(gdr on) Missiva per Boindil Forteincudine

*Una missiva viene fatta arrivare nelle mani di Boindil nella città di Adbar*
*Le scritture sembrano siano calcate, come se in quel momento fosse carico di rabbia*

Caro cugino, ti scrivo per rivendicare la statua di un nostro eroe Barlin Blackhammer nella citta' di Baldur's Gate, ad Adbar sarebbe ricordato per le sue gesta e che sia da esempio per la razza nanica, che messa dentro un museo a prender polvere, sfruttata per arricchire le casse Balduviane. Riprendiamoci cio' che e' nostro, parlatene con gli altri cugini, non lasciamo nelle mani altrui cio' che appartiene a noi di diritto.

*Il nano massiccio dal largo torace era alla forgia, aveva finito di forgiare un piccone in oro e lo rigirava tra le mani immaginando un arma, affilata come un ascia da battaglia e appunti come piccone, un piccone da guerra!
I suoi pensieri vennero interrotti da una cugina, che spesso sedeva ai tavoli della zona interna alla miniera*

"cugino hanno lasciato questa lettera per te"

si avvicinò, prese il rotolo di pergamena e lesse... all'inizio ne condivise la rabbia che trasmettevani quelle parole marcate, rigiro il foglio un paio di volte in cerca di una firma, non ne trovò. Mille pensieri gli attraversarono la mente. Difficilmente Tabstar si sarebbe privato di un pezzo del suo museo, ma Boindil avrebbe riportato la statuetta a Adbar, decise di parlarne con Fibur, il sacerdote di Dumathoin si era dimostrato saggio e poi era un Forteincudine*

borbottando raccolse gli attrezzi e andò al tempio

Boindil uscì dal museo con le idee più chiare, la strana missiva senza mittente da Adbar lo aveva spinto a partire per la città dei duchi, mentre Fibur indaga in patria lui aveva viaggiato a lungo e cercato Tabstar.
La lettera poteva essere di qualche barba bianca che voleva metterlo alla prova per capire se fosse degno del ruolo di custode del clan o addirittura... No, meglio non pensarci si era detto.
Conosceva il direttore,del museo, diverse volte quando viaggiava con la compagnia delle "lame e il pugno" aveva svolto incarichi per il gambelunghe e diverse volte aveva viaggiato con lui stesso alla ricerca di opere d'arte.
Una chiaccerata amichevole non gliela avrebbe negata.
Lo aveva trovato con altri umani che cercava di parlare con un corvo. Stramberie da umani.
Ma lo aveva accolto, l'ufficio era più piccolo di una tana di talpa e dovette restare in piedi mentre Tabstar sfoggiava la solita saccensa sulla provenienza della statua. Lo aveva ascoltato, aveva ricordato lui di alcune missioni svolte, lo aveva invitato, anche, ad avanzare una richiesta per quella statua di non accertata provenienza.
Doveva cercare di raccogliere più informazioni possibili.
Alexander si offri di interrogare i funzionari della città per capire se fossero disposti a cedere l'oggetto.

In attesa di una risposta decise di fermarsi al Gate per raccogliere altre informazioni e ne approfittò per trovare accordi commerciali. Se Tyrel voleva davvero trasportate i lingotti pagando in anticipo il loro valore accolladosi i rischi poteva trovare dei compratori, decise di alloggiare alla taverna della Sirena timida.