Guardiano di Helm
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| La Cerimonia Helmita Il Dovere verso di Helm e la tua Patria, Waterdeep
Quel giorno il Santuario di Helm sito a Waterdeep, risplendeva più che mai di sacralità, e Kyros vi aveva organizzato una funzione, straordinaria.
Nei Giorni precedenti, Kyros aveva fatto preparare con cura alcuni mantelli e foderi, rigorosamente di fattura Illuskan, con ricamato sopra il Simbolo di Helm. Gli oggetti li aveva ordinati presso "La Chioma Rossa", per le colorazioni dei mantelli invece, si era recato al mercato cittadino dove l'ormai sempre più noto, Draxler, appartenente all'Ordine Vigile, aveva un piccolo banchetto "La Piuma Magica" che riforniva di molti oggetti utili, e in questo caso, Kyros aveva acquistato dei coloranti.
Egli aveva cercato di organizzare al meglio questa piccola cerimonia, per lui molto importante. Doveva rivolgersi non solo agl'Helmiti, ma a tutti coloro che sarebbero venuti e diffondere il verbo dell'unico, il Guardiano.
E' così, che indossate le Sacre Vesti che usava per le Cerimonie e le Omelie, uscendo dalla sagrestia, che era la sua stanza, andò nel Santuario.
Accesi i due candelabri, e la candela situata sull'altare, baciò quest'ultimo.
I primi fedeli già erano giunti, e attese che giungessero altri prima di cominciare.
Kyros raccontò alla platea, con tono pacato, seppur pregno di enfasi, com'era nata l'idea del santuario al suo ritorno a Waterdeep, e spiegò come aveva pianificato l'edificazione e l'arredamento di quest'ultimo, cercando di spiegarne l'importanza, citando anche Artyom Kulenov e Rei Ziel, rispettivamente chierici di Mystra e di Tyr, con i quali aveva esposto tempo addietro il suo progetto.
Dopo aver esposto la storia dietro al Santuario, fece una pausa ricca di significato, e concentrò la funzione nello spiegare ai presenti i motivi di questa cerimonia e cos'aveva quest'ultima di tanto diverso. Infatti non si trattava della nota "Cerimonia dell'Onore" che avveniva ogni 4 anni a Scudiuniti, né di una "Consacrazione di Glymtul" o di una cerimonia di "Purificazione", né tantomeno di una "Veglia Sacra", e poi diciamocelo, gli Helmiti, non sono noti nei reami per le loro festività, ciò che li contradistingue è il loro senso del Dovere. Ma allora perché aver organizzato questa cerimonia, pagando alcuni strilloni della città e mettendo l'annuncio in bacheca? Una domanda che trovò la sua risposta durante la cerimonia stessa.
Kyros aveva deciso di nominare ufficialmente Wayne Blackrose e Alexandra Stratford, entrambi seguaci del Guardiano, Protettori del Santuario di Helm di Waterdeep.
Una volta nominati entrambi, prese due mantelli e due foderi, accuratamente ripiegati e sistemati sotto l'altare, andò davanti quest'ultimo, invitò i due a farsi avanti e consegnò loro quest'ultimi, dando loro la parola. Sul mantello rosso e sul fodero, sono ben visibili il Simbolo di Helm.
Quando Wayne e Alexandra ebbero concluso, Kyros citò alcuni salmi dedicati ad Helm, che aveva commissionato a Tymia, tempo addietro, e che periodicamente citava anche nelle sue omelie.
Dopo i salmi, come ad unire tutti i presenti, sotto il credo di Helm, volle citare le parole che erano scritte sull'epitaffio di Belgariath Kiladin, che riposava presso la città dei morti, parole che risultavano essere pregne di senso del dovere e desiderio di protezione; entrambi valori molto cari agl'Helmiti e in particolare a Kyros. Il Chierico di Helm citò Belgariath, ex funzionario della città, come ad invitare ognuno dei presenti, nel proprio quotidiano, ad essere la difesa di questi valori e di Waterdeep, perché solo insieme, scudo a scudo, secondo Kyros, si poteva fare la differenza.
Stava per andare verso la conclusione, quando Wayne chiese nuovamente la parola invitando rispettivamente Kyros e Alexandra a posizionarsi davanti l'altare.
Il Paladino benedì le bastarde di entrambi in nome di Helm, e invitò Kyros e Alexandra a ripetere con lui una sacra preghiera.
La cerimonia giungeva così alla sua conclusione e Kyros ringraziò i presenti, guardandoli uno ad uno.
A fine cerimonia, come a rinforzare questo legame alla città e a Helm, che aveva voluto celebrare, organizzò una piccola grigliata, in cui cucinò il pesce che aveva pescato al mattino, distribuendolo, una volta cotto ai presenti.
Prima di andarsene, uno dei presenti, Zlaron, paladino di Torm, aveva voluto regalare a Kyros una statuina di Helm. Kyros aveva 'si tanto apprezzato il gesto, che l'aveva posizionata proprio all'ingresso del santuario. Dopo il periodo dei disordini, non poche furono le innimicizie che sollevò contro di sé la chiesa di Helm, e solo piano piano con il tempo, quest'ultimo stava affievolendosi. Per Kyros, quel gesto di Zlaron era molto importante, anche perché Helm stesso aveva voluto fortemente come alleato Torm, e ricevere un simile dono, era per lui ricco di significato. Un semplice gesto, così come quando Kyros aveva accompagnato Alastair, altro paladino di Torm, fino a Tantras nel pellegrinaggio per celebrare la "Vera Resurrezione" simboleggiavano, nel loro piccolo, l'alleanza di Helm e Torm. Non tutti potevano capire il senso del dovere.
Era il modo giusto di fare proselitismo e unire nuovi fedeli al credo dell'Unico Guardiano? Kyros non aveva la risposta, tuttavia era conscio che fino alla fine avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere, per non mancare mai al suo dovere, Helm permettendo, passo dopo passo.
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