si può contro una ferrea determinazione, quando essa è accompagnata dal coraggio di chi non cederà mai un passo al nemico.

Furono assaltati da ondate di creature bislacche e decisamente pericolose. Temibile era affrontarne una di esse da sola, figurarsi in un nutrito gruppo. Eppure, si sciolsero come neve al sole. I loro corpi gettati agli angoli di quel nuovo passaggio, aperto ora finalmente nella direzione giusta.

L'essere era li ad attenderli. Li riposavano i resti di suo fratello, e di chissà quanti altri. Lo scontro poteva finire soltanto nella morte. Ora era tempo di scoprire chi avrebbe ceduto per primo. La brutalità o il coraggio?.

balor



Il tempo sembrò cristallizzarsi mentre Kaia ultimava il suo potente incantesimo. La creatura brandendo la sua arma si gettò su di loro urlando qualcosa allo sciame di esseri attorno a lui. Himir aveva già spostato il piede per creare una finta apertura ed ingannare il primo assalitore, mentre la sua doppia lama già iniziava ad incurvarsi per colpire. Daimorn stringendo con forza lo spadone iniziava a realizzare il primo colpo di quell'ultimo scontro. Io avevo piazzato li il mio scudo a torre, creando la nostra ultima linea difensiva, ed attendevo l'impatto. Martin alzava gli occhi al cielo chiedendo la benedizione per se ed i propri compagni al dio della morte. Friedrick puntava la sua lama benedetta verso il nemico, affinchè essa portasse morte nel cuore dei malvagi.
l'incantesimo agi, ma loro non potevano accorgersene, tale era la natura dell'incanto. Solo chi lo aveva invocato e sapeva gestirne il potere poteva farlo. E kaia lo fece, o se lo fece.
Per loro non passò nulla di più di un attimo, ma fu un profondo sospiro di morte per le creature. La potente magia della maga aveva colpito l'enorme Balor facendolo barcollare. Non era riuscita a distruggerlo no, ma lo aveva decisamente provato.
L'orda sciamò contro di loro, e l'antico ballo della morte risuonò la sua nenia.
Combatterono per la loro vita, per l'amicizia e per l'onore. Furono giudici e giustizieri di quegli esseri, e la loro condanno fu null'altro che morte!

Non so dire quanto durò lo scontro, so solo che quando riuscii a districarmi da quell'orgia di corpi mutilati potei vedere i miei compagni tutti sani e salvi. Dell'essere non vi era traccia se non alcune fiammelle. Segno che il suo tempo in questo mondo era concluso.

Fu semplice entrare in quella struttura e giungere ai piedi del trono. Fu semplice si, ma non fu facile. Le asce di mio fratello giacevano nella polvere, in un angolo della stanza. Moradin, mi fa male solo a ricordarlo. Il teschio si trovava esattamente dove il mago Par tanto tempo fa con le sue arti arcane aveva indicato. Lo raccolse e lo strinse nel mantello delle aquile di sangue.
Idealmente in quel modo aveva chiuso finalmente il cerchio.

Ci furono gli addii, ma furono sbrigativi. Adbar aspettava un suo figlio. Il tempo dell'attesa era giunto finalmente a conclusione.

Si torna a casa fratello, questa volta insieme.
 
Top
15 replies since 19/7/2018, 22:08   579 views
  Share