Ad un passo dalla fine...CITAZIONE
Il mare è esattamente come una bella donna. La sua bellezza ti rapisce, ti attacca nel profondo. Fai tutto quello che è in tuo potere per starle vicino, per soddisfare la tua passione. Ma ecco che in un attimo cambia, si incupisce, diventa capriccioso e spietato. Ti chiede tutto e dico proprio tutto. La tua ricchezza, il tuo ardore. Persino la tua vita come pegno d'amore.
Perché allora solco ancora i mari? Perché non sono altro che uno sciocco innamorato!
Arlas, Pirata del Sud
Soffia forte il vento da Nord, gonfiando le vele e spingendo la nostra nave verso nuove terre di conquista. Glorin si è adeguato incredibilmente alla vita sulle onde. Non impreca più Corellon ne supplica Moradin di salvarlo. Si erge a prua sfidando il vasto oceano. Non smette mai di sorprendermi il vecchio nano....
La ciurma è allegra e riposata. Si spostano di continuo seguendo i nostri ordini. Arrampicandosi come scoiattoli sulle funi e sopra gli alberi.
Il capitano è un veterano dei mari, un uomo che ha visto molte terre e molte cose strane. Una fonte inesauribile di informazioni e vecchie leggende. La ciurma lo rispetta e questo è un bene. Mi piace questo vecchio brontolone. Affidare a lui nostra nave è stata una saggia decisione.
Procediamo verso sud sospinti da un freddo vento da Nord. Il morale è alto. L'equipaggio canta canzoni....
Tre lunghe settimane per mare, un interminabile periodo che passo ad accrescere il mio bagaglio parlando con il capitano e la ciurma mentre Glorin insegna a questi rudi uomini di mare una saggia lezione: Non sfidare mai un nano a bere! Non c'è possibilità di vittoria in questo genere di sfida. Anche perché nell'eventualità che il nano perda non otterresti altro che un basso tornado che si esprime solo in incomprensibili versi e che vaga libero per la nave.
" Terra!"La Nostra vedetta grida più forte del vento e delle onde che si infrangono contro la chiglia della nave. Lentamente troviamo un buon posto per attraccare. Sbarchiamo io e nano mentre la ciurma rimane vicino alla nave. Troviamo un passo di montagna che conduce ad una grotta. Decidiamo di esplorarla, incuranti del pericolo e desiderosi di avventure.
Una tribù di piccoli goblin ci attacca per difendere il loro territorio. Non sono un grosso problema, non per due veterani pesantemente equipaggiati come noi. Facciamo scempio dei nemici. A nessuno di loro è concessa la fuga. Cadono tutti sino a che il silenzio non torna a essere il signore di quella strana grotta.
Troviamo delle scale che scendono verso il basso e mentre discendiamo, un vago odore di putrefazione ci assale le narici. Non è mai un buon segno.....
https://vignette.wikia.nocookie.net/villai...=20121117213502Il secondo livello è un vecchio tempio o qualcosa di simile. Non riconosco simboli famigliari. Mi sento sorpreso e spiazzato. Una sensazione che non provavo da molto. Proseguiamo uniti e compatti , mentre non morti vari ci assalgono con spietata ferocia. Li rimandiamo dal buco da cui sono emersi.
Esplorando quel labirintico sotterraneo, troviamo una strana stanza con al centro grande altare su cui è posato un libro. Ci avviciniamo per studiarlo quando una bassa risata, seguita da una litania, ci costringe a voltarci.
Un dannato Lich è apparso alle nostre spalle, probabilmente da qualche passaggio segreto che non abbiamo individuato. Il non morti evoca illusioni dietro a cui si nasconde. Glorin lo ingaggia immediatamente, consapevole che non deve permettergli di utilizzare la trama. Mi getto nella mischia dietro di lui. Il mio particolare addestramento mi consente di combattere persino bendato. Affidandomi a tutti i miei sensi mi occupo di eliminare le immagini illusorie in poco tempo, permettendo a Glorin di vibrare un pesante fendente alla testa del vero Lich, facendola ruzzolare rumorosa sul pavimento. Riprendiamo fiato e dopo esserci assicurati di non essere in pericolo bendiamo velocemente le nostre ferite.
Sfoglio il vecchio tomo. Bestemmio vedendo l'alfabeto draconico e maledico silenziosamente il gigante che anni dietro mi causò una profonda ferita alla testa, lesionando la mia memoria un tempo perfetta. Traduco quel poco che ricordo di quella lingua antica che un tempo conoscevo come la mia. Riesco solo a comprendere che gli antichi abitatori di questo luogo erano in guerra con altri e che nelle profondità hanno evocato qualcosa di potente e oscuro.
Il nano trova una leva ed un muro di abbassa alle nostre spalle. Forse il passaggio da cui era emerso il Lich. Ci avventuriamo per quella via ed ecco che dalle tenebre del luogo emerge un dannato demone. Lo abbattiamo immediatamente. Sopratutto Glorin sembra essere ormai terribilmente motivano ad uccidere questi abomini. La morte del fratello lo ha colpito in profondità.
Al di la di quel corpo blasfemo e corrotto appare davanti a noi un ponte fatto interamente di nebbia. Mi fermo confuso e meravigliato. Glorin invece passa incurante della cosa. Quando vedo che il ponte regge il suo peso lo segui immediatamente.
Arriviamo in una stanza illuminata da strane forme di energia ma è tutt'altro che vuota. Tre elementali d'aria si lanciano contro di noi. Dalle dimensioni della tempesta di cui sono composti comprendo che sono essere potenti stavolta, ai vertici della loro gerarchia. Indietreggiamo cercando più spazio per lo scontro.
La lotta è dura e spietata. Sono avversari potenti. Ci serve una via di fuga se le cose si dovessero mettere male. Il passaggio alle nostre spalle si è richiuso. Il nano individua una leva e l'abbassa. Un incanto ci porta all'istante in un altra sala, ancora più piccola della prima ed anche questa chiusa. Non possiamo far altro che combattere al meglio delle nostre possibilità.
Glorin alza la sua guardia, mettendosi con le spalle al muro per non essere circondato. La sua posizione difensiva è difficile da oltrepassare. In questo modo attacca e si difende in maniera impeccabile. Io, non avendo forti schemi difensivi, mi affido alla mia agilità e alla potenza e precisione dei miei colpi. Mi muovo di continuo senza lasciare punti di riferimento ai nemici. Abbatto il mio diretto avversario e poi corro ad aiutare il mio compagno. Pochi minuti e ci ritroviamo sorprendentemente vincitori. Mi poggio al muro e in silenzio bendo le mie ferite. Solo dopo qualche istante di riposo ci accorgiamo che la stanza dove siamo capitato è piena di soldi e forzieri. Prendiamo quello che possiamo e lasciamo il resto. Non dobbiamo appesantirci troppo.
Usciamo da quella sala nascosta e scopriamo un 'altra scalinata che scende ancora. Ci guardiamo per un istante e cominciamo la discesa.......
L'ultimo livello mette i brividi. Tutto l'ambiente è circondato da una strana e terrificante luce verde. L'odore dolciastro della putrefazione aggredisce i nostri sensi. Avanziamo più cauti adesso, un pò per le ferite riportate ed un pò per una strano senso di inquietudine che ci opprime. Troviamo un nuovo tomo e anche qui riesco a tradurre solo stralci di informazioni. La più preoccupante parla della stanza in cui è rinchiuso l'essere di questo luogo e da cui non sembra possibile uscirne una volta entrati. Riusciamo ad aprire l'accesso. Qualcosa dentro di me mi dice di non varcare quell'ingresso. Glorin al di la di ogni buon senso entra immediatamente. Sospiro e lo seguo titubante. Persino io non sono disposto ad abbandonare un compagno, non quando è ancora utile ai miei progetti...
Fiamme verdi si innalzano malvagie lungo le pareti. Un altare oscuro, simile ad un portale domina l'intera sala. L'ingresso alle nostre spalle si richiude togliendoci ogni possibilità di fuga. Le ombre cominciano ad addensarsi e a vorticare in un punto preciso. Prendono lentamente forma sino a che un essere ben distinto si innalza davanti a noi... Un lich di tenebra. I ricordi della mia disavventura nel piano delle ombre mi assalgono tutti insieme. Forse è venuto il momento di pagare il conto per quella vecchia sfida....
La battaglia infuria e l'essenza eterea della creatura, unita ai suoi incredibili poteri magici, ci rende difficile colpirlo in maniera adeguata. Ma nonostante tutto siamo in grado di ferire il mostro e metterlo in difficoltà. Pensiamo di potercela fare. Ci illudiamo che ci sia una speranza di vittoria. Forse il secondo errore piu grande.
Il lich fa pochi passi indietro ed evoca accanto a se una dannatissima Jerilith. La creatura si avventa contro di me mentre Glorin continua la sua battaglia contro il non morto. Siamo stanchi, feriti e provati. L'immondo essere riesce a buttarmi a terra e con crudele precisione cerca di afferrare la mia gola, mentre con i suoi artigli dilaniano la mia gamba, provocandomi una profonda ferita. Il lich scatena tutta la sua magia contro il nano che stoicamente resiste sino all'ultimo, crollando a terra per le ferite riportate. Ma l'ultimo incanto del non morto colpisce anche la Jerilith che ringhiando inferocita si lancia contro il suo evocatore. Finalmente libero dalla creatura mi volto verso il nano che fissa un punto imprecisato alle mie spalle. Mi volto in quella direzione e vedo uno spirito che indica un piccolo portale che si è aperto vicino all'altare. Non perdo tempo a chiedermi da quando siamo così fortunati. Con le ultime forze rimastami mi lancio verso quel passaggio seguito da Glorin, mentre il lich e l'immonda bestia lottano furenti dietro di noi.....
L'aria fresca del giorno è un balsamo per le mie membra stanche. Ci accasciamo feriti e provati contro la parete rocciosa, vicino l'ingresso che avevamo varcato qualche ora prima. Neanche il tempo di esporre al nano tutta la mia rabbia per la sua infantile incoscienza che davanti a noi compare il dannato essere di Tenebra, finalmente libero dalla sua prigione. E quale miglior modo di festeggiare se non uccidere i due sciocchi hanno spaccato le sue catene? Ma un dettaglio mi colpisce con la forza di un maglio. L'essere non ci attacca con gli incanti ma tramite la forza bruta. Evidentemente ha terminato la sua magia contro la sua evocazione. Ma nonostante questo non mi illudo. Noi siamo feriti e provati dalla precedente lotta. Lui no!
La battaglia si scatena furiosa come una tempesta. Scambi rapidi e veloci. Nessuno pensa più alla difesa ma solo ad abbattere l'avversario il prima possibile. Il lich mi assesta un colpo al volto che al pieno delle forze avrei incassato senza problemi, ma che nelle mie attuali condizioni mi scaraventa a terra, annebbiandomi la vista per qualche secondo.
Quando mi riprendo il mostro è a terra. Glorin respira faticosamente sopra di lui. Gli occhi sorpresi quanto i miei per l'esito finale dello scontro. Siamo dei bastardi fortunati. Questo devo ammetterlo.
Zoppicando vistosamente mi incammino verso la nave. Questa volta espongo al nano il mio punto di vista, di come questa volta ci abbia quasi condotto alla morte.
" Prima o poi mi farai uccidere. Ne sono sicuro!"Glorin non risponde questa volta, neanche con il suo caratteristico "BAAAAAAAAAH" di scherno. Sa che ho ragione. Che la sua sciocca arroganza ci ha quasi ucciso. Proseguiamo in silenzio questa volta. Nessuno dei due parla. Siamo troppo stremati per lanciarci in una discussione. Ripassando vicino all'ingresso sentiamo un lento e disperato pianto. Glorin lo segue mentre io resto fermo al mio posto. Troppo stremato persino per insultarlo. Quando riappar,e porta un fagottino tra le braccia che singhiozza tristemente.
" Viene con noi!"Si limita a dire il nano superandomi e salendo a bordo della nave. Lo guardo in un silenzio stupefatto. Ci mancava anche questa.
La nostra imbarcazione riparte e mentre io resto disteso a scolarmi una bottiglia di liquore per far tacere un pò il dolore, Glorin si mette a prua a giocherellare con il suo nuovo amichetto.
" Credo che lo chiamerò Gargaroth. Che ne dici Himir?" " Fai un pò quello che ti pare!"Quel fagottino ci porterà altri guai, sicuramente. Sopratutto se a crescerlo sarà quel dannato Nano dall'istinto suicida.
La stiva trabocca di soldi e antichi oggetti d'arte e con loro riporto a casa la mia vita, alla fine ce la siamo cavata. Glorin ha qualcosa che lo terrà occupato per un bel pò e magari gli insegnerà la prudenza visto che ad oggi ancora non ne ha compreso l'importanza.
Edited by carebas - 5/4/2019, 12:25