Faerûn's Legends

Il Suono dei Mille Anni

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view post Posted on 23/4/2019, 23:12
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Uccisore di Kraken

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colonna sonora consigliata "Bastion":

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C'era una volta, un posto che aveva avuto diversi nomi, ed è lì che inizia la nostra storia.

Flostren's Hold, ai tempi in cui era ancora solo un misero insediamento, proprietà di un colono sembiano di nome Flostren.

Thargate Keep, "La Porta di Thar", in virtù del suo contrapporsi alla grigia distesa di terra che portava l'omonimo nome.

Zhentil Keep, l'ultimo in ordine temporale, in ricordo del mago Zhentar, un uomo avido di potere che attraverso menzogne e omicidi era riuscito a farsi ricordare dalle generazioni successive come un eroe.

Quella città, era degna della terra fredda dove sorgeva.

Terra intrisa di sangue, di dolore e ingiustizie, che non amava chi la calpestava, punendolo per questa grave colpa
in due modi.

La morte, se era in vena di misericordia.

La vita tra le sue grinfie, se non lo era, rendendolo ogni giorno che passava più simile a lei.



Chi non veniva corrotto completamente passando da una vita di luce a una di tenebra, come era accaduto a Scyllua Darkhope, doveva nel migliore dei casi adattarsi e vivere un'esistenza morale grigia e piena di compromessi.

Ne valeva la pena?

Forse.

In nome dell'ultima qualità umana che forse ancora rimaneva a molti dei suoi abitanti.

La voglia di sopravvivere.


****************************



Mare della Luna, Zhentil Keep.
Anno 1389 C.V., Oggi.


Z9Wq0H4


Zhentil Keep, nonostante avesse più volte rischiato all'annientamento, era ancora li'.

Un Bastione di "civiltà" nel Mare della Luna.

Un Bastione di Tirannia, nel Mondo.

Ma nonostante l'apparente e ingannevole inamovibilità offerta dalle sue mura, i cambiamenti eran sempre alle sue porte.

Alcuni recenti.

Gli Zhentarim gioivano per la scomparsa del Saggio delle Valli.

Fzoul Chembryl, sfruttando l'esercito di dannati fornito dal suo temporaneo sostituto, Stallac Benadi, aveva cercato di assestare il colpo di grazia ai nemici di sempre, ma qualcosa non era andato come doveva.

La Castellana, Lady Darkhope, era morta.

La Ritirata Elfica era finita e gli elfi si erano intromessi.

La Ritirata Zhent era seguita, sopratutto in vista dell'anomalo intensificarsi delle attività di mostri provenienti da Thar in tutta la regione.

Con la scusa di voler mettere Zhentil Keep in sicurezza, i vertici militari avevano salvato parzialmente la faccia, facendo progressivamente rientrare le truppe superstiti.

Non era però detto, che oltre alla faccia avrebbero salvato la testa.

Si, i cambiamenti erano sempre alle porte di Thargate Keep.

Ma non era così scontato da quale lato di esse si sarebbero presentati.

 
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view post Posted on 6/5/2019, 17:43
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Uccisore di Kraken

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(NON IL) PRIMO ATTO: UN SACERDOTE SCOMPARSO

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colonna sonora consigliata:
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Pezzenti.

Meretrici.

Studiosi.

Tiranni.

Soldati.

La vedi, la differenza?

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Non importa che tu sia un Vigilator di Bane, Xagtan Irag o una nullità come Burba il Viscido.

O Zaza, Giada, Yonna, Chytram, Lotha, Brion.

Non importa che tu sia uno dei bambini che piangono mentre la madre viene picchiata e la sua casa violata.

Non importa che tu sia destinato a una vita di stenti nel Quartiere Comune di Zhentil Keep, o a vivere tra gli agi,
coccolato dalla tua famiglia influente.

Alla fine siamo Tutti Pupazzi, marionette di un grande spettacolo.

Vedi ancora la differenza?

Cavati gli occhi, strappateli, gettali a testa e calpestali, e forse ti salverai.

Mento.

Ma non vedresti comunque meglio, con loro.

Tutto quel che conta è la musica, il ritmo dello spettacolo che cresce.

Ascolta: ecco, ora la senti.

Non ti farà star meglio.

Non ti aiuterà a capire, come neanche queste parole.

Ma ti tormenterà, e saprai che c'è qualcosa di profondamente sbagliato...

E il Pubblico riderà.

Pensi che sia crudele?

Aspetta che arrivi l'Applauso.

Fortunato chi arriverà al prossimo Atto...

 
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view post Posted on 7/5/2019, 15:55

Assassino di Briganti

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Un omicidio.
Un Sacerdote di Bane scomparso in circostanze poco chiare.
Indizi, depistaggi, analisi, prove trafugate.
Sangue, eresie.
Benvenuti nel Mare della Luna.
Benvenuti a Zhentil Keep.



Era tornato poco dopo l'alba nella sua stanza alla Taverna di Tesh. Dopo un'intera notte di ricerche ed indagini, avrebbe voluto stendersi sul letto e lasciarsi sopraffare da un riposo ristoratore, ma non ci riusciva. Troppi i pensieri che invadevano la sua mente, troppo caos instillato da un'azione tanto folle quanto calcolata e premeditata.
Nonostante le ricerche fossero iniziate prima che lui si fosse unito al gruppo, le indagini sembravano ad un punto fermo. Gli indizi che avevano erano molti, forse troppi.
La scena del delitto si presentava come la stanza di un mattatoio dove quattro giorni prima sembrava fosse stato macellato un bue.
Anzi, una Cavalla. Cosi' veniva chiamata quella donna di corporatura molto robusta.
Uccisa, dissanguata e poi sciolta in una vasca contente dell'acido. Un grosso quantitativo di acido, a dire il vero.
Quanti barili ci sarebbero voluti per riempirne una vasca? Uno, due? E come si potrebbero trasportare passando inosservati?
Collegando questa domanda all'ultimo evento, l'effrazione in casa di Myos, la risposta poteva essere solo una: magia.
Lo scheletro della donna era stato poi spostato di nuovo nella stanza, vestito con una tunica banita ed adagiato su una sedia cosi' che, chi l'avesse trovato, avrebbe creduto che il cadavere fosse quello di un Sacerdote di Bane, Frusta Volenterosa Irag, scomparso da giorni ed ancora disperso.
Una svolta era stata presa, in conclusione, grazie alla divinazione effettuata da quella Maga Rossa, dama Uth Wyvern. Ora sapevano dove Padre Irag si trovava: le fogne cittadine, un reticolato di vicoli con non-morti ed abomini che solcavano i sotterranei sin dalla notte dei tempi.
Ricordava ancora la stanza, cercando di immaginare di essere stato li' nel giorno del ritrovamento dello scheletro.
Blasfemie ed eresie, scritte con il sangue della vittima, ornavano le pareti facendolo sembrare un sacrificio a Cyric. Nonostante l'odio nutrito verso i fedeli del dio Folle, Xander cercava di rimanere ragionevole e pensare se tutto cio' avesse senso.
Perche' sacrificare una donna a Cyric, quando hai gia' una figura come una Frusta Volenterosa tra le mani? Perche' imbrattare i muri di bestemmie miste a simboli cyriti, anziche' usare qualcosa di piu' formale, di piu' rituale? Per quale motivo pulire le proprie impronte e far trovare tutto in un ordine maniacale?
Seppur lo avesse voluto, Xander era seccato dal fatto di ammettere che, stavolta, la pista cyrita aveva tutta l'aria di essere un diversivo.
Due teorie vagavano per la mente del novizio: ulteriore depistaggio, o la Cavalla era una donna molto ordinata.
Il che lo portava a due opzioni: colluttazione o no? La vittima conosceva il proprio assassino?
Un'altra cosa non gli risultava chiara: perche' lasciare la tunica sul luogo del delitto, per poi riprendersela? Ulteriore gesto di scherno? Oppure aveva voluto dare una dimostrazione al gruppo di quanto la persona fosse abile e di quanto il suo padroneggiare la trama fosse potente? O forse, piu' semplicemente, voleva evitare la divinazione?
Si soffermo' a riflettere su queste ultime domande, ricavandone il denominatore comune: l'Accademia Cupa. La casa di Myos era stata tenuta d'occhio e sembrava che il colpevole sapesse esattamente dove fosse tenuta la tunica. Restava da capire se l'aver trovato le due strisce di tessuto fosse stato intenzionale o frutto di un errore.
Dopotutto, era grazie a quelle che ora avevano la prossima destinazione. Avrebbe fatto un sorriso, se non fosse che la cosa puzzava di trappola tanto quanto il luogo da esplorare. Doveva esporre i suoi pensieri, se non a tutti almeno a Padre Arandir, Myos e Krast.
Doveva dimostrare la sua teoria, dove ritornare in quella stanza.
Aveva delle ipotesi ad alcune domande...

Dove?
Come?
Quando?


E sperava che insieme si riuscisse a rispondere alla piu' importante e cruciale...

Perche'?

 
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view post Posted on 7/5/2019, 23:49
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Clara Addams

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Una promozione o una fregatura?
O forse entrambe.

Non era una persona ambiziosa Krast. Era un soldato, un ingranaggio della perfetta macchina di morte chiamata Esercito. Non amava mettersi in mostra ma dalla morte di Huron aveva deciso che avrebbe accettato tutto ciò che Bane, e quindi la Nera, avesse deciso per lei.
Il Capitano Jannar, comunicandole la notizia, aveva aggiunto anche il suo motto personale, che era un motto condiviso un po' tutti i cittadini della Nera.
"Rispetta, ma sospetta".

Jannar aveva il suo tornaconto, ad averla messa a capo delle indagini. Come anche il Tempio aveva il suo interesse, gli Zhentarim il loro proprio, e ogni altro.
Fidarsi di qualcuno a Zhentil Keep è un'utopia, e Krast lo sapeva bene.
Ad ogni modo, non poteva tirarsi indietro: almeno si era goduta la faccia irata di Askard quando gli aveva comunicato la promozione.

Le indagini però la preoccupavano, soprattutto perché rispetto ad alcuni dei coinvolti sapeva pochissimo sui non morti e praticamente niente di magia. Per questo l'idea di una tunica che se ne va in giro da sola a sradicare porte, o il cui proprietario sradica porte per riaverla, l'aveva messa in enorme agitazione.

Dopo una breve e infruttuosa ricerca, era tornata a fare rapporto, tormentata da molti molti dubbi, incluso quello di aver coinvolto troppe persone nelle indagini, che non le piaceva per nulla.


"Missiva per il capitano H. Jenner, del XIII plotone"

"Signore,
faccio rapporto riguardo quello successo ieri. Come sapete dalla casa abbiamo recuperato uno scheletro di una donna e la tunica che pensiamo è di Padre Irag. Blackrose ha fatto delle analisi sui vestiti ed è risultato che non sono magici ma hanno una aura negroma *sbarrato* nekroma *cancellazione* magica che cresce col tempo. I vestiti si sono riparati da soli in pochi giorni dai buchi fatti con l'acido, e per questi due motivi li teneva rinchiusi in una gabbia.
Mentre facevamo un nuovo controllo nella casa, qualcuno o qualcosa ha strappato la porta della cella e ha aperto la porta sulla strada e le vesti sono sparite. Abbiamo fatto una prima ricerca ma non abbiamo trovato niente.
La maga rossa che si chiama Uth Wyvern era a giudizio di Blackrose l'unica che ci poteva aiutare con un incanto molto potente. L'ha usato per trovare il proprietario delle vesti e ci ha detto che si trova nelle fogne. Penso che il proprietario ha ripreso i vestiti e si è nascosto nella città di sotto, faremo a breve un sopralluogo.
Dalle indagini sugli oggetti personali di Padre Irag invece è saltato fuori che Irag dovrebbe essere un incantatore arcano, è stato ripudiato dalla famiglia del Thay e sembra che è interessato ai non morti. Penso che le cose possono essere collegate con il comportamento della sua tunica.
Che il Tiranno ci guidi,

Spadaccino Krast Ledergrau"


*la lettera è parecchio sgrammaticata, ma sembra essersi impegnata per scrivere al meglio*
 
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view post Posted on 8/5/2019, 13:29
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*occhio lungo*

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*Colonna Sonora*
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Pioveva.. quella notte..

O erano lacrime.

Non nostre, nessuno di noi piange. dopo tutto , noi siamo i cattivi, talmente cattivi da essere in prima linea per combattere il Caos, e lasciare questo mondo all'unico che lo possa davvero controllare.

..Nessuno di noi piange...

Lord Irag era scomparso, dovevamo solo dirgli di tornare al Tempio, era facile.. lo sembrava, ma siamo a Zhentil Keep..
Un compito banale per riempire la serata.. Si, andiamo signor Blackrose,

Padre Derek..



..Magari ha visto qualcosa.


...Burba il Visicido, era la pista. E sia, per i bassifondi della città Nera. a cercare la puttana sbagliata, a trovare la figlia di Bruba, mi ha dato piacere spaventarla, mi piace spaventare i deboli , perchè poi basta una piccola azione "buona" per fargli cambiare idea.

Ecco Burba, in tutto il suo viscido splendore, anche se non me lo avessero descritto prima, era esattamente come me lo ero immaginato, corpo e anima.

mi strappò un sorriso, pochi attimi, l'allegria è nemica della Paura, e noi viviamo su quella, ma un Burba, lo vorrei anche io.. è utile un Burba, ed io sono sicuramente migliore di Irag.

Lui è morto, io non ancora.. ci aveva condotto dalla puttana giusta, e sua volta nell'alloggio, dove Irag doveva incontrare I Sinara, di Mulmaster.

Blasfemia... Bestemmia.. Sole Nero?

..Nessuno di noi piange, era solo un altro sacerdote che si era levato dalla mia strada...

ma.. era davvero lui? L'accademia Nera di Blackrose fece da cornice, avevamo solo un mucchio si ossa, una tunica e un mantello del Clero di Nostro Signore Bane Onnipotente, dall'altezza poteva essere lui.


.. Parliamo, e no , il corpo non era il suo.. Gina la Cavalla.. Siamo a Zhentil keep , nulla è facile.

Ma eravamo partiti in due.. ed ora siamo in molti. Blackrose, Ledergrau, Tahar, Rukano, Zerkreis, Argan e la Wyvern.

Sfruttiamoli allora, ognuno di loro sa fare qualcosa, Ora però sulla carta tocca agli Zhentilar, la promozione di Krast a Spadaccino, ora lei è a capo della indagini.

Non dubito della sua volontà, ne della sua devozione alla Nera, quella mezzorca ha perso tutto dentro queste 4 mura, e ciò nonostante, serve ancora, e servirà in eterno. non ho esagerato quando ho detto che è la personificazione del Dogma di Bane sul Tradimento.

Nessuno di noi piange.. magari lei lo ha fatto..
------------

Siamo di nuovo al tuo cospetto, Eminenza



Troppa Gente coinvolta? ci sono Zhentilar peggiori, corrotti e chiacchieroni, e lui dubita della mie scelte?

poco male, avrà da ricredersi, ma è come se sapesse.. dal giorno in cui ci parlo di Irag, che non sarebbe stata una semplice ricerca, si.. è come se lo avesse sempre saputo.


E Perchè mostrarmi la tua mano, pensavo mentre si toglieva il guanto, poi vidi l'anello, anche lui come mio Padre.

eravamo le pedine di una gigantesca scacchiera, e sicuramente non era Ladaar a giocare.

----------

Axos Irag, ti ripudia.. povero Xatang, hai scoperto di essere semplicemente umano? ma perchè un Thayan ripudia cosi un figlio, al punto da dirgli che potrebbe compromettere la famiglia.. al punto da chiedergli di non scrivere mai più.

Ho scoperto che c'è una cosa che i Maghi Rossi.. odiano.. gli Innati. E' per questo che hai cercato rifugio nella Fede, Lord Irag ? .. e perchè figlio mio.. ti interessano i Mohrg?

Nessuno di noi piange.. Ma a quanto pare, abbiamo sottovalutato la cosa.

Le vesti clericali ,forse di Lord Irag, si erano lentamente risanate , speravo che Blackrose capisse come, difficile, a quanto pare.

Abbastanza difficile da farci girare a cercare indizi , sotto la guida della mezzorca distratti alla ricerca di un tassello che potesse darci una nuova pista da seguire, pur non chiedere aiuto alla Wyvern.

Immaginarsi una tunica e un mantello , che si animano , scardinano porte e celle, e girano per le vie del quartiere commerciale.. è carino.. si forse i bardi la racconteranno un giorno.

ma la verità è che ci eravamo fatti scappare un uomo. Ma il Tiranno sceglie sempre bene i suoi alleati, ed anche io . Blackrose aveva recuperato due pezzi di stoffa rispettivamente dalla veste e dal manto. ed ora sappiamo dov'è il loro proprietario.

Ma Alcuni di noi sanno bene che sotto la nera, non ci sono solo "fogne"..

Nessuno di noi piange, forse era solo la pioggia. Pioggia che cade sul giusto e sullo sbagliato , che lava la merda e il sangue.



Ed io?, sono Giusto o sono Sbagliato?


Edited by Padre Arandìr - 13/9/2019, 00:50
 
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view post Posted on 9/5/2019, 19:29
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Assassino di Briganti

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*colonna sonora consigliata*
www.youtube.com/watch?v=k68thGEDlx8


Stupido,
Incapace,
Inetto,
Inadeguato.


Continuava a sentire queste parole risuonare forti nella sua testa mentre cercava di distrarsi sistemando a caso l'ennesimo tomo.

Da quando tutta questa storia era cominciata aveva visto il vero volto di Zhentil Keep, o almeno il vero volto della Zhentil Keep visibile.
Quegli interrogatori così grossolani, quel voler sovrastare il più debole ad ogni costo, quell'odore di sangue, merda, vomito e sesso che appestava i quartieri comuni, gli occhi di quei ragazzini che, inermi, osservavano la madre venir schiaffeggiata e sottomessa da persone che le erano piombate in casa in piena notte solo perché l'ennesima puttana aveva aperto la bocca per salvarsi la pelle.

Non vi era eleganza ne gentilezza, non vi era bellezza in quel modo di fare del male.
Un male burbero, per nulla aggraziato, un male povero.

Privi di ogni forma di tatto si muovevano, insieme, trascinati come foglie secche in un torrente dalle acque agitate. Sbattendo gli uni contro gli altri, dandosi goffe spallate, abbandonando quasi quell'ultimo baluardo di umanità che ancora li rendeva vivi.

Il Necromante li osservava e rifletteva sulle loro esistenze.

A turno, chi più chi meno, aprivano il loro cuore nero, dando voce ad un rancore ed un odio degno solo di un mendicante che agonizzante usa le sue ultime parole per inveire contro le divinità ed il mondo.

Il Necromante li ascoltava e rifletteva sulle loro esistenze.

Era quasi sul punto di lasciar che gli Zhentilar, ormai a capo delle indagini, risolvessero quel problema da soli, alcuni di loro non gli piacevano, e non voleva sprecare neanche un incanto per proteggerli o aiutarli ma quella tunica….

Quella tunica emanava un aura necromantica molto potente eppure non associabile ad alcun incanto conosciuto dall'arcanista, emanava un potere dall'origine misteriosa e sconosciuta e, cosa più importante, quel potere cresceva e cresceva, impercettibilmente quasi, sotto i loro occhi. Sotto il suo tetto.

L'Accedemia Cupa di Zhentil Keep faceva da cornice al tutto, così, forse, direbbe qualcuno, ma giravano voci che al Clero questa cosa non era piaciuta, e nella mente del mago si agitava frenetica l'idea che presto o tardi i soldati avrebbero bussato alla sua porta per recuperare il tutto e trasferirlo in un posto in cui avrebbe dovuto chiedere permesso prima di poter entrare.

Gli stessi soldati, probabilmente, che non aspettavano altro che pestargli i piedi. Era inaccettabile.

Decise di prendere delle precauzioni al fine di tutelare quell'oggetto unico, decise di tagliare dei pezzi da quelle vesti e di custodirle al sicuro, nel caso in cui qualcuno si fosse messo tra lui e quell'enigma apparentemente irrisolvibile.

Stupido,
Incapace,
Inetto,
Inadeguato.


Come mille aculei avvelenati queste parole trafiggevano la sua mente, sussurrate a denti stretti dalla sua stessa bocca.

Perché?...
Perché aiutarli a trovare il Sacerdote?
Perché questo attaccamento a quell'ometto che del verbo del Tiranno aveva fatto ragion di vita?

Il Necromante guardava dentro se stesso e non vedeva altro che ombre.

Disprezzava i loro modi miseramente dozzinali, ma allo stesso modo cominciava a percepire una strana sensazione di rispetto e di vaga lealtà verso alcuni di loro, come se, lentamente, quella città stesse riuscendo a fondere l'uomo alla maschera che aveva deciso di indossare molto tempo addietro.

---

La tunica sparì.
Si animò ed evase dalle prigioni dell'Accademia in un modo elegante e ricercato, l'arcano si faceva più intricato, e mentre tutti strillavano ordini e cercavano di comprendere cosa fosse accaduto, nella mente del mago cresceva la curiosità ed il rispetto per quell'entità o per colui che ne era il padrone.

E mentre tutti si agitavano e cercavano una soluzione, lui ne stringeva una in mano e, calmo, fissava quella porta, perfettamente disassemblata.

….

"Signori..." - disse dinanzi al tempio di Bane - "...basta perder tempo, è giunto il momento di risolvere questa situazione"

Spinto da una sensazione nuova, contrastando la sua naturale propensione alla segretezza, decise di tirar fuori dalla sacca l'ampolla in cui, il giorno prima, aveva infilato i due piccoli lembi di stoffa, per condividerla con quelle persone.

Questo fu probabilmente il più alto gesto di lealtà che Myos avesse mai fatto da quando giunto alla Nera. Ma erano troppo impegnati o ciechi per comprenderlo.

Era giunto il momento di convocare la Maga Rossa.
Era giunto il momento di prendere in mano la situazione, poiché, ora… si muovevano tutti in sentieri dove la Trama e il Potere fanno da padroni.


Ma,
rifletteva il Necromante…
Cosa avrebbe fatto pur di ottenere il segreto celato in quelle vesti?

 
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view post Posted on 20/5/2019, 23:33
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Clara Addams

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La faccenda si faceva sempre più dannatamente intricata.
La mezzorca sentiva stringersi sempre più le fila mentre cresceva l'attenzione di persone importanti. Le sentiva stringersi come un laccio intorno al suo collo, lentamente.

Lord Verblen, il Signore degli schiavi.
E poi, chi altro?

A Zhentil Keep non basta fare il proprio dovere. A Zhentil Keep bisogna stare anche molto attenti alla politica.
E lei?
Lei si era distinta, si era impegnata, aveva lavorato duro senza lamentarsi. Ma era pur sempre una mezzorca, che prima dell'arruolamento forzato viveva nei boschi e cacciava animali.
Aveva imparato a leggere e scrivere, l'infernale e le perghiere a Bane ma in mezzo alle sottigliezze della politica si ritrovava comunque disarmata, come a combattere con un coltellino spuntato. Aveva la sensazione di camminare su una sottile lastra di ghiaccio, pronta a spezzarsi sotto di lei.

Disagio.
Se avesse voluto cercare un nome per quella sensazione, sarebbe stata quella la definizione giusta.
Aveva quindi preso il pennino e l'aveva intinto nell'inchiostro per cercare di scrivere in modo meno sgrammaticato possibile il rapporto per il capitano.


"Missiva per il capitano H. Jenner, del XIII plotone"

"Signore,
faccio rapporto sui*sbarrato*sugli ultimi fatti dell'indagine. Abbiamo interrogato di nuovo Burba il viscido e pensiamo che padre Irag è diventato un tipo di non morto molto pericoloso, un revenand, e ora va in giro a cercare i suoi assassini. C'è lui dietro l'incendio della casa di Oslar lo schiavista, pensiamo è entrato nella casa per ucciderlo ma è stato messo in fuga con il fuoco, che però ha bruciato tutta la casa. Abbiamo trovato solo tre corpi, pensiamo le guardie del corpo, e pensiamo che Oslar con la figlia sono riusciti a scappare da una botola. Non sappiamo perché il revenand voleva uccidere lo schiavista. Vogliamo usare la magia per trovare il posto dove si trova Padre Irag. Se lo troviamo che ordini abbiamo, lo dobbiamo fermare o distruggere?
Attendo ordini,

Spadaccino Krast Ledergrau"


Aveva consegnato la lettera al comando, certa che dal capitano Jennar sarebbe stata passata ad altri più alti in grado.
 
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peace4peace
view post Posted on 2/6/2019, 21:07




"Lancia l'esca e aspetta che siano loro a venire da te"


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Aveva riflettuto a lungo su quelle parole, ponderando come agire, mentre notava con estremo disappunto come una situazione apparentemente stabile e favorevole, lentamente le stesse sfuggendo di mano, lasciandola ai margini di quella lurida scacchiera nera chiamata Zhentil Keep, adagiata come un relitto semi-affondato sulle coste del mare della luna.


Si era auto-imposta quel gioco delle parti, per scivolare sinuosamente tra i vicoli maleodoranti e le menti diffidenti di una città straniera: in cambio di prestigio e onori presso i suoi pari, aveva prestato aiuto e favori presso i loro comuni alleati. Ma qualcosa non era andato come previsto e quel pezzo che prima era considerato fondamentale per vincere la partita ora era stato messo da parte, in interminabile attesa.


Ma "la regina" non è un'insignificante pedina che può essere persa senza alcuna remora, e non è nemmeno una granitica torre dal passo pesante, cadenzato e rumoroso o un astuto alfiere capace solo di muoversi per vie traverse e nascoste, lei si muove dappertutto, quando vuole e in maniera del tutto imprevedibile.


L'ultima mossa, al di là delle più rosee aspettative, aveva dato più risultati di quanto potesse immaginare, perlomeno dall'unico cavallo sul quale valesse ancora la pena puntare dopotutto. Ora tutto era più chiaro e poteva permettersi una visione d'insieme che prima ignorava, l'area di gioco si era senza dubbio estesa molto più di quanto si aspettasse, ma almeno adesso sapeva di operare in un territorio a lei familiare.


Nel famoso mercato di schiavi ospitato nella capitale del Thay attendeva l'arrivo dell'uomo causa e fine di parte di quel gioco a cui non si sarebbe mai volontariamente sottratta, se non alle proprie condizioni.
Sarebbe stato probabilmente l'ultimo tentativo per far comprendere a quei fanatici infervorati da una fede cieca e insensata quanto la sua presenza e il suo aiuto potessero essere loro ancora utili, anche in futuro, in caso contrario avrebbero forse perso definitivamente la possibilità di avere al loro fianco il pezzo più versatile e vantaggioso della scacchiera.




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view post Posted on 7/6/2019, 16:05
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Assassino di Briganti

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S'i' fosse foco, arderei 'l mondo
S'i' fosse vento, lo tempesterei
S'i' fosse acqua, ì' l'annegherei
S'i' fosse Dio, mandereil 'en profondo



….Mia Signora, non supplico il tuo perdono
ma attendo la tua punizione per il mio umano vacillare….


Era stato fin troppo facile cedere a quelle lusinghe in quei giorni in cui nulla era suo,
quando anche il sole evitava di guardarlo o la più generosa delle fanciulle fuggiva da lui.
Quegli anni oscuri trascorsi all'ombra dell'uomo che era,
che gli imponevano segreti necessari e mai svelati.

Lentamente perdeva tutto, se stesso prima di ogni altra cosa,
e vacillava mentre incedeva in quel sentiero che, tortuoso ma assai comodo, lo conducevano da Lei.

Quella Signora che nulla vuol per gli altri e che il tutto detesta e invidia.
Quella Signora che lo aveva aiutato ad indirizzare l'odio nella perdita più assoluta.

Fuggire, scappare, rischiare per poi tirarsi indietro ed infine rinunciare.
Tutto era ormai nullo...ambizioni, desideri, la vita stessa era gelida e immobile come i corpi che studiava.

….Mia Signora, non supplico il tuo perdono
ma attendo la tua punizione per il mio umano vacillare….


Ma la città di cui i bardi narrano le oscure gesta,
la città di cui tutti, tranne gli stolti, hanno il dovuto Terrore,
la città Nera di Zhentil Keep lo attendeva.
…Come un sicario silente attende la sua vittima...

Lentamente, con dolore, con fatica disumana riuscì a comprendere quella città,
la stessa città di cui scherniva le insegne e i cartelli appesi per le strade

"La libertà rende deboli"

Tutto era così assurdo e allo stesso modo lineare, ordinato, chiaro.
Nessuno nascondeva il mostro che era alla Nera
tutti, ingannatori compresi, in un certo qual modo erano loro stessi.

I giorni passavano e i rapporti si costruivano tra il Necromante e gli altri.
E la strada che conduceva all'oscurità e al silenzio veniva stranamente disturbata da rumori assordanti,
striduli come unghie su muro....
che raschiano, graffiano, si spezzano e scarnificano le mani
di un disperato che non vuole far altro che uscire da quella pozza di veleno e acido che, lentamente
corrodevano la sua anima.

In fondo era facile non voler nulla quando nulla si poteva avere.
In fondo era facile non desiderar altro che il vuoto quando solo il vuoto esisteva intorno

In fondo era facile.


Ma la Nera ha mani adunche,
che stringono, soffocano e occludono.

Ma la Nera ha mani dolci,
che sfiorano, delicate come rose, chi sa amarla per quello che è.


….Mia Signora, non supplico il tuo perdono
ma attendo la tua punizione per il mio umano vacillare….


Ed ora, colui che nulla era e nulla aveva, gioiva.
Gioiva con un godimento pari all'odio che covava prima,
come l'esatta antitesi di ciò che voleva rappresentare.

Gioiva dei successi di una cosa più grande di ogni altra cosa.
E li dove i molti vedevano solo guerrieri e sacerdoti, lui tendeva ad osservare,
con occhio romantico, quel che essa rappresentava e quel che avrebbe rappresentato.
Una divinità fatta di pietra e terra, sangue e sudore, rispetto e sospetto.

Ed avrebbe gioito anche in punto di morte, se la morte si fosse rivelata utile per la gloria di quella
Divinità Nera che molti chiamano città.

….Mia Signora, non supplico il tuo perdono
ma attendo la tua punizione per il mio umano vacillare….


Zhentil Keep dolce casa
Dove il River Tesh bacia Moonsea
Oh Zhentil Keep dolce casa
Oh mia Signora, sto tornando a casa da te.

 
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view post Posted on 14/6/2019, 16:14
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Uccisore di Kraken

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(NON IL) SECONDO ATTO: GLI IMPREVISTI, E IL SENSO DELL'UMORISMO DELLA SORTE


Molti Anni Prima. Thay, Eltabbar.


Axos Irag teneva in braccio il neonato, mostrandolo con orgoglio al resto della famiglia, nonchè alla servitù e gli schiavi, perchè potessero vedere il loro futuro padrone, colui che li avrebbe riempiti di frustate.

Era un nuovo Irag, l'inizio di un nuovo ciclo.

Sangue del suo sangue.

Il suo nome era Xagtan Irag, ed era nato per grandi cose.

Sicuramente.

O no?

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Molti anni dopo. Mare della Luna, Zhentil Keep.

Il suo nome era Xagtan Irag, e per qualunque cosa fosse nato, era morto.

Per tutta la vita le sue aspettative non avevano fatto altro che essere deluse, ma lui non si era arreso, tentando comunque di emergere, non rassegnandosi nemmeno alla "maledizione" della stregoneria.

L'odio per gli scherzi del destino lo aveva mandato avanti.

Poi le coltellate avevano messo fine a tutto, persino all'odio.

Solo due cose erano sopravvissute.

La sete di vendetta, e quella parola che veniva sussurrata e compresa solo da poche persone a Zhentil.

Revenant.

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Dopo esser stato vittima di tanti scherzi del destino, lo scherzo era diventato lui, come avrebbero scoperto i suoi assassini.



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Porte di Zhentil Keep. Assembramento di truppe in partenza.


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Il suo nome non aveva molta importanza: ne esistevano a migliaia come lui.

Arruolati a forza, o volontari in fuga dalla povertà, erano una cosa sola.

Zhentilar.

Eroi della città, i "Prescelti di Zhentar", secoli prima, ora solo
macchine per uccidere o carne da macello al servizio dei potenti.

Osservava i suoi vecchi commilitoni prepararsi a raggiungere il Mare della Luna Orientale, come membri di un notevole contingente in gran parte composto dai non morti di Benadi.

O almeno, quelli che rimanevano dopo il disastro delle valli.

Phlan, caduta anni prima in mano Zhentarim, necessitava aiuto contro gli attacchi delle orde di Thar in costante aumento.

I suoi pensieri vennero interrotti dall'arrivo di un superiore, che gli rovinò la giornata e quelle seguenti.

Era stato appena trasferito in uno dei reparti in partenza.

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Da qualche parte nella "Grande Terra Grigia", conosciuta anche come Thar.


La tribù era riunita in attesa del miracolo dello sciamano.

Ancora una volta, era apparsa.

"La testa che parlava dalle fiamme" era giunta al richiamo del saggio, preannunciando che il tempo era giunto.

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Tempo di devastare le dimore degli umani, e di darle alle fiamme, ignari del fatto che alcune case erano già ridotte in cenere...



Edited by Mirror FL - 19/6/2019, 13:30
 
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view post Posted on 18/6/2019, 21:27
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Uccisore di Kraken

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(NON IL) TERZO ATTO: LA FAME


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Diciassettesima notte del mese corrente. Quartiere Comune, Casa di Burba detto il Viscido.

Sapeva di essere stata tutto per suo padre, ma i rapporti tra loro non erano mai stati facili.

Il dispotico banita era sempre stato incapace di dimostrare i suoi sentimenti, e lei non era mai riuscita a capirlo.

Una storia come tante, non particolarmente originale e senza sorprese, tranne per quel che era accaduto dopo.

Aveva sempre avuto fame d'affetto, ed ora si trovava lì, a dover sostenere un altro tipo di fame, nuova, incontrollabile.

I bambini la fissavano con aria assente, ricambiando lo sguardo dei suoi occhi rossi, come ipnotizzati.

Aveva sempre voluto fratellini e sorelline, una bella famiglia numerosa e gioiosa, per sollevarla dalla noia di quella città grigia.

Avrebbero giocato insieme.

Non avrebbe più avuto fame, di nessun tipo.

Il vecchio però...non le serviva un altro padre, no.

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Diciassettesima notte del mese corrente. Quartiere Comune, Prigioni.

Il sapore del rancio quella volta era diverso.

Non erano molti i prigionieri che potevano rendersene conto lì: la giustizia zhent era rapida e severa, la permanenza nelle celle breve.

Il concetto di rinchiudere qualcuno come "pena" e dargli da mangiare gratuitamente era considerato un'idiozia, quindi la maggior parte di loro erano solo in attesa che il magistrato li giudicasse, per decidere se andavano frustrati, condannati a morte, sacrificati o venduti, e venivano nutriti il minimo indispensabile.

Zaza era una delle poche eccezioni.

Lei era lì in "custodia" da settimane, per il suo bene, in attesa che qualcuno la interrogasse di nuovo.

Sentiva la differenza, il retrogusto di qualcosa di nuovo.

Ma non si fece troppe domande: la fame era troppa.

Non poteva immaginare che quella sarebbe stata la cena che li avrebbe saziati per il resto delle loro vite.



Edited by Mirror FL - 19/6/2019, 13:30
 
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view post Posted on 22/6/2019, 09:09

Assassino di Briganti

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Alla fine successe: cio' che doveva essere un'indagine di massima discrezione, era diventata notizia di dominio pubblico.
Le voci si erano sparse, dal quartiere comune ai quartieri alti della citta'.
Mentre Xander si avviava verso il Tempio, non pote' fare a meno di ascoltare quelle voci, di vedere quegli sguardi preoccupati, alcuni terrorizzati.
Di norma sarebbe stata ordinaria amministrazione osservare comportamenti di paura, li', nella citta' del Tiranno. Pero', questa volta era un altro tipo di terrore e nella testa del sacerdote vagava un unico, preoccupante pensiero: caos. Il nemico primordiale dell'ordine era ora li', a Zhentil Keep, citta' esempio di legge e per questo temuta in tutto il Mare della Luna ed anche oltre i suoi confini.
Camminava con passo svelto, la mascella serrata ed uno sguardo poco incline al saluto o al dialogo. Doveva parlare ad una sola persona, cosa che avrebbe preferito evitare, ma quello era un ordine dell'Adepto Letale Arandir ed andava eseguito.
Passando davanti all'arena e superato il mercato, le voci di alcuni popolani lo infastidirono non poco quando senti' di quella donna saltata in aria nella zona circostante. Rallento' il passo, inspirando a pieni polmoni la fredda aria della sera, nel tentativo di darsi una calmata.
Mentre si avvicinava al portone del Tempio, noto' una piccola figura vicina al proselitista. Si fermo' davanti ai due e dopo un inchino al sacerdote, osservo' in silenzio l'altra persona: una bambina dai tratti zhent, dodici, forse tredici anni di eta', che lo fissava a sua volta con la stessa espressione gia' vista in altre persone nel tragitto che lo aveva portato al tempio.
Le voci l'avevano raggiunta prima di lui e questo non era altro che un enorme fastidio, che gli fece prendere parola con tono serio e diretto.
"Tu devi essere Lola."
La bambina annui' una volta.
"Sono stato incaricato di dirti quello che probabilmente gia' sai. La tua famiglia e' stata vittima dei nemici di Zhentil Keep" fece una breve pausa, senza curarsi della reazione.
Era comunque un'occasione per Xander di parlarle come si parla ad un'accolita, introducendola ulteriormente alla vita ecclesiastica ed ai dogmi baniti.
"Abbiamo qualcosa in comune, tu ed io. Entrambi abbiamo perso qualcuno per mano di chi si oppone al Signore Nero." Le si avvicino' e si genoflesse per avere un contatto visivo diretto, per poi continuare "Dimentica la tristezza, e' per i deboli. Se invece fosse piu' forte di te, allora fa' come ho fatto io: abbracciala e lascia che riempia il tuo cuore di odio. Un odio per i nemici di Bane che hanno ucciso i tuoi cari. Prega il nostro Signore affinche' Egli ti conceda i suoi poteri per scovare e distruggere chi gli e' avverso. Ricorda che ora hai una nuova famiglia e se volessi avere qualcuno con cui confidarti, mi troverai sempre qui al Tempio poco prima della mezzanotte." Xander si rimise in piedi senza togliere gli occhi da quelli della giovane accolita "Quello che e' stato fatto alla tua famiglia non restera' impunito." Concluse, segnando l'aria verso la bambina.
Varco' poi la soglia del Tempio in cerca di un monaco che lo annunciasse a Padre Arandir.
Mentre aspettava di essere ricevuto, si sedette come suo solito su una delle prime panche e si raccolse in preghiera.
 
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view post Posted on 10/7/2019, 01:54
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Uccisore di Kraken

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(NON IL) QUARTO ATTO: L'IMPORTANZA DELLE PAROLE


"Quando il Mago sparirà dalla Valle,

Quando gli Scelti di Zhentar falliranno,

Il Figlio rifiutato sarà cacciatore.

Paura e Odio lotteranno per la scelta.

Sarà Purga e Punizione per i popoli all'ombra della Landa Grigia....

[..........]

....e per la Progenie bastarda di Flostren, sarà tempo di dubbio e tradimento."

trascrizione delle parole della misteriosa figura apparsa in diversi punti di Zhentil Keep


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Quando il Sacerdote aveva scelto l'Innocente, portandola via di casa, ella sapeva che sarebbe stato l'inizio di una vita assai diversa: le aveva persino dato un nuovo nome.

"Lola", un nome che di certo non incuteva terrore o rispetto, non era degno di una novizia al servizio di Bane, e aveva dovuto cambiarlo con uno nuovo, nonostante le suonasse vuoto e artificiale.

Era stata costretta a studiare la dottrina dell'Odio e della Paura, un apprendimento meccanico, senza passione, frutto di convenienza.

Poi, qualcosa era accaduto.

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Tutto ciò che conosceva, tutto ciò che aveva amato, era cenere.

La sua casa, sua madre, i suoi fratelli e sua sorella.

Come degli scarabocchi cancellati da una lavagna, il mondo li aveva già dimenticati.

E senza di loro, non esisteva più nessuno per il quale il nome "Lola" avesse importanza.

Era diventata una parola vuota, che solo vuoto esprimeva, ma di un tipo terribile e crudele: quello lasciato da ciò che aveva perso e che non sarebbe tornato mai più.

Le rimaneva solo nome datole da Arandir, che iniziava finalmente ad avere un significato, un significato molto diverso da quello che avrebbe mai potuto comprendere prima.

Lei era ancora L'Innocente, ma non voleva esserlo più.
Lei non aveva più nulla, non aveva più nessuno.
Lei aveva solo l'odio.

Lei era Lyrissa.


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Altrove nel Mare della Luna, altre parole erano in movimento.

Alcune vere, alcune menzogne...altre, entrambe le cose.

Parole dal Passato, pretendevano di dettare il Futuro.

Promesse di ricchezza a esseri avidi, ne muovevano i passi.

Promesse di morti sembravano più longeve di quelle dei vivi.

Ragazzine condannate a vivere in eterno, insinuavano domande nelle menti di chi invece avrebbe voluto solo risposte.

Pagine ingiallite cercavano di spingere al dubbio e all'ira prescelti dagli dei.

E gli dei...

Gli dei, tacevano.

Solo il respiro di qualcosa, forse loro, o forse di qualcosa di peggio, aleggiava su tutto...

 
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view post Posted on 13/7/2019, 15:08
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Clara Addams

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"Cosa sto servendo? Qual è il mio scopo?"

Queste domande, anche se non così coscienti, ronzavano in un angolo della testa della mezzorca zhentilar.
Irag... Irag aveva il suo scopo.
Arandir, anche lui aveva il suo scopo.
Myos, aveva il suo scopo.
E lei, chi serviva realmente?
Il colloquio con Askard le aveva messo questi tarli nella testa, anche se non ne era neppure del tutto cosciente.
Serviva la Chiesa o serviva l'esercito? Serviva la città o serviva il nulla che aveva nel cuore?

Aveva comunque preso penna e calamaio e aveva iniziato a scrivere un rapporto con una faticosa bella grafia.

"Missiva per il capitano H. Jenner, del XIII plotone"

"Signore,
sappiamo che gli ultimi casini *barrato* guai in città sono stati a opera di una vampira di nome Felicia, che pensiamo è al servizio di un essere chiamato lo Sfuggente. Sappiamo che lo Sfuggente è uno degli assassini di Irag, assieme ad altri due meno potenti che vivono a nord est del Mare della Luna. Abbiamo parlato con il revenand Irag e accetta di portarci da Felicia, per farla parlare e dirci dove indicarci lo Sfuggente. Prendo gli uomini che mi avete assegnato per arrestare la vampira Felicia e se necessario dopo averla fatta parlare distruggerla.
A rapporto,

Spadaccino Krast Ledergrau"
 
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view post Posted on 19/7/2019, 16:44
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Clara Addams

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Appena tornata in caserma, ancora puzzolente di fango e liquami, camminava nervosamente su e giù per il piccolo ufficio.
Era arrabbiata.
Era molto arrabbiata.
Da quando era morto Torka era passata dall'essere perennemente arrabbiata e piena di odio all'apatia quasi totale, ligia unicamente al suo dovere.
Ma alle volte le vecchie sensazioni venivano fuori, come ricordi di un passato lontano.
Se avesse dovuto dar sfogo a quello che sentiva, avrebbe fracassato con le sue mani il cranio di almeno metà dei suoi compagni di spedizione.
Lo Sfuggente era morto, e dato che attribuiva a lui tutti i disastri avvenuti negli ultimi tempi a Zhentil, almeno era una cosa positiva.
Ma la vampira che volevano fermare e interrogare, Felicia, era andata distrutta da un incanto nella concitazione, i suoi compagni continuavano a finire sulle trappole e, nella confusione, erano riusciti quasi a sterminarsi a vicenda e, dulcis in fundo, dallo Sfuggente non avevano ottenuto informazioni.

Ma adesso doveva calmarsi. Aveva degli ordini a cui obbedire, doveva fare rapporto. Forse al capitano Jenner sapere della distruzione di Felicia e dello Sfuggente, i presunti responsabili dei disordini, sarebbe bastato per chiudere le indagini là ma c'erano ancora domande a cui rispondere.

Qual era lo scopo del'esercito di non morti, e dove si trovava? L'omicidio di Irag serviva a coprire solo questo, e perché metterlo in scena così maldestramente?
Cosa stava succedendo di così grosso che addirittura l'Eletto osservava le loro azioni?
A Zhentil Keep tutto era un complotto e anche quello che non lo era sembrava esserlo. E lei si sentiva solo un piccolo ingranaggio di un meccanismo così tanto più grande di lei da renderle invisibile lo schema.
 
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