Faerūn's Legends

Vita di un Thayan: un percorso in salita

« Older   Newer »
  Share  
Belzac
view post Posted on 29/11/2018, 15:01 by: Belzac

Assassino di Briganti

Group:
Chiesa ed esercito di Bane
Posts:
632

Status:


*Tre giorni dopo*


Le soste sono regolari, l'andatura e' lenta come il mio recupero.
Puntuale, Wilhelm ha finito da poco il rituale delle bende. Mi dice di avere pazienza; se mi conoscesse, capirebbe che non e' la mia dote migliore.
Il cibo offerto non e' di sicuro un lusso, ma paragonato a certi pasti avuti in caserma ad Eltabbar, non ho di che lamentarmi.
In confronto a quando mi sono svegliato, sento che almeno le forze stanno ritornando.
Devo dire che l'unguento applicato sullo zigomo sta facendo effetto: il gonfiore si e' ridotto e la vista sta tornando ad essere normale.
I dolori alla schiena sono svaniti.
Sono steso in quello che ormai ho capito sara' il mio posto per i mesi a venire; Wilhelm ha detto che per ora mi serve riposo, il che non risulta molto difficile, dato il lento, ritmico, ondeggiare del carro.

Mi assopisco nel primo pomeriggio.


*Piu' tardi, verso l'imbrunire*

Il riposo e' disturbato da un continuo ed animato vociare. Non so da quanto stia andando avanti la cosa, fatto sta che il carro e' fermo e i due alla guida stanno avendo quella che sembra un'accesa discussione.
Ancora intontito dal sonno, non riesco a capire quello che dicono. Continuano a parlarsi l'uno sull'altro fino a che Gilbert tuona un ordine:

"SMETTILA DI PIAGNUCOLARE E SCOCCA QUACHE DARDO, PROTEGGI I MULI!"

Il trambusto continua.

La mia attenzione ora, pero', si sposta sul soffitto: un rumore di piccoli, veloci passi che vanno da sopra la mia testa fino all'entrata del cassone.
Seguo il rumore con lo sguardo, fino a sollevare appena la testa.
Un'ombra salta giu' per poi arrampicarsi veloce e fermarsi sulla soglia.
Nonostante sia il tramonto, sono pur sempre controluce e l'unica cosa che riesco a vedere e' un umanoide di piccole dimensioni.
Non capisco se stia controllando l'interno o se stia guardando me, probabilmente entrambe le cose.
Rigira qualcosa sulla mano destra, un breve luccichio segnala quello che potrebbe essere un pugnale.
Il mio battito accelera ripercuotendosi sulla spalla menomata: dolore e rabbia mi pervadono mentre quell'essere si avvicina lentamente annusando l'aria, qualche cassa e la mia coperta.
Come un cane curioso, il suo naso la tocca risalendo fino al petto per poi fermarsi, sollevando lo sguardo ed incrociando il mio.
Quello che ora riesco a distinguere come un coboldo, mi guarda cambiando espressione, digrigna i denti e solleva la mano destra per pugnalarmi.
Con lo stesso scatto che mi ha fatto afferrare la borraccia dalla mano di Gilbert tre giorni fa, afferro con una discreta forza la gola del mostriciattolo, che comincia a dimenarsi graffiandomi il braccio con la mano libera e agitando l'altra nel tentativo di portare a segno un colpo, il tutto condito da brevi, veloci rantoli folli.
Sposto lo sguardo su una cassa alla mia sinistra e, prima che lui possa pensare di usare l'arma sul mio unico braccio sano, ce lo sbatto con violenza contro.
Il primo impatto lo calma per bene e gli fa perdere il coltello, il secondo gli fa sbattere la nuca contro uno spigolo, uccidendolo sul colpo.
Guardando la scia di sangue sulle assi di legno, lascio che il cadavere scivoli adagiandosi in posizione seduta, osservando per un istante la sua espressione macabra, con gli occhi spalancati e la lingua penzolante.

Nel mentre, i rumori all'esterno non cessano.

Spinto dall'adrenalina, mi alzo aggrappandomi con la mano destra alla corda della cassa insanguinata, che si sposta appena facendomi udire quello che sembra un rumore metallico.
Guardo oltre il contenitore, la sempre piu' debole luce non mi aiuta, decido quindi di tagliare la corda utilizzando il coltello del mio aggressore.
Notando la buona lama, lo infilo nella tasca posteriore dei pantaloni.
Spostata la cassa, scorgo quello che potrebbe assomigliare ad un'elsa, solo impugnandola scopro essere una spada lunga.

Un lieve sorriso mi si dipinge in volto.

Mi siedo sulla soglia e salto giu' dal carro, camminando in direzione dei rumori. La sensazione a piedi nudi sul terreno dissestato non e' piacevole, ma nulla in paragone a quello che vedo.
La scena che mi si presenta davanti agli occhi ha un che di grottesco: vedo Gilbert preso ai fianchi da due coboldi tenuti sotto scacco dal suo dimenare violentemente una torcia accesa, sbraitando ingiurie degne dei bassifondi di Zhentil Keep.
Abbasso lo sguardo vedendo i piedi di Wilhelm ad un paio di metri da me, una balestra a terra al suo fianco, sdraiato supino con un coboldo seduto sul suo petto.
L'uomo, in totale silenzio e concitazione, tenta di proteggersi dal mostro che sta per avere la meglio.
Il ringhio rabbioso diventa un guaito, quando la lama della spada lo infilza alla schiena fuoriuscendo dall'addome.
Il gemito acuto dura pochi attimi, quanto basta per attirare l'attenzione degli altri due.
L'adrenalina continua il suo lavoro affievolendo il dolore, il cuore galoppa, mentre rivolgo ai coboldi uno sguardo sprezzante, estraendo con un gesto naturale la spada dal loro compagno come se fosse dal fodero.

Seguono pochi istanti di silenzio.

Grazie alla torcia dell'ora immobile Gilbert, vedo i coboldi che caricano in fila mentre li attendo con fare stoico.
Il primo compie un balzo verso di me evitando Wilhelm e piantandosi la spada, prontamente alzata, in pieno petto.
L'impatto mi sbilancia facendomi girare il busto di tre quarti sulla destra, costringendomi a posare il ginocchio destro a terra e lasciare la presa sull'elsa.
Il secondo arriva in salto sul mio fianco scoperto e d'istinto alzo il braccio sinistro, utilizzandolo come scudo.
La fitta alla spalla e' cosi intensa da farmi ricordare il ferro della lancia nella mia carne, il mio avambraccio azzannato e strattonato dal coboldo mi fa salire una tale rabbia, che estraggo il coltello dalla tasca e lo pugnalo con diversi colpi al costato fino a quando la sua presa viene meno.
L'ultimo colpo lo sbalza via, facendolo atterrare alla destra di Wilhelm.
Stringo il coltello nella destra, entrambi colmi di sangue, mentre mi guardo attorno per cercare altri pericoli.
La luce della torcia si avvicina assieme ai passi pesanti di Gilbert, che si ferma davanti a me.
"Tutto intero Wilhelm?" illuminando e dando un calcio al cadavere per liberare il compagno, che alzandosi a fatica esclama con tono sommesso "C'e' mancato poco.."
La torcia si sposta verso di me "Stai bene ragazzo?" chiede con fare serio e aggiunge "Sanguini che e' una bellezza."
Le bende sulla spalla sono fradicie, sento alcuni rigoli di sangue scorrere fuori dalla fasciatura fino alla punta del gomito, cominciando a gocciolare sul terreno.
L'adrenalina viene meno ed il dolore torna puntuale.
Guardo Gilbert recuperare la spada dal corpo esanime del coboldo e girarsi verso Wilhelm "Voi due dietro."
"Che vuoi fare?" risponde con fare preoccupato.
"Nulla, non possiamo proseguire, ormai il sole e' calato e non sappiamo se ce ne siano altri. Non possiamo rimanere qui per lo stesso motivo. Torneremo indietro verso la radura che abbiamo visto oggi pomeriggio."


*Poco piu' tardi*

Seduti all'entrata del cassone, Wilhelm ed io restiamo a guardare la buia strada illuminata debolmente dalla luna.
Alle solite bende e' stato aggiunto una specie di grande fazzoletto che sostiene l'avambraccio ed e' legato con un nodo sulla spalla destra, vicino al collo.
Mi ha detto che questo mi ricordera' di non usare il braccio e che dovrebbe aiutare con il dolore.
Il carro svolta a sinistra uscendo dal sentiero battuto, fermandosi poco dopo...


...il fuoco del falo' e' piacevole.
Dopo quasi una settimana passata con una coperta scrausa nel carro, sento la fiamma scaldarmi e rinvigorirmi il corpo.
Mi godo quell'attimo ringraziando in silenzio il Signore delle Fiamme per il dono concessoci.
Gilbert arriva con una maglia ed un paio di stivali in mano.
"Dovrebbero andarti bene."
Ditolgo lo sguardo dal fuoco, guardo i vestiti, ma sono restio ad accettare.
"Sono puliti" aggiunge, in tono quasi risentito. Li prendo, ma non li indosso, per ora voglio solo sentire il calore del fuoco sulla pelle.
La cena e' la solita, fatta eccezione per un pezzo di carne secca.
Dopo il pasto, Gilbert accende la sua inseparabile pipa mettendosi a pulire la lama della spada con uno straccio.
Non sono certo un amante della conversazione, ma il pensiero che gran parte delle mie giornate passeranono dentro ad un carro in solitaria, mi porta ad intavolarne una.
"E' una buona lama" dico gettando un pezzo di legno per alimentare il falo'.
Annuisce piano un paio di volte "Lo e'" gettando lo straccio nel fuoco.
"Eri un soldato?" lo guardo mentre rigira la lama, posandola a terra e facendo uscire una boccata di fumo.
"Qualcosa del genere" facendo un sorriso.
"Era un assassino" interviene il suo compare.
"Non cominciare con le adulazioni, Wilhelm" con tono quasi divertito.
"Ma quali adulazioni? E dilla, la verita'!" si volta verso di me dandogli le spalle ed indicandolo con il pollice "Devi sapere che il tizio qui, circa trent'anni e quanti? Cinquanta chili fa?" domanda in tono sarcastico "Almeno!" risponde Gilbert con una lieve risata.
"Era al servizio di"
"ZhentilKeep" intervenendo sulla risposta, rendendo evidente il non voler entrare nei dettagli.
"E hai mollato tutto per diventare un mercante?"
"E' una storia un po' piu' complicata" fa una breve pausa "tu, piuttosto, hai un nome o devo continuare a chiamarti ragazzo?" mi guarda portando la pipa alla bocca "o preferisci Thayan?" continuando a boccheggiare fumo.
"Krumorn."
"Krumorn" ribadisce annuendo tra se' "Credo tu sappia gia' i nostri nomi" dice in maniera retorica.
"Non fate che abbaiarveli contro ogni giorno" guardandolo un attimo, ricevendo un sorriso bonario di rimando "Facci l'abitudine" svuotando poi il contenuto della pipa nel fuoco.
"Sei tu che ci hai fatto l'abitudine, sempre con quei modi rozzi e quella risata irritante. Sei un disturbo ambulante della quiete" il tono ironico di Wilhelm fa alzare Gilbert, il quale elargisce in modo teatrale un inchino cosi scomposto da apparire ridicolo "Perdonate i miei modi, altezza" mantendendo l'inchino e facendo uscire un rumore disgustoso di sicura natura intestinale, facendoci storcere il naso, per poi guardarci con aria soddisfatta.
Non che in caserma fossi circondato da nobili o gente elegante, ma credo che certi atteggiamenti ci distinguino dall'essere considerati alla stregua di orchi o feccia simile.
Guardando Gilbert, mi rendo conto che questi pensieri nemmeno lo sfiorino.
"Guarda che anche tu hai i tuoi difetti, principino" indicando Wilhelm con il beccuccio della pipa, guardando poi me, indicando il carro.
"Lo vedi il nostro nobile carro trainato da quei possenti destrieri? Opera sua" tornando a puntare il compare "Ricordati Krumorn, se lasci fare certe cose ad un sembiano risparmierai monete, ma ci saranno conseguenze."
"Ingrato" esclama Wilhelm, incrociando le braccia al petto.
"Non e' colpa mia, e' nella mia natura, come e' nella vostra essere avidi" osservando, divertito, la faccia del socio diventare paonazza.
Nel frattempo, lasciandoli al loro teatrino, rigiro nella mano destra il coltello preso dal coboldo.
"E quello?"
"L'ho usato per tagliare una corda dentro il carro, la spada era dietro a una cassa" dico cercando invano di ripulirlo dal sangue ormai coaugulato, strofinandolo sull'erba.
"Ah! Ecco dov'era!" dandosi una pacca sulla fronte.
"La solita organizzazione alla Gilbert" commenta Wilhelm.
"Risparmiami la predica" andando verso il carro "ho una corda di scorta".
Metto alcuni legnetti per ravvivare la fiamma.
"Un assassino..." mormoro. Wilhelm annuisce piano "molti anni fa. E' cambiato molto da allora. I suoi modi sono diventati grezzi, la sua educazione scarsa quanto la sua igiene, in compenso a volte sa mettermi di buon umore. Lui fa vedere il suo lato di orgoglioso Zhent, ma in fondo ha un cuore d'oro."

"EHI, MA CHE CA...?" il coboldo morto vola fuori dal carro "PREGA IL TUO DIO CHE NON CI SIA IL SANGUE DENTRO QUELLA CASSA, O SPARGERO' SANGUE THAYAN STANOTTE!"

Devo ammetterlo: quella minaccia mi ha strappato un sorriso.

Edited by Belzac - 11/29/2018, 03:31 PM
 
Top
5 replies since 19/11/2018, 22:42   233 views
  Share