Faerûn's Legends

Le profezie della fenice

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 2/10/2019, 11:22
Avatar

Sterminatore di Orchi

Group:
Member
Posts:
164

Status:


*** E' sera, in una locanda di Waterdeep Darvin si siede sul letto e scrive sul suo diario alla luce di una candela. ***

Scusa Yarick, è un sacco che non mi faccio sentire, ma qui ne sono successe un sacco, roba che non ti immagini. Sai tutta quella storia degli eletti di cui ti avevo detto tempo fa... la tizia di ghiaccio e quell'altro bestione (che poi alla fine pare che si sia mosso per via del vulcano che abbiam fatto saltare con le Aquile, vai a capire)? Ecco, quei due li hanno sistemati. A lei ci hanno pensato le Aquile... ossia, c'ero anch'io, ma dico "hanno" perché io ovviamente stavo ben dietro, con la balestra in mano, giusto a evitare che qualcuno se ne scappasse via per recuperare energie o chiamare rinforzi, mentre i pezzi grossi se la vedevano con lei e altre mostruosità. Ora che ci penso, dopo il Chult con le Aquile devo dire che sono servito poco, è quasi tutto menare e non si incontrano tanti congegni. Vabbè, comunque, il punto ora è un altro, non farmi distrarre! Allora, la ghiacciata, quella Hedrun, l'hanno stesa Glorin e compagni (poi il corpo se l'è portato via qualcosa in mezzo ai fulmini, non ho capito bene ché è stato tutto velocissimo, ma insomma le hanno fregato l'anello che la rendeva eletta eccetera); all'altro bestiaccio, quell'Anth-Malar che era partito per via del botto nel Chult, pare ci abbiano pensato quei maghi dell'Ordine dei Vigili Magici, come si chiama. Solo che ora dicono che ce ne sono altri due! E quello che è peggio è che uno è un kraken gigantesco, potentissimo, e che fa pure la magia... e non so come fanno a saperlo ma tra tipo dieci giorni arriva a Waterdeep e spacca tutto. Infatti ci hanno convocato al palazzo di uno dei Lord della Splendente, quello senza maschera, Paladinson. Ché mi dicevo "ma io che c'entro qui dentro, ché son tutti nobili e signori e guerrieri e incantatori". Però alla fine c'entravo eccome! Ora ti racconto! Ero lì che ammiravo questo palazzo IN-CRE-DI-BI-LE, un po' spoglio ma vedessi che architettura, che materiali, che finiture... una sala con un tavolo grosso quanto casa mia, tutto in un marmo lucido che ti ci specchiavi, con un mucchio di sedie di pietra istoriate intorno su un tappeto largo come il mercato del Gate ricoperto di fili d'oro e... sì sì vengo al dunque, eravamo un sacco di gente, da una parte io con le Aquile e gli altri del Gate, dall'altra il signor Firenweer che è tipo il capo dei capi dell'Ordine eccetera con tutto il gruppo di quelli che hanno steso Anth-Malar (tra l'altro c'è anche Kent con loro, mica te l'avevo detto) e sul lato principale, quello con lo scranno più alto in mezzo... beh, che personaggi! Su quella specie di trono c'era Paladinson stesso, con di fianco un mago mi sa parecchio potente, ora non mi viene il nome. Ma SOPRATTUTTO, caro Yorick, uno Gnomo che mi ha colpito appena l'ho visto, evidentemente un artefice di Meraviglie come noi! <segue frase in lingua Gnim scritta con rune Dethek>


jpg


Beh, prima che inizino a discutere di menare come al solito, Paladinson si alza e dice tipo "ho saputo che c'è un bravo artigiano tra di voi" con un tono solenne che non bastava la stanza a contenerlo. Io mi inizio a guardare intorno pensando "oh toh c'è un altro come me", ma vedo solo incantatori e guerrieri... poi penso "ma non è che sono io?!" e infatti ero io, ché quello dice "Darvin TINKERFOIL", giusto? Glorin mi guarda male come a dire "alzati" e io mi alzo, gli ho pure corretto il nome che poi mi sono detto "ma non potevi stare zitto?". Comunque, guarda caso, servivo allo Gnomo! Si chiama Giabiin Gibelin, è uno bravo bravo, sai? Ora, quello che sto per dirti è un segreto, ma tanto di te mi fido. In pratica lui ha fatto un progetto per un cannone eccezionale, meccanico, con una molla superpotente e gli serviva qualcuno capace di procurargli il materiale necessario, costruire la molla di cui sopra e aiutarlo a montarlo! IO, ci pensi? E, come se questa cosa non fosse già GIGANTESCA, ce n'è un'altra altrettanto incredibile. Quel cannone, che dovrà difendere il porto di Waterdeep, non può sparare proiettili comuni, perché alla seppiona gigante farebbero il solletico. Ci vuole un combustibile speciale, qualcosa di una potenza inusitata. Qualcosa non di questo mondo. Ed ecco la bomba: lo gnomo ha creato un sistema per conservare il FLOGISTO all'interno di speciali fiale, con un misto di Tecnologia e Trama! Il flogisto, capito? Il fluido che dicono stia oltre il Mare della Notte! E come lo prendiamo? Tieniti forte: con una nave Spelljammer, prestata da quell'altro mago vicino al Lord. Lì sono trasecolato. Rimasto a bocca aperta proprio. Mi è tornato in mente quel libro che leggevo da ragazzo (al ritorno al Gate sono corso a prenderlo a casa di Mamma) che parlava di navigazione nello spazio, correnti, navi volanti e via discorrendo. Beh, ho chiesto di andare e mi hanno detto di sì! Sai, la nave ha un meccanismo per "risucchiare" il fluido e potrei essere d'aiuto per far sì che nulla s'inceppi e tutto funzioni correttamente (tra l'altro c'è anche un motore secondario gnomico con un criceto gigante dicono, che non vedo l'ora di vedere!).


Appena finita la riunione lo gnomo mi ha fatto portare al Gate con la magia da un tizio strano che cantava canzoni mai sentite, un servitore del Lord credo. Mi ha detto di scegliere un legname ed un metallo adatti al suo progetto e di procurarne una certa quantità al più presto, per poi tornare alla Splendente e lavorare con lui. Ho subito preso un mucchio di tronchi di ottimo Suth che avevo in magazzino -legno resistente ma sufficientemente flessibile per quanto richiesto- e un centinaio di lingotti di Cromo purissimo e siamo tornati su con tutto il materiale. Poi, mentre lui lavorava alla struttura del cannone, mi sono messo all'opera per creare la molla secondo i suoi dettami: praticamente non ho dormito per due giorni, per la paura di non finire il cannone in tempo per unirmi alla spedizione sulla Spelljammer!


jpg


Alla fine, quest'oggi, abbiamo montato il tutto insieme ed abbiamo fatto una prova con una fiala minuscola di flogisto che lui aveva già, una parte venti volte minore di quella che verrà usata nei veri proiettili. Un certo Kralizec, dei Magici Vigilanti, ha protetto noi e il porto con una specie di barriera magicosa e lo gnomo ha sparato. CHE BOTTO! Uno spostamento di aria calda che non ti immagini, il tutto da quella che era praticamente una goccia di quel fluido! Un capolavoro d'ingegneria ed io vi ho partecipato!


jpg


Ebbene, caro mio, domani è il gran giorno: ci si imbarca sulla Spelljammer. Lo so bene che c'è una possibilità non nulla che si crepi, ma sono felice come un bambino. A cosa serve vivere, se non a meravigliarsi? E quale meraviglia più grande di un artefatto mortale che solca l'immensità del vuoto spaziale, sino a giungere dove nessun uomo è mai giunto prima, come ha detto Gibelin?! Beh, nessuno che conosca, almeno! Che Gond ci accompagni, e se torno tutto d'un pezzo ci sentiremo ancora!


Il tuo fedele amico
Darvin
 
Top
view post Posted on 7/10/2019, 15:25
Avatar

Il vortice ai confini dell'Universo

Group:
Ordine Vigile e Guardia Cittadina
Posts:
467

Status:


Pioveva molto, fin troppo oramai.
L'Ordine Vigile era in completo fermento da diversi giorni e Venizhar si lasciò cullare dalla situazione, rimanendo ad osservare.

Gli tornò alla mente uno dei racconti letti a Candlekeep, dove un saggio untherese,
attendeva immobile sulle rive di un fiume lo scorrere degli eventi.
Il cielo scandiva il suo corso, così come il giorno scandiva la notte.
Cercava un significato, e alla fine, nel punto dove osservava le acque nel loro flusso,
passò il cadavere di un nemico...

Così lui attendeva: immobile.
Ed infine passò il cadavere sotto i suoi occhi, la sua opportunità.
Aveva messo tanti piccoli tasselli nel corso degli anni, solo per giungere ad uno scopo ben preciso,
ed ora aveva la possibilità di fare un passo importante che avrebbe reso non vani tutti i suoi sforzi.

La piovra gigante e il suo esercito,
erano l'occasione perfetta di mostrare quanto Venizhar Kralizec fosse importante per la Splendente:
il piano che aveva progettato era solido ed era convinto di poter fare la differenza in un momento così incerto.
Conosceva i rischi impliciti e la possibilità che nulla sarebbe andato secondo il suo volere, ma era pronto a giocarsela.

Dopotutto, un vero Artista, è colui che dinnanzi l'inaspettato risponde con il genio ed una schiacciante abilità. Allora anche un gesto, per quanto semplice, diventa Arte.

Sussurrò nel suo intimo più profondo, in una quiete che già profumava di tempesta


realven

Edited by Kralizec - 7/10/2019, 17:57
 
Top
view post Posted on 11/10/2019, 11:19

Assassino di Briganti

Group:
Member
Posts:
473

Status:


www.youtube.com/watch?v=gG_JLYxbqpQ


Tra le stelle.

895a1ac44c68a41749a9944e2f8125a1

In tutta la mia vita non ho mai visto qualcosa di così meraviglioso come la Spelljammer di Shandalar. Lo stesso posso dire per i miei compagni. Darvin è stato quello che più di tutti ha espresso la sua gioia, correndo come un bimbo ed esplorando ogni anfratto della nave. Per un costruttore come lui, la Jammer deve essere qualcosa di unico....

Abel-toril è distantissimo ormai. Non percepisco più i suoi odori ne il suo calore. Ciò che circonda la nostra casa è qualcosa di freddo, immenso e misterioso. Ma non abbiamo il tempo di apprezzarlo in tutta la sua Gloria.

Spelljammer_4016_2701

Poco distante da noi un'altra nave si avvicina, più grande della nostra e dotata di enormi tentacoli. Non passa molto che veniamo abbordati. Mindflyer sciamano come vespe per la nave. Li rimandiamo nel buco da cui sono usciti. Abbiamo una missione. Non possiamo perdere tempo a giocare ai pirati.

Passa qualche ora e facciamo conoscenza con i predoni di questo sconosciuto mare: I Githyanki. Non li avevo mai incontrati prima, anche se sapevo di loro tramite le storie che ho potuto sentire nei miei viaggi. Sono indubbiamente potenti , ben organizzati e abili spadaccini.... Ma noi lo siamo di più. Respingiamo il loro assalto, costringendoli alla ritirata. Un'altra piccola vittoria per noi. Un altro passo verso la meta.

planejammer

Il macchinario per la raccolta del Flogisto si inceppa. Non abbiamo il tempo di maledire la sfortuna che due colossali predatori ci assalgono. Le loro dimensioni sono quelle dei draghi, eppure il loro aspetto sfida ogni forma sana del nostro mondo. Incubi ambulanti, partoriti dalla mente di qualche folle dio dimenticato. Ma anche questi osceni abomini devo soccombere davanti la nostra determinazione.

Darvin ci mette parecchio a riparare il macchinario, ma quando la raccolta è terminata proseguiamo verso casa. Ma il destino capriccioso ha tirato i dadi dove non possiamo vederli... Ci troviamo in mezzo alla lotta tra l'ammiraglia dei Gith e quella degli Illithid. Non abbiamo vie di fuga. Possiamo fare solo una cosa e sperare di essere abbastanza fortunati da raccontarla: Speronare la nave dei Mindfliyer!



Thomas Bartolomeo Glorin da l'ordine e noi tutti afferriamo il sostegno più vicino. L'impatto è tremendo, eppure riusciamo ad abbattere la SpellJammer tentacolare. Pensiamo che sia finita, ma la sfortuna è sempre con noi.



La regina Gith sale sulla nostra nave. Un Lich terribile e potente. Per nostra fortuna sia Martin che Glorin mantengono la calma. Evitare lo scontro è l'unica via.
Sopratutto quando il mostro non vuole la tua vita, ma solo le mele che hai a bordo! Le consegniamo tutte e riprendiamo il viaggio. Scambiare delle semplici mele per qualcosa di potente... siamo davvero dei bastardi fortunati

Il Flogisto è nella stiva, ben isolato dal resto della nave. Non ci resta che riportare la nave alla splendente e prepararci alla battaglia.

Intermezzo

Dubbi e rabbia


Manca poco all'attacco. L'aria stessa si fa pesante e carica di tensione. L'umore del gruppo è pessimo. Non posso dare loro torto.
Delusi dal vecchio mago. Offesi dalla sua mancanza di fiducia. Persino Dime, che conosce Par da una vita, è turbato e sconcertato. Non se lo aspettava. Glorin è furioso! Sta mettendo a rischio la sua vita e lo stesso fanno i suoi amici. Si stanno giocando tutto per difendere una città non loro in onore di una causa più grande. Costretti a essere trattati con dubbio e sospetto. Ad essere considerati carne da macello. Nessuno merita un trattamento del genere. Nessuno può arrogarsi il diritto di considerarsi superiore agli altri!

Io sono troppo assorto nei miei pensieri per fermarmi a queste scaramucce da poppanti. Abbiamo un'intero quartiere da difendere. Calcolo ogni possibilità considerando le nostre forze. Per quanto fievole, abbiamo una possibilità. La sfrutteremo a dovere.

Chiedo a Martin di benedirmi. Non sono mai stato un fervente sostenitore degli Dei. Persino la divinità a cui sono legato non è al centro delle mie giornate. Ma con l'avvicinarsi di questo scontro è meglio chiedere l'aiuto di colui che giudicherà tutti noi....


Battaglia al porto


Prendo il comando e organizzo il gruppo. Stabilendo che adatteremo la nostra formazione al terreno dello scontro. Il bardo sale al mio fianco ed urla un discorso unico ed incoraggiante. Il nostro morale sale di conseguenza.
L'esercito nemico è immenso, talmente vasto da occupare tutto il nostro campo visivo. Sappiamo tutti che sarà durissima uscirne vivi. Ogni genere di orrore marino assale il porto della splendente e solo noi a difesa degli ingressi. Solo noi a difesa del cannone. Noi, considerati sacrificabili, mettiamo a rischio la nostra vita!

http://img05.deviantart.net/b63b/i/2014/32...cow-d87axqo.jpg

Lo scontro è furioso, cruento, caotico. Manteniamo la formazione , restando organizzati e compatti. Glorin troneggia sopra una collina di cadaveri, continuando ad uccidere senza sosta. Niente lo supera. Nulla lo fa indietreggiare.

https://db4sgowjqfwig.cloudfront.net/campa....jpg?1435176776

Dime, Martin ed Eylan avanzano alla mia destra, uccidendo tutto quello che si muove. Trapassano carne, spaccano scaglie, decapitano bestie. Predatori più feroci dei nostri avversari. Io do supporto a tutte le postazioni, proteggendo loro le spalle, coprendo la ritirata dei feriti, uccidendo tutto quello che incontro.

Tabstar e Krum si comportano in maniera perfetta. Svolgono il loro compito in maniera impeccabile.

Ash , Raz e Darvin restano nelle retrovie. Il loro momento deve ancora arrivare.



Di colpo l'attacco cessa e ci ritroviamo circondati di cadaveri. Ma non è finita. Non lo è mai. Un immenso uomo-pesce avanza verso di noi. Un gigante squamoso e feroce, che impugna una grande spada a due mani dalla lama nera. LO ingaggiamo immediatamente.



Lo scontro è più duro di quello che avevamo immaginato. Ma alla fine riusciamo ad abbatterlo.
Raccolgo l'arma e la passo a Dime. Saprà sicuramente farne buon uso.

Lui è qui! Lo vediamo avanzare verso di noi. CI lancia contro tutta la sua magia. Un essere di un potere incredibile. Il primo scontro finisce alla pari.



Noi siamo feriti. Ma anche lui è costretto alla ritirata. Il bardo è bloccato nel mutismo tipico della pietra. Una statua priva di voce e vita. Per nostra fortuna la mia pupilla ha la soluzione e lo riporta alla sua snervante essenza. Ci servirà nel prossimo attacco.

" Avete preso il mio simbolo! Distruggerò ogni forma di vita della costa!"

La piccola Luvia ha fatto quello che doveva. Non ho mai avuto dubbi del resto. L'hin sa il fatto suo. Non è una da sottovalutare.
La voce dell'eletto ci arriva ben chiara. E' furioso! il che gioca a nostro vantaggio. Ci prepariamo allo scontro. La bestia punta diretta verso il cannone, la nostra arma migliore. Ash ed il bardo cominciano con la loro magia. Indeboliscono la seppia, lo sfiancano mentre Darvin lo colpisce con la potenza della sua creazione.
Tre frecce viaggiano rapide sopra di noi ed ecco che anche Luvia si unisce alla nostra lotta. Non poteva mancare a questo scontro!

Contro ogni previsione lo mettiamo in fuga. La creatura è ferita in più punti ed è costretta ad abbandonare il suo attacco. Si inabissa nuovamente, tornando agli abissi da cui è uscito. LA vittoria è arrivata ed il nostro urlo festante si innalza sui tetti della città. La nostra organizzazione, la strategia, il cannone e le trappole di Martin hanno fatto la differenza. Un ottimo lavoro.

Con la seppia fuori dalla scatole posso finalmente andare sull'isola Murena e riportare a casa il ragazzo.......

Edited by carebas - 11/10/2019, 13:30
 
Top
view post Posted on 11/10/2019, 13:48

Sventratore di papere

Group:
Ordine Vigile e Guardia Cittadina
Posts:
190
Location:
Sicilia, Catania

Status:


Dal diario di una Hin scalmanata - Di Uomini e Tentacoli, l'eredità del fuggevole Brazorf - 11 Marpenoth 1389




Mio caro amico, sembra la penna voglia stare distante da me ultimamente, per quanto volessi scriverti per aggiornarti su quel che stava succedendo, ho avuto così tante cose da fare non potermi occupare di null'altro, ma come capirai da quel che ho da dirti, ne ho avuto valida ragione...

Dopo l'ultima volta le cose si sono evolute in modi del tutto inaspettati, i due gruppi riunitisi fisicamente non sono stati in grado di farlo anche ideologicamente, risultando sconosciuti gli uni agli altri.
Mi sono ritrovata a far la portavoce delle aquile nell'incontro con la compagnia del grifone argentato, sembrano tutti brava gente ed in fondo li guida il buon vecchio zio Par.

Ad un certo punto non ricordo più neanche come, ma ci ritroviamo, non indovinerai mai, al cospetto dei lord svelati della splendente, tutta gente importantissima che vuole sentire cosa abbiamo in mente per affrontare l'eletto di umberlee, l'immenso polipone mago che si dirigeva verso la città e bene o male, quanto concordato con le aquile è stato tutto apprezzato.
Li per la prima volta in questa faccenda, mi venne in mente una delle storie della nostra famiglia, il leggendario Ram'de Brazorf Hik'Tuck, conosciuto come "il fuggevole Brazorf" e delle sue peripezie da cui chissà come riusciva sempre a tirarsi fuori con delle fughe incredibili, così dopo che mi venne affidato il compito più "pesante" della mia vita, proposi il piano elusivo brazorf per scappare una volta portato a termine l'incarico e la cosa, fortunatamente, piacque.

L'incarico consisteva nell'indossare uno scafandrocoso affidatomi da uno dei lord, uno gnomo geniale che insieme a Darvin costruirà un gigantesco cannone per sparare cose flogisticose (una cosa che dobbiamo andare a recuperare in un posto pazzesco) e con questo affare, scendere sott'acqua e provare a rubare il simbolo sacro dell'eletto, quindi riportarlo all'Ordine Vigile che lo metterà al sicuro.

Detto così tutto è semplice, ma veniamo alla prima parte, saliamo su una nave spaicigiummer o una cosa simile ed andiamo sai dove? su, in alto ma in alto talmente tanto, che ad un certo punto una montagna era grande quanto un granello di sabbia, tanto era distante...si, amico mio, eravamo fuori da Abel-toril, pazzesco, se accendevi una torcia, faceva kaboooooom ogni cosa, infatti avevo un sacco di paura, il bardo è sbadatissimo "magari decide di iniziare a fumare la pipa proprio oggi" mi dicevo e poi ash...lei tirerebbe una palla di fuoco per accendere un falò, mi preoccupavo le scappasse qualche incantesimo se ci avessero attaccato, ma per fortuna non è successo, l'incantesimo, l'attacco invece c'è stato, anzi, ci sono stati.



Mindocosi tentacolosi succhiacervelli, altri cosi strani veloci ed abilissimi con le spade, esseri gigantissimi come draghi furibondi tentano di cibarsi di noi con tutta la nave, ma a quanto pare non era quello il giorno.
Ah si, dimenticavo una cosa importantissima! La nave, si alimenta con la magia e nelle emergenze, con un criceto spaziale gigante, sono scesa a vederlo, era troppo bellissimo anche se ho preferito non avvicinarmi.
Dicevo, poi alla fine abbiamo speronato una nave, distruggendola, per fortuna ci siamo salvati, ma stavamo per morire di nuovo credo, quando una signora regina è venuta sulla nostra nave per dirci grazie per l'aiuto contro l'altra nave e prendersi tutte le mele, in cambio della nostra salvezza, voleva anche Gloffi ma gli ho offerto i miei dolcetti pur di salvarlo, ah si, Gloffi è il cricetone, gli ho dato un nome carino così la gente non lo chiama solo "Criceto Spaziale Gigante Motore Della Nave" ed il nome sta per "Grosso Lentiginoso Orsone Forte Fortissimo Intrappolato" l'ho inciso sul bordo della porta con uno dei miei pugnali così chi prende la nave sa come chiamarlo.

Niente, arrivati a questo punto, ci sono tante altre cose tra incontri e discussioni che non ti sto a raccontare, ti dico solo che alla fine mi devo guardare meglio intorno ma di certo non si può dire sia una cattiva amica, anzi!

Ho passato molto tempo a muovermi sott'acqua con lo scafancoso per abituarmi al meglio e potermi muovere senza fare errori che costerebbero troppo, puntano tutti su di me, non posso deluderli, non ora!
Arriva il giorno, ogni attimo che precede la battaglia sembra un eternità, siamo alle porte sud quando le guardie si mobilitano verso il porto, è iniziata!
Sbatto veloce i tacchi dei miei stivali e grazie al loro incanto riesco a correre così veloce da raggiungere il porto prima degli altri, sembra quasi che il mare si stia riversando sulle banchine del porto, ma erano pescioni bipedi armati e cattivi, così tanti da andare oltre l'immaginabile, un orda di nemici e li, li avremmo affrontati, per quanto possibile do il massimo supporto alle aquile, sfruttando ogni casa, ogni muro, ogni tetto del porto, faccio fuori molti dei loro incantatori e mi lancio sulle spalle di quelli grossi che se la prendono con ash, il bardo, o con una tizia arrivata ad unirsi, ma ogni supporto è gradito quindi, ho cercato di proteggere anche lei, ad un certo punto, in lontananza l'ho visto, era l'eletto

Sketches-Kraken-Cinematic-Art


quello era il mio segnale, era il momento di andare, il più vicino a me è Himir che mi capisce al volo e nel mezzo della battaglia mi incoraggia ancora una volta e si preoccupa per me "Vai, so che ce la farai, ho fiducia in te! e sta attenta!" ero già distante mentre finiva la frase, ma riuscivo ancora a sentirlo.
Nel tratto tra il porto e l'ordine vigile mi venne in mente l'accademia, il baccano, il divertimento, blazanar e sentii una di quelle lacrime amare che non sentivo da tempo, solcarmi il viso, se non fossi ritornata, se avessi fallito, avrei perso tutto, anche loro, avrei ferito le persone che mi vogliono bene e non potevo permettermelo.
Rapide falcate mi hanno fatto arrivare in poco tempo dall'altro gruppo, pronti a partire, andata un attimo distante da occhi indiscreti mi sono cambiata ed ho messo lo scafandicoso, zio Par ha fatto le sue magie su di me, è ora di partire.

c1a1ccaefa45915fb295e8938a2f04e8


Sembra passare un eternità ma siamo rapidissimi ed avanziamo nelle profondità fino ad una zona più protetta, li sotto si vede ben poco ma per fortuna zio Par risolve anche questa e mi rende in grado di vedere, loro avanzano quasi a tastoni, in fila tenendosi dai mantelli per non perdersi, affrontano qualche creatura e per quanto volessi aiutarli, era di fondamentale importanza restare nascosta e così ho fatto fino a che, non siamo arrivati nei pressi di una struttura, due pescioni immensi erano messi di guardia, era li che sarebbe finito tutto, in un modo o nell'altro, uno dei due carica a testa bassa il gruppo, io faccio il giro largo e passo dietro all'altro che resta di guardia fino a che il suo compagno non ha le prime difficoltà, gli istanti sembravano anni, non ho riflettuto più di tanto e mi sono addentrata nella struttura, sembrava quasi i miei passi fossero guidati, una rampa di scale andava verso l'alto ma, decisa a non tornare sui miei passi, prima dovevo controllare tutto il primo piano e fortunatamente la scelta è stata quella giusta, il forziere era li, avvolto da molteplici radici, incrostato e ricoperto da vegetazione marina in ogni parte, libero rapida la serratura e mi rendo conto che se non fosse stato per lo scanfadrocoso sarei già morta, gli incantesimi erano svaniti, la pressione si faceva sentire ma quella cosa mi stava salvando la vita e mi rendeva in grado di continuare ad agire, scassinata la serratura era li, il simbolo sacro era davanti ai miei occhi, rapida la mia mano lo afferra e li si avvia il piano evasivo, salto e urlo la parola magica di attivazione degli stivali, il nome del mio avo, BRAZORF! ma non succede nulla, presa dal panico, mi dirigo verso l'uscita ma, appena sul varco, mi ritrovo davanti all'ordine vigile. Li dentro forse la magia era come deviata, non so, annullata forse, fatto sta che era compiuta, la mia missione si era conclusa nel migliore dei modi, dopo pochissimo lo stesso zio Par apre la porta dell'ordine, gli consegno il tridente e nella prima stanza vuota dell'ordine mi cambio rapida come il vento, ogni istante era prezioso, ogni istante poteva costare la vita di amici, uno o peggio tutti.

af4531c0f8c5399ede6c4bc1679971b0


Appena alleggerita con la stessa velocità di quando sono arrivata all'ordine, vado al porto dove i segni della battaglia sostenuta dalle aquile e chi altro li ha aiutati erano qualcosa di incredibile, montagne di corpi a perdita d'occhio più che un porto sembrava una fossa comune di creature, marine e non, appena arrivata prendo subito postazione e senza poter dire nulla per via degli scontri lascio che siano i fatti a parlare, scocco in sequenza tre frecce al meglio delle mie capacità e fortunatamente non mi deludono, riesco a cavare uno dei grossi occhi dell'eletto, le prime due frecce giungo così vicine l'una all'altra da riuscire nonostante le dimensioni a squarciare abbastanza la cornea, la terza centrando il varco creato arriva fino alla pupilla, rendendo così a tutti gli effetti inutilizzabile quell'occhio, attirata così l'attenzione anche dei miei compagni li avviso del successo con un urlo "IL SIMBOLO E' NOSTRO!".
L'eletto più adirato che mai riversa su di noi la sua furia mostrandoci tutto il suo potere, ma chi sa come riusciamo a prevalere, nonostante le previsioni non si avvicinavano neanche alla possibilità di sopravvivere ad uno scontro.
La battaglia era finita, finalmente anche questa era andata. Raggiunti i druidi veniamo a conoscenza delle ultime informazioni sull'eletta di talos, parte della sua storia ed altre informazioni utili, probabilmente un piccolo gruppo misto si dirigerà verso sua sorella per cercare un modo alternativo di affrontarla.
Quindi mio caro amico, adesso le tue pagine sono aggiornate agli eventi, spero non sia stato troppo tutto questo scritto e non ti abbia annoiato, ma sai, mi mancava tanto parlarti, quindi ho dovuto recuperare, in fondo...chi sa magari un giorno, alla fine di questa storia, resterai solo tu per raccontare la storia di questa hin. Spero solo di riuscire a raccontarti io stessa, l'ultimo capitolo di questa storia.


Edited by PhantomWalkerSoul - 11/10/2019, 20:38
 
Contacts  Top
view post Posted on 15/10/2019, 11:31

Assassino di Briganti

Group:
Member
Posts:
473

Status:


Coppa di Rame.

Notte prima della partenza.


Waterdeep comincia a ritrovare pace. L'esercito che l'aveva cinta d'assedio è stato sconfitto. Anth Malar è caduto per mano di Par e dei suoi. Noi abbiamo spinto Hedrum tra le braccia della sua Dea e rispedito il seppione negli abissi che lo avevano partorito. Ma la gioia dei cittadini è troppo precoce. Non è finita, non ancora. L'eletto di Umberlee è fuggito ma non è morto e l'eletta di Talos rappresenta ancora la minaccia più grande.

Abbiamo saputo qualcosa su di lei, sulle sue origine. Ma le informazioni sono ancora troppo vaghe. Non abbiamo nulla di concreto. Prima di affrontarla ci recheremo da suo padre, Re Tristan, e da sua sorella. Nella speranza che possano raccontarci la sua storia e magari trovare il suo punto debole in quelle parole.

Partiremo tutti, ma solo tre parteciperanno all'incontro con il Re. Poche persone riusciranno sicuramente a ottenere maggiori dettagli rispetto al caos che potrebbero causare un gruppo più vasto.

Il primo membro della delegazione sarà uno del gruppo di Par. Spetterà a loro scegliere chi mandare. Da quello che ho potuto vedere i candidati ideali sono tre : Par, Kulenov ed il Druido. Sinceramente non mi importa chi di loro partecipi. L'importante è che non faccia ancora ostruzionismo.

Il secondo membro sarà uno tra Dime e Martin. Entrambi sono perfetti per il compito. Sceglieranno tra di loro liberamente.

L'ultimo membro sarà uno delle aquile. Ma chi mandare? Questo è il pensiero che mi tiene sveglio la notte.

5cdd1375e6d3c0_full

Il Bardo potrebbe essere il candidato ideale. La sua Parlantina è stata d'aiuto in molte occasione. Ma è spesso troppo caotico e disordinato per affidarli un compito tanto importante. Inoltre lo preferisco al mio fianco. Il suo umorismo può calmare gli animi di tutti.

Luvia è stata perfetta nel furto del tridente. Ha dimostrato calma e sangue freddo. Ho fatto bene a contare su di lei. Ma non è idonea per questo genere di incarichi. Meglio che si riposi e che si prepari alla prossima lotta.

La diplomazia nanica di Glorin è utile in battaglia ma non in una missione diplomatica. Preferisco averlo al mio fianco nell'attesa. Almeno avrà qualcuno con cui parlare e pianificare.

Rimane la mia pupilla, Ash. Il mio voto andrà a lei. Sta sbocciando finalmente. Comincia a diventare consapevole delle sue reali capacità. Ho grandi progetti per il suo futuro. Riuscire in questa incontro diplomatico sarà il suo banco di prova, l'ultimo esame prima di poter rinascere in tutto il suo splendore.

In tempi passati sarei andato io, senza neanche pormi il problema. Ma in questo momento la mia mente è compromessa dall'immagine di mio figlio. Pensieri troppo umani per uno come me, ma non posso farne a meno. Mi è stato rubato, forse corrotto dalla sgualdrina di Talos. Nessuno può prendersi ciò che è mio!
Nonostante il suo odio nei miei confronti è pur sempre sangue del mio sangue e noi Nemesi non ci sottomettiamo a nessuno.

" Anche tu sei un essere umano" mi disse Elen tantissimi anni fa. Quanto si sbagliava? Per me è troppo tardi. Sono quello che sono e non ho rimpianti. Ma quel ragazzo può essere ciò che vuole, il suo futuro è tutto da scrivere. Non permetterò che sia qualcun'altro a scegliere per lui....

Ma è solo questo? No. Il suo stile di lotta, la sua abilità strategica sono cose che vengono insegnate. Voglio conoscere la sua storia, le sue origini. Fare luce su un dubbio che mi attanaglia le viscere. Possibile che il vecchio bastardo sia ancora vivo?

Troppe emozioni. Devo tornare calmo, svuotare la testa. La mia mente deve restare lucida e veloce. E' da sempre la mia difesa perfetta ed il mio vanto.

Lo riporterò indietro, avrò le mie risposte e, agli dei piacendo, anche un erede.......
 
Top
view post Posted on 23/10/2019, 12:02

Assassino di Briganti

Group:
Member
Posts:
473

Status:


Il Destino di due sorelle

I gruppi sono riuniti, ancora una volta. C'è una forte sensazione di sfiducia. Nessuno si fida di nessuno. Sicuramente non è il clima giusto per quello che ci attende. Ma nella vita bisogna saper adattare. Dobbiamo solo sperare che nel momento del bisogno si ragioni con il cervello e non con dubbi e moralismi.

Shandalr apre un portale per la reggia di Alicia, la sorella di Deindre. Almeno su una cosa siamo riusciti a metterci d'accordo: Il numero di persone che devono comporre la delegazione. Massimo tre persone. Uno sarò io, l'altra la giovane Alice. Un ottima scelta a dire il vero. La sua aria innocente e i suoi modi pacati sono stati estremamente utili. Spero che possa essere così anche in futuro...



Alicia si erge davanti a noi, bellissima nell'aspetto e regale nei modi. Una reggente perfetta. Il suo tono di voce esprime tutta la sua forza, anche se è presente una vena di dolore che non mi sfugge. Per gli umani la separazione è un trauma immenso, un lutto a cui non riescono mai a porvi rimedio.

" Mia sorella non è malvagia. Dopo la grande battaglia del passato è stata sedotta e traviata da Talos. Io so che c'è ancora del bene in lei. Il suo amore per me e nostro padre non si è mai spento. Vi prego non attaccatela, parlatele, riportatela alla ragione. Fate si che torni da noi. Ditele che noi la aspettiamo a braccia aperte e che tutto le è stato perdonato. L'importante è che torni da noi"

Le sue parole sono sincere, di questo non ho dubbi. Alice pone una domanda ben piazzata ottenendo un'ottima risposta. Non male questa ragazza.... Io rifletto sulle parole di Lady Alicia. Comprendendo che è un ottima possibilità. Le emozioni umani sono qualcosa di potente, capaci di trasformare le persone. Ma possono essere manipolati e portati alla luce per ottenere un risultato. Sicuramente meglio di dover affrontare l'ennesimo eletto.

" Mia signora vorrei porgerle una domanda" Abbasso lentamente il capo in segno di rispetto " Potremmo avere un suo oggetto.."

Ma prima che potessi terminare la mia richiesta ecco che Lady Alicia mi porge il suo bastone. Dicendomi di darlo alla sorella, una prova reale di chi ci ha inviati.

Gli oggetti hanno un affascinante potere. Possono portare la nostra mente indietro nel tempo, risvegliando sentimenti che credevamo scomparsi. Spero che questo semplice bastone possa dare maggior peso alle nostre parole.....

Al di fuori della fortezza ci attendono i nostri compagni. Mi metto al centro del gruppo esponendo quello che faremo e come lo faremo. Appena superato il varco aperto da Lady Alicia dovremmo combattere e da quel momento in poi farci strada sino alla fine. Una volta giunti da Deindre dovremmo lasciare che il Bardo parli con lei. I suoi modi e la sua voce potranno esprimere al meglio il messaggio della sorella. Molti del gruppo di Par contestano questa decisione. Per fortuna Alice conferma le mie parole.
Quanto possono essere sciocchi i mortali? Non importa a che razza appartengono. Quando i loro sensi sono ottenebrati dai pregiudizi smettono di ragionare e innalzano inutili muri.

La Scelta del bardo è la più logica. Non solo per via della sua irritante parlantina senza freni. Se fosse solo per questo avrei potuto dare il compito a chiunque dei presenti. No la ragione è qualcosa di più profondo. Il cuore di Raz è puro, ingenuo e colmo di dolore. Lo riverserà su Deindre e sono sicuro che riuscirà a toccarle l'anima e liberarla dall'influenza di Talos.

Con l'arrivo di Par e Martin siamo al completo. Sicuramente ci mancherà Dime e la sua spada. Ma preferisco saperlo al mio fianco se giungeremo al piano etereo. Li la sua abilità farà la differenza......

Come usciamo dal portale veniamo presi di mira da sacerdoti di Umberlee e Talos. Li attacchiamo senza sosta. Uno scontro difficile, ma abbiamo visto di peggio. Se messo a confronto del seppione e del suo esercito, questo scontro somiglia molto di più ad una rissa da taverna.....

Un uomo altezzoso e lussurioso, Eldrich il sommo, ci offre la chiave di ingresso in cambio si soldi o della mia pupilla. Quanta arroganza. Mentre Ash lo intrattiene nella trattativa e Glorin lo punzecchia con la sua " Diplomazia nanica" , sento il mantello venir tirato. Mi volto lentamente e vedo Luvia porgermi una chiave. SOrrido di rimando alla piccola Hin. Come non amarla? piccola e silenziosa con il sussurro in una chiesa.



Accediamo al mausoleo di Deindre e qui comincia il caos, non per gli scontri o gli enigmi , ma per via dell'astio e dei rancori che ci trasciniamo dietro. Riconosco la loro abilità. Kulenov, Kent, Alice e tutti gli altri sono stati perfettamente funzionali al nostro comune scopo. Ma nonostante tutto il gruppo di divide nuovamente in due parti. Una frattura che Luvia ed io abbiamo provato a ricomporre ma senza risultati. Le aquile sono pragmatiche e rapide. Se hanno un problema lo affrontano e lo superano con il lavoro di gruppo, come una squadra. Certo, alle volte le scelte possono essere errate e folli, come buttarsi a testa bassa in un portale senza sapere dove conduca. Ma non siamo mai soli, sempre uniti e compatti. Le nostre decisioni nascono sempre da proposte di tutti.
Come in questa avventura, quando è stato il bardo a comprendere l'azione che bisognava affrontare per risolvere il problema.

Capisco l'irritazione dei custodi della lama per il nostro modo di agire. Ma dovrebbero essere anche loro a comprendere la nostra ira per come veniamo trattati. Se voglio essere i muti automi di un uomo solo facciano pure. Noi non siamo così. Io non sono così! Inoltre l'atteggiamento stesso di Par irrita tutti noi. Tralasciamo il suo soporifero modo di fare. In molte occasioni la sua lenta e pignola osservazione è stata molto utile, quasi cruciale. Ognuno si muove come vuole in questo mondo. Ciò che ha portato Glorin ad entrare rassegnato nel portale e a me alla totale saturazione è il modo in cui ci ignora. Gli parli e non ti degna di una risposta. Si limita a osservare, mugugnare, dare sciocche supposizioni ed inasprire il rapporto di tutti.

ypy2x0bo18j21

Come se non sapessi che è da lui che viene tutto questo ostruzionismo. Questa impossibile situazione in cui ci troviamo. Sciocco umano. Così pieno di pregiudizi da non comprendere la totalità della situazione. Per nostra fortuna è quasi finita. Una volta terminato qui credo che nessuno di noi vorrà ancora avere a che fare con lui. Credevo che ci fosse un silente e reciproco rispetto per le nostre comuni abilità. Ora mi rendo tristemente conto che ho sopravvalutato questo umano... Un mio errore di giudizio.

giphy

Deindre si erge davanti a noi. Il bardo segue il piano e comincia a parlare. Il suo tono di voce è gentile ma non sottomesso. Noi restiamo tesi e pronti. Se dovesse andar male dovremmo attaccare. Ma sono convinto che non succederà. Per quanto PAr e i suoi non lo comprendano, il vero potere è nelle parole....

jpg

Il bardo spiazza tutti raccontando della sua perdita. Il suo dolore investe Deindre. I due hanno un contatto evidente. Il piano è riuscito in maniera perfetta. Bravo Raz.... Ancora una volta sei stato insostituibile........

Ma per liberare l'eletta dobbiamo uccidere i due sacerdoti nella stanza. Un compito più difficile del previsto. Sono potenti ed in poco tempo richiamano degli elementali maggiori.... Uno scontro terrificante. Ma alla fine la vittoria è ancora una volta nostra!

Deindre mi promette che, quando tutto sarà finito, mi ricongiungerà con mio figlio. Finalmente avrò le risposte che cerco. Ma ora devo restare concentrato....

Abbiamo un rituale da terminare........
 
Top
view post Posted on 23/10/2019, 21:22
Avatar

Sgualdrina

Group:
Member
Posts:
1,076
Location:
Sicilia

Status:




I ricordi gli tornavano in mente, rapidi e dolorosi, mentre avanzava verso l'eletta, con in mano il bastone della sorella, Alicia.

Ricordava, ad ogni morte, di aver incontrato i suoi cari, il suo maestro ed infine, se stesso...

Quei ricordi rievocavano il dolore, la gioia, e i momenti passati con il suo migliore amico, il suo mentore, le cui parole, ora, risuonavano nella sua mente.

Ogni passo pesava sul cuore del Bardo, come una goccia di pioggia, pesa su di un filo d'erba.
Sentiva il suo animo piegarsi, mentre osservava la donna.


Era pericolosa, potente e fiera, ma in lei aveva avvertito qualcosa, qualcosa che era celato nella sua storia, qualcosa che aveva già immaginato quando Himir gli aveva detto "la sua Famiglia la rivuole, le è tutto perdonato".


Si sentiva sola.

Come Lui.

Il dolore era nei suoi occhi, ma per quanto lo celasse, Rayzengar sapeva riconoscerlo; ci conviveva ormai da sempre.

Quel senso di vuoto, quella voglia di piangere ad ogni respiro, di urlare...

...e a volte....

di morire.

Deindre gli aveva detto che sapeva per cosa erano andati li, ma lui, la aveva del tutto spiazzata,
dichiarando che erano li per conto della sua Famiglia.

Quando fu a sua portata, la donna gli prese di mano il bastone, inviatole come prova,
dalla sorella e lo osservò per brevi istanti, riconoscendolo.


Cosa vogliono le persone che mi hanno uccisa?

*mentre la osservava ed ascoltava la sua voce, non vi percepiva rancore.*

* I suoi Occhi, invece, erano quelli di chi spera in qualcosa che sa non potrà mai accadere. Gli ricordavano tremendamente i suoi*

Quello fu il momento in cui l'uomo, comprese che la strada intrapresa era stata quella giusta, che il parlare all'anima di colei che aveva di fronte esigeva un prezzo, un prezzo che conosceva bene.

"Per sfiorare una corda, serve un dito... Per sfiorare un anima, serve donare qualcosa di te, in comune a quell'anima..."

Così il menestrello, continuò. Non aveva un piano, non aveva un copione, aveva solo una donna con cui parlare e qualcosa da dire.

Dovevano Farlo disse.

*La donna lo osservò, conscia che la risposta per quanto semplice era vera*

Se torno, Mi arresteranno.

Anche se fiera e senza un accenno di debolezza nel dirlo, la frase stessa, lasciava intendere che il ritorno era una scelta possibile.

Casa è sempre Casa.

Il vuoto lasciato dalla mancanza è incolmabile,
manchi...

a Tuo Padre

a Tua Sorella

Alla Tua Famiglia.

Io lo so... Ho perso tanto.

*Non potè fare a meno di degluttire, non per timore della donna, ma per la difficoltà con la quale quelle parole gli uscivano di bocca, come se nel pronunciarle, dovesse ogni volta vomitar fuori tutto il dolore.*

Notandolo, la donna chiese all'uomo la sua storia e lui, immergendosi a pieno nel dolore, la narrò.

Ho perso la Mia Famiglia.

Mia Moglie e Mio Figlio,

per volere di colui che servivo.


*Con un tono secco, forse mirato sempre al tentar di apparir forte, la donna chiese il perchè*

Voleva giacere con Mia Moglie e...

Io ho provato a liberarla, non avendone la forza...

e Li ho Persi per sempre.


La donna, Deindre, si avvicinò al Bardo, Rayzengar, chiedendo se sapesse quale fosse il problema. Lui, a capo chino, rispose che il problema era il Dolore.

No.

*e sussurrandogli all'orecchio, dichiarò lui la verità*

Quei due, non ci lasceranno andare.

Pensando a chi sa chi, il Bardo disse che non doveva temere, si sarebbero uniti, lei, il suo gruppo e la sua famiglia e li avrebbero sconfitti, ma lei lo fermò chiarendo le cose.

"I due alle mie spalle. Io prendo quello a destra".

Poi si diresse dal gruppo di compagni ed inscenò una sfida. Degno di una donna di tale potere.

"Se vi credete davvero così forti, sconfiggete i miei alti sacerdoti. Scannatevi tra di voi!"

"Uccideteli!"


*Lo scontro fu duro, ma mentre tutto accadeva, vide l'eletta dirigere un incanto di morte su di uno degli alti sacerdoti, senza che esso sortisse effetto purtroppo, ma ciò dimostrava la sua lealtà*.

Quando lo scontro finì, tra macerie, sangue, dolore e cadaveri, Deindre cercò l'uomo e lo chiamò in disparte, dandogli in mano ciò per il quale tutti erano li.

Il Simbolo Sacro dell'Eletta di Talos.


"non voglio che la Mia Famiglia muoia per la tempesta"


e poi gli diede un altro ciondolo, continuando...

Questo vi proteggerà. Però resto pur sempre un eletta, non posso aiutarvi oltre.

E diresse così a parlare al gruppo.

Finito di parlare, metre il bardo non la ascoltava, intento a sistemare i ciondoli in modo consono, per riporli nella bisaccia, lo osservò e proferì delle parole che lo fecero cadere nel dolore.

Come dice il sacerdote di Kelemvor, niente è per sempre.
Esiste il modo per riportare alla vita la tua famiglia. Se sono i soldi il problema, posso pensarci io.


La possibilità della felicità con loro era qualcosa che aveva sempre desiderato e al tempo stesso temuto.
Se non volessero tornare in vita, se lo odiassero per non averli salvati... erano tante le domande...


Non resse e cadde in ginocchio, buttando fuori tutte le sue paure e il suo dolore, dicendo a lei, dinnanzi a tutti ciò che temeva.

Lei, come una madre, una sorella, un amica o un amante, lo consolò, aiutandolo a rialzarsi, mentre gli diceva che avrebbe solo dovuto aspettare...

"nulla è eterno, un giorno ti riunirai a loro, o loro si riuniranno a te".

Osservandola e sentendola vicino, dimenticò tutto, vedendo in lei solo una donna e la abbracciò.

Durò un istante, ma lei non lo cacciò. La lasciò andare e sorrise lievemente ricacciando su le lacrime.


Quando si teletrasportarono via, la guardò un ultima volta, sperando lei lo guardasse e sussurrò:

"Grazie".

 
Top
view post Posted on 23/10/2019, 23:54
Avatar

Eroe Faeruniano

Group:
Ordine Vigile e Guardia Cittadina
Posts:
498
Location:
Waterdeep

Status:


Dopo molte peripezie, tra viaggi nel limbo, zone di magia morta,... non restava che recuperare l'ultimo simbolo sacro, quello dell'eletta di Talos, prima del rituale finale, che avrebbe riportato la luce del sole ad illuminare la costa della spada, dopo mesi.

Incredibile ma vero, la strabigliante avventura che aveva visto coinvolgere persone sì diverse sembrava giungere al suo termine.

Kent aveva avuto modo di conoscere meglio ed instaurare rapporti con tutti i membri dei Custodi della Lama, ahimé non poteva dire lo stesso per le Aquile. Apparte alcune di loro come Alexander Tabstar, Rayzengar e la piccola Luvia con i quali si erano instaurati buoni rapporti ... i modi di porsi di Himir e Glorin che erano i due capi delle aquile, rendevano tutto più complicato.
La mancanza di ascolto era sicuramente stata penalizzante all'armonia del gruppo, tuttavia Kent capirà più avanti che tale mancanza di ascolto, era proprio un chiodo fisso tra le aquile, dato che gli dimostreranno che non si ascoltano nemmeno tra loro...

Finiti i preparativi, le parti coinvolte si riunirono al porto. L'intransigente Kulenov aveva preceduto gli altri suoi compagni, e ascoltava con il suo solito fare silenzioso e marziale. Già lì l'aria sembrava carica di elettricità, Glorin e Himir avevano fretta, cosi tanta che riusciranno poi ad irritare Kent, che per i loro comportamenti pensava che sentissero il richiamo della natura.

Dopo alcune spiegazioni, ed essere riusciti ad accordarsi almeno sul numero massimo di diplomatici, ovvero 3, Shandalar aprì un portale che li avrebbe condotti al castello della famiglia Kendrick, ma non li seguì, aveva altro di cui occuparsi. Malignando uno poteva pensare che dopo lo "sforzo" del portale sicuramente gli era venuta fame e lo aspettava un lauto pasto presso "La Coppa Piena" dove soggiornava da quando era nella città degli splendori.

Ad entrare a corte di Alicia Kendrick, regina dell'arcipelago Moonshae, furono in due, Himir, nonostante inizialmente non sembrava dover essere lui, e la sacerdotessa di Selune, Alice.
Alcuni dei presenti si misero in disparte fuori a parlare tra loro, altri a raccogliere erbe, altri invece, rimasero distanti, cercando di ascoltare l'incontro diplomatico.

L'incontro tra la Regina di Moonshae, una druida di Chauntea, e i due diplomatici, portò i suoi frutti, e venne affidato il bastone di Alicia a Himir, bastone, che avrebbe dimostrato che era veramente Alicia a mandare avanti questo strano gruppo.

Quando tornarono con il bastone, tutti si riunirono attorno ai due diplomatici, o meglio quasi tutti, infatti Kent notò in disparte Alexander che cercava di convincere Autumn a lavorare per lo scrigno... Quando finalmente tutti ascoltavano i diplomatici un modo di Himir di porre le domande fece fare a Kent una delle sue solite battute, sussurrando ad Aranel: mi sembra di tornare quand'ero bambino che dovevo studiare sui libri, alzino la mano chi ha fatto i compiti... Himir infatti aveva chiesto agl'incantatori presenti di alzare la mano... bastava che chiedesse loro di riunirsi da una parte... ma in fin dei conti, quello era il minimo e si sa, a Kent piaceva ironizzare quasi su tutto.. infatti arrivò puntuale la risposta di padre Kulenov che udito il sussurro di Kent, come irritato, disse: Zitto Kent!

Nonostante di fatto erano due gruppi distinti e separati, per modi e obiettivi, Himir si comportava come fosse il capo di tutti, un atteggiamento frettoloso e irritante che ad uno spirito libero come Kent non piaceva minimamente.
Per le Aquile tutto era "semplice" nonostante stavano per gettarsi di fatto nella tana del lupo, non serviva alcuna spiegazione o motivazioni... bisognava andare avanti tutti insieme senza problemi o pensieri, come pecore destinate al mattatoio. Tale comportamento al di fuori di ogni logica, e che molti definirebbero suicida, non calzava minimamente con i comportamenti più pacati dei Custodi della Lama e dell'Ordine Vigile dei Maghi Protettori, che avevano già avuto modo di scampare a trappole di questi eletti, dopo esserci caduti.

Dopo le dovute spiegazioni, grazie alla normale perplessità dei Custodi, che non conoscevano minimamente le Aquile, il gruppo era pronto a proseguire, verso l'isola Murena, dov'era situato il mausoleo di Deirdre. Vi giunsero attraverso un portale magico.

Usciti dal portale iniziarono alcuni combattimenti con le ultime resistenze nemiche. Per Kent furono più i danni subiti dagli attacchi ad area dell'innata delle aquile, che quelli dei nemici...ma ebbe modo di costatare che non erano tutti fortunati come lui. Molti alleati erano stati feriti da quegl'attacchi ad area. Bisognava fare attenzione sia ai nemici, che agl'attacchi smisurati degl'alleati. Ma per le Aquile, o meglio i loro capi, era tutto normale, anche se dei loro membri erano a terra privi di sensi.... bisognava correre, perché per loro non c'era tempo. Nonostante venissero trattati con sufficienza, e Kent non avesse alcun obbligo o dovere, cercò di aiutare tutti, anche le aquile ferite, mentre Himir e Glorin, che secondo Kent erano affetti da problemi intestinali imminenti, correvano in lungo e largo, senza ne parte ne arte.


Dopo la prima dimostrazione di forza di questo gruppo disunito, venne incontro loro tale Eldrich il sommo, che diceva di avere le chiavi del mausoleo, ma non era disposto a consegnarlo a meno che non gli avessero offerto soldi o una notte con tale Ash.
L'atteggiamento ostile di questo talossita, era sicuramente irritante per tutti. Ecco, su qualcosa forse era riuscito a metterli d'accordo... e mentre parlavano con Eldrich, Kent stava proponendo a Par, rimasto un po in disparte di dominare mentalmente il talossita in modo da farsi consegnare la chiave senza ulteriori spargimenti di sangue... ma la soluzione al caso, arrivò dalla piccola hin, Luvia, che con scaltrezza aveva soffiato la chiave ad Eldrich. Le aquile già si erano lanciate dentro il mausoleo a testa bassa, senza dar tempo a tutti di capire cos'era accaduto e complimentarsi con Luvia... avevano fretta.
Una fretta che lasciò parte del gruppo, privi della chiave, fuori dal mauseleo.
Tra qualche spallata di Kent e altri colpi di Kulenov, finalmente tutti poterono entrare nel mausoleo, ovvero la tana del lupo.

Oscurità, pericolo, trappole, ignoto, mistero, e numerosi nemici erano lì.

Non fu facile farsi strada, era molto buio, e cercare di mantenere il gruppo unito, quando c'era chi era pacato e chi sembrava una mandria impazzita... impossibile, ma:
- nonostante il territorio nemico e le numerose trappole molto pericolose, i cui pericolosi effetti vennero totalmente ignorati dai capi aquilotti;
- nonostante il lanciarsi senza pensieri in un portale che li avrebbe potuti condurre in una trappola peggiore con la scusa di "siamo tanti" alla quale Kent avrebbe aggiunto "coglioni" ma preferì non entrare e basta, restando pacatamente con i suoi compagni, aspettando l'esito di Par sull'entrare o meno;
- nonostante la voce del bardo delle aquile che aveva trovato una chiave importante venne ignorata dai suoi stessi compagni;
- nonostante le numerose bruciature dovute non ai nemici ma agl'alleati irruenti;
... si riuscì finalmente ad arrivare al cospetto dell'eletta.

A quel punto c'era poco da fare... bisognava essere pronti a tutto, anche a combattere.

Entrò in scena, nuovamente Rayzengar, il bardo, che a cuore aperto, usando tutto il suo carisma, riuscì a far rinsavire Deirdre e a farsi consegnare l'ultimo dei 4 simboli sacri che sarebbero stati utilizzati per far tornare a splendere il sole sulla costa della spada.

Tuttavia l'eletta era tenuta a vista da due sommi sacerdoti talossiti, e se volevamo risolvere il problema, bisognava eliminarli. Nonostante la stanchezza fisica e mentale, l'abilità superiore dei presenti, ebbe la meglio.

Tutto era andato, fortunatamente, nel migliore dei modi, non restava che far pervenire l'ultimo dei simboli sacri all'ordine vigile dei maghi protettori, e presto il sole sarebbe finalmente ritornato.
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 24/10/2019, 10:00
Avatar

Lord of the Sfig

Group:
Member
Posts:
664

Status:


< Sicuramente l'azione decisa non sempre paga, a volta può portare ad esiti drammatici. La morte è una di essi. Magari neanche la peggiore, ma è sempre una possibilità. Certo uno può restare nel suo recinto di tranquillità, come una pecora, in attesa del volere del proprio padrone. Quelle persone le si riconosce facilmente. Incapaci di uno spirito critico, restano sempre vicino a colui che ritengono il loro capo. Sarebbe impossibile per loro fuggire, anche se la stalla prendesse fuoco se il loro pastore non venisse ad aprirgli la gabbia. Poi ci sono i predatori. Chiamiamoli lupi per facilità. Loro parlano di meno ma agiscono molto di più. Sanno che la loro sopravvivenza non dipende dalla magnanimità di un padrone, ma dalle loro azioni. Agiscono di più e si prendono dei rischi. Stai attento a loro, perchè chi è capace di sopravvivere in un ambiente ostile ai più, non è mai qualcuno da prendere sotto gamba. Sa prendersi i rischi e da solo condivide i successi. Quando è in un gruppo, ed il gruppo agisce all'unisono poi è inarrestabile. Mentre gli altri belano dietro il loro padrone, i lupi hanno già conquistato il nuovo territorio. E tu cosa vuoi essere? >

Gloin il vecchio Redbeard, nonno di Gloin e Glorin, capo famiglia del clan Redbeard





La maestosa ascia nanica impugnata a due mani grondava del sangue dei nemici. Il nano riprendeva fiato dopo aver travolto con la propria massa uno dei nemici evocati da quei dannanti incantatori. Fortuna per il bardo, anche questa volta era riuscito ad arrivare in tempo. Merita riconoscenza quel povero pazzo. Visto dall'esterno sembra un povero idiota, ma la sua capacità di entrare nell'animo della gente è qualcosa di straordinario. Li aveva sorpresi ancora una volta, ed era riuscito a volgere in un attimo la situazione a proprio favore. Passare in pochi istanti da scontrarsi con un mortale nemico, ad averle nelle proprie file è un talento che solo il bardo aveva dimostrato di avere.

Il cammino intrapreso per arrivare fino a li era stato lungo e pieno di sangue. Gli eletti, la profezia e tutto quel sangue versato è stato necessario per giungere finalmente in quel posto sperduto. La diplomazia aveva vinto alla fine, ed anche l'ultimo artefatto era in loro potere.

La più grande difficoltà era stata agire insieme agli altri. Era palese la loro mancanza di fiducia. Una mancanza immotivata, considerando i risultati ottenuti dalle aquile. Chiunque sano di mente gli avrebbe spalancato le porte ma loro no.

Analizzare la situazione da un punto di vista razionale era superfluo. Loro avevano ucciso un eletta, loro avevano recuperato il materiale per armare quella strana macchina al solo scopo di fermare quell'enorme Kraken. Una macchina inutile e superflua, come la definì quel mago arrogante dell'ordine vigile. Quello che dava del tu al lord di Waterdeep, che si vantava di avere a cuore le sorti della città, ma che aveva lasciato la sua difesa in mano a degli stranieri.
Fortuna per Waterdeep che gli stranieri in questione eravamo noi, e siamo riusciti a fare in modo che la città degli splendori non si trasformasse in un enorme cimitero a cielo aperto.
Il bardo aveva rapito il cuore dell'ultima eletta e l'aveva riportata a casa, minimizzando lo spargimento di sangue. I risultati ottenuti erano davanti a tutti, e li avevano ottenuti agendo come loro solito. Seguendo l'antico credo delle aquile. Le azioni sono le sole a poter parlare, chi si riempie di parole è perchè altro non può fare.
Sinceramente Glorin non li capiva, molti di loro erano persone valide, li aveva incontrati anche in altri contesti e sapeva di poter fare affidamento su di essi. Il problema era quando si trovavano insieme. La presenza di quel tale Par ne annullava le individualità trasformandoli in marionette pronte ad obbedire ad ogni suo volere.

Ora tutti e quattro gli oggetti erano riuniti in un solo punto ed era arrivata l'ora di calare il sipario.

La posta in gioco era alta, ed il rischio ancora di più. Avrebbe avuto dei nuovi compagni sul quale contare, o dei problemi da dover affrontare ?. Sarebbe assurdo anche per loro non capire che solo insieme si potrà riuscire.

Moradin dammi la pazienza di portare fino in fondo questa storia, la calma per sopportare la situazione per un bene superiore, e l'intelligenza di capire quando fermarmi. Ti prego oh padre, di non darmi la forza, per non mandarteli tutti su.
 
Top
view post Posted on 31/10/2019, 19:08

Assassino di Briganti

Group:
Member
Posts:
473

Status:


Quando un giocatore bara...

CITAZIONE
Impara il silenzio ragazzo. Cerca di capire quali persone sono utili e quali no. Non curarti di inutili commenti. Separa i bambini dagli adulti. Osserva con attenzione ogni situazione. Non intrometterti sino a che non avrai il quadro completo. Poi calcola ogni opzione possibile. Agisci unicamente quando sarà il momento opportuno.

Lady Neve. Sacerdotessa di Auril

Siamo per partiti alla volta di un avamposto commerciale dei Gith. I gruppi sono nuovamente uniti. Per scelta condivisa e per logica abbiamo eletto Dime come nostro comandante. Una scelta giusta, a mio avviso. Daimor è rispettato da tutti. Dovremmo viaggiare più spediti evitando inutili discussioni.

githyanki-1046049

Per quanto mi riguarda ho rispettato il silenzio per la maggior parte della missione, lasciando a Dime il fardello del comando. Osservando tutti i presenti, pensandoli, valutando le nostre possibilità. Mi sono imposto solo nel momento necessario. Ovvero quando è partito lo stallo. Quando il comando di Dime è venuto meno. Quando la soporifera riflessione di Par stava per far scoppiare l'ennesimo conflitto. I miei compagni non hanno emesso un suono, eppure potevo leggere nelle loro espressioni la mia stessa voglia di agire. Senza perdere altro tempo ho prima valutato la possibilità di allearci con gli Illithid.

d8ff48b06f6c2c42dc4cd37e008fb192

Quando questi hanno rifiutato un piccolo sacrificio, ho sfruttato le informazioni che avevo raccolto con Raz. Senza indugio sono rientrato nell'accampamento e ho stretto un patto con la piratessa: La sfera in cambio del suo aiuto. Desiderosa dell'artefatto, non ha mosso obiezioni. Non è stato un problema uccidere i tentacoli, ne portare le loro viscide teste a quell'arrogante di Gish. Neanche mantenere la parola con la piratessa. Tutto è filato lineare e preciso. Persino Dime si è complimentato con me.

" Sai sempre cosa fare in queste situazioni "

Il rituale è stato un successo. Ho aiutato a risolvere i vari enigmi che ci si sono presentati davanti, mentre i miei compagni uccidevano tutte le creature evocate da quell'antica e potente magia. Ed è stato proprio in questo momento di trionfo che la verità li ha investiti in tutta la sua forza.

Io sapevo già tutto. Che ce l'avremmo fatta, che nessuno di noi sarebbe morto. Mhir, mio figlio, mi aveva rivelato la verità. Noi dovevamo trionfare per rendere reale la visione del suo padrone. Sono fiero di quel ragazzo. Il suo piano è stato un vero successo ed è riuscito ad ingannarmi. Può portare il cognome che vuole, ma il suo sangue rimane il mio....

Ma nonostante tutte le mie supposizioni non avrei mai potuto immaginare chi fosse il padrone del ragazzo. Ygorl, signore del caos!

42712394cc705e14aa4df0a49d6829b0

Ci conduce nella sua dimora e ci mostra il presente con la costa della spada nuovamente illuminata dal sole e poi, lentamente, ci mostra un futuro lontano in cui il Toril sarà distrutto. Noi indirettamente lo abbiamo permesso. Le nostre azioni porteranno a questo. Me ne resto in silenzio. Io sapevo tutto. Un peso incredibile da portare. In ogni caso non avremmo vinto. Tutto il piano di Ygorl è un immenso e intricato paradosso. Se non avessimo completato il rituale e fossimo morti, la costa della spada sarebbe caduta ma il Toril futuro salvo. Completando il rituale abbiamo salvato la costa, ma sopravvivendo abbiamo condannato il Toril. Per come la vedo io abbiamo fatto una mossa giusta. Abbiamo salvato il presente della costa della spada. Da questo momento in poi chi vuole provare a mettere una pezza ha esattamente 5000 anni per provarci.....

Ygorl ci congeda con un sorriso soddisfatto. La vittoria è sua... Per il momento. Prima di lasciare quelle stanze scure, dico quella frase che Mhir mi ha sussurrato giorni fa:

" Basta spostare un sasso..."

Il sorriso che mi rivolge il signore del Caos non fa che giustificare la mia decisione....

Ora che è tutto finito, passo in rassegna i mie compagni in questa avventura:

Compagnia della sacra Lama:

Par: Nonostante le belle parole all'inizio dell'avventura, cerca sempre di stare al centro dell'attenzione. Ha eletto Dime come comandante eppure continua a impartire ordini. Interrompe gli altri mentre espongono le loro idee. Basti pensare a quando si è esso in mezzo al discorso del Bardo. Noioso, irritante come una prima donna. Ogni situazione è stata affrontata con la sua soporifera lentezza, anche quelle più ovvie. Ma è riuscito a portare a termine il rituale, ciò per cui era venuto. Spero di non doverlo più incontrare in tutta la mia vita.

Harus: Impeccabile sia in battaglia che in strategia. Un ottimo elemento. Una mente lucida e rapida. Mi piace la calma con cui espone le sue idee e il positivo ascendente che ha sugli altri. Sarebbe un esperienza interessante conoscerlo meglio. Potrei ottenere nuove conoscenze in futuro.

Kent: Un bambino che sogna di essere un avventuriero. Manca di esperienza, professionalità e forza. Ridicoli e poco utili i suoi commenti. Sa usare la spada bastarda con una certa abilità. Ma in tanti sanno farlo. Non vedo alcun tipo di utilità in lui. Non ha una caratteristica che lo renda unico. Sa solo essere irritante e molto spesso più del bardo. Un fanciullo che sogna la gloria.

Autumn: Forse troppo giovane per questa avventura. Nonostante tutto non si è mai persa d'animo. Il suo potenziale deve ancora palesarsi. Sembra molto vicina a Harus. Seguendolo potrà diventare molto potente e abile.

Alice: Il suo credo è la sua forza. Sembra fragile e delicata, ma sa muoversi in battaglia. Sicuramente gli manca l'esperienza, una pecca della gioventù. Deve aver maggior fiducia in se, utilizzare maggiormente la sua mente e meno quella degli altri. Ma ha grandi margini di miglioramento.

Raylene: Fatico a comprendere questa donna. Sono stato sia allievo che maestro nella mia vita. Ma in nessuna delle vesti ho mai permesso che la mia volontà fosse sottomessa ad altri. Potrebbe diventare un soggetto interessante, se solo cominciasse a mettere in pratica le sue intuizioni.

Parte Neutrale:

Daimor: Il nostro comandante. L'unico ad essere rispettato da entrambe le parti. La sua abilità in battaglia è quasi materia di leggenda. Ma oggi? Oggi è caduto. Non per spade nemiche ma per il suo cuore fin troppo gentile. Doveva essere la nostra roccia ma si è fatto comunque investire dalle ondate di Par. Per grazia di Tymora, nel momento critico ha ritrovato il senno. Una fortuna averlo dalla nostra parte!

Martin: Unico, inamovibile, silenzioso e mai banale. Per fede non si mischia nelle discussioni degli umani. Lascia loro la libera scelta. Ma sa essere decisivo quando serve ed il suo potere aumenta in maniera esponenziale la nostra forza. Un uomo che ho imparato a rispettare.

Aquile:

Glorin: Non lo avevo mai visto così silenzioso. Ma come dargli torto? Dopo tutto quello che abbiamo passato, sentirsi ignorato è terribilmente fastidioso. Ma prima di essere un aquila, Glorin è un soldato e, sopratutto, un nano. Nel momento del bisogno ha combattuto come un intero esercito. Mind Flyer, elementali, sacerdoti... tutti sono crollati sotto i colpi della sua ascia. Una delle poche sicurezze di questa avventura.

Ash: La mia pupilla mi è stata accanto tutto il tempo. Anche lei silenziosa. Cercando di domare il fuoco che le scorre dentro. Ma ha saputo trovare le parole per convincere Gish ha darci il permesso di lasciare l'avamposto. La sua magia ci ha protetto e abbattuto i nemici. Credo che ormai sia pronta per svolgere il compito che ho in mente per lei......

Raz: Certe volte penso che abbia due identità distinte. La prima è quella caotica e irritante. La secondo quella dell'oratore che sa infiammare i cuori delle persone, che sa dire la parola giusta al momento giusto. Il nostro morale è stato alto sin dall'inizio grazie a lui, a quello che ha saputo ispirare in noi. Grazie a lui ho scoperto un tassello importante in questa storia. Ci sono giornate i cui penso che dovrò ucciderlo... Poi mi rendo conto che è insostituibile e perfetto per determinati compiti. Ha enormi potenzialità nel convincere le persone, esattamente come la mia pupilla. Se solo si impegnassero di più!

Luvia: Ho imparato a fidarmi di lei come mi fido della mia spada. Man mano che passa il tempo comincia ad diventare meno "HIN" e più seria, almeno nelle situazioni che contano. Sono sempre tranquillo in battaglia, perché so che quella piccola peste guarda costantemente le mie spalle....

Krum: Il miglior investimento delle aquile. Un soldato perfetto. Un professionista come pochi. Ormai anche lui è pronto per la nostra evoluzione!

Tabstar: Questo ragazzo è in crescita. Sa qual'è il suo ruolo e sopratutto riesce ad eseguire i compiti che gli vengono assegnati. Ora che il progetto "Aquile" passerà alla seconda fase vedremo come si comporterà.

Darvin: "Il ragazzo della pioggia", come lo ha soprannominato lo gnomo, ha dimostrato di essere utile nonostante la sua inesperienza. Sono curioso di vedere come si comporterà appena organizzerò la prossima riunione..

Molti si riterranno soddisfatti di questa vittoria. Io no! Ho giocato questa partita e ho perso. Ma per volontà del fato ho molto tempo per prendermi la rivincita. Troverò un modo per prolungare la mia vita oltre il suo limite e sistemerò una nuova scacchiera....

tumblr_mfk0hdkXo01rgfb0qo1_500

Non è ancora finita, caro Ygorl. Forse dovrei ringraziarti. Mi hai regalato un nuovo, meraviglioso obiettivo....

Edited by carebas - 1/11/2019, 19:46
 
Top
view post Posted on 1/11/2019, 14:21
Avatar

Assassino di Briganti

Group:
DM
Posts:
551

Status:




Era fininta..L'intera costa della spada si stava riprendendo dagli orrori subiti, dalla lunga e triste pioggia che aveva portato ad eventi nefasti.
Sembrava che la vita, lenta e inesorabile, riprendesse non come prima, ma addirittura con maggiore slancio ed energia.
Il sole? non era mai stato più splendido, l'aria era calda, la brezza piacevole, e il cielo terso, senza nemmeno l'ombra di una minuscola nuvola.
Era caldo, per essere autunno, sembrava appena giunta la primavera.
Ygorl guardava il risultato del suo piano, un piano a lungo termine, certo, ma lui, a differenza delle sue pedine aveva un vantaggio non da poco.
Era immortale, e lo scorrere del tempo per lui aveva poco significato, se non quello di dover pazientare cinquemila anni.


Aveva previsto praticamente tutto, tranne le cose che aveva volutamente dato in pasto al caso, suo più fido alleato..
Era giunta una splendida falsa primavera, sarebbe durata poche settimane, certo, ma sarebbero bastate a creare un futuro ben preciso e pianificato.
Nemmeno sapeva precisamente chi sarebbe morto, sapeva solo che per far sparire dai giochi la persona giusta, colei che avrebbe dato il via ad una stirpe eroica che avrebbe mantenuto un ordine preciso e meticoloso per moltissime generazioni, sarebbero dovuti scendere in campo ben 4 eletti, morti moltissimi loro seguaci e morte moltissime persone colpite dall'entropia della sorte.
E nemmeno tutto questo sarebbe bastato, se non avesse già spostato un sasso 10 anni prima, facendo perdere il senno ad un giovane ragazzo innamorato.
E ora quel singolo sassolino spostato, avrebbe creato suo malgrado uno scompiglio tale da far cadere l'intero Toril nel più completo caos..già vedeva il risultato dei suoi piani..già gustava il caos generato da un rivoluzionario che ancora non era nato, e che mai sarebbe nato se non avesse spostato tutti quei piccoli sassi, in quel preciso ordine caotico che tanto amava..fra 4980 anni sarebbe nato Eldrith Farson, che all'età di 20 anni avrebbe portato il caos in ogni dove, e il caos, questo lo sapeva bene, generava altro caos, in una serie interminabile di eventi caotici..



"Benvenuta, primavera da fragole..."
 
Top
view post Posted on 3/11/2019, 13:50
Avatar

Eroe Faeruniano

Group:
Ordine Vigile e Guardia Cittadina
Posts:
498
Location:
Waterdeep

Status:


Il sole risplendeva nuovamente sulla costa della spada, ma l'aver rivisto Ygorl e le sue rivelazioni, aveva lasciato Kent con l'amaro in bocca.


*** Tempo prima ***

Finalmente bisognava avviarsi verso l'ultima fase, un viaggio nel piano astrale, dove si sarebbe svolto il rituale... tuttavia così disuniti significava quasi un suicidio, e nonostante il palese astio tra i due fondatori delle Aquile e il guardiano dell'Ordine Vigile Firenweer, che creava non poca tensione tra i gruppi, qualche ore prima di viaggiare, incontrandosi nel retro-bottega del negozio "La Scintilla", giunsero ad un accordo, quasi miracoloso: Daimor Morn, conosciuto anche come Dime o "Mano Pesante", che nel tempo aveva avuto modo di guadagnarsi la stima e il rispetto di tutti, avrebbe dato gli ordini.

Tale decisione non andava contro l'obiettivo prefissato dai custodi della lama, e sembrava realmente poter mettere fine all'insopportabile tensione che si era creata.

Ma sarebbe realmente cambiato qualcosa?
Inizialmente Kent pensò di sì, poi arrivò Shandalar, che voleva incontrarsi solo con Par, fossero rimasti solo loro due, non sarebbe stato un problema, ma Par fece l'errore di chiedere ai custodi presenti, di rimanere con lui, e poiché Luvia e Rayzengar avevano visto che Shandalar si era diretto da Par per un ultimo incontro magoso... non vedendo nessuno dei custodi uscire, giustamente bussarono.

Shandalar e Par chiesero a Kent, che era il più vicino alla porta, di allontanare chiunque fosse. Kent annuì, si alzò, aprì la porta e vedendo due dei pochi membri delle aquile che aveva avuto modo di conoscere e apprezzare, li avrebbe voluti fare entrare, proprio nella speranza che l'aria pesante potesse distendersi, ma nulla. Tuttavia, per dimostrare la sua buona fede e il fatto che era contrario a quella decisione di Shandalar e Par, decise di rimanere fuori anche lui. Se ne avessero parlato anche agl'altri, avrebbe saputo, se no, non gli importava.
Rayzengar se ne andò giustamente offeso, Kent cercò di convincerlo a rimanere con lui che anche lui era all'oscuro, spiegando che sicuramente erano cose magose, noiose e che tanto se fosse stato veramente importante, lo avrebbero poi saputo, ma Kent non aveva certo il carisma convincente del bardo e quindi fallì. Il bardo usò la magia e sparì. Restò Kent con Luvia, e serviva trovare un idea per entrare, senza problemi... Kent propose a Luvia di nascondersi dietro il mantello di Kent, in fin dei conti è piccolina e quindi poteva essere una soluzione al problema. Giunti alla porta pronti a mettere in atto il piano, la porta si aprì.

Uscì dalla porta Shandalar. Quest'ultimo si diresse verso l'ordine vigile dove avrebbe aperto un portale per il piano astrale, Kent entrò con Luvia, spiegando il suo disappunto e che per colpa di questa scelta aveva litigato con il bardo e questo non creava lo spirito giusto, e Par sospirò, come ad ammettere che per una volta Kent aveva ragione, o forse semplicemente a voler dire "che palle Kent, potevi farli entrare", ma Kent non essendo esperto di sospiri magosi di quel mago, né di nessun altro mago, pensò che forse per una volta Par gli aveva dato ragione.
Par scese per terminare gli ultimi preparativi, e Kent rimase con Luvia, ed entrambi vennero informati da Alice, Autumn e Harus di quanto sarebbe poi accaduto e sugl'ultimi consigli, anche se Luvia, cosa che Kent ignorava, aveva comunque avuto modo di sentire tutto.

Venne spiegato che il piano astrale era abitato principalmente dai Githyanki, e che il portale si sarebbe aperto in un loro avamposto mercantile. Avrebbero dovuto usare la testa per non andare incontro ad una precoce morte, e forse anche parecchi soldi.
Kent ascoltò il discorso annuendo, e prima di partire si caricò più platini possibili.

Era tempo di recarsi all'ordine vigile.
Ivi giunti l'aria si fece nuovamente pesante, al sol verdere Par i due capi delle Aquile sembrano vedere il demonio, ma per fortuna, almeno all'inizio si accontentarono di bere più alcolici possibili.
Vennero fatte le ultime raccomandazioni e incitazioni, e poiché l'aria era palesemente tesa, alla prima occasione che Dime presentò a Kent su un piatto d'argento, al fine di cercare con l'ironia di distendere l'aria... Kent fece una delle sue solite stupide battute. Non ebbe tuttavia l'esito ricercato dal giovane avventuriero.
Shandalar aveva preparato il portale che avrebbe portato i presenti sul piano astrale, dove si sarebbe svolto il rituale. Come sempre, dopo il suo sforzo, Shandalar si ritirò. La pigrizia dei maghi era ben nota, ma quella di Shandalar era sicuramente leggendaria, o forse semplicemente lo attendeva una zuppa di pesce fumante, come ne andava ghiotto!

Entrati nel portale giunsero nel piano astrale. Non è facile descrivere l'ambiente circostante. Sicuramente per chi ci metteva piede la prima volta, essere confusi e spaesati era il minimo. La totale assenza di punti di riferimento non aiutava. Per chi non era abituato a questo tipo di scenario, rendeva l'aria quasi opprimente. Di fatto il piano astrale era un mondo ignoto, al quale sarebbe servito sicuramente più tempo di quanto avevano avuto per abituarsi e muoversi al meglio in quel luogo sconosciuto.

Poco dopo il loro arrivo, un githyanki di nome Gish, che sembrava comandare l'avamposto, si fece avanti. Aveva sicuramente toni arroganti, ma le informazioni che diede ai presenti furono utili. Proseguì la visita dello strano avamposto. Consci che probabilmente mai sarebbero tornati in un luogo simile, i più curiosi tra i presenti cercarono di comprare alcune merci che mai avrebbero trovato sul toril. I prezzi erano sicuramente alti, ma quando si sarebbe presentata una simile occasione? Sicuramente mai.
Dopo essere stati spennati dei loro platini, la visita proseguì verso una sorta di locanda. La proprietaria di quest'ultima era una piratessa githyanki.
In questa strana visita, per evitare ulteriore caos dovuto al loro gran numero, Kent si impose di parlare il meno possibile, cercando di rispettare le decisioni prese in precedenza, e ponendo domande, solo se le risposte alle domande degl'altri non lo avrebbero soddisfatto.

La visita dell'avamposto portò diverse informazioni:
- tensioni interne all'avamposto tra la piratessa e Gish
- la presenza di un avamposto Illithid
- tensioni tra avamposto e accampamento
- uno strano avvenimento verificatosi 4 mesi prima, in contemporanea agl'avvenimenti sul Toril
- la presenza di una barriera particolare, apribile unicamente tramite una particolare sfera.

Tutte informazioni utili, ma che, in quel territorio ostile e nemico, bisognava valutare al meglio, distinguendo il falso dal vero.
Da alcuni comportamenti si evincerà sia il disinteresse che l'aver taciuto alcune informazioni di cui probabilmente già si era al corrente.

Dopo un lungo tergiversare, e aver recuperato alcune informazioni e oggetti, al fine di capire come fosse meglio muoversi, proprio per non fare una brutta fine; il tentativo fallimentare e avventato del buon Rayzengar di aprire lo strana barriera, fortunatamente senza ripercussioni; quando il numeroso gruppo, con numerose teste, con pensieri tutti diversi, cercava di capire cosa era meglio da fare valutando tutte le informazioni a dispozione di tutti... Himir disse che voleva andarsene e fare ritorno a Waterdeep, a suo dire stanco di stare lì a ragionare.

Si era veramente scocciato? Voleva nuovamente mettersi in mostra perché il suo spropositato ego si sentiva escluso? Sapeva qualcosa che tutti gli altri ignoravano?

Una mezza risposta non tardò ad arrivare... infatti mentre l'Himir faceva "tutto da solo", gli altri conclusero che la cosa migliore era tornare dalla Piratessa, e quindi insieme giunsero così alla locanda. Con gran sorpresa di Kent ed altri, Himir era già lì. Appena entrarono, senza più ascoltare nessuno, Himir già dava ordini a tutti. Nonostante la giovane età, Kent non lo mandò a cagare, ci avrebbe pensato il destino a fargli fare una mera figura. Infatti il buon Himir che sembra sentirsi superiore a tutti, e sicuramente in potenza è una vera e propria macchina da guerra indiscussa, iniziando a dare ordine a destra e manca, senza ascoltare chi stava parlando, ovvero la piratessa stessa che stava spiegando come aprire la barriera, disse di consegnare tutto alla piratessa senza perdere altro tempo, che lei avrebbe aperto la barriera ... invece la piratessa stessa stava spiegando che non lo avrebbe fatto lei, ma che poi, avrebbe voluto per lei la sfera-artefatto, una volta che avrebbero concluso ciò che volevano fare.
Accortosi della mera figura, finalmente l'Himir si zittì e andò verso l'ingresso della locanda "bisogna correre subito".
Anche se può essere comprensibile la seccatura di stare in quel piano, così come può esserlo la noia per attendere, questo correre subito come non morti che ubbidiscono ad un padrone, uno spirito libero come Kent non lo avrebbe mai condiviso, soprattutto se mancava la cosa più fondamentale alla base con la persona che li impartiva: conoscenza e fiducia.


Ah la fiducia. Non aveva avuto modo né di conoscere veramente le aquile, né di potersi fidare ciecamente. L'aver eliminato un eletto come forzatura alla fiducia, era per Kent l'errore più grosso che si potesse dire. Anche i Custodi della Lama avevano eliminato un eletto, eppure l'Himir che pretendeva la cieca fiducia dimostrava con i fatti che era il primo a non darne.
Per Kent la potenza bellica delle Aquile era indiscussa anche prima che entrassero in questa storia, e non aveva dubbi che ce l'avrebbero fatta a sconfiggere uno degli eletti... ma i loro metodi di seguire il burattinaio Himir, che non aveva avuto modo di guadagnarsi la fiducia di Kent, alla cieca, era fuori da ogni schema della logica dello spadaccino Kent, ma sicuramente giusto per le altre Aquile che lo conoscevano e facevano parte di quel gruppo.
Sicuramente, dopo quest'avventura, se fossero tornati a casa per raccontarlo, con il tempo necessario a stabilire certi rapporti, forse la fiducia sarebbe potuta nascere... ma qui il tempo non c'era stato e pretendere la fiducia, era il miglior modo per non averla.

In ogni caso la Piratessa, notando che nonostante la sua grande saggezza, Par, tirato in ballo dalla locandiera stessa, era un po scettico sul come usare certi oggetti, poiché ammetteva con umiltà che non facevano parte del suo campo di conoscenza, spiegò a tutti il funzionamento sia dello strano cerchietto, sia della sfera.
La sfera-artefatto per funzionare necessitava di poteri psionici.
Lo strano cerchietto tentacolare, sembrava funzionare come un catalizzatore per usare poteri psionici.
Serviva in ogni caso un grande potere per usare quello strano cerchietto.
Tramite quello strano cerchietto Par era in grado di dare ordini alla sfera - artefatto e quindi di aprire e chiudere la strana barriera.

Inesorabilmente l'epilogo di questa contorta avventura stava per giungere.

Tornati con i vari oggetti presso la barriera, finalmente riuscirono ad entrare. Inizialmente, nonostante la difficoltà nel muoversi nel piano, sembravano dover andare semplice e solo avanti. Venne loro incontro una strana creatura, che venne prontamente abbattuta da tutti i presenti. Il grande gruppo giunse in una zona tutta nera, in cui al centro si ergeva uno strano altare per effettuare il rituale.
Per evitare che entrassero incomodi, Par richiuse l'ingresso.

Il rituale, com'era stato previsto sin dall'inizio di questa avventura, sarebbe stato svolto dall'Ordine Vigile dei Maghi Protettori.
Dime, con fine abilità strategica, posizionò chi non era un ritualista al di fuori di questo circolo, al fine di proteggere il rituale, affidando ogni angolo ad un combattente, organizzando le varie file.

Prima di cominciare, il guardiano dell'ordine vigile dei maghi protettori, tirò fuori un tomo datogli da Shandalar, e lesse ad alta voce alcune importantissime frasi.

Finito di citare il libro, tutti mantennero le loro posizioni, tranne il guerriero Himir, che oltre ad essere un indiscusso combattente, si era auto-proclamato esperto di rituali e voleva dar ordini nell'ordine vigile. Forse Himir era un tuttologo, in ogni caso è solo un dettaglio di poco conto, che dimostrava ulteriormente le manie di protagonismo del capo delle Aquile.
Dime, concentrato a mantenere come gli altri combattenti la sua posizione, non sembrò accorgersi del comportamento di Himir.
Il rituale proseguì risolvendo degli enigmi delle divinità delle furie nel seguente ordine: Malar, Auril, Umberlee e Talos.
Ogni fase del rituale era seguito da un attacco. Ogni attacco prontamente respinto.

Nonostante le bizzarie narrate sopra, il rituale andò bene. Il sole tornò a splendere sulla costa della spada.
Terminato il rituale un imprevisto... apparve Ygorl.
Alcuni dei presenti già lo avevano incontrato.

Quest'ultimo si complimentò con i presenti per la loro impresa e li invitò nella sua dimora, situata nel piano del limbo.
In quel luogo del caos, si presentò a chi non lo conosceva, e spiegò che quanto era accaduto era tutto frutto di un suo piano, svelando di aver manipolato i presenti, per un suo scopo, quello di far morire una persona che avrebbe dato luce ad una stirpe di potenti avventurieri.

La costa della spada del tempo presente era salva... ma tra 5000 anni il caos avrebbe distrutto il Toril...per la grande gioia di Ygorl, signore e portatore di caos.

Finito di esporre il suo caotico piano ai presenti, Ygorl rispedì gli avventurieri ai 4 angoli del Toril, senza una logica.

Kent si ritrovò a Suzail, e usò gli stivali Firenweer per tornare a Waterdeep.

Tra 5000 anni il Toril sarebbe stato distrutto.... Kent sarebbe sicuramente morto da un pezzo, ma si promise che avrebbe fatto tutto quello che poteva affinché venisse tramandato quanto era accaduto e che altri avventurieri nel futuro, potessero scongiunrare la distruzione finale...

L'avventura della profezia della fenice si era conclusa... presto sarebbe giunto il tempo delle fragole...


Edited by Mannaro84 - 3/11/2019, 18:25
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 15/11/2019, 16:22

Assassino di Briganti

Group:
Chiesa ed esercito di Bane
Posts:
632

Status:


L'ordine e' stato ripristinato.
Le Furie sono state sconfitte ed il sole e' tornato a splendere sulla Costa della Spada.
Quanto me ne importa?
Poco.
La pioggia e' cessata, di sicuro un bene per tutti. Di certo, non l'ho fatto perche' ordinato da qualche lord mosso da motivi caritatevoli.
Perche' ho contribuito?
Di facciata, perche' sono un membro delle Aquile di Sangue. Da dentro, perche' mi sentivo in dovere di risolvere un errore di calcolo vecchio di duecento anni.
Sembrava finita nel Chult. Invece, qualche tribu' di selvaggi ha visto l'eruzione di un vulcano come l'inizio di una profezia.
E' proprio vero che agire sulle menti semplici e' da sempre una mossa vincente.
Profezia che abbiamo scoperto non essere finita, perche' tra cinquemila anni il Toril sara' invaso dalle forze del caos.
Quanto me ne importa?
Niente.
Devo forse preoccuparmi di quanto detto da quell'essere, presentatosi a noi come il Signore del Caos?
No, lo faccia qualcun altro tra cinquemila anni e lo faccia bene, almeno quanto lo abbiamo fatto noi.
Rimango scettico alle sue parole, sopratutto per la parte "Caos controllato".
Il suo signore, il dio del disordine che pianifica in maniera accurata e minuziosa il momento ideale in cui portare tutto nella confusione.
Ha senso? E' caos anche questo? O semplicemente follia?
Perche' ce lo ha detto? Per fare in modo che ci sentissimo responsabili e con la coscienza sporca?
Mi scappa un sorriso, pensando all'assurdita' dell'insieme.
Cosa mi resta di questa esperienza?
Semplice: conoscenza.
Ho affrontato i seguaci e gli eletti di due divinita', ho viaggiato su una nave volante in un luogo che nemmeno sapevo esistesse e ho avuto a che fare con una razza in una citta' del piano etereo, che neanche con la mia piu' fervida immaginazione avrei pensato fosse cosi' simile al nostro, almeno dalle fattezze.
Spendere i miei platini in quel mercato e' stata una decisione piu' che giusta.
Chi puo' vantare di avere certi cimeli da un altro piano? Li studiero' con cura, quei metalli hanno un che di affascinante.
A mente fredda, quell'Ygorl, o qualunque sia il suo nome, e' stato lungimirante sul suo piano ed i nostri due gruppi. Mai, in vita mia, ho visto cosi' tanta disorganizzazione.
Per cosa poi? La smania di comandare? Di prevalere? Diffidenza verso l'estraneo?
Sai che novita'.
E quando comincio a credere che il modo di pensare della gente dell'Ovest sia alquanto prevedibile, ecco che dal gruppo si erge una persona che decide di prendere in mano le redini della situazione: Daimor Morn. "Mano Pesante", lo chiamano.
Basta vederlo in combattimento per capirne il motivo.
Le sue parole sono state dirette, schiette e non hanno lasciato spazio ad alcuna replica.
Cosi' dovrebbe parlare un comandante. Se non avessi un'altra meta, lo seguirei.
Chissa', forse tra cinquemila anni...
Anche l'arringa di Raz e' stata fonte d'ispirazione.
Non capisco molto quando diventa poetico, drammatico e teatrale, prendendo il discorso a grandi cerchi concentrici,
ma quando parla arriva al cuore, che comincia a pompare adrenalina con il conseguente aumento della voglia di battaglia.
Tuttavia, la diversita' dei due gruppi ha continuato a farsi sentire, sopratutto durante la fase di stallo sul da farsi con un avamposto illithid fuori dalla citta' gith.
Nonostante tutti sapessero che quelle creature si nutrano del cervello di altri esseri, c'e' stato qualcuno che pensava ad un'alleanza temporanea.
Io ero per lo sterminio fin dal primo incontro, cosa che e' avvenuta dopo un lungo ponderare. E pensare che vengo anche ripreso per essere troppo pragmatico.
Forse, quelli dell'Ovest cosi' prevedibili non sono.
Per quel che mi riguarda, la vittoria e' nostra. Ho preso le parole di Ygorl come una mera provocazione, senza sentirmi raggirato o ingannato.
C'era una cosa da fare ed e' stata fatta e, a meno che a qualcuno piaccia vivere in un'immensa palude, di scelte non ne avevamo.
Prima di finire il suo monologo, il Signore del Caos ha accennato a qualcosa chiamata "Primavera da fragole".
Non mi ci voglio nemmeno sforzare per capirne il significato.
Chi vivra', vedra'.
"Il vostro cavallo e' pronto" mi dice la stalliera con tono piatto e sguardo diffidente.
Il linguaggio della moneta sembra rasserenarla. Sembra che i sembiani parlino bene quella lingua.
L'unica cosa che mi ha fatto storcere la bocca: il pensiero di settimane a cavallo verso Baldur's Gate.
Da Saerloon.
Ygorl, goditi questa tua piccola vittoria fino alla tua "Primavera da fragole".

 
Top
view post Posted on 20/11/2019, 10:39

Assassino di Briganti

Group:
Member
Posts:
473

Status:


Incredibile come tutti i pezzi abbiamo combaciato alla perfezione.

La creazione delle aquile. Il ripristino della rotta a sud. La salvezza di Forte Belurian. Il nostro successo nel salvare la costa della spada. Ed infine questo coltello. Un oggetto che mi conferisce un potere enorme, facile da sfruttare per i miei fini. Piccoli frammenti che ho ordinato pazientemente per arrivare a questo giorno.

I miei compagni non comprendono che questo coltello non è solo un oggetto incantato, bensì una chiave che apre molte porte.

1852019clt-str-attl1

Ci ho messo molto tempo ma sono arrivato al bivio che desideravo. Ma non sarò io a intraprenderlo, bensì un altra persona. Qualcuno che ho trovato, cresciuto, addestrato sino ad oggi. Qualcuno per cui ho messo insieme questa infinita catena di eventi.
Qualcuno che aumenterà a dismisura il mio potere

Devo solo pazientare.......

MV5BY2QxNWVhOGYtOWRiNC00ODM1LWJiYjYtYTJhYzFkZDdkMjYyXkEyXkFqcGdeQXVyNjc2NjA5MTU@._V1_

Nel mentre riprenderò le mie ricerche. Questo gioco è divertente e stimolante. Ma la partita che mi interessa mi attende oltre l'orizzonte!

Edited by carebas - 20/11/2019, 10:58
 
Top
28 replies since 19/6/2019, 10:21   1464 views
  Share