Faerûn's Legends

Cronache dell'aquila di sangue

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carebas
view post Posted on 16/1/2019, 13:31 by: carebas

Assassino di Briganti

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Una Birra,due compari e un'avventura inaspettata

" Sai Glorin, ho sentito voci di un piccolo villaggio dove viene prodotta una birra davvero ottima. Che ne dici?"

Ancora adesso non mi capacito di come abbia potuto credere a quel pettegolezzo. Sto davvero invecchiando. Oppure sono semplicemente distratto da tutto il lavoro che c'è dietro l'organizzazione della compagnia.
Sta di fatto che il mio amico nano, appena udito la parola BIRRA, ha spronato il suo lama e si è diretto immediatamente nella direzione da me indicata.

Il piccolo villaggio si presentava bene. Pochi abitanti, pochissime costruzioni. Il tutto era stato edificato accanto un placido fiume. Mettemmo i cavalli nella stalla ed entrammo nella costruzione che presentava l'insegna di una locanda. La sala era quasi deserta, o almeno era quello che risultava ad una prima occhiata. Il locandiere fece un impercettibile segno con il capo ed io ringraziai i miei riflessi, allenati negli anni, che mi permisero di schivare un coltello rapido comparso alle mie spalle. Gli aggressori si rilevarono 4 e durarono più o meno lo stesso numero di secondi.
Ci guardammo stupiti, Glorin ed io. Negli occhi del nano era palese una domanda: " Un ottima birra vero?". Ignorai momentaneamente la sua giusta constatazione. Uscii all'esterno e mi ritrovai ad affrontare altri 3 aggressori. Mentre dalla balconata al piano superiore Glorin si liberava senza difficoltà di due cecchini mal nascosti.

" Himir" Urlò il nano con tono tra il sorpreso e il dubbioso " uno di questi ha detto che ci avrebbero sacrificato a Cyric! Sai chi è?"

Al nome del folle dio un lungo brivido scese lungo la mia schiena. Cyriti! eravamo finiti in grossi guai!

" Significa che siamo nei guai! Scendi è meglio essere veloci!"

Esplorammo gli edifici rimanenti , trovando sempre una decisa resistenza. Dannati Cyriti! sono come scarafaggi. Più ne uccidi e più spuntano sempre fuori.
Nell'ultima casa, quella che presentava una maggiore difesa, trovammo una botola nascosta. Ci guardammo ed in silenzio annuimmo. Non servono parole in battaglia. Non quando viaggi con un compagno che conosce a memoria i tuoi movimenti e i tuoi schemi di attacco. Glorin aprii la botola ed io scivolai silenzioso lungo le scale, verso un tenue bagliore. Durante la discesa mi tornarono in mente le parole del mio Signore, quando altri Cyriti minacciavano la sua città...

" Trova e distruggi Alfirin! questi sono i miei ordini. Trovali e uccidili tutti!"

Sorrisi al ricordo di quelle parole e delle incredibile imprese che ne seguirono. Ero giovane allora ed erano altri tempi. Ma quel ricordo risvegliò in me un strana nostalgia. Sapevo esattamente quello che dovevo fare. Gli ordini del mio Signore non erano succubi del tempo....



Lo spazio era grande, le urla dei nostri avversari risuonarono forti sulle pareti di fredda pietra. Il clamore dell'acciaio che cozza contro acciaio riempì l'aria, mentre il pavimento cominciò a macchiarsi di rosso come coperto da una marea scarlatta.
Glorin ed io avanzavamo furenti e decisi. In quel momento non c'era spazio per le nostre classiche battute, per l'ironia. Facevamo quello per cui eravamo stati creati, temprati. Lui dalla gelida pietra. Io dal tagliente sorriso di un vecchio folle.
Uno dopo l'altro i nostri avversari caddero, maledicendoci decine di volte.
Invocarono il loro folle dio inutilmente. Come molti della sua specie non ascoltava. Io sorridevo festante in quell'orgia di spade, sangue e carne dilaniata. Un breve ed intenso tuffo nel mio passato...

Un arrogante incantatore comparve davanti a noi scagliandoci contro un enorme Golem di carne sanguinolenta.



Glorin lo caricò immediatamente, lasciandomi la strada libera per il mago. Rapido ed estasiato da quello scontro corsi verso il mio avversario. I miei bracciali magici mi difesero da un suo incanto, mentre sorridendo come un pazzo affondavo la mia lama nel suo petto, aprendo uno squarcio sino al suo ventre. Rapido, preciso, efficace.

Mentre frugavamo la stanza in cerca del bottino, sentimmo un pesante rumore di pietra che sfregava contro pietra. Silenziosi e attenti seguimmo il suono, trovando infine un angusto passaggio. Un guardia ci venne incontro ma non ebbe neanche il tempo di gridare.
Attraversammo lo stretto passaggio ed entrammo in una stretta stanza arredata con un tavolo, sedie, forzieri e librerie. Un sacerdote di Cyric ci stava aspettando circondato dalla sue guardie.

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Glorin prese una lunga ricorsa , scagliandosi con tutto il suo peso contro il sacerdote. Lo slancio li sbalzò indietro , fracassando il tavolo e le sedie. Il cyrita non ebbe il tempo di emettere alcuna parola. L'urto con il nano lo stordì il tempo necessario per permettere a Glorin di tagliare quella testa bacata.
Le guardie non poterono difendere il loro capo. Troppo occupate ad assaggiare il freddo tocco delle mie lame.

La vittoria era nostra ed anche se soddisfatto di portare a casa la pelle ed un ricco bottino, Glorin non mancò di farmi notare il mio errore. Sorrisi alle proteste del mio amico ma non contestai. Alla fine aveva ragione lui.....

Edited by carebas - 17/1/2019, 12:33
 
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