|
|
| Il suo tavolo preferito era sempre lo stesso, a sinistra della porta d'ingresso. Gli piaceva perché era piccolo e isolato dagli altri. Aveva ancora un fondo di birra nel bicchiere, quando qualcuno mise una sedia al tavolo davanti a lui. Era Eric, il marito della ragazza che pagava per tenergli il banco al mercato della città.
"Ehi, padron Haziel, hai sentito? Cercano un buon falegname, pare paghino bene."
*Ma io, amico mio, non sono buono.
Erik stava per sbuffare ma si trattenne, sapendo che quegli atteggiamenti non erano molto graditi all'ombroso datore di lavoro di sua moglie. Era un uomo aspro e spigoloso, ma li aveva aiutati in un momento difficile. A dire il vero, se ancora non aveva mandato sua moglie a quel paese era proprio perché questo tizio la riempiva di quattrini ogni volta che rimetteva piede in città.
"Ma il padron Haziel sa il fatto suo, e sono sicuro farà buona figura."
Per corroborare le sue parole, Erik indicò il messaggio appeso in bacheca. Haziel era dotato di un vero e proprio occhio di falco e non necessitava di particolari sforzi per leggere a distanza una grafia così ordinata e meticolosa.
Ci penserò, ma ti avviso: i presupposti non sono buoni.
|
| |