Era un giorno normale, come un altro, un altro ordine, un'altra missione, tutto normale, fino a quando non gli fu chiesto di stare in seconda linea, dietro le reclute
"Loro guideranno la prima linea"
Non era il fatto che fossero reclute, non era il fatto di dover badare a due inutili reclute, non era che non li ritenesse all'altezza del compito...
"Ora devi stare dietro di loro...loro...loro davanti a tutti, loro saranno la prima cosa che il nemico vedrą, la prima cosa che vedranno del XIII Plotone"
Queste erano le parole che si ripeteva Rukano
Guardava il suo scudo, LUI era sempre davanti a tutti, LUI era lo scudo, LUI doveva stare davanti, LUI deve essere il primo a vedere il Terrore negli occhi altrui.
"LE FOGNE"...la puzza per quanto ripugnante č l'ultimo dei problemi; ratti, topi, bringanti in fuga, creature che si nascondono tra la melma, sparire la sotto significava morte certa.
La discensa č stata lenta, le reclute per quanto preparate, si muovevano ancora lente e non erano abituate a comunicare velocemente, aggiunto al fatto che bisognasse aprire il ventre ad ogni animale, nella speranza di trovare le insegne del Fidato, la ricerca era ancora lunga e nauseante.
Ogni volta che le reclute impattavano contro il nemico, Rukano stringeva con forza il suo scudo, doveva essere LUI a respingere la carica nemica, non gli importava cosa caricasse, doveva respingerla lui.
Dopo diverse ore passate a girare in un labirinto di melma ed escrementi, svoltare angoli, uccidere e controllare i corpi, dopo ore passate a vedere le solo le spalle delle reclute...le creature diventorono pił grosso e pericolose, le reclute iniziavano a fare fatica, bastņ un semplice ordine di Askard...
"Rukano avanza"
Finalmente poteva alzare lo scudo, poteva finalmente vedere davanti a se, poteva essere lo SCUDO.
Avanzava sicuro, deciso, controllava ogni singola stanza che incotravano...poi dietro una porta, un gruppo di Topi Mannari si gettaro su di lui, respinti e abbattuti grazie all'aiuto degli altri soldati, la trovarono...una cella
I resti di uno Zhentilar martoriato erano l'unica cosa che adornavano la stanza...il mantello nero e le insegne erano l'unica cosa che ne restavano.
"Non č Joseph!"
Disse l'Elmo Severo, leggendo un libro.