Faerûn's Legends

Cronache dell'aquila di sangue

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carebas
view post Posted on 23/1/2019, 12:28 by: carebas

Assassino di Briganti

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Un nuovo inizio....

Silenzio...

Questa notte è stranamente calda e calma, come avviene prima di una tempesta. Sento il nano russare anche attraverso le pareti che ci dividono. Mi alzo lentamente dal letto e vedo la mia pupilla dormire placidamente. Sembra ancora una bambina dopotutto. Esco silenzioso dalla mia stanza passando davanti la porta del bardo. Una risata allegra di donna mi strappa un sorriso dalle labbra. Almeno lui si sta divertendo.


Silenzio...

Scendo nella nuova sede della compagnia. I rumori della notte arrivano ovattati e confusi. Una notte troppo tranquilla, anche per il Gate. Passo dietro il bancone e mi verso un calice di vino. Ammiro soddisfatto il lavoro del nano, il realizzarsi del nostro progetto. Glorin sa esattamente quello che vuole, forse è questa la caratteristica che lo distingue dal fratello.
Lentamente mi sposto verso la finestra, osservando la notte regnare incontrastata sulle strade deserte. Per caso incrocio lo sguardo con il mio riflesso e noto un sorriso sarcastico sul volto. So di non stare ridendo e che quello che vedo è solo un allucinazione.



Il vento...

Pian piano il mio riflesso comincia a ondeggiare, come una superficie d'acqua increspata dal vento. Ed ecco che i contorni del viso non sono più i miei ma quelli del mio vecchio maestro.



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" Come ti sei ridotto, povero Feadur! Un lavoro onesto, un profilo rispettabile. Sembri un dannato damerino lo sai?"
La sua risata è sempre stridula e gracchiante. Oscenamente irritante e inquietante.

" Sono solo quello che il tempo ha voluto."

" Eppure una volta non eri questo. Ricordi? I bei tempi in cui ti muovevi come un'ombra a reclamare vite per il tuo padrone? Quei giorni così lontani! all'epoca realizzavi intricate ragnatele di piani, cospirazioni e progetti. Attraversavi incolume gli strati sociali degli uomini con la stessa facilità con cui un coltello ben affilato trapassa il petto di un bambino."

" Sei morto, vecchio bastardo. Dovresti avere il buon gusto di stare zitto"

" Sapevo che non mi avresti ascoltato. Così ho portato degli amici"


Vento...

Il riflesso si contorce di nuovo, mischiando i vacui colori sul vetro. L'immagina sfoca verso un grigio scuro e inesorabilmente prende la forma di un uomo con il volto coperto da un alto cappuccio grigio. Le labbra serrate e prive di espressione. Le mani si aprono e si chiudono di continuo, anelanti di un nuovo confronto... di una nuova missione.



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"Io sono Alfirin della nera. Sono l'ombra di Garos, la sua lama e la sua ira. Per suo volere ho dato la caccia ai cyriti e ho fatto scempio dei loro corpi, facendoli soffrire atroci sofferenze prima di spedirli dal loro folle dio! Mi sono mischiato a quegli sciocchi infedeli. Ho mostrato loro la vera natura dell'inganno. Le mie carni sono state dilaniate, il mio sangue ha costruito un sentiero che ci ha portato alla meta. Ma nonostante tutto, non ho mai mostrato dolore o paura."

" Sei stato solo una parte di me e qualcosa della tua essenza vive ancora nel mio animo. Sei il miglior abito che abbia indossato, il mio più grande successo. Ma ormai non mi occorri più. Quando il mio signore chiamerà risponderò come sempre. Ma non tornerai,non al momento"

Vento...

Il riflesso torna ad essere indistinto, sfumando dal tetro grigio ad un più vivace verde. So benissimo chi sta per arrivare. Ma non mi incute alcun timore, nonostante quell'irritante sorriso di sfida sul volto.



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" Sono Ren, Uccisore di briganti. Fondatore dei Draghi neri"

" Non sei altro che un progetto nato a metà. L'aborto di un idea. I Draghi Neri erano solo una bozza sulla tela della mia vita. Un utopia irrealizzabile. Sparisci immediatamente"

Vento...

Ecco di nuovo quel turbinio davanti ai miei occhi. Ora il verde vortica ed esplode in uno schizzo nero scuro, coperto da una maschera bianca. La sua voce è melodica e la sua postura possiede qualcosa di regale.



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" Immagino tu sappia chi sono!"

" Il mio più grande fallimento. Mi hai quasi ucciso"

" Non mentire! Non con me. Non a te stesso. Sono il tuo più grande successo. Tramite di me sei arrivato a sfiorare la cima della piramide! Insieme abbiamo fatto crescere il tuo potere e la tua influenza"

"Non sei altro che un fallimento. Questa è la verità. Ma forse, senza di te , non sarei arrivato fin qui"

Vento...

La figura china lentamente ed elegantemente il capo prima di scomparire in un vortice sfocato di colori indistinti. Resto immobile, attendendo il nuovo ospite che non tarda ad arrivare. Il colore rosso diventa la tonalità maggiore accompagnato dal volto di un ragazzo illuminato da un largo sorriso divertito. I suoi abiti sono sporchi e logori. Il sangue sgorga copiosa da diverse ferite aperte. Ustioni di diverso tipo martoriano il suo petto. Lo guardo negli occhi, più vecchi della loro età e provo un'irrazionale paura.



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" Io sono Feadur, lo spirito oscuro. Ho superato con successo tutte le dolorose prove a cui mi ha sottoposto il vecchio bastardo. Il mio cuore è freddo e vuoto, privo di sciocche emozioni.
Guardami bene, stupido damerino! Sono le fondamenta su cui hai edificato il tuo castello. Vivo ancora li! Nei sotterranei del tuo animo. Pronto a riemergere all'improvviso. Non sei un mercante, un locandiere. Nemmeno un avventuriero o uno sciocco innamorato. Sei un mostro in agguato nella notte. Sei l'incarnazione del male che prolifica libero nel cuore dell'umanità!"


" Sei la cosa che temo di più.Lo sei sempre stato. La tua mai doma sete di sangue e di sfide. Il tuo desiderio di scomparire e di soggiogare il mondo, li sento ancora forti. Talmente potenti che a volte devo concentrarmi per contenerli.
Sei il mio passato e sei stato anche un ottimo insegnante. Ma le cose sono diverse adesso. La tua follia può portare alla disfatta.
Ho appreso quello che serviva ed ora non avrò più bisogno di te"


Il ragazzo mi indica ridendo, prendendosi gioco di me. Forse fa bene a farlo. Prendere in giro la gente, esaltare le loro debolezze a suo vantaggio è sempre stato il suo gioco preferito.

Vento...

Ora il riflesso prende l'aspetto e la voce del vecchio Kantus. Il suo sorriso da lupo si allarga festante. Pensa di aver vinto. Di aver smosso qualcosa dentro di me. Quanto cieco orgoglio.



" Giovane Feadur hai preso una decisione? a quale mondo appartieni?"

" Ci ho messo più tempo di quello che avrei immaginato a comprendere quanti limiti avevate te e la mia famiglia. Ma finalmente ci sono arrivato. Voi agivate solo nelle tenebre, usando il dolore come arma. Senza riuscire a vedere le alte mura che vi stavate costruendo intorno. Ma non posso accusarvi di nulla, alla fine non eravate altro che esseri umani. Niente di più! Troppo confusi a perdervi in un labirinto diviso tra ombre e luci. Non trovo molte differenze tra di voi e quelli che si autodefiniscono "Eroi". Solo l'altra faccia della medesima moneta. Esseri deboli e poveri, prigionieri delle loro stesse limitazioni.
Io sono diverso. Ora capisco le parole di mio padre. Adesso comprendo bene perché devo vivere nel crepuscolo. Io non ho limiti, vecchio bastardo. Io posso usare indifferentemente la verità e la menzogna per ingannare. Posso vivere alla luce senza il timore che mi bruci e sono in grado di vagare nella notte senza il terrore delle sue ombre. Questo luogo è il miglior santuario possibile, così palese da essere totalmente celato. Arriverò alla mia meta, stanne certo. Forse ci metterò più tempo ma arriverò comunque. Otterrò tutto, vecchio bastardo. Potere, influenza e ricchezze. Sarò quello che il tempo ed il destino hanno voluto."


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Il mio riflesso riprende il giusto posto sul vetro. Alziamo il calice all'unisono per brindare al futuro. Provo a trattenere una risata ma finisco per abbandonarmi ad essa. Una lunga e intensa risata che risuona quasi spettrale nella grande stanza vuota.
Per la seconda volta nella mia esistenza mi ritrovo a parlare da solo con un folle. La prima capitò tanti anni fa, quando Elen e Dime entrarono a far parte della mia vita. Quando ancora credevo di appartenere solo alle tenebre. La luce ancora mi feriva perché ero solo io a volerlo, ad ingannarmi. Una grande bugia a cui mi sono aggrappato per troppo tempo!
Questo è un nuovo inizio.....



Brindo all'aquila!
Che possa portarmi lontano sopra le sue grandi ali!



Edited by carebas - 31/1/2019, 12:44
 
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