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| *A seguito di risposta, il soldato Davor portò la lettera al Caporale Morn* Daimor lesse la lettera e inarcò le sopracciglia. Guardò Davor dicendo "Dunque ci prende anche per il culo?" Lesse a voce alta a Davor "Essendo ahimè residente in un'altra città, non nego che l'organizzazione di un viaggio nella data da voi richiesta mi distoglierebbe dalle mie faccende, e preferirei evitare qual'ora la faccenda non fosse di vitale importanza.. Va bene."
Si armò di Penna, pergamena e Calamaio brandendole a mò di Lama.
"Signor Kent Dragonshield, a scriverti è il Caporale Daimor Morn. Non conosco quali affari vi trattengano nella vostra città e riteniamo non sia di nostro interesse. Per quanto siamo a conoscenza del fatto che siete capace di spostarvi quando e come volete con degli stivali magici, non indagheremo oltre, ma è nostro interesse che vi presentiate urgentemente alla data indicata poiché siete accusato di aver infranto le leggi di Baldur's Gate, e dovete presentarvi per deporre. Gli articoli in questione sono i seguenti: Art. 2 Aggressione, Sottosezione "Aggresione ai danni di pubblico ufficiale. Art. 9 Sicurezza e ordine all’intero dei Territori dei Duchi."
Qualora non vi presentaste alla data precedentemente indicata, procederemo alla chiusura del caso con le dovute conseguenze a vostro carico. Non vi saranno ulteriori avvertimenti, o risposte.
Distinti saluti, Caporale Daimor Morn."
Dopo aver redatto lettera, Daimor tramite l'aiuto del Soldato Arumskurydal viaggiò magicamente verso Waterdeep, portando la lettera e annullando i tempi di spedizione.
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