La donna con lo scorpione era stata la chiave fortuita.
Una traccia dal tempio del Signore del Mattino li aveva condotti fino al tempio abbandonato nei sotterranei della città. E lì li avevano trovati, le sacerdotesse di Malcanthet e il demone d'ombra.
Ragazzina era paralizzata dal terrore, mentre i compagni intorno a sè combattevano.
In qualche modo erano sopravvissuti, Rielel che cercava di sincerarsi che il demone fosse realmente stato sconfitto.
Ovviamente non era morto del tutto, lo sapeva, ma sperava che per un lungo tempo non sarebbe tornato sul piano materiale.
Lì avevano rinvenuto un diario.
Era stata una trappola per far uscire Fiona allo scoperto.
Li avevano spiati, Fiona, la chiesa di Kelemvor, l'Artiglio, Ilis. Parlavano anche di un timoniere, rifugiato nel Mare delle Stelle Cadute. Il timoniere... Rielel ricordava sprazzi di quanto avvenuto nell'Abisso. La nave che volante aveva un timoniere, ma non ricordava chi. Era forse uno scheletro pazzo, quello che ricordava al comando? O parlavano del Paziente?
Aveva avuto tempo per pensare, intanto che i suoi attuali compagni, tutta gente onesta, decideva il da farsi.
E un enorme dubbio l'aveva colpita.
Per
CHI era quel resoconto?
Avevano ucciso gli scagnozzi, ma per chi lavoravano?