Faerūn's Legends

Vita di un Thayan: un percorso in salita

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Belzac
view post Posted on 13/12/2018, 22:17 by: Belzac

Assassino di Briganti

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Chiesa ed esercito di Bane
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*Costa della Spada*


I giorni si sono fatte settimane, le settimane sono diventate mesi.
Oltrepassato il deserto, il viaggio e' diventato senza dubbio piu' scorrevole ed il paesaggio e' tornato ad essere pianeggiante e boschivo.
Al mio risveglio, dopo una notte all'addiaccio in un bosco della Costa della Spada, vengo accolto da una visione che mi lascia sorpreso: il sudicio Gilbert mi si presenta davanti, mettendo le mani ai fianchi e guardandomi col cuo solito sorriso affabile.
"Levati quello sguardo dalla faccia, non stai sognando!" esclama, facendo una delle sue risate.
I pantaloni e la giacca nuovi, di un colore blu notte, risaltano sulla camicia di un bianco candido, mentre gli stivali eleganti di colore marrone, sono stati lucidati con estrema cura.
Il suo volto riflette il risultato di un recente bagno: la barba, scompigliata fin dal primo giorno che lo vidi, ora e' intrecciata e tenuta alla fine da un elastico bianco.
Il cappello di paglia e' scomparso, lasciando il posto ad uno in cotone dello stesso colore degli stivali.
"Beh?! Nulla da dire?" chiede con il tono di chi si aspetta un complimento.
"Si e' svegliato all'alba per ottenere un risultato simile" commenta Wilhelm, legando i muli al carro.
"Notevole" commento con tono neutro, facendo una breve pausa studiandolo appena "ora non ti resta che migliorare i modi."
Il mio complimento lo fa ridere nella sua solita maniera fastidiosa "Sei proprio un tipo a cui chiedere un giudizio, eh!"
"Scommetto che un tipo sporco e puzzolente non e' di buon auspicio per condurre gli affari."
"Basta con i complimenti ora!" facendo cenno di salire sul carro.

*Due giorni piu' tardi*

Nel primo pomeriggio, il carro si ferma lungo il sentiero battuto. Gilbert arriva all'entrata del cassone, dicendomi di scendere.
Arrivati davanti al carro, indica davanti a se' con il braccio.
"La vedi? Quella e' Baldur's Gate" dice con tono sereno, per poi aggiungere senza guardarmi "Qui le nostre strade si dividono, ragazzo."
Lo guardo, come a chiedergli una spiegazione che arriva subito dopo "La gente di queste parti e' strana. Vederci arrivare con un Thayan sul carro non sarebbe una buona pubblicita' per i nostri affari."
Lo guardo serio, ma non ribatto.
"Senza offesa, nulla contro di te o la tua gente, ma devi sapere che"
"Capisco" mi limito a dire, interrompendolo. Non mi servono spiegazioni, quel che m'importa ora e' sapere che la mia meta e' li, ad un paio di giorni di cammino.
Annuisce senza aggiunere altro.
Allunga poi un sacchetto "Come dissi nel deserto, sei la nostra scorta. Non aspettarti chissa' che somma, ma per iniziare credo sia sufficiente."
Prendo le monete con un cenno del capo in segno di ringraziamento, porgendogli poi la sua spada.
"Quella non mi serve. Abbine cura" conclude.
"Buona fortuna" mi dice Wilhelm, seduto aspettando il compare.
"Grazie" rispondo annuendo.
"In bocca al lupo, Krumorn" dice Gilbert alla guida del carro, che riparte con la sua lenta andatura.
Li guardo allontanarsi, udendo per l'ultima volta l'eco di una risata di cui non sentiro' la mancanza.


*Baldur's Gate*


Arrivo a Baldur's Gate dopo due giorni di cammino.
Ero gia' stato in questa citta', una volta, su richiesta del Maestro Aoth Sideiros.
Non mi ricordo granche' dell'ubicazione degli edifici, per cui passo buona parte del tempo in perlustrazione, cercando di orientarmi come meglio posso.
Chiedo indicazioni verso l'Enclave Thayan a due passanti, uno dei due mi risponde in maniera vaga facendo un cenno di disprezzo con la mano.
Devo riabituarmi ai modi dell'ovest, per cui soffoco l'istinto di mettergli le mani attorno al collo e giro i tacchi.
Camminando per le strade, mi domando quanto tempo possa trascorrere prima che qualcuno faccia traboccare la goccia dal vaso.
"Quante le offese? Quanti i volti schifati, solo per il fatto di dover rivolgerci la parola? Soprattutto, quanto tempo aspettare, prima che qualcuno offenda la persona sbagliata? Aspetto con ansia il giorno in cui un Mago Rosso verra' fatto adirare a tal punto da imporre un'invasione.
Che sublime visione: l'esercito di Thay marciare compatto con gli stendardi recanti il vessillo dei Maghi Rossi ed i popolani costretti ad abbracciare la sola, unica e dura legge Thayan, riportando ordine e disciplina ai cittadini e morte o, peggio, schiavitu' ai ribelli.
"
Accompagnato da questi pensieri, giungo davanti all'Enclave.
La guardia alla porta mi da' un'occhiata, rispondo con un saluto militare, che viene ricambiato con un lieve cenno del capo.
Guardo l'ingresso, che non varco nel momento in cui una frase del Maestro Ankhalab riaffiora nella mia mente:

"Il Thay deve dimostrare potenza."

Saluto di nuovo la guardia prima di allontanarmi.
Devo trovare un alloggio, ho bisogno di pensare in pace.
Trovo una locanda chiamata "Il Canto dell'Elfa".
La locandiera e' una mezzelfa, che mi guarda con aria di sdegno e mi consegna la chiave della mia stanza.
Immerso in una tinozza d'acqua calda davanti al caminetto acceso, fisso la fiamma facendo mente locale.

"Sarebbe saggio chiedere informazioni sul Maestro, all'Enclave? L'unica fonte sicura sarebbe quella del Khazark o di un Mago Rosso, ma che figura ci farei domandando di un uomo che mi era stato incaricato di seguire? Sono sicuro che, anche dicendo la verita' sul fatto che fossi all'oscuro della sua partenza, la cosa non verrebbe digerita nel migliore dei modi, magari screditandomi ancora prima di iniziare.
E che tipo di aiuto potrei dare all'Enclave? Sono fuori allenamento ed il mio equipaggiamento non e' paragonabile a quello di prima, quanto durerei?
"

Il secchio vuoto, usato per l'ultimo risciacquo, vola nel camino a causa di un gesto di stizza che ho nei miei confronti per essere in queste condizioni pietose e gli unici motivi non sono altri che me stesso e la mia disattenzione.
Mentre la fiamma si fa piu' violenta, mi avvolgo in un asciugamano, sedendomi poi davanti allo specchio dove rado la ricrescita di barba e capelli.
"Dimostrare potenza", cosa che non mi riuscirebbe di sicuro, ora come ora.
Ricominciare gli allenamenti e avere un equipaggiamento degno di essere chiamato tale sono i due requisiti primari, prima che possa varcare quella soglia.
Scendo le scale, ordino un pasto caldo e pago il tutto, riconsegnando la chiave.
Ricevute le monete, la mezzelfa ora si sente in dovere di liberarsi di un peso, guardandomi e sputando per terra.
La guardo per un istante, pensando a cosa ne sarebbe di lei ad Eltabbar: venduta come schiava ad un Mago Rosso, tenuta incatenata ed in bella mostra per offrire un divertente spettacolo ad amici e conoscenti durante l'ora di cena.
Le mostro un sorriso sarcastisco poco prima di abbandonare la locanda.


*Due settimane dopo*


Ho conosciuto una persona che risponde al nome di Himir. L'ho incontrato per caso, appena fuori dai boschi a Nord di Baldur's Gate e mi ha proposto di lavorare per la sua compagnia: l'Aquila di Sangue.
Ho accettato, facendo chiaro il punto che lo faccio per le monete e che sara' solo una cosa temporanea. Mi sembra non abbia avuto nulla in contrario.
Himir, di certo una persona socievole ed un abile combattente, si e' premurato di darmi un paio di armature ed una nuova arma.
Finalmente, posso riprendere i miei allenamenti con il falchion.
Lo devo ricambiare con il lavoro, un compromesso che non fa una piega.
Nonostante sia un tipo affabile e cordiale, non riesco ad inquadrarlo del tutto. Vuole portare in alto il nome della sua compagnia e sembra voglia avere le mani in pasta un po' dappertutto, ammesso che gia' non le abbia o le abbia avute.
Inoltre, chi si puo' permettere di parlare di Lord Nerv come fosse un amico di vecchia data, rifiutandone tra l'altro l'invito a fargli da guardia, non e' una persona da sottovalutare anzi, credo sia quella adatta dalla quale apprendere per perfezionare le mie abilita' combattive.
Sembra sapere molte cose, puo' essere probabile che abbia le informazioni che cerco, ma non voglio affrettare il passo.

C'e' poi quella ragazza che si fa chiamare "Ash": sono convinto che le sue domande sul mio stato di salute dovute al fatto di avere la testa glabra, siano solo il frutto di noncuranza delle tradizioni altrui. Sembra la classica persona irriverente, che da' troppa confidenza a chi non conosce.
Pare abbia pure doti magiche; che siano frutto di studio o di talento innato non m'interessa poi molto, di sicuro meno evidenti di quello che ho potuto vedere in passato.
Per ora rimangono seconde, se paragonate al suo sguardo intimidatorio.

Il resto dei membri, a quanto pare, lo conoscero' a breve.
Almeno loro mi hanno accettato, vediamo che ne saltera' fuori.

Edited by Belzac - 12/13/2018, 10:54 PM
 
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