Faerûn's Legends

Il Sanatorio

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view post Posted on 3/4/2019, 18:11
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Netrunner

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Finalmente i bisognosi avevano una casa e qualcuno a cui dare fiducia.
Chi mai potrebbe preoccuparsi di questi emarginati, o di questi figli tenuti segreti nell'alta società?
Il Sanatorio, idea di Idris D'Arabel, aveva ancora più senso ora: sotto l'egida di un martire, la sofferenza avrebbe potuto trovare una luce.

 
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view post Posted on 10/4/2019, 23:14
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Netrunner

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Sul Muro della cantina di Evendur Khett, strani ed assurdi geroglifici erano stati scritto col sangue.
Scritti in maniera rapida e frettolosamente, copiati in bella grafia apparivano così:

Libro-1






{nota off: 1° parte}

Edited by Cyberpunk FL - 9/7/2019, 20:07
 
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*Analizzando il cristallo alieno ritrovato nel covo degli Illithid, la mente dell'analizzatore viene devastata ed ossessionata da questi geroglifici, accompagnati da incubi e inquietudine per 8 giorni*


Libro222



{Nota off: 2° parte}

Edited by Cyberpunk FL - 9/7/2019, 20:08
 
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view post Posted on 21/5/2019, 17:06
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All'attenzione della Maga della Guerra Leliana Silverbeam.

Sappiamo delle ricerche che avete compiuto in merito a Proserpina Anestis, ora presumibilmente indagata per sequestro di persona.

Il capitano delle guardie, regolarmente registrato, della Villa venduta ad Hamoys Khett, denuncia il rapimento della suddetta nobile, ad opera dell'attuale proprietaria della Villa.

Non possiamo risolvere questa istanza in autonomia poiché è comparsa una sorta di barriera attorno ad un'area della casa, e prima di procedere vorremmo avere l'adeguato, e preposto, supporto.

Il sottoscritto, e una parte della propria compagnia, dislocata per motivi logistici, che si trovava sul posto, è riuscita ad intercettare il messaggero del capitano delle guardie private Naejii Komukotoro, dunque ora siamo qui in attesa del vostro rinforzo.



Lionar Long John Mytheril

 
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view post Posted on 21/5/2019, 18:31
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Mangia Spettri

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Leliana prese la lettera, leggendo un po frastornata relativa alla sua insonnia. Assottigliò lo sguardo, per poi tentare in disparte uno scrutamento, osservando il Lionar Long John Mytheril. Una volta vedutolo, prende una pergamena di Inviare dalla scaffalatura e mandò un breve messaggio arcano.

"Saremo presto sul posto a supportarvi, Leliana Silverbeam"

Nel Mentre, fece pervenire immediatamente una copia della missiva a casa del Mago della Guerra Ralas Milner, informandolo, scrivendo inoltre sotto di volerlo incontrare immediatamente.
 
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view post Posted on 29/5/2019, 23:29
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Netrunner

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Sotto un vaso, nella stanza che fu di Evendur Khett…

Cifrario-di-Khett
 
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view post Posted on 13/6/2019, 11:33
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Mangia Spettri

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Una volta scortato il Lord a Suzail, Leliana si affrettò a scrivere un rapporto per l'Alta Maga e una copia della stessa viene fatta recapitare al Mago della Guerra Ralas Milner.

Ossequi Alta Maga,
scrivo per informarVi degli ultimi accadimenti presso la zona di Marsember.
Io e il gruppo di avventurieri che ha deciso di aiutare il Cormyr, ci siamo diretti nelle zone paludose vicino Marsember, andando alla ricerca di questo presunto "Capo dei Capi" al dire di Marvin Konnel e capire la situazione.
Siamo scesi in un passaggio vicino il fiume Stella D'acqua che da quel che ho potuto comprendere, si protraeva sotto il livello del mare, non sono potuta andare oltre per via del ritrovamento del Lord Anatol thunderswords, preso schiavo da dei Kuo-toa e Illithid.
Non ho del tutto interrogato il Lord Anatol thunderswords, poichè le sue condizioni non erano le migliori ed ho preferito farlo in un secondo momento o lasciarlo a voi stessa.
Il soggetto Marvin Konnel, ha attentato alla vita del Lord additandolo come Demone "Vrock" e che doveva sbarazzarsi di lui poichè, sempre secondo lui, fosse il "Capo dei Capi".
Il Lord ha ordinato di metterlo agli arresti, ma le mie condizioni non mi permettevano di far oltre se non scortare il Lord a Suzail.
I Soggetti: Grigor Bersk Sacerdote di Tempus e Friedrich Von Kraus Cavaliere di Kelemvor, hanno appurato che non v'era alcun auree malvagie sul Lord.
Ho attuato un incantesimo di Visione del Vero, per tentare di capire mascheramenti di sorta, ma tutto mi è sembrato nella normalità.
Per il momento è tutto, attendo Vostre direttive.

Sempre al Servizio della Corona e del Cormyr
Maga della Guerra Leliana Silverbeam


Edited by Safiya - 13/6/2019, 15:11
 
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view post Posted on 13/6/2019, 16:46
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Maga della Guerra Silverbeam, è un piacere per me leggere di questo successo.
Ho avuto modo di leggere anche la vostra precedente missiva e ritengo che questa vostra ricerca meriti più interesse.
La nave del Lionar Mytheril, mi rincresce, è impossibilitata a partire, per cui sarà necessario che si trovi un'altra imbarcazione, possibilmente che dia poco nell'occhio: non desidero che questi eventi abbiano una risonanza negativa nel Regno.
Intanto il signorino Marvin Konnel è stato arrestato e Lord Thunderswords è tornato nella sua dimora. Vi ordino di scrutarlo per sette giorni al fine di trovare anomalie nel suo comportamento.
Per ora è tutto.

*Seguono i sigilli e la firma dell'Alta Maga*
 
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view post Posted on 13/6/2019, 17:21
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Mangia Spettri

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Ricevuta la missiva e dopo averla letta, Leliana annuì e senza esito fece come ella ordinava.
 
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view post Posted on 25/6/2019, 17:59
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Netrunner

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Nello studio di Anatol Thunderswords giaceva il corpo squartato di una donna.
Sul muro, scritti col sangue, ritornavano gli inquietanti geroglifici

libro-3



{Nota off 3° parte}

Edited by Cyberpunk FL - 9/7/2019, 20:08
 
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view post Posted on 26/6/2019, 00:44
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Assassino di Briganti

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"Triplo Abishai, Sembiani!" all'inizio la faceva ridere, ora non più.

Tymora e Beshaba sembravano essersi messe d'accordo per farle saltare i nervi.

Gli eventi si erano susseguiti incalzanti, senza che, per quanto si impegnasse, fosse riuscita a decifrarne il senso.



Le regole che conoscevano, la logica, la magia e persino l'animo umano sembravano essere state capovolte, circondati da creature mai viste e pazzi con personalità fuori controllo.

Varie sensazioni si erano a loro volta susseguite: la diffidenza e la curiosità per la morte di Idris, l'ira per la violazione del suo territorio, la curiosità e la sete di conoscenza per gli artefatti psionici.

Poi la crescente impressione di esser rallentata dalle stesse autorità e leggi che la avrebbero dovuta proteggere,
vittima degli inadempimenti di Draghi Purpurei e degli errori grossolani dei Maghi della Guerra, che non prendevano seriamente la questione.

Più pezzi di verità si rivelavano spontaneamente a loro, meno la verità sembrava comprensibile.

Una sola cosa era chiara:lo scontro finale sarebbe giunto presto, e ci sarebbe voluta fiducia e coesione totale tra i suoi compagni in quella vicenda.

"Fiducia e coesione totale".

Pensando agli ultimi eventi cercò di trattenere una risata nervosa.

Da quel che aveva visto, era tanto se erano arrivati vivi lì.

Si toccò il costato: la ferita quasi mortale ricevuta al sanatorio era sparita, ma la consapevolezza di cosa era accaduto, no.




******************
Come poteva uscirne?

L'Aboleth era da qualche parte a nascondersi, tenendo sotto controllo la situazione, usando tutti come pedine.

"Controllo".

Qualcosa che ormai aveva perso.

Ripensò alle parole del suo vecchio maestro Balthay, che tanto la avevano ispirata in passato: "Diventa ciò che temi".

Un qualcosa che attende nell'ombra, e lascia che gli altri diventino le sue pedine, agitandosi nella follia.

Kaia si guardò allo specchio, mentre pensava a quelle cose, e per un istante si rivide molto più simile a quella che parte di lei di anni prima.

Aeisha Kaar, Maestra dei Maghi Rossi di Thay.

Non se ne era mai andata: era sempre con lei, pronta a darle una mano.

Per quanto potesse essere cambiata nel Cormyr, non aveva nessuna intenzione di suicidarsi, non a quelle condizioni.

L'unico per cui si sarebbe forse spinta a rischiare di più, Ralas, era sparito in chissà quale missione.

Comunicò la sua partenza per un viaggio, come da formalità, e lasciò il messaggio
che "lasciava la totale gestione delle indagini ai Maghi della Guerra".

Un modo elegante per dire che a quel punto non era più suo dovere fare il loro lavoro, se mai lo era stato, visto che senza autorità, non c'è dovere, e senza dovere, non c'è obbligo, al massimo c'è un favore.

Poi svanì dalla scacchiera.

Le esche avrebbero risolto le cose senza che lei dovesse mettere a repentaglio la propria vita, ma se con suo dispiacere avessero fallito, almeno le avrebbero dato modo di capirle meglio sacrificandosi.

E se "Golmatosogg"* doveva essere, che "Golmatosogg" fosse: ma non per lei.

SUdpQOP


********************************



*golmatosogg= "Distruzione attraverso la morte", in Aboletich, artefatto o evento catastrofico annunciato tramite l'esame di un artefatto aboletico



Edited by Thayan4ever - 26/6/2019, 03:34
 
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view post Posted on 9/7/2019, 19:16
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Netrunner

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Senza indugi un membro della compagnia andò a recuperare le carte di Cirilla.
Avendo lanciato potenti divinazioni riuscì a verificare le parole della psionica, e a verificare che non ci fossero potenti minacce ad attenderlo.

La nave, parzialmente inabissata, giaceva con la poppa sul fondo, vicino a un porticciolo ancor più rovinato.

Un baule di metallo riuscì per tutto questo tempo a conservare il bauletto in rigida pelle che conteneva le carte.
Oltre alle carte nautiche, tuttavia, trovò una consunta pergamena su cui tornavano a comparire quei perturbanti e contorti geroglifici.

libro-4


{nota off: 4° parte}
 
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view post Posted on 14/7/2019, 20:52
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*occhio lungo*

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*Colonna sonora*

*una pergamena scritta con mano ferma, ma si intuisce chiaramente una certa confusione e forse angoscia nelle parole, come per qualcosa che a tutti i costi non ha una soluzione.*

Eccomi giunto alla fine del cammino. Un cammino che mi aveva portato alla città che avevo lasciato anni fa, a Suzail , durante le giornate del Drago. Quando un uomo di nome Marvin, mentalmente insano, entrò in contatto con i miei attuali compagni , quando un Sacerdote di Tymora di nome Idris morì misteriosamente, Quando una visione oscura di tentacoli si palesò nella mente del mago.

Quando tutti pensavamo di dover riportare l'ordine in un sanatorio in cui i pazienti veniva maltrattati , forse venduti.. Psionici , mai avevo visto in azione uno di loro, e forse nei miei viaggi quanti ne avevo incontrati, senza accorgermene.

Filippa, infantile come Marvin e sfuggente come le foglie portate dal Vento , Piercival giovane, scoordinato ma forte di spirito e coraggioso, figlio di un Malarita, conoscevo poco anche di quest'ultimi, ma è stato anche grazie a loro che trovammo quel cristallo, custodito da Ilithid, una sorta di organizzazione sembrava... e Cirilla, non pronunciare quella parola davanti a lei.. ha delle forti crisi.. quella parola .. Distruzione attraverso la morte?.. o una catastrofe.. cosi diceva il Cavaliere del Cormyr Kaia..

Liberammo il sanatorio per scoprire che chi lo aveva acquistato non era altro che una pedina.. devota di Loviatar assieme ai suoi fidati , soldati che proteggevano l'investimento. ed un altro cristallo , giù nel sotterraneo.

I Maghi della guerra ci lavorarono per giorni... ed io .. io avevo fatto la mia parte si.. limitandomi ad esserci.

ho aperto gli occhi troppo tardi, il sospetto che all'inizio ci aveva colto , e che aveva lasciato spazio alla concretezza di ciò che potevamo vedere si era infine mostrato.

Cirilla sapeva.. Il monolite.. L'aboleth Tathlogg , una nave naufragata portava le mappe di un luogo, luogo ove il Monolite giaceva.. e un altro messaggio ... in quella lingua che la sola pronuncia lasciava inquietudine nel mio animo, quel messaggio come altri che trovammo prima .. al Sanatorio.. a casa della moglie di un nobile.. nobile la cui nave venne assalita dagli uomini pesce.. proprio nella acqua in cui il Monolite doveva essere.. proprio da quegli uomini pesce che secondo quel testo , portato dal mago dell'ordine vigile, servono gli Aboleth.



scritte con sangue.. tranne l'ultima.. tradotta dalla Maga Silverbeam, quel messaggio descriveva il monolite.. il Reame Remoto.. e le parole ridondanti di Cirilla che chiedevano a gran voce di abbracciare il mito .. di non cercare una spiegazione dove non c'è , non fare come il vecchio Khett.

l'ultimo interrogatorio di Cirilla.. comprensibile era la sfiducia.. non percepivo negatività in lei , ne menzogna.. ma forse il Fato ha voluto che se ne andasse davanti ai nostri occhi , per dimostrarci che altro non poteva sapere, non poteva dire.. e che tutto ciò che ci aveva lasciato era tutto ciò che ci serviva. Una vita passata a soffrire , prigioniera di ciò che era.. conclusa crudelmente, mentre la sua esistenza si spegneva e le sue protezioni si spezzavano lasciando spazzio alla voce tetra di Tathlogg. Curiosità sfacciata , dubbio .. ci sfidava parlando per bocca di lei.

Eccomi giunto alla fine del cammino, forse alla fine del viaggio. pedina forse anche io del gioco sadico di una creatura antica e pericolosa, ma un gioco dal quale non posso tirarmi indietro, per quello in cui credo e per nostra Signore Giustizia.
Assieme al mio più fidato compagno, a cui ho promesso che fin che saremo assieme, saremo Invincibili.
Lascio queste righe a fin che arrivino a te Padre, alla tua chiesa lascio ogni mio avere qual'ora giungesse la mia ora , prega per me, prega per noi tutti.




*Il testo termina con una firma, e forse con l'intenzione di non dire tutto*





Edited by Padre Arandìr - 15/7/2019, 01:43
 
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Assassino di Briganti

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*Non era uomo solito concedersi ai Sogni, e quelle rare volte che accadeva, probabilmente non li ricordava, ma non quella notte, non quel sogno.
Tutto era talmente nitido che, anche al risveglio, avrebbe potuto pensare di non essersi mai addormentato e di aver vissuto veramente quelle esperienze, tanto erano reali.
...Ma ad oggi...che significato può avere la parola...
...Reale...*


Una musica lenta, che lo aveva accompagnato silenziosa ed assordante nella sua mente per tutta la vita, faceva da sfondo a quel viaggio in quel triplice limbo tra coscienza, paure e desideri.
[colonna sonora - pt.1]

Avanzava, lentamente, sotto una pioggia fitta, trasportata da minacciose e spesse nuvole che rendevano Selune cieca nei confronti del Toril.
Si dirigeva verso un vetusto edificio di una città cupa e ingrigita dal tempo, grigia come la pelle di quell'uomo che, seduto in terra, completamente fradicio e tremante per il freddo
si apprestava a tendere la mano verso di lui
ed il suo sguardo aveva tutta l'aria di quello di un uomo disperato…
che cerca l'assoluzione di ogni suo peccato prima di esalare l'ultimo respiro e diventare parte eterna del Muro.

Si limitava ad osservare gli occhi lucidi e colmi di lacrime, che ripiegavano lente ed inesorabili, quasi interimabili oserei dire,
incanalandosi in quelle rughe sul volto, segni di vita vissuta e ricordo di errori,gioie e sofferenze passate.

Non riusciva a fermare il suo incessante incedere, e mentre il suo corpo che avanzava lo costringeva a superare l'uomo
era costretto a voltare il collo in maniera quasi del tutto innaturale per osservarlo ancora, godendosi, avaro, ogni ultimo istante di quel figlio della Creazione che tendeva verso l'oblio in un silenzioso e discreto epilogo.

Incontrò numerosi uomini nel suo moto perpetuo e privo di soste e, ognuno di loro, tendeva verso la stessa inesorabile destinazione.
Uomini, donne, vecchi, bambini, ladri, nobili, santi, assassini
Tutti loro, indistintamente, capitolavano in un lieve ultimo respiro, prima di chinare il capo, infine, abbandonandosi alla triste e melodiosa...fine.

Mancava poco, era ormai sulla soglia di quel palazzo e non restava altro che bussare.

Un colpo per coloro che aveva amato.
Un colpo per coloro che aveva perduto.
Un colpo per coloro che aveva odiato.


[stop colonna sonora pt. 1]

A quel bussare tutto tacque e perfino la musica, indescrivibilmente splendida, cessò di risuonare, lasciandolo solo
in un assordante e bagnato silenzio.

Non si voltò indietro, non tentò di tornare sui suoi passi, seppur quella sensazione era ormai occludente e soffocante e la pioggia quasi sembrava venefica e urticante.
Non si voltò indietro a mirar i corpi esanimi che lo avevano accompagnato nel suo tragitto.
Non si voltò indietro neppure un attimo.

La porta si schiuse leggermente, in un crepitante cigolio che sembrava parlargli, invitandolo ad entrare.

Uomini in maschera, vestiti di nero lo attendevano in quella che sembrava la sala di un tempio
erano sorridenti ed avevano atteggiamenti buffi che mal si legavano al clima che fuori imperviava e
che nella sua anima distruggeva, al tocco, ogni barlume di felicità.

Uno di loro si avvicinò a lui, si cimentò in un teatrale inchino e, con un eleganza indescrivibile gli prese di mano la sua falce, portandola al centro della stanza.

Lo invitarono ad entrare parole gentili, che avevano come sfondo un mormorio di commenti e risolini inquietanti e beffardi.

Clap. Clap. Clap.
Alcuni di loro batterono le mani
per poi unirsi agli altri, formando un cerchio intorno a lui, che si guardava intorno cercando di comprendere.

Una musica stridula cominciò a risuonare dalle arcate del tempio lasciandolo senza parole e nella confusione più totale.

colonna sonora - pt.2

Una voce, tra tutti cominciò a cantare, mentre il resto degli uomini gli girava intorno, danzando e ridendo in maniera quasi del tutto innaturale.

Parole ripetute riecheggiavano nella navata mentre quegli uomini prendevano la sua falce e cominciavano ad agitarla, muovendola come fosse una dama e danzando con lei.


Tutto si muoveva veloce e ben presto si ritrovò anche lui a danzare, accompagnato da uomini e donne mascherate che lo onoravano come fosse il più gradito degli ospiti.
La navata girava, vorticosamente, mentre piroettava su quel marmo gelido.
Polvere di pietra cadeva dai soffitti, mentre le mura del tempio venivano scosse da qualcosa di inarrestabile, ineluttabile.

"....E così sono crudele, così forte sono e dura.
Che non mi fermeranno le tue mura."


La danza era macabra ma elegante, roteavano, si mischiavano, e poi d'un tratto, tutti insieme all'unisono si inginocchiavano, con il capo chino,
restando perfettamente immobili, per poi rialzarsi e riprendere a saltare e danzare come bambini felici o coppie di innamorati.

"...Davanti alla mia falce il capo tu dovrai chinare.
E dell'Oscura morte al passo andare."


La danza ed i festeggiamenti durarono, pareva, per sempre.
La notte non cessava di esistere, come eterna, senza tempo.

Uno di loro, infine, che ancora danzava abbracciato a quella falce quasi fosse la sua sposa, alzò lo sguardo al cielo e prese a parlare, una voce stridula, buffa quasi, come quella di un giullare.
In quel momento, qualsiasi musica, suono, chiacchiericcio o risata cessò immediatamente di esistere.
Le persone stesse svanirono, come fosserò state semplicemente ombre di qualcosa o di qualcuno ormai scomparso nel tempo.


"L'Ineluttabilità, quanta bramosia di ineluttabilità.
Oh si si
*Una risatina stridula*
tutti a bramar quel che brama il bramante manto.
Ma ditemi, Signor Blackrose, ditemi, ditemi, Signor Blackrose
Se di bramar ineluttabilità si può riempir una vita,
che ne sarà di essa infine?
Suvvia ditemi Signor Blackrose, non restate li impalato!
Che ne sarà di essa infine?"
*Un'altra risatina stridula*

E quel folle mascherato si avvicinava sempre di più al suo volto, quasi potesse oltrepassarlo, ripetendo quell'ultima frase per cento, mille, un milione di volte, mentre lui era totalmente incapace di rispondere.

Dopo quelle che sembrarono ore di assoluto annichilimento celebrale, lo strano giullare si ritirò indietro e voltandosi di spalle schioccò le dita e se ne andò dopo aver proferito.


"Godetevi la musica, Signor Blackrose, l'assordante silenzio della fine vi sta aspettando, siamo tutti impazienti di cenare con Voi"
*Svanendo poi in un'oscurità spezzata solo dal suono di quelle stridule ed inquietanti risate*

L'Arcanista si svegliò aprendo gli occhi di scatto, ma rimanendo immobile nel suo letto.
Passò la successiva ora in quello stato, immobile, inamovibile dai suoi pensieri.

…Che ne sarà di essa infine?

 
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view post Posted on 18/7/2019, 21:11
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Mangia Spettri

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