Faerûn's Legends

Non può piovere per sempre

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view post Posted on 10/10/2019, 19:23
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Quando un crimine si considera insensato, ciò che si deve temere è che la prossima vittima potresti essere tu. Ecco perchè deve esistere un movente.

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" Le ore che precedevano la grande battaglia, Autumn le aveva dedicate alla sua Regina, Mielikki.

In ginocchio ai piedi delle antiche radici del Padre degli alberi, raccolta in un silenzio significativo, pregava.

La distanza fra i suoi sogni del domani e la realtà che minacciava lei e la città di Waterdeep, si stava pericolosamente accorciando.

D'altronde aveva deciso di incaricarsi di una grande responsabilità.



large



Quella di combattere al fianco dei suoi amici il feroce Kraken, sostenendoli attraverso il Rituale druidico insieme al fratello scelto Harus.

Non sapeva se lo avrebbe mai più rivisto, ma nel caso in cui il destino infausto l'avesse colta prematuramente, egli sarebbe stato l'ultimo che avrebbe visto.
Con lui scoprì l'albeggiare di un nuovo sentimento e forse quella notte, avrebbe scoperto anche il tragico tramonto.

Non sapeva se avrebbe mai più rivisto le persone a cui si era affezionata, i suoi amici; la peste Tymia, l'amica del cuore Alice, il fortunato Kent, l'angelo armato che la proteggeva Aranel.

Non sapeva se avrebbe mai più rivisto i suoi genitori e la sua terra natìa, i bambini che non vedevano l'ora di rivederla e giocare gioiosi insieme a lei.

E Dulcie, il suo tesoro più grande.

Non sapeva se avrebbe mai più rivisto l'uomo che era stato in grado di incendiare ed al contempo bruciare il suo cuore, Myos.
Avrebbe voluto scrivergli ancora una volta, forse l'ultima, per confessargli i suoi sentimenti, nonostante fra loro c'era una dannata innaturale realtà a renderli più lontani di quanto già lo fossero.
Nel cuore della ragazzina infondo c'era parte di lui, un'ombra che le aveva per sempre portato via metà della luce dal suo cuore.

Non sapeva se avrebbe più rivisto Alexander che per quanto fosse di buone intenzioni, non era aggiornato sugli ultimi fatti accaduti fra lei ed il probabile necromante.

Non sapeva se avrebbe più rivisto i simpatici Chris e Brahg suoi nuovi amici che, se il fato le fosse stato avverso, non li avrebbe mai più potuti conoscere meglio.

Non sapeva se avrebbe mai più rivisto lo gnomo simpatico e dal cuore gentile, Shinra Tuk, il quale era capace di farla sorridere anche quando egli improvvisamente si addormentava.

Non sapeva se avrebbe mai più rivisto il gigante gentile Jah ma di certo, gli avrebbe felicitato il suo ritorno alla Tribù dei Grifoni, con il migliore dei trionfi nel combattimento.

Non sapeva se avrebbe mai più rivisto la bellissima Lat Nam, artista dai mille prodigi.
Una donna comune si definiva, ma per Autumn era La donna comune.

Non sapeva se avrebbe mai più rivisto il prestigioso signor Zeph, o l'allegro cantastorie Aran.

Non sapeva se avrebbe mai più rivisto il signor Par, e nel caso in cui il destino di Autumn fosse segnato, le sarebbe dispiaciuto persino non annoiarsi più ai suoi ininterminabili discorsi.

E l'uomo di stracci che ogni volta che lo incontrava la salutava con un " Addio " ? E lei rideva...
Forse quella poteva essere la volta buona che ci prendeva..!

Autumn pensò a tutte le persone che aveva conosciuto in quei tempi meravigliosi se pur non privi di complicazioni.

E come loro, tanti altri che animavano i pensieri della piccola druida, come la straordinaria Kaia dai lineamenti delll'irraggiungibile Est, o l'esimio Barone Philip Barden, e Makoa che nonostante le divergenze di intenti, Autumn gli portava rispetto, e questo era considerato reciproco dal malarita.

La buffissima Luvia, un' halfling che le aveva regalato una moneta parlante!

L'instancabile mago Ralas, che l'aveva sorpresa con i suoi stratagemmi all'avanguardia, durante alcune esplorazioni, e la gentile signora Leliana che con tanto garbo, le aveva cucito un abito sul quale aveva ricamato uno splendido Unicorno, lo stesso che avrebbe indossato quella sera, durante il fatidico Rituale.

C'erano anche il saggio Apoteki e il vicino di casa il Venizhar, uomo che incuriosiva la giovane druida, e l'astuto Eylan, che la ragazzina paragonava alla più furba ed irraggiungibile lepre selvatica.
Conosceva mille trucchi, e avrebbe fatto credere persino ai più svegli, che le quercie facevano le zucche!

Sì, un pensiero andò anche a Sebastian, il suo oramai perso amico Ian, il quattro peli.

Poi c'era lui, il signor Marcus Blackstar, un uomo semplice e complesso allo stesso tempo.

Un Sacerdote, dal corpo statuario slanciato in un metro e ottanta centimetri di altezza.
Occhi castani e capelli scuri.
Era così rilassante per Autumn averlo davanti, quando lei nella sua ingenua spontaneità di sedicenne gli regalava parole più grandi di lei, sebbene fosse consapevole del loro significato.
Lui si poneva all'ascolto, portando dietro la schiena le mani e la guardava.
In quella naturalezza, forse talvolta infantile, riusciva a cogliere con gentilezza, la bellezza dell'essere ancora fanciulli.
Non la umiliava, al contrario, la faceva sentire considerata.
E andava via, fischiettando.
Per Autumn egli era una esemplare figura paterna.

Doveva a lui quella che probabilmente, sarebbe stata l'ultima lettera.

Non avrebbe scritto ai suoi genitori perchè sapeva che non avrebbe potuto esimersi dal suo compito, e metterli al corrente di una gravità simile, significava essere egoisti.

Li amava come mai aveva amato e per questo, non poteva farli soffrire.

Se in quella grande battaglia, la sua vita fosse stata spezzata precocemente, qualcuno li avrebbe avvertiti, così come avrebbero fatto pervenire l'eventuale trista nuova, a tutti coloro a cui lei era affezionata.

Non c'era più tempo da perdere.



plume



* La calligrafia è semplice, ma un lettore anche un pò sbadato, può notare che il tratto è frettoloso o emozionato reso evidente dalle linee talvolta irregolari e slavate di inchiostro.
Si comprende inoltre che la lettera è scritta come se non esistesse un domani, dato il turbine emotivo di parole, che in tempi diversi, non avrebbero avuto necessità imminente di essere rivelati. Allegata alla lettera, vi è la collanina di Marcus *



Signor Mark,

la lettera che state leggendo, sorprende anche me, ma ho un favore da chiedervi.
Custodite per me la nostra collana.. allorchè tornasse ad appartenermi, sarà una buona notizia.
Questa collana mi ha reso bella, bella perchè è stata realizzata dalle vostre mani, è inestimabile.
Nel frattempo portate avanti i vostri studi con tutto il vostro impegno!
Prima di lasciarvi sappiate che..
Ho a cuore la vostra incolumità.



* Si firma *


Autumn



* Dal contenuto della lettera si evince che sta accadendo qualcosa che potrebbe non essere raccontato, tuttavia la ragazzina decide di non impensierire l'uomo. Un'osservazione attenta ed empatica tuttavia, potrebbe far sorgere il dubbio che quella, non è una lettera scritta con serenità. La lettera venne portata al Tempio di Mystra e lasciata in affidamento ai sacerdoti. *



Posò la stilo piumata alla sinistra del foglio pergamenato.

Le sfuggì un pronunciato tremore dal respiro, dopo essersi persa in quelle parole scritte nell'impeto dell'ammissione, delineato dal domani incerto.





L'avanza abissale del mostruoso Kraken era prossima a conoscere le coste della piovosa Waterdeep. "





***



Edited by Autumn - 1/11/2019, 17:11
 
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view post Posted on 1/11/2019, 17:15
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***




" Ed il grande scontro avvenne e come tutto, volse al suo termine.

Si scoprì che dietro la terribile minaccia c'era chi, tramava ben altri piani.

Un burattinaio muoveva a suo piacimento le proprie marionette; Ygorl, il Signore del Caos.

L'obiettivo dei Custodi della Lama, di cui faceva parte anche la piccola Autumn, era stato tuttavia raggiunto.

Ma la vittoria oltre ad essere effimera, non è priva di conseguenze e quella, non faceva certo eccezione.

Da quella terribile esperienza, Autumn comprese una sua inaspettata qualità.

Il coraggio;
Col cuore ben saldo, avrebbe combattuto quella battaglia senza la sicurezza di vincerla.

E aveva appreso una legge fondamentale.

Non interrompere mai il proprio nemico mentre sta commettendo un errore.

Malconcia e sfinita, la druida fece ritorno nelle foreste fuori le mura di Waterdeep.

Ma la sua anima sprigionava il potere inalienabile del buon umore di sempre.

Perchè i suoi amici erano vivi, così come tutti i Custodi della Lama.

Perchè la natura e le sue creature si sarebbero ridestate ancor più rigogliose e forti di prima.

Perchè la città sarebbe stata più splendente di quanto la ricordava prima della pioggia.

Non c'era alcuna certezza su quali sarebbero state le conseguenze dopo quell'impresa raccapricciante.

Ma di una cosa era certa e lo era sin dall'inizio.

seme-e-germoglio1

Non avrebbe potuto piovere per sempre. "


Fine.



Edited by Autumn - 2/11/2019, 01:10
 
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view post Posted on 20/11/2019, 21:17
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Il rituale della rinascita.


" Noi, druidi "



" Ma per un anziano ed una giovane druida, sposi della natura, non era finita.

Non ancora.

Avevano un compito ben preciso ed importante cui incaricare la propria responsabilità.

Dopo la disturbante, distruttiva pioggia che per decadi e decadi aveva tormentato la terra e le sue creature, la natura si era ammalata.

Harus ed Autumn dovevano intervenire, ed il druido propose alla giovane sorella scelta, di organizzare un rituale druidico nella Costa della Spada.

Lei ne fu entusiasta.

Autumn raccolse le mani, unendole all'altezza del cuore.

I suoi occhi provati, corsero rapidi sulle cicatrici di quella terra, reduce della sventura.



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E con voce rotta dall'emozione, fra sofferenza e determinazione, si rivolse alla natura, anch'essa sfinita.

" Le tue cicatrici, sono le mie cicatrici "

Si inginocchiò e si piegò fino a toccare la terra con la bocca.

La baciò, sussurrandole.

" E sulle mie cicatrici, io costruirò la tua rinascita "


Prossimi sarebbero stati i preparativi per celebrare il rituale della rinascita. "



***

 
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