Joseph il fuggitivo

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*Era li, con la testa di Joseph tra le mani.
Alla fine lo aveva trovato, nascosto come un topo in fondo a quelle segrete, non più tali per il contingente Zhent.
Lo guardava in faccia, con quegli occhi da folle, con quel sorriso da pazzo, rideva.*

"Il Sole Nero non è che l'inizio, Askard Urghra.."

*SPLATH*

*Joseph non riuscì nemmeno a finire la frase. La sua faccia finì spappolata sul muro, ancora sorrideva..
La loro missione era finita, ma c'erano tanti enigmi, troppi enigmi da risolvere, e quella frase risuonava come una campana nella testa del mezzorco.
Che cavolo avrà voluto dire?
Poi fù vuoto, silenzio e vuoto, cinque secondi di terrore, e tutto come prima.
Era la seconda volta che gli capitava*

...
...
...


*Erano passati due giorni ormai da quando aveva ucciso Joseph.
Guardava Neruem, quel lurido vecchio loviatarita, ripensava alle parole di Krast. Tempo al tempo..
Si era ammalato, lo avevano intossicato...aveva questa cosa anche prima di partire, non importa. Per lo meno, l'uscita del monaco aveva fatto smuovere Arandir, e grazie alla Frusta Volenterosa era guarito.
Le voci nella testa non smettevano, la sensazione di essere spiati non smetteva, e gli indizi portavano tutti ad un maniero, tutto a Sud Est di dove erano ormeggiati. Era quella la loro destinazione..
Il Sole Nero non era che l'inizio...quella frase continuava a ronzargli nella testa, e sapeva che c'era una sola cosa da fare, metterla a tacere.
Questa volta, la strategia sarebbe stata diversa: la forza bruta qui non serviva, si dovevano usare cervello e parola. Guardò Rukano e Daeron. Loro due sarebbero stati gli uomini chiave di questa missione.
Il maniero era ormai vicino, spiegò agli uomini la strategia, mentre la notte stava avanzando, lenta, lentissima, inesorabile.*