|
|
Niubbo
- Group:
- Member
- Posts:
- 3
- Status:
| |
| Miglia da percorrere Il buon viandante non pianifica il suo viaggio e il suo obiettivo non è arrivare † ...Sapeva di aver attraversato un villaggio in cui aveva riconosciuto l'insegna di una locanda e le finestre illuminate di sporadiche case, prima di addentrarsi in un viale costeggiato da filari di cipressi.
Le ore trascorrevano, ed il buio divenne incontrastato.
Nel tentativo di vedere qualcosa al di là del finestrino, la ragazza schiacciò il viso sul vetro gelido alla sua destra, proprio mentre la carrozza diede uno scossone.
Gli equini interruppero il galoppo d'improvviso, ed il mezzo si fermò bruscamente.
Monica andò a sbattere contro il vetro e, strattonata in avanti a causa della frenata.
Istintivamente strofinò il braccio sul vetro del finestrino, per eliminare la condensa che lo aveva appannato, e cercò di capire cosa stesse accadendo.
" Ehi! Tutto bene la fuori sir Medlock? " Domandò ad alta voce per potersi far sentire dall'interno, ma senza preoccuparsi più di tanto.
" Sìsì Lady Nevermore! Tutto bene, ha solo attraversato un cervo, ed è stato così inaspettato, che non ho potuto avvertirvi della frenata. Vi siete fatta male? " Chiese con apprensione alla giovane.
" Per nulla signore. E' tutto passato ora. Quando credete possiamo riprendere il nostro viaggio " Rispose, tornando composta sulla panca imbottita, con lo sguardo su un cespuglio stormito probabilmente, dal rapido passaggio del mammifero.
Sotto la collera di Talos, il viaggio le parve interminabile.
La stanchezza iniziava a farsi sentire e nel dormiveglia, le tornò alla memoria un ricordo.
E con esso si addormentò per risvegliarsi al chiarore dell'indomani.
La carrozza effettuò diverse soste, per permettere ad entrambi di potersi sgranchire e, rigenerarsi con bevande dissetanti e cibo.
La pioggia era diventata la loro compagnia di viaggio, sebbene il suo impeto, fosse diminuito.
Fu così che le giornate terminavano senza che Monica se ne potesse rendere conto, poichè da giorni il cielo era carico di dense nuvole grigie, e sgombro del suo Sole.
Calò così un'altra notte.
La flora intorno era mutata, si intravedevano a malapena delle piante basse e qualche cespuglio, e si levò uno strano e selvaggio vento, che pareva l'ululato di un lupo.
In un fremito impulsivo spalancò la porticina del vano.
Davanti a lei si estendeva la campagna sormontata dal nastro nero della notte, ed il gran vento le sferzò indietro i lunghissimi capelli.
Realizzò solo allora, che quel che aveva udito, era solo il vento.
Monica richiuse la porta senza che il cocchiere se ne accorgesse e fortunatamente, restando incolume.
Neanche lei si accorse del sospiro che emise subito dopo essersi riaccomodata.
Sembrava delusa e la stanchezza, cullò la ragazza in un nuovo sonno.
Aveva smesso di piovere, ma il vento continuava a soffiare fra i cespugli, e fischiare fra i rami in fiore del castagneto.
" Baldur's Gate è prossima signorina. Resistete ancora un po! " Si premurò l'uomo che avrebbe potuto avere su per giù, l'età di suo padre.
Ma non vi fu risposta da parte della giovane addormentata, sebbene presto sarebbe stata sottratta dalla beatitudine, e risvegliata da una mano che le scuoteva delicatamente la spalla sinistra.
Monica riemerse ancora assonnata, scostò il capo dal finestrino cui era appoggiata, e riaprendo gli occhi, mise a fuoco la sagoma dell'uomo che le sorrideva paziente.
Sorrise ricambiando e si stiracchiò le braccia prima di sortire dalla carrozza.
Scese due gradini, e poggiò i piedi al suolo.
Pagò il cocchiere con due monete d'oro, lo ringraziò, e i due si salutarono.
Sollevando il cappuccio, si avvolse nella mantellina oramai asciutta, per proteggersi dal freddo.
Avrebbe atteso l'indomani per raggiungere coloro che aveva appreso essere i suoi fratelli. >> Edited by Monica~ - 19/1/2021, 00:10
|
| |