Domanda alla sacerdotessa del Signore delle fiamme:
a parer tuo, sapendo d'esser storta e malvista dall'alto del giudizio del Mancino, io sua scimmia mal riuscita, dovrei punirmi;
ma s'io mi punissi per divino insegnamento e giusta mossa, non tradirei pure me stessa? cosģ da far torto, oltre al divin pure a di me?
non sarebbe meglio, a tua parvenza, se tra la capra e i cavoli salvassi almen codesta passera?
E la sacerdotessa risponde:
gią che tu lo chieda, prima a te stessa e poscia a me, di te fa almeno l'onor dell'onestą.
non posso perņ darti risposta che hai gią chiusa dentro te,
posso pregare affinché ogni tuo sacrificio non sia invano e rimanga coscienza in te d'ogni tuo passo.
Cosģ come tu attraversi questi carboni ardenti con coraggio
accettando il dolore di ogni passo
sia riconosciuto il merito di ogni tua vittoria e sia tu
purificata per la prossima tua sfida.